Marco Ercoli e Francesca Badiali si affermano alla 10K di Formigine
20 ottobre – L’allerta “rosa” che la protezione civile aveva proclamato su Modena sabato mattina, trasformandola poi in allerta “rossa” sabato sera, inondando di proclami “Io” e i social (tirate fuori le auto e le vostre cose dai garage seminterrati, non uscite se non per gravi ragioni, ecc.) si è poi trasformata in una domenica grigia, addirittura con qualche raggio di sole, e – se ha portato all’annullamento delle corse ‘confinanti’ nel bolognese e nel reggiano - non ha per niente turbato la 44^ Edizione della “Carovana” formiginese (così battezzata per l’antica tradizione zingaresca di queste zone), per la quarta volta divenuta una 10 km competitiva, con l’ovvio corredo di corse non competitive (al prezzo ormai simbolico di 2 euro, compensato da una bottiglia di lambrusco che ne costa di più) e di una affollata camminata scolastica, valutata in 1800 unità: gestita molto meglio di quanto avevano fatto a Correggio domenica scorsa, creando caos e malumori. Qui invece le due tipologie di gara sono state distanziate di un’ora e non c’è stato il minimo disturbo dall’una e dall’altra parte.
I competitivi (cresciuti in extremis di qualche unità per l’arrivo dei reggiani rimasti orfani, alla pari del loro fotografo-principe Nerino, nella foto 4 col collega Italo Spina, poi ancora nelle foto 8 e 10 intento al suo mestiere) sono risultati 130 (31 donne): non un granché, ma a queste latitudini e con l’allarmismo di cui sopra c’era poco da sperare. Ha vinto Marco Ercoli, classe 1990, in 33:06, precedendo di 17 secondi Taoufik Bazhar che oggi compiva 45 anni; terzo, e primo dei modenesi, Andrea Baruffaldi (1987). Molto staccati gli altri: il quarto e il quinto, i coetanei e compagni di squadra (Corradini Rubiera) Mattia Guidetti e Manuel Cecchini sono giunti a 1:35 dal vincitore.
Arrivo praticamente in volata tra le donne, regolate da Francesca Badiali (Fratellanza, del 2002) in 39:13, tre secondi meglio di Mirela Alice Cherciu (Corradini, del 1993); decisamente lontana la terza, l’eroina di casa Laura Ricci (41:25), che però di anni ne fa 45 e ha largamente dominato la sua categoria.
Curiosando appunto tra le categorie, colpiscono le prestazioni delle quattro F60, col successo di Paola Bernini in 48:09, seguita da Anna Maria Venturelli e Carmen Pigoni (che poi si sono prestate a una posa comune per ‘nobilitare’ il sottoscritto: foto 13), e infine da Francesca Caselgrandi, la meno giovane di tutto il gruppo (del 1962) che ha chiuso in 50:25. Ma citerei anche il trittico delle F 55, con Manuela Cremonini davanti a Barbara Giovanelli e alla grandissima Antonella Benatti, a suo tempo dominatrice di tante maratone nazionali (qui nella foto 12 alle spalle del giudice-capo Vincenzo Mandile).
Tra gli uomini, sottolineo l’ottimo livello della categoria M 65+, dove ha vinto un M 70, il bolognese Alberto Gruppioni, in 43:13, 20 secondi davanti al formiginese Donato Piacentini M 65. Se fosse esistita la categoria M75, l’avrebbe stravinta il solito reggiano Ettore Marmiroli (1948, il più anziano in gara) che oltre a battermi regolarmente sul campo, oggi con 44:59, mi relega al ruolo di eterno secondo anche per l’anagrafe.
Tra le società, la più numerosa è stata la Modena Runners, con 8 tesserati Fidal e 5 Uisp, seguita con 7 totali dal 3.30 Team e dalla Guglia Sassuolo. E se volete una curiosità, la “famiglia” più numerosa è stata quella dei Guidetti, con Mattia (il più giovane di tutti) 4° assoluto, Andrea 12°, Luigi 16°, poi Matteo e Fabio, con l’aggiunta di Aleksandra, unica signora con questo cognome.
