Rodolfo Lollini
Passerella del Club al Miglio Milano City Life
Il parco Milano City Life ed i suoi grattacieli che hanno drasticamente cambiato lo skyline del capoluogo lombardo, sarebbero stati sicuramente uno dei punti di attrazione anche della Milano da bere degli anni 80. In questo luogo, diventato un nuovo simbolo della città, giovedì 7 luglio, nel tardo pomeriggio, si è disputata la sesta tappa del circuito Club del Miglio. Appuntamento inizialmente programmato ad inizio maggio e poi sospeso. Malgrado il clima ormai vacanziero, la colonnina di mercurio sopra i 30° e la collocazione in un giorno feriale, la partecipazione dei runners è stata molto buona, con circa 200 atleti. Pochi i ragazzi del settore giovanile, ma con scuole e corsi di atletica chiusi, era difficile prevedere una risposta diversa. Tra i partenti anche un bel gruppo di master non più giovanissimi che sordi ai suggerimenti dei vari TG (bevete molto, non fate attività sportiva e restate in casa nelle ore più calde) hanno battagliato in 9 combattutissime serie.
Percorso stradale con giro unico nei vialetti del parco, con grande lavoro da parte dei volontari e dei tesserati dell’Atletica Ambrosiana che si sono dovuti superare per evitare scontri tra i concorrenti, la massa di frequentatori del parco ed i lavoratori degli uffici situati nelle tre torri Allianz, PWC e Generali. In quanto molta gente ormai gira sfrecciando sui monopattini o guardando solo il cellulare, quando non fanno entrambe le cose in contemporanea… Tracciato da interpretare come una gara di cross e non facile per caldo, tratti in ghiaia ed alcune curve che costringevano a rilanciare, quindi tempi da prendere con le molle. A complicare ulteriormente le cose non solo per i milers, un vento forte che ha anche strappato nastri e fatto cadere molte transenne, costringendo gli organizzatori di Sportitude all’annullamento della Night Run in programma in serata. Sportitude che ha generosamente messo a disposizione una maglietta tecnica per tutti i concorrenti e bei premi di categoria oltre a due modernissimi GPS ai due atleti più veloci: Benedetta Broggi (Raschiani Triathlon Pavese) e Federico Mantovani di Free-Zone Brescia che ha promesso di non mancare anche all’ultima tappa prima delle ferie. Favorito anche dal fatto che sostanzialmente giocherà in casa, in quanto il 23° Miglio di Lonato (BS) si terrà sabato 16 luglio 2022, ma attenzione, non a Lonato, bensì presso il Campo d’Atletica “Sanpolino” di Via Don Luigi Barberis, a San Polo (BS).
Per tutti i risultati, alcune foto ed altre informazioni sul Club del Miglio, potete cliccare a questo link. Ulteriori approfondimenti su Radio Active 20068 nel corso dei notiziari del martedi alle ore 8, 12 e 20.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
A Milano buchi all'Arena e nelle procedure
Nei giorni scorsi all’Arena Civica di Milano si è svolto un evento musicale. Il montaggio e lo smontaggio delle strutture necessarie allo spettacolo ha provocato dei danneggiamenti alla pista ed altre aree tecniche. Giusto per dare un’idea abbiamo preparato un collage d’immagini ricavato da un filmato del profilo Facebook di Alessio Conti.
Dopo tutta la fatica per convincere l’amministrazione al recente rifacimento dell’impianto di atletica più importante della città e non solo, vedere queste fotografie fa male al cuore. Credo inoltre che non serva un esperto per capire che se si montano sul tartan torri ed impalcature è necessario proteggere il fondo con una copertura adeguata, altrimenti uomini e mezzi finiscono per fare “danni”.
Come avrete notato non ho fatto nomi, in quanto non m’interessa il caso specifico e relative polemiche collegate, ma evitare che quanto successo si ripeta in futuro. Limitarsi a liquidare la faccenda dicendo che i responsabili o le loro assicurazioni ripagheranno il danno, ammesso che le pezze che verranno messe renderanno la pista come nuova, sarebbe estremamente riduttivo.
