Rodolfo Lollini
E’ provato: la corsa porta benefici anche al cervello
Siamo oggi in compagnia Prof.ssa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell'Esercizio e Patologie funzionali di Humanitas, per parlare degli effetti positivi del running sul nostro fisico, ma da una prospettiva diversa dal solito. Quindi non tratteremo di muscoli o dell’apparato cardiocircolatorio, bensì di cervello. Giusto dottoressa?
Esatto. Come recentemente descritto anche sul nostro sito www.humanitasalute.it , correre può cambiare il tuo corpo, ma anche il tuo cervello. Ormai ci sono diversi studi che si focalizzano su questi aspetti, condotti su runner di tutti i tipi. Da chi corre sul tapis roulant per tenersi in forma agli ultramaratoneti, oltre a diversi animali da laboratorio.
Quindi la corsa non ci tiene solo in forma, ma ha effetti positivi anche sulla nostra “materia grigia”?
Certamente, in quanto aiuta a concentrarsi. Un esperimento svolto nel 2018 della West Michigan University ha dimostrato che correre almeno mezz’ora al giorno è associato alla capacità di elaborare meglio le informazioni. Altri due studi condotti dalla Lithuanian Sports University e dalla Nottingham Trent University hanno dimostrato invece che correre migliora le performance di alcune facoltà mentali di alto livello fra cui la capacità di mantenere l’attenzione, di passare da un’attività all’altra e risolvere i problemi.
Oltre a ridurre lo stress
Si, correre disinnesca i pensieri ricorrenti, spesso negativi, che possono originare forme depressive. Che la corsa sia associata al rilascio delle benefiche endorfine credo sia ormai di dominio pubblico. In effetti se ci pensiamo un non c’è mai nessuno che fa attività fisica e poi si sente triste. Andare a correre poi aiuta molto a sviluppare la motivazione personale. Scegliere di praticare uno sport è inoltre un ottimo modo per dedicare del tempo a sé stessi in solitudine, promuovendo la riflessione positiva: Quando andiamo a correre ci stiamo facendo un regalo: stiamo trovando tempo da dedicare a noi stessi, alla nostra salute mentale e fisica. Mentre una parte del nostro cervello è impegnata a svolgere mansioni di tipo fisico, l’altra può lasciar andare i pensieri sotto l’effetto positivo delle endorfine. È un momento anche estremamente creativo se dura almeno 30 minuti.
Professoressa, ormai lei è stata promossa al ruolo di nostra allenatrice e quindi, come capita in questi casi, le chiediamo la tabella ;-)
L’ideale sarebbe andare a correre almeno 3 volte alla settimana per mezzora ad un ritmo di 10 km all’ora. Certo, per fare questo serve preparazione, non ci si può improvvisare. Alle persone non allenate o in presenza di alcune patologie che non permettono di fare della corsa il proprio sport il consiglio è quello della camminata veloce almeno mezz’ora al giorno, ma più di 4 volte alla settimana, anche se immagino che queste siano dosi minime per i Vostri lettori.
Ringraziandola per la disponibilità non possiamo esimerci da domandare se Lei corre?
Yes! Corro, purtroppo meno di quanto vorrei e nuoto.
Pericolo podisti e ciclisti: un utile cartello stradale
Quante volte ci capita di vedere alla televisione Cristiano Militello, il simpatico inviato di “Striscia la notizia” alle prese con segnalazioni inutili e spesso anche involontariamente comiche? Stavolta invece la novità è di indubbia utilità e quindi ben volentieri riprendiamo la segnalazione di Valerio Piccioni dalle colonne della Gazzetta dello Sport.
L’immagine di copertina arriva dal Lazio. Per la precisione da Castelnuovo di Porto (RM) dove l’ex azzurro Furio Fusi, finalista con la staffetta 4x400 alle olimpiadi del 1968, ha avuto questa brillante idea a beneficio di runner e ciclisti.
Cartello assolutamente irregolare, non lo troverete mai nel codice della strada. Un invenzione di Fusi, ma molto verosimile e soprattutto innovativo, per indurre gli automobilisti che sfrecciano sulla via Flaminia a ricordarsi degli utenti “deboli” di questa arteria stradale.
Un’idea che è piaciuta anche al primo cittadino Riccardo Travaglini che supporta l’iniziativa insieme ad altre proposte a favore di podisti ed amanti della bicicletta, come quella di distribuire alle società locali giubbetti di colori vivaci ed inserti rifrangenti da indossare durante gli allenamenti in strada.
Ci auguriamo che questo bell’esempio faccia proseliti in tutta la penisola e magari un giorno venga adottato anche dal Ministero dei Trasporti.