Se consideriamo anche i non competitivi (appena 400, scolari esclusi) ad aggiudicarsi il primo posto è stata la Sportinsieme Formigine, che una volta tanto ha spodestato la Cittanova di Peppino Valentini (foto 6, in attesa della sua gara storica di domenica prossima). Presenza di spicco della coppia berlinese-elvetica-svedese Dethleff & Marianne Elias (foto 9): lui fu tra i protagonisti della prima maratona di Berlino, ed entrambi hanno vissuto lungamente a Formigine prima di trasferirsi in Svezia.
Ottima l’organizzazione, sia nello scenografico ritrovo di piazza Calcagnini (tra castello e cattedrale), sia per la gestione del percorso mediante una schiera infinita di addetti in blusa gialla. Per fortuna, il sottotitolo “plastic free” non è stato preso alla lettera, e nei ristori c’erano i tradizionali bicchierini, seguiti dai debiti raccoglitori. Ai competitivi, dietro modico esborso di 10 euro, sono toccati, oltre a questi servizi, la bottiglia di lambrusco locale e mezzo kg di parmigiano stagionato 24 mesi: di questi tempi, va decisamente di lusso.
Informazioni aggiuntive
3 commenti
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Lunedì, 21 Ottobre 2024 12:40
inviato da Fabmarri
Non c'è niente di meglio che pubblicare e convalidare le tue parole. Quanto ai bicchieri di "plastica", io sono sempre in dubbio (quando conferisco questi tipi di bicchieri alle raccolte differenziate) se metterli fra la carta o la plastica o addirittura l'organico. Nel vostro caso non c'è stato problema perché (a differenza di altri organizzatori) qualche metro dopo il ristoro avevate messo appositi raccoglitori.
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Lunedì, 21 Ottobre 2024 10:40
inviato da Giampaolo Bevini
P.S. Volevo anche precisare che i numeri degli iscritti dalle scuole (alunni+docenti+genitori) è numero preciso in quanto deriva dal versamento preventivo della quota come previsto dal regolamento perciò 1800 iscritti sono un numero esatto. Mentre è difficile valutare quanti effettivamente fossero in piazza ieri a causa del pre-allarme idraulico e delle abbondanti piogge del sabato; noi ipotizziamo alcune centinaia: 500-600
Giampaolo Bevini -
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Lunedì, 21 Ottobre 2024 10:17
inviato da Giampaolo Bevini
Ciao Fabio
ti volevo ringraziare del bell'articolo che hai scritto per la nostra gara ma volevo solo precisare che di bicchieri di plastica non ne usiamo non saremmo altrimenti rispettosi del marchio Plastic Free di cui negli ultimi anni ci fregiamo
I bicchieri solo esclusivamente in PLA (acido polilattico) perfettamente riciclabile, una delle tante "plastiche" riciclabili perchè non derivano dal petrolio ma da materiali organici Il PLA è prodotto attraverso un processo di fermentazione in cui i microorganismi trasformano gli zuccheri presenti nelle materie prime (es. mais) in acido lattico.
La nostra manifestazione non è solo plastic free ma, cosa più unica che rara non solo nelle eventi sportivi, compensa la CO2 prodotta con la piantumazione di alberi; il metodo più efficace, oggi come oggi, per diminuire la CO2 in atmosfera che è causa dei cambiamenti climatici come predicato orma da anni dall'illustre botanico prof Stefano Mancuso. Negli ultimi 2 anni sono stati destinati circa 5000 euro dell'incasso della Ecocarovana per piantumare alberi nel parco Campani di Formigine e così faremo anche quest'anno.
Ti chiederei gentilmente una rettifica
Grazie
Giampaolo Bevini
Presidente Podistica Formiginese
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