Per cercare di essere costruttivi vorremmo che l’amministrazione comunale analizzasse quanto avvenuto e creasse delle procedure onde evitare il ripetersi di tali spiacevoli situazioni. Effettuando poi un controllo attivo delle stesse, onde evitare che rimangano lettera morta.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
CorrinCesano cambia pelle
SERVIZIO FOTOGRAFICO - Si è disputata sabato 25 giugno la quattordicesima edizione della gara di Cesano Maderno nel ricordo di Alessandra Rizzi e con una raccolta fondi a beneficio della ricerca sui tumori femminile della Fondazione Umberto Veronesi. Guardando l'albo d’oro abbiamo letto il nome di Cristina Lena, vincitrice della prima edizione e che da tanti anni ormai corre solo le gare in paradiso, vittima anche lei del male del secolo. A questo proposito ricordiamo che il prossimo 17 Settembre il GS Montestella le renderà nuovamente omaggio con la prova in pista denominata “Il Miglio di Cristina”.
Qualcosa è cambiato rispetto alle precedenti edizioni che prevedevano una gara sui 10 chilometri. Da quest’anno si percorre un solo giro per un totale di 5 chilometri, lunghezza che ultimamente sta prendendo piede anche su strada e che essendo il tracciato omologato, consentirà ad oltre la metà dei partecipanti di inserire nel loro database FIDAL un crono per questa distanza. Quella che è rimasta inalterata è la perfetta ed ormai collaudata organizzazione offerta dalla ASD Cesano Maderno, così come il piacere di tornare nel centro della cittadina ad ammirare le sue chiese ed i suoi monumenti. Il cuore vitale e logistico è sempre il Palazzo Arese Borromeo che attorno al cortile d’ingresso ha inizialmente ospitato un piccolo giro dove si sono dati battaglia esordienti, ragazzi e cadetti. Poi sono scattati i senior da una via secondaria a circa 500 metri di distanza. Partenza abbastanza anonima così come i primi 3200 metri di gara, salvo per i passaggi vicini all’arrivo dove il sostegno degli spettatori aiutava a lottare contro il caldo. Nella seconda parte si entrava nel grande giardino del Palazzo. Un tempo si girava al buio, ma sabato, partendo alle ore 20 non c’erano problemi di visibilità. Nel giardino il fondo sterrato rubava qualche secondo al chilometro, ma il panorama meritava questo minimo sacrificio. In un punto dove il fondo era in pessime condizioni, la direzione gara, onde evitare cadute specialmente da parte dei corridori più lenti che ormai non sollevano le gambe, aveva operato una opportuna deviazione di una cinquantina di metri sull’erba. L’arrivo era trionfale, il tutto dopo aver attraversato il palazzo spuntando all’ingresso principale. Grazie al cronometraggio della FIDAL i tempi venivano rilevati al millesimo di secondo, servizio che ha consentito di venire a capo di alcuni arrivi da fotofinish tra cui quello per la vittoria al femminile. Tutti i risultati li trovate a questo link, con una precisazione: causa un disguido si erano verificate delle inesattezze non relative all’ordine di arrivo, bensì alla rilevazione dei tempi. Ora è tutto a posto. A trionfare sono stati Nicole Crippa e Mustafà Belghiti. Per altre informazioni potete leggere in calce al pezzo il comunicato stampa degli organizzatori.
