Rivalta (RE) - Camminata alla Vasca di Corbelli
18 novembre - Si presentava ufficialmente come "33° Camminata di S. Pellegrino e della Vasca di Corbelli", perché nella sua lunga storia (che ha avuto varie interruzioni, e cambiamenti di stagione dalla primavera a questo inoltrato autunno) il ritrovo è oscillato tra la periferia sud di Reggio e invece le prime pendici delle colline reggiane che portano verso Bismantova e il Cerreto.
Anche la ripresa attuale della gara, che Nerino Carri ha collocato intorno alla “Vasca di Corbelli” (cioè uno specchio d’acqua circolare creato per alimentare le fontane di “Villa d’Este”, una delle ultime residenze estensi a sud di Rivalta, voluta dal duca cornificatore e cornificato Francesco III, poi acquistata dalla famiglia Corbelli) ha cambiato tracciato, fino a diventare pressoché interamente su sterrato, lungo le belle piste ciclopedonali tracciate e ottimamente tenute su entrambe le rive del torrente Crostolo e nelle campagne circostanti: una parte di queste è utilizzata anche, da vari anni, per il tratto finale della maratona di Reggio.
Molti infatti erano i reggiani e limitrofi venuti qui, in assenza di velleità competitive, per affinare la preparazione a tre settimane di distanza dall’evento: non pochi quelli che sono arrivati di corsa dalla città, o ci sono tornati, per aumentare il chilometraggio rispetto ai 18 indicati dalle tabelle (oltre, naturalmente, a percorsi minori di 4, 8 e 12 km). Gran pienone, direi, sottolineato dalla presenza di tre fotografi ufficiali di Podisti.net, incluso ovviamente Nerino (mentre Tetyana è rimasta in zona ristoro finale, a cospargere di marmellata le fette biscottate), oltre che di due fotografi ufficiali di Modenacorre (sebbene la gara ufficiale del coordinamento fosse a Mirandola). Qui trovate duemila foto, di tutti i generi.
Era la prima giornata freddina d’autunno, con temperatura alla partenza di 5 gradi, e mai sopra dei 9-10: cielo semicoperto, e quasi tutti abbiamo optato per le maniche lunghe, taluni pure pantaloni lunghi, guanti e berrettino. Percorso, ripeto, molto gradevole, a cominciare dal primo km che è stato il giro completo intorno alla Vasca. Pare che tre o quattro distratti siano inciampati su radici o simili, e addirittura venga sollecitato il ritorno all’asfalto, che sarebbe una solenne sciocchezza.
Segnalazioni ottime, addetti a presidiare i pochi incroci o tratti stradali attraversati, tre ristori in aggiunta a quello finale più che discreto (solo il tè magari lo si sarebbe desiderato più caldo), e possibilità di acquistare a buon prezzo frutta fresca e gnocco fritto: dieci pezzi a cinque euro non li trovate ovunque.
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