Molveno (TN), 7° Dolomiti di Brenta Trail, per i Grandi e gli “anziani”
Comunicato ufficiale
9 settembre - Il sole ha illuminato la settima edizione che ha visto al via, di fronte al lago di Molveno, quasi 800 atleti da 22 nazioni pronti a conquistare l’XTERRA European Trail Run Championships, la finale europea del circuito di cui fanno parte due delle gare in programma - la 45 km e la 21 km; ma anche a entrare nel palmares della più classica del Dolomiti di Brenta Trail, la 64 km.
Le temperature miti hanno contribuito ad avere tempi medi bassi, con accese battaglie tra le atlete e gli atleti più forti.
Protagonista della giornata è Federico Nicolini (6:52:52), già detentore del record sulla 45km, che migliora il tempo della 64km - gara sempre tecnica e impegnativa - di oltre 11 minuti. Nicolini impone un ritmo altissimo sin dai primi km, guadagnando minuti a ogni passaggio sul tempo del detentore del precedente record, Enzo Romeri.
Sul podio della 64km, oltre a Nicolini, che con un tempo di 6:52:52 fa il vuoto dietro di sé, l’immancabile Christian Modena, con 7:44:24 (sul podio del Dolomiti di Brenta Trail in tutte le edizioni) e Diego Angella (7:53:24).
Tra le donne è Giulia Jedrejcic a imporre il ritmo e guadagnare il primo posto, con un ottimo 10:13:13. Al secondo e al terzo posto Anita Mazzai (10:46:55) e Valentina Moderana (10:47:28), separate da pochi secondi.
Il titolo europeo femminile XTERRA 45km va a Andree Merli (6:15:02), mentre al secondo e al terzo posto si posizionano Marika Zeni (6:24:50) e Magda Moroni (6:46:24).
Va invece in Scozia il titolo europeo maschile di trail run XTERRA nella 45km, con la prestazione di David Haunschmidt (4:48:05), che nella seconda parte della gara riesce a staccare Michele Meridio (4:53:10), secondo, e Giuseppe Matteo Breda (5:16:02), già sul podio anche nel 2022.
Per la 21km, novità di questa edizione, podio maschile per l’italo-sudafricano Rocco Zizzamia (1:57:03), primo classificato e campione europeo XTERRA sulla mezza maratona; Alessandro Ghizzardi (1:59:13) e Luca Troncar (2:05:48); tra le donne si impone la maltese Mikaela Borg (2:36:22), seguita da Sara Casari (2:41:51) e da Noemi Casari (2:42:27).
Per la nuova categoria DUO, la vittoria della 21km va alla coppia composta da Alessandro Gaetti e Gaia Gasparini, mentre sono Serena Marchi e David Panizza a imporsi nella 45km.
Molveno si prepara ora a ospitare la finale del mondiale XTERRA, dal 21 al 24 settembre, che porterà ai piedi delle Dolomiti i più forti triatleti del circuito.
Ancora una volta le cime mozzafiato del Brenta sono state lo scenario di una gara che ogni anno sa sorprendere, riuscendo a diventare una classica già dopo pochi anni.
“Organizzazione attenta, territorio e passione: gli ingredienti che mettiamo sin dalla prima edizione, senza snaturarci. Bello vedere che ogni anno il livello degli atleti si alza, ma soprattutto sapere che chi partecipa si innamora di queste montagne e di questo evento. La 21km ha portato molti partecipanti nuovi, dall’Italia e dall’estero. Siamo alla settima edizione, con orgoglio, e ogni anno segna un piccolo passo in un cammino di miglioramento”, dice Alessandro Bettega, del comitato organizzatore
Classifica
45km donne
Andree Merli 6:15:02
Marika Zeni 6:24:50
Magda Moroni 6:46:24
45km uomini
David Haunschmidt 4:48:05
Michele Meridio 4:53:10
Giuseppe Matteo Breda 5:16:02
64km donne
Giulia Jedrejcic 10:13:13
Anita Mazzai 10:46:55
Valentina Moderana 10:47:28
64 km uomini
Federico Nicolini 6:52:52 (nuovo record)
Christian Modena 7:44:24
Diego Angella 7:53:24
21km donne
Mikaela Borg 2:36:22
Sara Casari 2:41:51
Noemi Casari 2:42:27
21km uomini
Rocco Zizzamia 1:57:03
Alessandro Ghizzardi 1:59:13
Luca Troncar 2:05:48
Commento di Natalina Masiero
Preambolo via Whatsapp, 9 settembre.
Fabio, ho vinto il titolo di campionessa europea trail run, Categoria vecchiette!
Risposta: a Primiero immagino.
No, a Molveno Dolomiti di Brenta Trail, la gara più dura fatta nella mia vita!
Ah, quella famosa e bellissima del rifugio Tuckett.
Questo dialogo è la premessa per illustrare questo trail unico e affascinante.