Noi personalmente ci siamo divertiti ed allenati. Senza la scusa della gara difficilmente ci saremmo tirati il collo correndo da soli a casa. Perché alla fine, quando ci si mette il pettorale, poi si combatte fino all’ultimo, come è capitato agli amici Casiraghi e Maggioni che avevano pressappoco il nostro stesso passo, consentendoci di seguire tutta la sfida… in diretta ;-). Ha prevalso il primo, malgrado il secondo sia figlio d’arte. Il padre Vittorio, anche lui nativo di Cesano Maderno, negli anni 50 ha vinto ben 8 titoli italiani nel mezzofondo. Tra i non competitivi ha corso anche il candidato sindaco Gianpiero Bocca. Ormai le urne sono chiuse e lo possiamo dire: è stato eletto. Speriamo che durante il suo mandato da primo cittadino continui a guardare il running di buon occhio.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Metti una sera a cena all’Arena, per un miglio con Crippa e Merlo
Gareggiare all’Arena Civica milanese, prima che un gesto agonistico è un pellegrinaggio in un tempio che ha regalato agli appassionati di atletica migliaia di emozionanti sfide culminate con 14 record mondiali. Fra questi ricordo con particolare affetto quello del 2 luglio 1969, quando Paola Pigni, citata ieri dallo speaker ad un anno dalla sua scomparsa, stabilì il primato dei 1500 metri con 4’12”4. E la fantastica cavalcata solitaria di Marcello Fiasconaro che il 27 giugno 1973, negli 800 metri, fermò i cronometri sul tempo di 1’43”7. Tuttora record italiano. Adesso però basta parlare del passato remoto, perché sabato 11 giugno è andato in scena un meeting di tutto rispetto sotto il profilo della partecipazione, con circa 600 atleti/gara di tutte le età. Avere oltre 200 partecipanti sui 1609 metri, malgrado i concomitanti campionati italiani master, significa solo una cosa, ovvero che il circuito del Club del Miglio piace. Poi quando la tappa è quella del Don Kenya Run ed il patron Matteo Vecchia gioca diversi carichi da undici fra gli invitati, per dirla come i giocatori di briscola, allora anche il livello tecnico sale ed il successo è inevitabile.
Venendo ai risultati, tra le donne trionfa Martina Merlo. La portacolori dell’Aeronautica Militare chiude in 4’33”74 precedendo Micol Majori e Fraida Hassanatte, atleta del Ciad, terra dove coach Tommaso Rava’ trova sempre nuovi talenti in un’opera che accomuna umanità e sport. Al maschile vince Yeman Crippa (GS Fiamme Oro) che non è voluto mancare alla festa di Don Kenya Run. Tempo 3’54”75 ed era impossibile aspettarsi qualcosa di molto meglio, tenendo presente che meno di 48 ore fa aveva corso i 5000 metri al Golden Gala (in 13’04”) ed in generale sta lavorando su distanze più lunghe. A completare il podio, dopo una serrata battaglia a tre con Crippa, i fratelli Osama ed Ala Zoghlami. Ma non c’è stata batteria senza tanto sano agonismo, da Crippa e soci a scendere fino alla prima manche, dove gli scatenati Mario Vencia e Pietro Ferrari, più di 160 anni in due, hanno dato vita ad uno sprint mozzafiato pur di non arrivare ultimi. Finale sottolineato dal boato che si è immediatamente alzato dalla tribuna! Qui il link con il dettaglio dei risultati tra cui il 4’57”91 di Olivia Alessandrini, nuovo primato del Club per la categoria Allieve Femminile. Insomma non si è toccato i vertici di due anni fa a San Donato (MI), dove per la prima edizione del Don Kenya Run, Crippa aveva sfiorato per pochi centesimi il record di Genny di Napoli, ma tantissimi buoni atleti, tanto che comporre le due serie elite non è stato facile. Giusto per dare un'idea con 4’30”, crono con cui si poteva vincere al maschile nelle altre tappe, all’Arena ci si classificava solo al 34° posto.
