Modena, undicesimo “Novisad” con record di partecipazione
30 maggio - Limitandoci alle edizioni serali post-Covid, i classificati in questo Cinquemila del Novisad erano stati 228 nel 2021, 235 nel 2023 (https://podisti.net/index.php/cronache/item/10261-modena-un-novisad-di-nuovo-affollato-per-i-cinquemila.html ), e quest’anno risultano 266 (di fronte a 297 iscritti), malgrado un costo del pettorale non esattamente economico: ma bisogna dire che c’erano ben 66 premi di categoria, senza accorpamenti o scorciatoie come usa fare in molte altre gare (qui, addirittura, questi premi erano fin troppi, visto che molte categorie, specie femminili, non raggiungevano il numero di 3); aggiungendo che il resto dei servizi è risultato decisamente, e come sempre, impeccabile, fino alla diramazione delle classifiche quasi in tempo reale. Da non dimenticare anche la seconda edizione delle gare riservate ai giovanissimi: qui le classifiche. https://podisti.net/index.php/classifiche/28179-2-novisad-young-mo.html?date=2024-05-30-00-00
Nomi decisamente internazionali in testa alla graduatoria degli adulti, dove i primi due hanno marciato sotto i 3 minuti a km: 14:30 per Bouras Ayoub (trentenne del G.S. Maiano), 14:45 per Miguel Espuna Larramona (ventenne); distacchi abissali dal terzo (Filippo Trevisani, 25 anni, 15:23) in giù. Non è stato comunicato il tesseramento del secondo, del terzo, del quarto e di molti altri (6 solo nei primi dieci, circa la metà di tutti gli arrivati): continuo a temere che ciò rientri nella quérelle tra Fidal e Enti di propaganda, con minacce di scomuniche e dintorni. Mi risulta che sia stata inviata un’ interrogazione al ministro Abodi https://www.nicolaporro.it/follie-italiche-ci-vuole-una-tessera-per-correre-alla-sagra-di-paese/, in cui si legge fra l’altro che “la Fidal nazionale, forte dei numeri ottenuti attraverso l’introduzione dell’orrendo lasciapassare sportivo [la Runcard], ha risposto inibendo dalle gare regionali tutti i podisti i quali, pur essendo in possesso degli stringenti requisiti di legge, siano tesserati con uno degli enti che ha osato non firmare la convenzione, alias patto leonino, con la Fidal”.
Fortunata Modena, allora (per il momento), dove il solito team di giudici Uisp, da Reginato a Iotti a Mandile a Simona Neri ecc., garantisce la regolarità delle nostre corse amatoriali (e non solo, data la qualità tecnica dei risultati): quanto alla Fidal, anche in prossimità delle elezioni ho smesso di sperare nelle mirabolanti promesse dei candidati (quello che siede adesso in carica aveva promesso una revisione, se non un’abolizione, della Runcard, e la fine della mungitura dei podisti amatori in favore dei pistards: infatti).
“Non tesserate” risultano addirittura sette delle prime dieci donne, regolate dalla ventiseienne Enrica Bottoni in 17:27, davanti di 6 secondi a Giulia Vettor (Pol. Castelfranco, trentenne) e di 9 secondi alla terza, la ventunenne Elena Fontanesi. Onore al merito di Fiorenza Pierli, quarta assoluta in 17:49 (era stata seconda nel 2023), e largamente prima tra le F 40, 17 secondi prima della quinta Gloria Venturelli, che ha un anno più di lei. Da citare il settimo posto assoluto, e primo di categoria, di Rosa Alfieri che di anni ne fa addirittura 54; quanto alle altre, replico gli applausi alle gloriose over 65 Lucia Soranzo (24:09) e Maria Eugenia Ricchetti (24:38), prima e seconda della loro età.
Tra le società, a parte la multiforme categoria degli “apolidi”, ha prevalso il Correggio con 16 arrivati sui Modena Runners con 14, tra i quali due primi, due secondi e due terzi di categoria a dimostrare l’eccellenza di questa ancora giovane società.
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