Sabato, la sveglia suona alle tre e mezzo. Enrico, signore di altri tempi per la gentilezza e disponibilità, si è iscritto alla gara di 64 km e partiràalle sei. Lui è giovane, io vecchia, dopo mille peripezie causate da un "amico" sono iscritta ai 45 km. e partirò alle 7,30.
Distribuzione pettorali e pacco gara impeccabile. Lo smanicato della Montura è molto bello, peccato siano rimaste soltanto le taglie grandi perchè le piccole se le sono accaparrate quelli che hanno ritirato il pettorale il giorno prima.
Si parte, giornata bellissima. Direzione Andalo. Passato questo bel paese a trazione turistica, inizio la salita che mi porterà al bivio dopo il passo Gaiarda, con la deviazione dei 64 km con i 45. RISTORO SUPER. Sono trascorse due ore e ventisei minuti e sono già a oltre 10 chilometri. Il panorama è bellissimo e i sentieri abbastanza agevoli. Sono contenta, qua - dico tra me e me - farò il record! E finalmente dopo circa 5 ore arrivo al Rifugio Graffer al passo Grostè.
Fa un caldo tremendo e al mega ristoro bevo come un cammello. Siamo oltre i duemila metri, ma il sole picchia. Riparto e qua si apre davanti ai miei occhi un paesaggio mai visto. Sembra di essere sulla luna. Di fronte le Dolomiti di Brenta. Iniziano discese che non danno un attimo di respiro. Quanti sassi, ogni tanto qualcuno mi sorpassa perchè ho una paura tremenda.
Arrivo al Rifugio Tuckett e Sella, così chiamato in onore di Quintino Sella, primo presidente del CAI, e di Francis Tuckett, alpinista inglese amante delle nostre montagne. Ulteriore conferma che l'amore per le montagne ha sempre unito i popoli. Passato il Tuckett inizia il "dramma". Ecco davanti a noi la famosa Bocca di Brenta. Una salita che sembra una delle fatiche di Ercole. Qua mi ritiro - penso. Non riuscirò mai ad arrivare lassù.cMa anche questa volta mi viene in soccorso un angelo. Un ragazzo che ha fatto la ferrata ed ora vuole risalire verso il Rifugio Pedrotti. Scivolo, arranco e mi maledico per questa passione che mi farà morire. Impiegherò un’ora per arrivare sopra la selletta. Ci sono dei ragazzi che fanno il tifo incitandomi con i campanacci. Le gambe tremano ma ce l'ho fatta. Mega, mega ristoro e un abbraccio al mio angelo. Sono al trentesimo chilometro e sono trascorse 9 ore dalla partenza.
Scendo dal Pedrotti e continuo sempre immersa in un panorama da togliere il fiato dalla spettacolarità. Sarà una passeggiata, penso, mancano soltanto 15 km. Illusa, non si smette mai di salire. Inizia a calare il sole e dopo 11 ore arrivo al Croz dell'Altissimo. Dai circa 2500 metri del Pedrotti ora sono scesa di quasi mille metri. E qua la solita parentesi sui volontari. Quanto manca? chiediamo io e un compagno di avventura:
Sette chilometri, dice una gentil signora, nove chilometri dice il collega. Effettivamente ne mancano otto sulla carta, ma impiegherò più di due ore per farli. Inizia un saliscendi dentro a un interminabile bosco insidioso, sento la musica dell'arrivo ma non arrivo mai.- Sono stanca, una signora mi chiede se ho bisogno di aiuto ma non ho più fiato. Finalmente le luci di Molveno, ma per arrivare lungo il lago impiegherò un’eternità.
Sono trascorse tredici ore e tre minuti da quando sono partita. Applausi (sono la più vecchia di tutti), e sulle spalle mi mettono la maglia di Campionessa Europea (vecchiotta). Festa, musica, pasta party e doccia in piscina.
Aveva ragione l'amico Fabio Marri,* è stata un’avventura unica e stupenda.
Mai dire mai, sono felice di aver partecipato ma il prossimo anno compirò 72 anni e sono certa non avrò più le forze per rifarla.
Intanto, grazie.
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*L’esortazione a Natalina perché andasse al Brentei si erano fatte più forti il mese scorso, quando il sottoscritto c’era tornato in vacanza con la sposa, e insieme a foto dei luoghi aveva messaggiato in questo modo:
Ho rifatto il tratto alto del trail Brentei di Molveno.
Ricevendo risposte del genere:
Brava Daniela! E bravo anche Fabio! Ma che vacanze sono?
E tornandoci un’altra volta:
Sul percorso del Trail del Brentei
Cavoli! Impegnativo!
No, bellissimo e in leggera discesa.
Ma più alla lontana si risaliva alla partecipazione, esattamente cinque anni fa, descritta su queste colonne:
Sono contento che una instancabile trailer di montagna come Natalina abbia colto anche questo successo. [Fabio Marri]
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