Salutando la manifestazione del Don Kenya Run, sembra che sia stata l’ultima, ma noi speriamo in un ripensamento, l’appuntamento per la sesta prova é ancora a Milano, giovedì 7 luglio 2022, con la seconda edizione del Miglio a City Life. Sarà un percorso stradale all’interno del bellissimo parco del nuovo quartiere residenziale milanese. Il 23° Miglio di Lonato (BS) si terrà invece sabato 16 luglio 2022 a Brescia, presso il Campo d’Atletica “Sanpolino” di Via Don Luigi Barberis, San Polo (BS). Poi tutti in vacanza
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
L’oliata organizzazione Daini del Miglio di Carate
Ci sono ristoranti dove entri e vuoi scegliere dal menù ed altri, molto pochi, che conosci alla perfezione e lasci fare al Maître di cui Ti fidi ciecamente. A Carate Brianza (MB), in casa dei Daini, eravamo tranquilli che avrebbero organizzato tutto alla perfezione. Quindici gare di corsa, due di salti e due di lanci per oltre 700 presenze/gara nel complesso del Meeting Caratese. Pomeriggio caldo quello di sabato 4 Giugno che non ha minimamente inciso sul livello competitivo. Due titoli giovanili assegnati nel campionato provinciale ragazzi e ragazze sui 1000 metri. Si sono laureati campioni Caterina Meani (Athletic Team Villasanta) ed Andrea Lanzillotta (PBM Bovisio Masciago), poi premiati dal primo cittadino di Carate. Lo hanno fatto sotto gli occhi del Presidente Regionale FIDAL Gianni Mauri che ha ricordato brevemente al microfono la storia del Club e quel titolo italiano di marcia conquistato proprio dalla squadra di cui faceva parte Gino Riva (a cui è intitolato alla memoria il Miglio Caratese). Venendo proprio alla gara sui 1609,34 metri, alla faccia del ponte lungo del 2 Giugno, erano confermate ben 170 presenze, tra l’altro con un chiaro aumento del livello tecnico. I migliori di tutti sono stati Francesco Bassani del CUS Insubria con 4’30”85 ed Olivia Alessandrini, classe 2006 tesserata per Corrintime, con 5’01”19. Qui nel link trovate tutti i risultati, compreso il passaggio ufficiale ai 1500 di tutti i milers e le due batterie finali sui 3000 metri con questo bel podio: Nadir Cavagna (Fiamme Azzurre) 8’08”21, Pietro Pellegrini (Atletica Valle di Cembra) 8’09”17 e Luca Alfieri (PBM Bovisio Masciago) 8’11”91. Tutti crono sopra i 900 punti FIDAL.
Quindi ancora complimenti ai Giudici FIDAL, a l'onnipresente ed attivissima Sara Raineri ed a tutti i volontari. Per altre notizie ed interviste ad alcuni dei protagonisti ricordiamo che Radio Active 20068, la voce ufficiale del Club, dedica una breve trasmissione al circuito ogni martedì successivo alle gare, nel corso dei notiziari delle ore 8, 12 e 20.
Sabato 11 giugno 2022, il circuito ritorna a calcare il tartan dell’Arena Civica di Milano: è in programma il 3° Trofeo Don Kenya Run, come da tradizione sarà una tappa che grazie all’impegno del “patron” Matteo Vecchia, raccoglierà in pista fior di campioni. Impossibile mancare sia come partecipanti che spettatori.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Spunti di riflessione dai Campionati Regionali Master di Busto Arsizio
Sabato 29 e domenica 29 Maggio si sono svolti i Campionati Individuali master su pista. Ne approfitto per alcune riflessioni che mi fa piacere condividere con Voi. Tra le più positive senza dubbio accomuno la location e gli organizzatori. La pista di Busto Arsizio è stata recentemente rinnovata ed è ben tenuta. Ammetto di avere un debole per il colore azzurro, ma al di là delle preferenze cromatiche è dotata di 8 corsie e non solo di 6 come in altre località. Questo aiuta molto sulle gare veloci, riducendo il numero di batterie richieste. Idem per spogliatoi e strutture, tutto OK. Finalmente si rivedono le docce, queste sconosciute durante la pandemia. Un bravo a tutti i volontari ed il personale federale presente.
