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Giu 27, 2025
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Le staffette rivitalizzano Correggio in declino

Le staffette rivitalizzano Correggio in declino Roberto Mandelli

27 giugno – Questa corsa serale si presentava come “15^ Camminata Festa del PD”, ma nei ricordi degli anziani e dei mezzi-età si va molto più indietro, quando la gara era organizzata dal compianto Franco Pederzoli all’insegna della festa dell’Unità o di alberature varie: ad esempio, il 10 luglio 1999 il sottoscritto e due più giovani amici misero a punto  il programma del nascituro “Podisti net” proprio a Correggio, prima durante e dopo l’8^ “Camminata della Quercia” (era già avvenuta la svolta della Bolognina).

Mentre oggi, in questo festival che come sempre si svolge nel cosiddetto “Salone” a lato dello stadio dove Daniele Adani tirò i suoi primi e i suoi ultimi calci, è proibito citare “L’Unità”, se citi il nome antico del Partito ti trattano come un provocatore, e la Quercia ha ceduto il posto ad altri vegetali dagli incerti esiti elettorali.

Allo stesso modo, è stata presto dimenticata l’esperienza podistica delle Tre Sere di Correggio, nate qui a imitazione postuma delle mitiche Tre Sere di Carpi: ma, nostalgie a parte, prendiamoci quello che c’è, e dopo aver constatato un disastroso calo delle presenze, visibile alla partenza ufficiale della non competitiva alle 19.30, quando eravamo al massimo in una trentina, va detto che invece ha riscosso interesse la seconda edizione della Staffetta a due, circuito di un miglio da percorrere quante più volte si poteva nel corso di un’ora. Certo, non un successo travolgente (48 in tutto le coppie presenti – più della metà correggesi -, contro le 53 della prima edizione l’anno scorso), ma almeno un’occasione per vedere dell’agonismo e della gente che filava: sebbene, la classifica non dica quanti giri e dunque quante “miglia” abbiano percorso, ma semplicemente li metta in ordine coi loro tempi e non con le distanze (https://www.irunning.it/risultato_realtime.php?id=42959#).

Onore comunque alla coppia M 45 formata da Emilio Mori (benemerito organizzatore di varie gare in ambito locale) e Francesco Denaro, che hanno preceduto di 13 secondi (suppongo, a pari giri) una delle poche coppie non reggiane, William Talleri e Fabio Poggi (di San Vito, Modena), col terzo posto aggiudicato a una coppia ancora correggese ma molto più giovane (M 35), Pier Paolo Parmiggiani e Matteo Dall’Olio.

34 le squadre maschili, solo cinque quelle femminili, su cui hanno prevalso Giulia Rinieri e Valentina Mangano, F 35 ovviamente correggesi; e permettetemi di tributare il dovuto onore alle quarte, modestamente presentatesi come “C’era una volta”, vale a dire le gloriose Antonella Benatti (classe 1968, un’infinità di trofei in bacheca comprese molte Tre Sere di Carpi, e nella nostra foto-copertina) e Stefania Zambello (1978) campionessa anche di retrorunning nonché coniuge di atleta e speaker di classe.

Sulle 9 staffette miste si è imposta la coppia di ventitreenni dell’Atletica Reggio Abou Nassim Nabil e Alice Costosi, una cinquantina di secondi davanti a Michele Mascis e la prestigiosa Rosa Alfieri (classe 1970). Solo quinta la coppia che univa i carpigiani Carmine Iarrobino e Silvia Torricelli, semmai specialista, lei, delle lunghe e lunghissime distanze (mi sa che una volta o l’altra vincerà il Passatore).

Mentre i grandi ci sfilavano nella corsia a fianco, noi tapascioni e qualche partente anticipato (pochi anche loro) facevamo il giro largo, ridotto pure quello rispetto agli 8 km classici (dichiarato di 7, in realtà stava sui 6 e mezzo, che con 32 gradi potevano bastare). Provvidenziale il ristoro intermedio di saporito tè freddo; l’accorciamento del percorso ci ha risparmiato l’insulso attraversamento iniziale della periferia di Correggio, il passaggio presso la chiesa di Fazzano e il costeggiamento di un ampio terreno ex agricolo ora coperto di specchi fotovoltaici (suppongo, cinesi). Della tradizione antica restano i campi di grano (poesia dell’amore profano), le grandi rotoballe e il trattore (forse un Landini, nessuna parentela col fallimentare leader sindacale che comunque è di queste parti) che aspirava acqua dal fossato per riversarla sulla campagna assetata.

A fronte dei 3 euro di iscrizione, una bottiglia di Vermentino in omaggio (e un buono di 3 euro per la cena del festival, più o meno il rimborso del “coperto”). Rambo Benassi e Peppino Valentini del Cittanova (tra i pochissimi modenesi presenti, carpigiani a parte) hanno visto perfino della Coca Cola al ristoro finale; a me è bastata un’altra razione di tè freddo, con un grazie ai volontari (sempre meno) che si sono adoperati per la riuscita della manifestazione.

Come canta il correggese Ligabue, chi si contenta gode… così così.

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Irunning

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