Giubbotti gialli al campo Giuriati?
Tira una brutta aria al Giuriati. Campo sportivo ricco di storia, anche tragica, come l’eccidio dei nove giovani partigiani nel 1945 e naturalmente sportiva, dalla prima pista in carbonella da 475 metri degli anni trenta, al record mondiale del disco di Adolfo Consolini, fino ai giorni nostri. Purtroppo il presente non soddisfa molti utenti che protestano civilmente e quindi i giubbotti gialli del titolo resteranno fortunatamente solo una provocazione. Tuttavia l’insoddisfazione è palpabile ed anche dettagliatamente descritta da Renato Mariano, uno dei capi della rivolta non violenta che abbiamo intervistato su questo tema.
Signor Mariano, ci racconti cosa sta succedendo.
La situazione delle strutture del Giuriati, in particolare per quanto riguarda gli interventi che il Politecnico si era impegnato a fare nel contratto di concessione con il Comune di Milano siglato dieci anni fa, dimostra una pressochè totale inadempienza del Politecnico. La cosa ridicola è che i quattrini vengono spesi in cose totalmente inutili per gli utenti, in particolare per i praticanti della atletica leggera.
Nel frattempo le tariffe aumentano?
Esatto, ecco una tabella riepilogativa:
Età 2017 2018 2019
over 35 e under 70 120 140 (+16%) 160 (+14%)
under 35 ed over 70 60 70 (+16%) 100 (+43%)
Lei ha preparato un documento che è una denuncia precisa e circostanziata della gestione da parte del Politecnico, dove descrive lavori mai fatti, mal fatti oppure interrotti, zone rese inaccessibili, bar chiusi ed aperti solo all’esterno del centro, spogliatoi non riscaldati e/o fatiscenti, impianti elettrici fuori norma. Fino alla tragicomica vicenda degli “inutili” cartelli bilingue che contengono strafalcioni in lingua inglese. Il tutto corredato da fotografie. Suggerisco a tutti di leggere il testo (che trovate al termine dell'articolo) in quanto è anche un documento storico e sostanzialmente un atto d’amore verso il Giuriati e l’atletica.
Ora dobbiamo dire basta a questa situazione, oltre a protestare per l’aumento delle tariffe per il 2019. Continuare a stare zitti, sperando in accordi e trattative, non porta ad alcun risultato. Il documento allegato descrive la storia del Giuriati, gli impegni presi dal Politecnico con il Comune di Milano (e quindi con tutti noi cittadini), le mancanze e le proposte sugli interventi che veramente servono agli utenti. Chi intende sottoscrivere questo documento, potrà inviare la sua adesione alla e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. aggiungendo il proprio nome e cognome nel testo del messaggio. Io e l’amico Alfredo Rizzo al quale ho raccontato questa situazione, ormai siamo vecchi e con poco tempo da campare: ricordando anche le diverse battaglie fatte in passato ci preoccupiamo per i giovani e per il futuro del Giuriati.
Grazie per la sua testimonianza
Grazie a Voi per lo spazio che ci avete concesso: buone corse a tutti per il 2019
Sorrento-Positano 54km e Panoramica 27km
Scenario molto suggestivo per le due gare che domenica scorsa si sono svolte attraversando Sorrento, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Sant’Agata sui due Golfi e Positano. Parliamo appunto della Ultra Marathon di 54km e della Panoramica da 27km che prevedevano due traguardi volanti con relative classifiche. Il Gran Premio Nastro Verde sulla distanza dei 21,097 km ed il Trofeo della Costiera sulla distanza dei 50 km. Il meteo quest’anno è stato clemente permettendo a tutti i runner di correre all’asciutto, godendosi la gara e gli scenari marini, ma anche montani.
Venendo alla cronaca, sulla distanza più lunga vince il favorito, Carmine Buccilli (Atl. Santa Marinella) che fa subito il vuoto, chiudendo i 3h18’28” ed abbassando di 10 minuti il record della manifestazione. Secondo posto per Federico Borlenghi (Triathlon Cremona Stradivari) in 3h43’09. Terzo Maurizio Di Paolo (Passologico) con 3h54’03.
Al femminile si riconferma campionessa la finlandese Noora Katharina Honkala (Endurance Ultrarunning Team Finland). Anche per lei nuovo record della manifestazione e sesto posto assoluto in 4h01’01”. Argento per Teresa Mustica (Delta Spedizioni) con 4h33’01”, mentre terza per il Gruppo Sportivo Il Fiorino troviamo Chiara Angeli con 4h40’44”.