Programma denso che proponeva oltre quaranta tra gare di corsa, salti e lanci su cui mi è impossibile fare un bilancio tecnico. Per ogni dettaglio trovate qui il link FIDAL con i risultati. Di certo si è visto di tutto, da veri campioni a chi magari per l’occasione ha provato una distanza o una specialità. Oppure era proprio la prima volta che si avventurava in pista. Spinto da compagni di società. Ecco un altro punto decisamente positivo. Molte società hanno fatto gruppo ed è stato bello passare qualche ora insieme, tifare e poi gareggiare col sostegno degli altri. Il tutto in un clima di perfetto fairplay con “avversari” che spesso conosciamo bene.
Nei risultati troverete, nell’ultima colonna, la voce “punti”, una sorta di pagella del risultato, indicativamente compresa nell’intervallo tra 0 e poco più di 1000 Quindi, ad esempio, quando leggerete che Cinzia Zugnoni, classe 1970 ha corso i 5000 metri in 19’22”, capirete che i 934 punti che si è guadagnata sono un punteggio alto che viene assegnato, tramite precisi “algoritmi” ad una cinquantaduenne che viaggia sotto i 4 al chilometro. Bravissima lei che è la nuova campionessa regionale SF50. Chiaro che se moltiplichiamo le oltre 40 gare/concorsi per tutte le categorie master capirete bene come in alcuni casi titoli e relativi podi siano stati meritatissimi mentre in altri sia stata premiata la semplice presenza che comunque è sempre lodevole. In tali situazioni i “punti” parleranno chiaro sul valore assoluto della prestazione.
Tra i chiaroscuri indico solo un paio di punti. Il primo è quello relativo alla comunicazione della data di svolgimento. Per motivi che saranno sicuramente validi, ma che non conosco, sembra impossibile stabilirlo ad inizio stagione, onde evitare almeno per la pista, concomitanze con altre manifestazioni. Con gli organizzatori che sarebbero ben felici di conoscere la data in anticipo e poi regolarsi di conseguenza.
Il secondo relativo a premi e premiazioni. Da affezionato frequentatore ho notato che le magliette con la scritta “Campione Regionale”, da eleganti polo (a Desenzano se ricordo bene) si sono trasformate in tecniche a maniche lunghe, poi a maniche corte e ieri non sono state nemmeno distribuite ai vincitori delle gare di staffetta, figli di un dio minore. Stessa cosa dicasi per le medaglie che si sono notevolmente rimpicciolite ed ormai non riportano più alcuna scritta che evochi la vittoria del titolo. Sembrano di partecipazione.
Concludo con un episodio tragicomico che mi ha visto nel ruolo di vittima. Tra gli immeritati vincitori di una 4x400 metri anche il sottoscritto. E qui torniamo ai summenzionati “punti FIDAL” che sono stati la miseria di 98. Anche se c’è stato chi ha fatto peggio ;-). Chiamati sul più alto gradino del podio, siamo stati acclamati dallo speaker come “Campioni Regionali”, premiati con medaglia “d’oro” ed andati a casa con questa grande soddisfazione. Peccato che nelle classifiche online che ho consultato oggi, ci sia una staffetta SM65 che ha fatto meglio di noi. Ma allora, siamo o non siamo Campioni Regionali?!? Ai posteri o a qualche gentile funzionario FIDAL in lettura, l'ardua sentenza.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Il Miglio di Vignate batte record, concorrenza e la pioggia
Nel pomeriggio di sabato 28 maggio 2022, si è tenuto il 2° Miglio di Vignate, Memorial Ruggero Tagliaferri. Il programma del meeting comprendeva gare su varie distanze per le categorie giovanili esordienti, ragazzi e cadetti, i 100 metri per gli assoluti oltre a concorsi di salto in alto, lungo e peso. Il Centro Sportivo di Vignate è stato preso d’assalto da una marea di atleti di ogni età che hanno felicemente riempito la pista e le tribune. Verso metà pomeriggio, portate dal vento, nubi minacciose facevano presagire un finale decisamente bagnato. Impressione che era confermata anche dalle previsioni online fornite da vari siti meteorologici, ma il santo protettore del miglio ha tenuto le intemperie lontane dall’anello di gara. I nostri complimenti agli uomini dell’Atletica Vignale per l’organizzazione e per la prontezza con cui hanno tenuto aggiornato il loro sito, fornendo anche una piantina dettagliata di tutti i parcheggi disponibili nella zona, onde evitare gli “equivoci” della prima edizione.
