Nuova via della seta: importiamo le squalifiche a vita per i furbetti!
State tranquilli: non vogliamo entrare anche noi nel dibattito circa l’opportunità o meno di aprire la nuova via della seta tra Cina ed Italia. Non che ci manchino le idee, ma certamente saremmo fuori tema disquisendone su queste colonne. Però dopo quanto avvenuto domenica scorsa alla Maratona Internazionale di Xuzhou, una proposta vorremmo lanciarla anche noi.
Cosa è successo durante la 42 chiometri che si è svolta in questa cittadina situata nella provincia orientale di Jiangsu? Nulla di trascendentale, salvo che una runner di cui conosciamo solo il soprannome, Meng, è stata colta in fallo, mentre pedalava su una bicicletta al posto di correre. Fermata da un funzionario, ha abbozzato, salvo poi risalire in bici poco distante e concludere tranquillamente la sua impresa nel non indimenticabile tempo di 5h38’26”.
Di furbi e furbetti però è pieno anche il bel paese, tra tagliatori, portatori sani di chip altrui ed anche praticanti di un biathlon sui generis, pedalando fino ad un certo punto e poi correndo in prossimità del traguardo. La differenza sta che qui Meng è stata sorpresa, poi controllata ed infine cancellata dalla classifica finale, ma non finisce qui. Per lei é in arrivo una squalifica a vita.
Noi non sappiamo come si svilupperà la vicenda politico commerciale della nuova via della seta. Cosa sapremo esportare in Cina e nemmeno cosa importeremo in più rispetto ad oggi. Di certo se adottassimo anche qui un metro più rigido di quello attuale nei confronti dei furbi che la fanno quasi sempre franca e quando vengono puniti se la cavano a buon mercato credo che sarebbe un’importazione di grande giovamento per la cultura sportiva nel nostro mondo della corsa.
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