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Ott 16, 2018 4104volte

Bitonto (BA) - 3^ Run Bit One

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

14 ottobre - Davvero ben organizzata, la Run Bit One festeggia la terza edizione ottenendo l’incondizionato gradimento dei partecipanti. E, in effetti, per quanto mi sia sforzato nel cercare difetti, devo confessare di non averne trovati, apprezzando il lavoro fatto dagli organizzatori della Bitonto Sportiva in un territorio non certamente “facile” come la città che ci ha ospitato, che pure – mi piace subito scriverlo – ha accolto e “sopportato” la manifestazione con grande educazione e rispetto.

Ottimo Damiano De Palma, il presidente, e ottimi tutti i suoi collaboratori, a cominciare dall’allestimento della vasta area parcheggio a disposizione degli atleti, con tanto di annessi bagni chimici. Bagni chimici che sono tati posti anche in Villa, in aggiunta alle strutture fisse della stessa Villa e del Palazzo Comunale.

Palazzo Comunale che ha ospitato la segreteria della manifestazione con il perfezionamento delle iscrizioni degli atleti Fidal (la stragrande maggioranza è oramai in possesso di pettorale e chip unici per l’intero campionato) e dei cosiddetti liberi, che si sono impegnati sul percorso ridotto di 3,5 chilometri.

Sette euro la tassa di iscrizione con consegna, presso l’originale rimorchio di camion adibito a base logistica inizialmente e poi a palco per le fase finali di premiazione, di pacco gara contenente la simpatica maglia tecnica celebrativa (consegnata in due colori, oro e bianco-grigia, oltre ad un monoporzione di tarallini e un brick di succo di frutta).

Giornata soleggiata, per fortuna dalla temperatura non caldissima, da felpetta per chi sta fermo, ma che  induce gli atleti a sudare anche per la presenza di alto tasso di umidità.

Presenta big Paolo Liuzzi, per i podisti la sua voce è una sicurezza, una guida, una certezza da ascoltare e seguire; la popolazione locale impara, invece, presto ad amarlo, le sue continue battute sono frutto di risate e coinvolgimento nel seguire la manifestazione.

Orario di partenza intelligentemente fissato alle ore 9.00, quando ancora metà popolazione dorme e la temperatura è anche più fresca.

Siamo in pieno centro cittadino: Corso Vittorio Emanuele è oramai una pista di atletica, adibito a sede di via con tanto di transenne e archi gonfiabili di via, i podisti colorano con i loro variopinti completi le strade tutt’intorno, invadendo anche la villa.

1010 gli iscritti Fidal, lievissima la diminuzione rispetto ai 1027 del 2017, almeno a Bitonto il Corripuglia ha tenuto, anche se questa manifestazione meriterebbe ben altri numeri. Numeri confortati dagli almeno 200 liberi, dai ragazzini che hanno partecipato alla dimostrazione per far capire alla gente l’importanza del gesto atletico e che a Bitonto si fa atletica giovanile (la Bitonto Sportiva è da sempre impegnata su questo fronte), e dai diversamente abili dell’Associazione Road, all’avanguardia nell’integrazione di questi ragazzi meno fortunati di noi.

Tornando all’agonismo, con giusto anticipo gli atleti sono richiamati sul punto di partenza, in avanti è stata creata la zona pole riservata agli atleti più veloci muniti di apposito bollino distintivo, in base alle selezione operata dalla Commissione Master della Fidal Puglia per una partenza intelligente.

Anche oggi, tra i meritevoli, non mancano i furbetti, gente che deve - per forza e senza motivo -  stare nella prime fila, gente che dimostra di non essere sportiva non rispettando le regole. Personalmente sono anche contrario ai cordoni umani formati dagli atleti delle società organizzatrici, soprattutto, quando gli stessi (o buona parte di loro) è in gara.

Comunque, dopo il minuto di silenzio in ricordo dei due giovanissimi bitontini deceduti il giorno prima in una tragico e assurdo incidente automobilistico, il buon Giudice Luigi De Lillo può sparare il colpo che apre le ostilità.

Subito in testa i più capaci, a seguire il lungo fiume degli atleti: anche qui da lodare la Bitonto Sportiva che per il terzo anno consecutivo dà vita al progetto “0-21”, iniziativa che raccoglie podisti inesperti, ma vogliosi di impegnarsi, e nel giro di qualche mese, li conduce a tagliare il traguardo della mezza maratona, a Monopoli, a inizio dicembre, nella fattispecie.  

Tornando alla manifestazione, il tracciato prevede dopo la circumnavigazione della Villa, il passaggio laterale rispetto al punto di partenza (1° km) su Via Verdi, per poi attraversare la città  (con passaggio davanti alla famosa Chiesa dei Santi Medici), almeno fino al 5° chilometro, quando comincia la parte più periferica, percorrendo strade che costeggiano le campagne coltivate con alberi d’ulivo, per poi gradualmente rientrare in città e prima su via Berlinguer e poi su via Traetta muovere in direzione Corso Vittorio Emanuele, per giungere, magari con incredibili allunghi, al traguardo, posto, in senso contrario rispetto alla partenza.

Tracciato blindato al traffico, con ristoro a metà distanza, quasi interamente pianeggiante e veloce, peccato che non sia certificato, che i gps abbia segnato all’incirca 9600 metri e chi si è illuso di aver realizzato il personale sui 10 chilometri deve riprovare…

Manifestazione da subito dominata da due compagni di squadra, maestro e allievo per un certo periodo, due atleti di gran valore e storie differenti: Francesco Minerva e Giuliano Gaeta.