Venendo al Miglio, il Club ha nettamente battuto la temibile concorrenza dei campionati regionali su pista, “piazzati” all’ultimo momento in concomitanza con questa tappa. Tanto per capirci, se fosse stato un match di calcio, la proporzione tra il numero degli arrivati maschili/femminili del Miglio di Vignate rispetto ai 1500 metri a Busto Arsizio (che ricordiamo assegnavano titoli regionali) avrebbe generato una vittoria del Club per 6-1.
Tutte belle ed avvincenti le nove batterie, dove a livello femminile ha primeggiato Viola Taietti (Atletica Bergamo 1959) ed al maschile l’atleta di casa Luigi Alessio Turrin. Gare tattiche quelle dei più veloci, quindi con crono bugiardi rispetto al potenziale dei concorrenti in gara. L’acuto di tutta la riunione è arrivato da Giovanni Finielli, già campione mondiale e continentale di categoria sugli 800 e 1500 metri. Con il tempo di 5’49”63 il classe 1950 dell’Atletica Master Trieste ha abbassato di 6 secondi abbondanti il record italiano SM70. Ecco il link con tutti i risultati di giornata, anche se sappiamo che sono in corso alcune rettifiche.
Sabato 4 giugno 2022, il circuito ritorna a Carate Brianza (MB) presso il Centro Sportivo di via XXV Aprile per il Meeting Caratese, all’interno del quale si svolgerà la 10^ edizione del Miglio Gino Riva a.m.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Gabriella ed Andy Warhol alla Stramilano
“In futuro, tutti saranno famosi per 15 minuti” è una nota affermazione di Andy Warhol, fotografo e tanto altro, o quantomeno gli è stata attribuita. In ogni caso molto calzante a quello che ha vissuto domenica scorsa Gabriella Parlavecchio alla StraMilano. Gazzella, come ama autodefinirsi la Parlavecchio, è una ragazza solare, podista ed anche eccellente fotografa, seppure non ancora ai livelli del precitato collega. Militante in quella simpatica società chiamata “La Michetta”, vanta buoni tempi sui 10 km. Sotto i 50 minuti che per una SF50 non è cosa banale. Domenica si è schierata al via della StraMilano agonistica con i migliori propositi, ma come tanti altri partecipanti è stata “cotta” dalle temperature estive. A metà gara voleva ritirarsi, ma incontrati alcuni amici ha proseguito al piccolo trotto in compagnia, chiudendo abbondantemente in tempo massimo. In ogni caso sopra le due ore e comunque lontana dal suo personal best di 1h48’.
Fin qui tutto normale, peccato che quando ha consultato il sito si è accorta che le era stato attribuito il tempo di 1h18’12”. Prima di categoria e quinta assoluta! A questo punto la nostra Gazzella, appena dopo aver scaricato il diploma che si è tenuta per ricordo ;-) è corsa dai cronometristi per avvisare, anche perché non voleva “rubare” il premio di categoria ad altre. Peccato si fosse dimenticata che prima delle premiazioni di categoria, fosse in corso quella degli assoluti. La velina con la classifica intanto era arrivata anche a Bragagna che dai microfoni di RAISport ha informato in diretta l'Italia sportiva del suo quinto posto. “Neanche lui ci credeva al mio nome”, confessa Gabriella, “e non lo ha nemmeno abbinato alla mia squadra che forse a lui sembrava stonare insieme a quelli della Pro Patria e degli altri top club !”.