Nella Panoramica 27km successi di Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso Celtic Druid) con 1h33’08”e Paola Di Tillo in 1h57’05”.
Circa 1200 gli atleti arrivati al traguardo, a cui bisogna aggiungere le numerose presenze nella Family Run&Friends da 2km dedicata alle famiglie e ai bambini. Grande soddisfazione per il Presidente di Asd Napoli Running Carlo Capalbo che ringrazia tutti i Sorrentini ed i volontari e da già appuntamento per la prossima edizione, prevista per 1° dicembre 2019.
Pioltello (MI) – 1^ Prova 38° Trofeo Monga
Parte la stagione del cross nel milanese e come da tradizione è il Monga a bruciare gli altri circuiti. Una partenza anticipata che serve anche a trovare spazio in un calendario che da gennaio in poi diventa alquanto intasato. La risposta degli atleti è buona, con circa 300 presenze ai nastri di partenza.
Anche stamattina il centro sportivo di via Piemonte offre la solita apprezzata funzionalità, con docce servizi e quant’altro. Si corre appena fuori dall’impianto, per rientrarci solo per i metri finali. Tutto attorno, tra nuove strade e costruzioni, non è più rimasto molto spazio, ma un giro da due chilometri viene fuori. Percorso tecnico con grande varietà di fondo. Si va dallo sterrato durissimo al prato non tagliato, passando per tratti dove ci sono tante piccole buche/gallerie scavate da animaletti che mettono a repentaglio le caviglie, se non si fa attenzione. Il giro da 2 chilometri, da ripertersi due o tre volte a seconda delle batterie, prevede anche il superamento di alcuni fossati asciutti, uno dei quali abbastanza impegnativo per i diversamente giovani. Nel finale c’è anche il solito “gran premio della montagna”, una salitella da utilizzare per non portarsi al traguardo avversari pericolosi allo sprint.
Ecco i filmati dei passaggi delle tre batterie nel fossato più impegnativo
A cominciare sono state le signore. Gara sui due giri con Alice Colonnetti (Bracco Atletica) a trionfare davanti a Itzà Vailati (Virtus Crema) ed alla compagna di squadra Diana Gusmini. Analoga distanza, che risulterà essere di 4000 metri esatti secondo il nostro GPS, per le categorie over 60 ed oltre. Primo Marco Busi (Almenno SS) a precedere la coppia dello Zeloforamagno composta da Angelo Calogero e Marco Torrente. Le due batterie iniziali erano aperte anche alle categorie allievi e allieve dove a primeggiare sono stati Valentina Cerioli (Bracco) e Daniele Canciani (Nervianese). Manche conclusiva sui 6 chilometri. Due junior oro ed argento, ovvero Francesco Canclini (Besanese) e Belay Jacomelli (Bormiese), con Alessandro Rocca (Daini Carate) a chiudere il podio.
Per tutte le classifiche potete cliccare qui.
Ottima l’organizzazione dell’Athletic Pioltello, impeccabile il lavoro dei Giudici di Gara FIDAL. Da rimancare l’abilità del giudice Abbatemarco che nella seconda batteria riesce a contare al volo gli atleti presenti ed accorgersi che ne manca uno. Il ritardatario viene precipitosamente recuperato mentre si trovava ancora in riscaldamento…
Prossima tappa in programma il 23 Dicembre a Treviglio (BG), con percorso e location, come recita il volantino, completamente nuovi. Il centro sportivo di via Malgari dovrebbe consentire di offrire un buon servizio dopo tanti anni “eroici”, definiamoli così, nella sede precedente.
Breve servizio fotografico di R.Lollini
Pettorali falsi, tagliatori e truffatori vari alla mezza maratona di Shenzhen
In Cina la passione per la corsa sta crescendo a ritmi esponenziali. Secondo la Chinese Athletics Association, nel 2011 si organizzavano solo 22 gare tra maratone, mezze o altri eventi podistici in tutto il paese, mentre quest’anno il numero di manifestazioni ha sfiorato quota 1100.
Domenica scorsa a Shenzhen, cittadina non lontano da Hong Kong, erano ben in 16000 al via della mezza maratona. Tra di loro anche 258 atleti che sono stati prontamente squalificati in quanto in 18 correvano a scrocco, con un pettorale falso, mentre 3 partecipavano per conto di altri. Ben 237 invece avevano pensato di tagliare almeno un chilometro, anche se, secondo alcune fonti, il risparmio sarebbe stato addirittura di tre. L’occasione che fa il runner ladro, si trovava in un vialone dal tracciato che era da percorrere avanti e indietro. Per loro sfortuna sono stati smascherati dalle telecamere di controllo del traffico e da alcuni fotografi. Clicca qui per vedere il filmato da You-Tube che immortala alcuni di questi sportivissimi atleti.
