San Marino di Carpi, 25^ “Ponticelli” per 206: i soliti inguaribili
25 agosto – Se vado a rileggere quanto scritto l’anno scorso su questa gara
http://podisti.net/index.php/cronache/item/9090-san-marino-di-carpi-24-madona-di-puntzee.html
la cosa principale da cambiare è la temperatura, oggi di 36° contro i 32° di allora (ma sta arrivando Poppea a spremere dalle sue poppe tanta acqua).
Il resto è tutto uguale, forse con un ulteriore calo dei partecipanti, e nemmeno un cane di fotografo, per cui basterebbero le mie foto del 2022, semplicemente da aggiornare con la quaterna d’oro (anzi, d’argento, se si giudica dalle capigliature) presente alla partenza: il più giovane è Paolo Giaroli, classe 1963, neopensionato che però fa ancora lavoretti in Val di Sole, e domenica competerà con la Morlini nella 12 km di Langhirano; e il penultimo giovane è Paolino Malavasi del 1951, col quale correrò tutta la gara (come l’anno scorso) ascoltando altri dettagli della conturbante apparizione di Nonna Fucsia alla Capanna Tassoni, e dandoci infine l’appuntamento alla Birra di Vedilei tra una settimana. Segue il decano Giuseppe Cuoghi non più da Cavazzona ma semmai dall'isola d'Elba, e il vice-decano Mauro Zoboli da Nonantola (di cui una ventina d’anni fa scrissi che a Calcara aveva corso con una gentildonna, e mi pregò di togliere la nota perché lui era ufficialmente nubile e non voleva rovinarsi la piazza).
Non è cambiata nemmeno la concomitanza con l’inaugurazione del nuovo festival dell’Unità a Modena, dove la nuova segretaria alla stessa ora della gara tentava di raccogliere i suoi belliciao in numero superiore ai 350 che ieri l’avevano accolta all’omologa inaugurazione di Bologna: ma per lei non c’è nemmeno il direttore della testata televisiva amica (o “compagna”), il quale da almeno tre giorni è fuggito a Pavullo per un fantomatico campionato di alianti che comincerà domenica. Colpa del caldo, diranno per giustificare i vuoti (i partigiani le avranno portate tutte via... quando ero un ragazzo, la zona del nuovo ippodromo era una delle privilegiate per andarci di sera in coppia sulla Cinquecento).
Insomma, con i sopra citati, e altri del solito giro (Marisella che fa gara solitaria, Werter Torricelli, Simona Malavasi trepidante per il final countdown al circuito del Frignano domenica, Rambo Benassi che vanta le sue 250 maratone – 10 sotto le tre ore- , il dottore e la dottoressa Vistoli fieri del loro pupillo Zeno, ecc., ovviamente mentre Valentini del Cittanova vince il premio del gruppo più numeroso) ci siamo avviati per le strade polverose di qua e di là dal canale, senza più il boschetto che ne costituiva il tratto trail: con eccellente spiegamento agli attraversamenti di vigili, vedovi ormai di Pavesi o la Bellelli o la bellissima Patrizia Andreini, ma con una vigilessa carina che spietatamente teneva ferme le auto anche se io e Paolino eravamo a 50 metri.
Sono mancate le fette di lingorria, sia al ristoro intermedio sia alla fine (solo acqua e tè fresco), mentre sono tornate le 6 uova come pacco-gara di fronte a 2,50 di iscrizione. Da rimarcare anche la vendita di gnocco fritto a soli 60 cent al pezzo, e la possibilità di cena a beneficio della chiesa attigua (però desolatamente più chiusa del 2022, quando invece riuscii a entrarci). Ma questo non dipende da Giorgio Diazzi, Stefania Camurri e gli altri carpigiani che hanno gestito al meglio l’evento: oltre tutto, c’era anche un parcheggio aggiuntivo e comodissimo.
Invece la chiesa dei Ponticelli ha riaperto, dunque almeno un piccolo miracolo la Madonna l’ha fatto; e Canèin, altro semprepresente, ci ricorda che c’è anche la sagra di Rovereto, lunedè cun i fogh, che non sono nemmeno paragonabili a quelli dei Lidi Estensi.
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