La giornata di Gabriella non è finita qui, in quanto su Facebook ha ricevuto diverse richieste di “amicizia” da parte di ammiratori e anche qualche nuovo potenziale allenatore... Lei nel frattempo si sta divertendo a postare collage fotografici con Jacobs ed altri top runner
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Cartoline da Grosseto - Campionati Europei Master
Ieri si sono conclusi a Grosseto i campionati “Campionati Europei Master di Atletica” per le specialità “Non stadia”. Ovvero la marcia su varie distanze, la 10 km di corsa e la mezza maratona, con la nuova entrata dei 5 km. Insieme a queste gare, per la prima volta è stata unita anche la specialità del nordic walking, già attiva da diversi anni, ma mai in contemporanea nella stessa sede dei non stadia. Una kermesse iniziata lo scorso 12 Maggio con la cerimonia di apertura e che fino a ieri, domenica 15 maggio, ha visto gareggiare atleti provenienti da trenta diverse nazioni. Ecco alcune mie considerazioni “sparse” su quello che ho visto e come ho vissuto il tutto.
Location - Grosseto è molto bella con il suo centro storico stretto tra le mura. I dintorni offrono tutto: mare, montagna, acque termali. Fantastico posto per gareggiare, ma poi anche per divertirsi, rilassarsi in spiaggia o fare turismo, in quanto per molti partecipanti l’aspetto ludico è quello che ha la prevalenza sulla competizione.
Campi di gara - Funzionale il centro sportivo di via Mercurio che accoglieva partenza ed arrivo della mezza e dei 10 km, ma anche le premiazioni, consegna pettorali e tutta la “burocrazia”. Accogliente il camping “Le Marze” che in mezzo alla natura ha ospitato il nordic walking. Il “velodromo” del parco di via Pertini sembrava fatto apposta per la 5 km con il suo giro scorrevolissimo da 2000 metri e che consentiva praticamente di seguire gran parte delle competizioni dalle tribune. Stessa cosa dicasi per la marcia.
Premiazioni - Bello sentire l’inno nazionale italiano, non sappiamo se fossero disponibili gli inni di tutte le nazioni, in ogni caso un bel passo avanti rispetto ad analoghe manifestazioni, dove una musichetta da centro commerciale, che poi magari era l’inno dell’EMA ;-) l’European Master Athletic, accompagnava la consegna delle medaglie. Per dare idea di come insieme ad atleti veramente forti, qualche medaglia sia finita a chi era lì in gita e sostanzialmente se l’è ritrovata solo in quanto partecipante in categorie poco popolate, purtroppo dobbiamo testimoniare che c’è chi non ha nemmeno pensato di presentarsi alle premiazioni… Pietoso velo sui nomi.
Medaglie ed altri gadget - Facciamo alcune premesse. La medaglie che contano sono quelle per i primi tre: oro, argento e bronzo. Non in tutte le manifestazioni viene gentilmente consegnata ad ogni partecipante. A caval donato non si guarda in bocca. Tutto ciò premesso ed a nostro sindacabile giudizio, raramente abbiamo visto, non solo ai campionati continentali, ma anche ad una tapasciata, una medaglia così brutta. Un pezzo di ferro che pesava quasi 250 grammi ma con una dicitura illeggibile. La nostra era pure stampata al contrario. Si "capiva" solo il disegno delle mura esagonali della città. Per una nazione d’arte, non il massimo ed il fatto che fossero “artigianali” non è una giustificazione.
Livello competitivo - Nel grand mix dei partecipanti, si è visto di tutto, in quanto a differenza delle manifestazioni per gli assoluti non esistono tempi minimi richiesti. Prendo giusto ad esempio il 71enne britannico John Skelton che chiude i 5km in 19’37”. Qui il link con tutti i risultati.
