A Vezzano (RE), il Pinetina Trail, ultima invenzione di Paolo Manelli
4 giugno – Un’occasione, al momento riservata a pochi, ma preziosa, nella sua semplicità e nel fascino della scoperta di un piccolo paradiso per le famiglie e gli escursionisti. Ora anche per i trailer, grazie a questa invenzione di Paolo Manelli da Scandiano (un maestro elementare con 19 Passatori all’attivo, e “padre” della maratona di Reggio, per citare solo questo).
Il luogo è appunto Vezzano sul Crostolo, sulla strada statale che porta (continuando a citare località ben note ai podisti) a Casina, Castelnovo Monti, Busana-Ventasso e Cerreto Laghi. La stessa Vezzano era una delle mete più ambite del nostro sport, per la mitica salita serale a Canossa che purtroppo non si fa più da anni: ma intanto, Manelli ha approfittato della “Pinetina”, un’oasi naturalistica (caprioli, pavoni, tartarughe e chissà quant’altro: foto 2-6, 22-23) 4 km a sud del paese, in gestione all’Uisp, per proporre una versione trail delle gare a tempo su circuito che pure hanno caratterizzato la reggianità sportiva e che adesso forse rinascono (due giorni fa ce n’era una a Cavriago).
Certamente non c’è stato il bagno di folla che si era visto due giorni prima una quindicina di km sotto, a San Ruffino, forse anche perché il volantino e il sito non precisavano le modalità della sezione non competitiva (nemmeno il costo dell’iscrizione, che invece era di 15/20 euro per ogni staffetta e di 7/10 euro per gli individuali). Poi c’era l’allerta gialla, il giorno prima era piovuto e il percorso presentava tratti argillosi con rischio di scivolare.
Risultato, eravamo in 18, più un giudice, due fotografi e 4-5 organizzatori: come diceva Nerino Carri (le cui foto delle due partenze figurano nel collage di copertina realizzato da Mandelli) che ha redatto anche la classifica qui in fondo, non essendoci prosciutti in palio, i cacciatori di tali mercanzie sono andati altrove.
Percorso profumato di ginestre e segnato “il giusto” (definizione di due colleghi arrivati poco davanti, e che mi hanno sorpassato dopo aver recuperato un errore di percorso a un km dal traguardo), ma meticolosamente descritto prima della partenza da Manelli (che poi l’ha girato e rigirato, risultando utile anche a me che stavo per fare lo stesso errore dei due suddetti): spettacolare e minimamente scivoloso, nonché solcato da autentici crepacci, il tratto dei calanchi, circa a metà del tracciato, dopo un bellissimo passaggio di crinale da cui si ammiravano la rupe e il castello di Canossa (foto 13-20).
Il giro era quantificato in 4,2 km (un decimo di maratona! Chissà se Manelli si sta facendo delle idee) con 235 metri di dislivello per ogni giro, il punto più basso in zona partenza a circa 210 metri slm, e altitudine massima intorno ai 430 metri dopo 1,5 km; il tempo concesso erano 90 minuti, con l’ovvio avvertimento che se si tagliava il traguardo/passaggio prima di tale orario, si poteva proseguire per l’ultimo giro anche se ciò comportava l’inevitabile sforamento del tempo.
La classifica è basata sui giri, cioè sui km percorsi, e solo subordinatamente sul tempo impiegato. Tra gli individuali, solo 7 maschi sono riusciti a completare 3 giri, tutti oltre i 90 minuti, con successo finale di due provenienti dalla Bassa che più bassa non si può (Novellara, “io vagabondo che non sono altro…”), Simone Ferrari con 50 secondi su Massimo Crotti.
Le due donne partite e andate a premio (foto 24) hanno dovuto accontentarsi di due giri (la seconda addirittura sforando i 90’); la vincitrice Margherita Gandolfi (alias cognata di Italo Spina) alla premiazione ha ringraziato le Morlini e le Ricci che non sono venute… e aggiungo Francesca Boschini, che accoppiata al compagno di 1. squadra Atletica Reggio Daniele Sidoli ha vinto la staffetta completando ben 5 giri seppure oltre un’ora dopo lo scadere del tempo, cioè stando sui 32 minuti di media a giro (ma Sidoli pare andasse sui 25, e verosimilmente avrà tirato nella prima parte lasciando alla compagna il completamento dell’impresa). Misteri gaudiosi: la seconda staffetta è arrivata 8 minuti prima, ma con un giro in meno.
2. Tra i partecipanti, l’ultimo è però il più glorioso: Raffaele Carli, toscano, tra gli organizzatori del Trail dei Malandrini che si concludeva all’Abetone; come atleta, nel 2010 varcò il traguardo delle 100 maratone ultimate (all’epoca esistevano solo le maratone vere, non le tristi kermesse attuali), e col quale arrivammo insieme a Bobbio al termine di una Abbots way (sempre per parlare di corse vere).
Ricco il ristoro nella zona traguardo (magari il tè poteva essere più carico), cui si aggiungeva un discreto pacco gara alimentare, e il gnocco fritto gratuito nell’attiguo bar “Al Pan brusèe” (che peraltro lo vendeva a prezzo stracciato, 5 pezzi per tre euro, vedi foto 28). Ci ho aggiunto l’erbazzone e una bottiglia di bianco locale, chiedendo a Nerino di aiutarmi a scolarla tutta (foto 29), e dicendoci altre cose che il tacere è bello a proposito di fotografi e fotografe con la presunta esclusiva.
Il tempo su Vezzano tiene, stiamo sui 25 gradi. L’allerta gialla può presentarsi al prossimo turno.
Classifica (curata da Nerino Carri)
Maschile
1. Ferrari Simone gruppo podistico AVIS Novellara con 3 giri in 1h39’40
2. Crotti Massimo gruppo podistico AVIS Novellara con 3 giri in 1h40’30
- Seidenari Davide Joy Runners con 3 giri in 1h45’00
- Baccarani Gian Paolo Polisportiva Castelfranco Emilia con 3 giri in 1h45’50
- Sgrò Alberto con 3 giri in 1h53’10
- Vitale Rocco con 3 giri in 2h01’50
- Marri Fabio Modena Runners Club con 3 giri in 2h11’10
- Gualino Antonio Polisportiva Maranello con 2 giri in 1h12’20
- Fornigoni Massimo Polisportiva Maranello con 2 giri in 1h17’55
- Zanasi Paolo Polisportiva Maranello con 2 giri in 1h17’55
- Predolini PierLuigi Lupi dell’Appennino con 2 giri in 1h19’00
- Carli Raffaele La Banda dei Malandrini con 2 giri in 1h31’40
Femminile
1. Gandolfi Margherita 3,30 Team con 2 giri in 1h27’40
2. Bertolini Laura Pico Runners con 2 giri in 1h31’40
Staffetta a coppie
1. Sidoli Daniele (Atletica Reggio) Boschini Francesca (Atletica Reggio) con 5 giri in 2h38’50
2. Foligno Roberto (Joy Runners) Malavasi Linda (Joy Runners) con 4 giri in 2h31’10
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