Africa Athletics: aiuta anche Tu i ragazzi del Malawi
Eccoci oggi in compagnia di Enrico Tirel a cui chiediamo di parlarci di Africa Athletics
Africa Athletics è un progetto nato da un idea comune del sottoscritto, Mario Pavan e Luigi Vescovi, con lo scopo di portare l’atletica nei paesi dell’Africa in cui questo sport non è conosciuto.
Che sport praticate o avete praticato in passato?
Io sto correndo da diversi anni per l’atletica Biotekna di Marcon. La mia prima società è stata l’ANA Atletica Feltre per la quale ho partecipato ai mondiali giovanili U20 a Barcellona. Ho gareggiato in molti campionati italiani di categoria, ottenendo diversi podi. Luigi è un giocatore di rugby mentre prima praticava il canottaggio. Mario ha giocato per diversi anni a basket a Pavia e poi ha scoperto l’atletica leggera.
Domanda retorica, perché l’atletica?
E' stata scelta perché è uno sport dove le vittorie sono tue e le sconfitte pure, purtroppo o per fortuna sei solo a correre, ed è questo che ti forma a credere in te stesso, prima di tutto. Noi crediamo che questa disciplina sia un potente mezzo educativo con il quale trasmettere i valori dello sport e della vita, togliendo i ragazzi da quelle dinamiche sconvenienti che i loro paesi quotidianamente offrono.
Puoi descrivere per sommi capi il Vostro progetto in Malawi?
Il Malawi è stato scelto grazie alle nostre importanti conoscenze logistiche da quelle parti. Abbiamo circa 160 bambini, principalmente in quattro scuole a Monkey Bay, Namazizi, St. Louis e Marine, seguiti da 24 insegnanti che stiamo formando in quanto l’impostazione del progetto permette la continuazione anche durante la nostra assenza. Per la precisione va detto che sono coinvolti anche altri insegnanti e bambini della zona, provenienti da altre scuole.
Le “borse di studio” a cosa servono?
Consentono di distribuire ai ragazzi un pranzo, libri scolastici, uniformi oltre che per i trasporti e le lezioni d’inglese. Il costo della borsa è di 360 dollari, laggiù con un dollaro al giorno riesci a vivere
Il sogno per il futuro?
Costruire una vera pista di atletica. Al momento ci arrangiamo con acqua e un po’ di calce, facendo dei solchi nella terra per segnare le linee. Tuttavia ci piace restare con i piedi per terra e già acquistare un terreno dove poter fare le attività e che i ragazzi possano chiamare “campo d’allenamento“ sarebbe un grande sogno.
Come si può aiutarVi o mettersi in contatto con Voi?
Potete donare materiale tecnico, ostacoli, pesi e giavellotti, scarpe ed abbigliamento tecnico, anche usato se in buono stato
Oppure con versamenti alla ONLUS a questo IBAN: IT45 C 05034 11301 000000011077
Sui social media cliccando qui: https://www.facebook.com/africathletics/ oppure con una mail indirizzata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il sito del progetto è invece questo: www.africathletics.com dove si possono effettuare donazioni PayPal
Busto Arsizio (VA) - Survivor series e Campionato Provinciale Staffetta Cross giovanile
Ieri mattina l’accogliente centro sportivo Angelo Borri ha ospitato una manifestazione con una formula nuova che ci aveva incuriosito e di cui Vi avevamo già accennato la settimana scorsa. Si tratta delle Survivors series. Una serie di batterie ad eliminazione su un percorso di cross da 1200 metri. Si correva su un tracciato ricavato all’interno del centro, dietro la bella pista bicolore ad 8 corsie. Percorso piano ed abbastanza scorrevole, salvo per le molte inversioni ad U, classiche di questa disciplina. Buona la tenuta del fondo che ci ha convinti a non usare le scarpe chiodate. Il meccanismo della gara, proposta dal vulcanico Stefano Longo (pettorale nr 1 nella foto), prevedeva una prima prova a cronometro individuale che serviva per qualificarsi e formare le quattro batterie dei quarti di finale. Seguivano due batterie in semifinale e la manche conclusiva con gli otto atleti “superstiti”.