Nordic walking - Parere da curiosi, ancora più incompetenti che per le altre gare. Capiamo che il giro sia limitato a soli 1000 metri, altrimenti servirebbero mille giudici, ma l’effetto “ruota del criceto” è assicurato. Oltre a ciò per diversi partecipanti, su queste gare in pianura, i bastoncini diventano solo un fastidio più che un vero ausilio.
Partecipazione - Difficile dare un giudizio. Impossibile prendere a paragone i numeri pre-pandemia. L’impressione è quella che con meno di 400 arrivati sia sulla mezza che sui 10 km, le due gare più classiche e partecipate, si potesse fare di più, ma la “colpa” è di chi non è venuto. Si è perso qualcosa.
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Un'altra "cartolina" giunge dall'Atletica Novese:
il nostro atleta Franco Dossena si è reso protagonista di una bella impresa sportiva conquistando il titolo europeo ai campionati master per la categoria SM75 e sulla distanza dei 5km. Per Atletica Novese si tratta di un altro straordinario traguardo dopo le grandi prove di cui si sono resi protagonisti in questo 2022 Ilaria
Bergaglio e Vincenzo La Camera.
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E un'altra dall'Atletica Arcobaleno Savona:
Laila Hero, indomita runner genovese seguita dal coach Giorgio Fazio, non finisce di sorprendere! Alla sua prima esperienza in un contesto di questo livello, in quel di Grosseto, "European Master of Athletics" l'evento, si è classificata al 5° posto nella classifica complessiva dei 5 km riferita alla categoria F40.
Terza tra le italiane, quindi componente a pieno titolo della formazione che si è aggiudicata il Titolo Europeo.
Complimentissimi a Laila e Giorgio da tutto il team Arcobaleno!
Un pass per Eugene, Monaco o… un piano di riserva
Il 2021 è stato anno olimpico, ma per l’atletica leggera anche il 2022 si presenta denso di importanti appuntamenti se pensiamo che dal 15 al 22 luglio si svolgeranno nello stato dell’Oregon e precisamente ad Eugene (USA) i mondiali mentre l’appuntamento per i campionati continentali è programmato tra il 15 ed il 24 agosto a Monaco di Baviera. Alzi la mano chi non abbia mai sognato di indossare la maglia azzurra. Però per rappresentare la nostra nazione occorre correre le varie distanze in determinati tempi minimi. Poiché l’unità di misura di gran parte dei podisti è quanti minuti si impiegano a percorrere un chilometro, oggi faremo qualche equivalenza con la tabella ufficiale dei crono richiesti giusto per confrontarli immediatamente con i Vostri ritmi.
Ovviamente i tempi necessari per i mondiali sono più bassi rispetto a quelli degli europei e stessa cosa dicasi tra uomini e donne. Se prendiamo gli 800 metri uomini si va ai mondiali con 1’45”20 mentre il pass minimo perchè una donna si qualifichi per gli europei è 2’00”40. Tradotto in minuti al chilometro e tralasciando i centesimi, sarebbero tra 2e11 e 2e30 al chilometro. Bassini? Va beh, dai non dovete nemmeno completarlo questo chilometro, vi fermate prima…
Se non ce la fate con gli 800, continuiamo il giochino con i 10000 metri. Qui la forbice si amplia e per gli uomini si stacca il biglietto per l’Oregon con 27’28”, al cambio 2e45 al chilometro. Una donna si qualifica per la Baviera con 32’20” un bel 3e14. Come dite, passate? Non ci siamo?. Campionati da vedere alla TV o al massimo sugli spalti.
Però avendo fatto venire a qualcuno l'acquolina in bocca e come promesso nel titolo, ecco un piano di riserva, ovvero gli europei master no-stadia di Grosseto. Li potrete indossare la maglia azzurra e tranquilli, non servono minimi di partecipazione. Per iscrizioni ed altre informazioni ecco il link della manifestazione (12-15 maggio 2022). Potete scegliere tra 5 e 10 km, mezza maratona, nordic walking e marcia.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net