Anche la terza “Giorgissima” nel vortice Fidal-Eps
Domenica 2 giugno, con partenza da San Feliciano (Magione-PG), uno dei più suggestivi borghi rivieraschi del lago Trasimeno, si è svolta la terza edizione della “Giorgissima”, manifestazione nata per commemorare la povera Giorgia Panciarola, giovanissima vittima di un grave incidente stradale avvenuto nel maggio del 2021. Si tratta di una manifestazione molto sentita dalla coesa comunità locale che, insieme ai podisti provenienti da ogni dove, si è nuovamente stretta in un grande abbraccio collettivo intorno ai familiari di Giorgia.
La corsa era inoltre valida come sesta prova del Circuito Endas dell’Umbria 2023, oltre che essere inserita nel calendario regionale della Fidal. E qui purtroppo si sono verificati molti intoppi burocratici, che con il podismo amatoriale non dovrebbero mai entrare, legati alla storia infinita della convenzione tra la stessa Fidal ed alcuni Enti di promozione sportiva che non intendono firmarla. Sta di fatto che, complice anche una giornata non molto fausta sul piano climatico, la partecipazione ha risentito di un regolamento imposto dalla Fidal, in cui ai tesserati degli Eps senza convenzione era stato impedito di partecipare. Tra questi inizialmente anche la citata Endas sebbene patrocinasse la gara.
Alla fine, esercitando una sorta di moral suasion, sparute truppe dell’Endas sono riuscite a riportare parzialmente alla ragione i fautori del blocco, consentendo agli aderenti di iscriversi a questa splendida manifestazione. Dico parzialmente per il semplice motivo che, contrariamente a quanto accaduto due settimane orsono ad un’altra gara del circuito con la doppia egida, in cui non si è fatta distinzione di tessere, gli iscritti Endas sono stati tolti dalla classifica ufficiale, seppur ricevendo un premio a parte.
Ciò, a mio avviso, testimonia un crescente impazzimento causato da una burocrazia sportiva che sta creando seri ostacoli alla diffusione della nostra antica e nobile disciplina sportiva. Tant’è che, soprattutto a seguito della querelle sulla convenzione, sembra che si stia creando un fronte composito di soggetti che contesta sempre più apertamente la pesantezza di alcuni lacci e laccioli che esistono solo in Italia.
Per il resto la Giorgissima si è svolta nel migliore dei modi sotto tutti i punti di vista. Il percorso, molto selettivo, quasi interamente chiuso al traffico e unico sul piano spettacolare, si presenta molto vario sul piano tecnico: un lungo tratto iniziale in salita – con tratti piuttosto arcigni -, una successiva picchiata che riporta i concorrenti in prossimità del lago e gli ultimi 4 chilometri in pianura, resi complicati da un continuo cambiamento del fondo stradale.
Di grande impatto visivo il passaggio dentro il borghetto lacustre di Monte del Lago, conosciuto nel medioevo come Mons Fontegianus. A quanto pare, in questo piccolo gioiello del Trasimeno soggiornò spesso il grande Giacomo Puccini ospite del musicologo Riccardo Schnabl Rossi.
Molto buoni, infine, gli aspetti legati alla gestione della kermesse, che per gli affaticatissimi podisti giunti al traguardo si è tradotta in un corposo e corroborante ristoro finale.
Insomma, al di là dei tipici bizantinismi italici, che ahinoi da tempo caratterizzano lo sport amatoriale, la Giorgissima si è confermata come una splendida giornata di festa e di solidarietà, realizzando anche quest’anno una meritoria raccolta di fondi in favore dell’Istituto Serafico di Assisi.
Pertanto, soprattutto per noi che aderiamo agli Eps, figli minori del Dio dello sport amatoriale, la Giorgissima rappresenta un appuntamento da non mancare assolutamente negli anni a venire.
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