Dopo una cronometro che per i migliori è stata di riscaldamento e dei quarti di finali tattici, dove la velocità è stata modulata al fine di assicurare ai primi il passaggio del turno, dalle semifinali è stata battaglia vera. La vittoria è andata a Matteo Geninazza (pettorale nr 22) che nella finale ha corso in 3’36”, precedendo Riccardo Serra (nr 16) e Marco Bolognini (nr 14) rispettivamente di 3 ed 8 secondi. Al femminile successo di Roberta Vignati davanti a Lavinia Perrone e Valentina Guariglia, anche se per le donne si è preferito optare per la formula della somma dei tempi nelle quattro prove, non essendo necessarie eliminazioni.
La mattinata, ben organizzata della Pro Patria ARC di Busto Arsizio, comprendeva anche il Campionato Provinciale di Staffetta di Cross giovanile, con terzetti che gareggiavano con la formula 3x2x600m per la categoria ragazzi/e e 3x2x800m per la categoria cadetti/e. Complimenti ai campioni/campionesse provinciali:
Ragazze: Pro Patria Busto Arsizio (Toia-Eschillo-Tettamanzi)
Ragazzi: OSA Saronno (Cogo-Risi-Volonté)
Cadette: Pro Patria Busto Arsizio (Bellora-Tovaglieri-Fabris)
Cadetti: Pro Patria Busto Arsizio (Nebuloni-Tarantino-Garavaglia)
La manifestazione open ha visto al via anche terzetti fuori provincia. A tal proposito vanno segnalate le prestazioni delle Ragazze dell’Atletica Valcamonica (Cortinovis-Manai-Ravelli), delle Cadette della 100 Torri Vigevano (Costa-Benzoni-Selley) e dei Cadetti dell’AV Sporting Team di Travagliato (BS) (Rida-Bertoletti-Carasi) che hanno siglato i migliori tempi di giornata nelle rispettive categorie.
Prima di lasciare Busto Arsizio abbiamo conosciuto anche gli amici di Africa Athletics, presenti con il loro stand. Ma della loro ONLUS Vi parleremo in dettaglio in un prossimo articolo, perché se lo meritano.
Qui di seguito alcune immagini scattate da Andrea Crespi
Record mondiale su tapis roulant: 264 km in 24 ore
A Bergen, città natale di Bjørn Tore Taranger, non ci sono tante occasioni per divertirsi e passare il tempo. Il trentanovenne norvegese suona la batteria in una punk band e poi corre. Tanto. Infatti nel 2017 ha conquistato il decimo posto nel Campionato del Mondo di 24 ore a Belfast, in Irlanda.
Quando nevica molto ed uscire diventa complicato, il tatuatissimo ultrarunner corre sul tapis roulant. Il problema è che si è fatto prendere la mano ed ha progettato di battere il record mondiale sulle 24 ore. Record che non è più una stravaganza o una robetta per la quale basti chiamare i giudici e sei sicuro di ottenere il risultato, bensì una cosa che sta diventando maledettamente seria.
L’obiettivo era quello di superare Luca Turrini che nel 2017 aveva corso ben 261.18 km alla velocità di 10,8 km/h o come si dice in gergo a 5 minuti e 33 secondi al chilometro.
Partito alle ore 10 dello scorso 11 ottobre, il bersaglio è stato centrato alle 9.43 del giorno successivo, per una distanza totale alla fine delle 24 ore, pari a 264,52 km che si traduce in un ritmo medio di 5:26 al chilometro ovvero 11,02 km/h.
L’italia perde quindi la titolarità del record, ma fortunatamente non quella del fornitore dell’affidabile tapis roulant usato anche in questa occasione.
Detroit: si sposano durante la maratona
Di promesse di matrimonio, con relativi anelli di fidanzamento ne abbiamo visti tanti, anche in occasione di eventi sportivi o semplici allenamenti. Di matrimoni, molto meno. A Detroit ci hanno pensato Whitney Black e Steven Phillips che arrivati al miglio 13,1 equivalente alla mezza maratona, si sono sposati. Festeggiando anche la piena riabilitazione di Whitney che una decina di anni fa era uscita malconcia da un grave incidente stradale che l’aveva costretta a ben 21 (ventuno!) interventi chirurgici. Nel mezzo, per non farsi mancare nulla, era stata vittima di un investimento e le prospettive di poter riprendere anche soltanto a camminare sembravano remote.
Invece ce l’ha fatta. Ha ripreso a camminare e poi a correre e lo scorso 21 Ottobre ecco la singolare cerimonia, con i due ragazzi in speciali magliette che raffiguravano i classici vestiti da cerimonia. Dopo cinque minuti, terminata la celebrazione, gli sposini sono ripartiti, chiudendo regolarmente la gara in 4h47’. Felicitazioni alla coppia.