Minerva, vittorie in maratona all’attivo e titoli italiani ed europei master, classe 1978; Giuliano Gaeta, un gran recente passato da ciclista, disciplina abbandonata perché gli allenamenti durano troppo e bisogna lavorare, classe 1992…

Sempre potente e dotato di grande intelligenza tattica, Francesco ha la meglio nel finale e va ad imporsi in 30:42; soddisfattissimo anche Giuliano, che secondo me deve ancora comprendere a fondo le potenzialità del suo motore e a gestire perfettamente le risorse, secondo in 31:13: comunque, il trionfo è tutto dalla Montedoro Noci, con ovvia soddisfazione del presidente Bianco.

Assenti i due compagni di squadra, Selvarolo e Grieco, impegnati a Rennes con la nazionale, tiene alto i colori sociali Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), ottenendo il terzo posto in 32:39, davanti al miglior frutto di stagione, Michele… Uva (Free Runners Molfetta), quarto in 32:46. Due secondi ed ecco i primi atleti della corazzata Dynamyk Palo del Colle, il maratoneta Vincenzo Trentadue, quinto, e il capitano Mimmo Tedone, sesto. L’intermezzo dell’ottimo Antonio “Tony” Esposito (Amatori Atl. Acquaviva), settimo in 32:55, e riecco i Dynamyc, con l’arrembante Dino Masciale, ottavo in 33:08, e mister Angelo Pazienza, nono in 33:15. A chiudere l’arrivo dei primi dieci uomini, il sempre combattivo, Denis Greco (Tommaso Assi Trani), decimo in 33:36.

Al femminile, come da mia previsione, ritorna al successo in 39:46, Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), regalandoci il suo coinvolgente sorriso; a soli quattro secondi, riprovando la sua terribile rimonta, chiude seconda Francesca Riti (Montedoro Noci), in 39:50, dieci secondi prima di Marie France Zaccheo (Atletica Amatori Corato), sempre decisa, terza in 39:49. Bravissima Marisa Russo (Marathon Massafra), quarta in 40:22, con Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), che gestisce forze e posizione di categoria, quinta in 41:18, e la piacevole novità Marika Mastrapasqua (Road Running Molfetta), ottima sesta in 41:34. Simpaticissima e potente, Rosa Di Tacchio (Maratoneti Andriesi), è settima in 41:53, davanti alla costante Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), ottava in 42:00, e alla maratoneta Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), che reduce dalla bella prestazione di Budapest, è nona in 42:02. Sempre brillante, dal trail alla strada, Nicoletta Ferrante (Atletica Talsano), è decima in 42:05.

A chiudere la graduatoria, un trio di atleti ammirevoli per impegno e dedizione, Mario Buonsante (Amatori Putignano) in 1:12:00, Nunzia Cannillo (Atletica Amatori Corato) in 1:12:06, Katjuska Massafra (Bitonto Sportiva) in 1:12:07.

Ben organizzata anche la zona arrivi, transennata la pubblico, con i liberi che hanno aumentato la distanza fino a correrla tutta, indirizzati in un corridoio laterale, e gli atleti che “tornano sul percorso” obbligati a salire sui marciapiedi.   

930 gli atleti presenti in classifica, dato da confermare perché l’improvvida mancanza di energia elettrica ai sensori chip ha sfalsato graduatorie e relativi tempi; determinante il rilevamento dei giudici, ma ovvio non è mai la precisione dell’informatica e dell’elettronica.

Dopo l’organizzato ristoro finale in villa con gelato, frutta ed acqua, proprio il suddetto inconveniente nei rilevamenti caratterizza negativamente la fase finale della manifestazione.

Dopo i giusti ringraziamenti del presidente Damiano De Palma a tutti i collaboratori della manifestazione con consegna di relative targhe, si passa a premiare i due vincitori, Minerva e Tropiano, con trofeo e ricco cesto di prodotti alimentari; a seguire la consegna dei riconoscimenti ai meritevoli delle varie categorie che ritirano un cesto di prodotti alimentari (il primo) e una latta di 5 litri di vino (i successivi).

Il problema è che le premiazioni proseguono fin quando ci sono le classifiche, fin quando i meritevoli sono arrivati e rilevati prima del blackout…

Comincia una lunga attesa, fin quando, appurato che completare le classifiche avrebbe comportato un attesa oltre i trenta minuti e considerato che eravamo già venti minuti dopo mezzogiorno, si decide di completare le premiazioni alla prossima tappa di Corripuglia, domenica prossima ad Andria.

L’iniziale delusione di chi aspetta il premio è lenita dal desiderio di tornare a casa per l’orario di pranzo e dal sapere che fra sette giorni ritirerà quanto meritato…

Inutile dire che tante sono state le proteste da parte di chi ha fatto notare che ogni domenica si verifica un problema sui rilevamenti, che qualcosa quest’anno non sta funzionando, disfunzioni che allontanano sempre più la gente dal Campionato Corripuglia, già indebolito dalle troppe prove, dalla ripetizione annuale delle stesse e dalle tante concomitanze domenicali in regione e fuori.

In attesa di tempi migliori per le rilevazioni, non posso che tornare a chi ha organizzato, lo ha fatto bene e col il cuore, una società impegnata nello sport e nel sociale, una società che fa, farà e può fare ancora tanto, noi staremo a seguirli con interesse… 

PS: Fra le Società, per numero complessivo di arrivati, si è imposta l’Atletica Tommaso Assi Trani con 85, su, nell’ordine, Montedoro Noci (69), Bitonto Sportiva (54), Atl. San Giovanni Bosco Palagianello (37), Atletica Monopoli (36).

   

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