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Ott 22, 2023 1563volte

7 Campanili, centinaia di gradini e 109 anni di storia

7 Campanili, centinaia di gradini e 109 anni di storia La copertina di Beltrame dal volantino della manifestazione e le foto odierne della gradinata di Santo Stefano di R.Lollini

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Uno dei ricordi della mia fanciullezza, incollato alla TV per vedere il “Carosello” prima di andare a nanna, era legato al cartone animato pubblicitario di un’industria di stufe che si trovava a Cavaria con Premezzo (VA). Il ritornello cominciava con : “A Cavaria city c’è…” e mi è restato in testa ancora adesso (per i curiosi o i nostalgici, qui trovate il video). La maturità e l’approccio con il running, mi ha successivamente portato in questa cittadina per altri motivi, ovvero conoscere e correre una delle gare più longeve del panorama podistico italiano.

Sto parlando del Cross Country dei 7 Campanili, giunto oggi, domenica 22 Ottobre 2023, al compleanno numero 109, seppure con qualche battuta di arresto negli anni 70. Già questo basterebbe per un fragoroso applauso, ma di certo non si arriva fino a questo punto se l’evento non fosse più che valido sotto tutti i punti di vista, proponendo percorsi per tutte le età e le prestazioni. Dal giro da 1 km dedicato ai bambini per terminare con la prova principale, quindici chilometri abbondanti in quel gradevole per la vista ed impegnativo per le gambe, su e giù offerto dalla provincia di Varese. A fare da vigili, o silenti testimoni, o forse meglio principali pietre miliari del tracciato, ci sono sette chiese con relativi campanili che danno il nome alla manifestazione. Evento che balzò agli onori della cronaca, non soltanto sportiva, il 22 febbraio del 1925. Ai tempi gli editori del quotidiano Corriere della Sera facevano uscire una rivista settimanale chiamata appunto "Domenica del Corriere". Popolarissima anche perché internet e TV non esistevano ancora. La sua copertina non aveva fotografie, ma il dipinto del famoso disegnatore Achille Beltrame che già da solo assicurava una parte sostanziosa delle vendite. Quel giorno Beltrame raffigurò uno dei punti più suggestivi della corsa, ovvero la scalinata di Orago, mentre veniva affrontata dagli atleti seguiti da moltissimi spettatori. Uno strappo di 60 metri per 25 di dislivello al 32%. Ideale per staccare gli avversari. Questa asperità, insieme alla scalinata di Santo Stefano (140 metri, 30 di dislivello al 20%) che si trova nella prima parte della gara, sono il marchio di fabbrica della corsa. Indelebile. 

Venendo ai giorni nostri, ecco i nomi dei protagonisti sui 15 km di questa gara che era la tredicesima ed ultima prova del “Piede d’Oro” 2023, storico circuito del varesino che premia anche le società presenti più numerose. Oggi il primo gruppo è stato quello dei Runners Valbossa. La gara principale, che nel passato ha anche ospitato il campionato italiano, ha visto come vincitori Lhoussaine Oukrid (trentanovenne ottocentista da 1’49”) in 53’17” e Barbara Bennati in 1h09’07”.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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