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Dic 26, 2018 3392volte

Sant'Agata (BO) – Una 52^ S. Stefano per tutti, che resiste su tutti

Prima del via Prima del via Foto d Teida Seghedoni

26 dicembre - Ma quanta gente c’era? Me ne sono reso conto percorrendo coi non competitivi il primo chilometro, dal centro di S. Agata (che si presenta come città della Lamborghini: vero a metà, perché la Lamborghini era di Cento, e a S. Agata aprì solo la divisione auto da corsa, pare in sfida ai sarcasmi di Enzo Ferrari), attorno alla porta Otesia, dove per chi stava in gruppo era impossibile andare più forte dei 7 a km.

La ragione occasionale stava nell’essere Modena priva, stranamente, di una gara odierna, e dunque nel riversamento di almeno un migliaio di modenesi verso una cittadina che dista suppergiù 15 km dal capoluogo; oltre allo zoccolo duro dei bolognesi, moralmente capitanati dal venerato maestro Montaguti, dichiarato inventore della “Ciaspolata” trentina. Ma ci sono altri motivi: intanto, una gara arriva alla 52° edizione solo se veramente amata: fino a vent’anni fa il giorno di S. Stefano si correva anche una supercompetitiva a Bologna, dove è finita? E mi dicono che tra cinque giorni si svolgerà qui vicino la maratona di Calderara, con 70 iscritti…

Poi c’è la competitiva, l’unica gara esistente qui fino a 25 anni fa (quando non c'erano tante balle su certificati, tesseramenti, safety/security ecc., e tutti quanti correvano venivano automaticamente messi in classifica), competitiva che, malgrado i limiti imposti di cui sopra, attira non solo i cercatori di allori e prosciutti, o semplicemente chi vuole misurare le sue prestazioni su un percorso certo, ma anche un consistente nucleo di ragazzi pure da province circostanti.

In più, mettiamoci pure la ciliegina sulla torta, ovvero l’essere S. Agata patria del podista emiliano più sulla cresta dell’onda in questi anni, non per particolari prestazioni sportive ma per il suo spirito di aggregazione e le sue inventive, dalle Galline in fuga al Passo Capponi (guardate che gallina alla foto 98 della non competitiva: per lei ci vuol altro che capponi!), alle maratone Minors: uno che insomma trovi alla maratona autogestita di Bologna come a Chicago o a Venezia; e qui nella sua terra apre il tradizionale tavolino del km 9,5 con spumante a volontà (foto 106 e seguenti).

Confesso che da anni non corro più la competitiva ma vengo qui a “smaltire” (verbo d’obbligo in questi giorni), scegliendo dunque il percorso più lungo che ci sia: quello non competitivo, sebbene ridotto dai 13 km di una volta ai poco più che 10 di oggi, e appunto popolato da una marea compatta di podisti almeno fino al bivio per i 7 km. Compresi vari camminatori, e altri che viceversa si allenavano qui con ‘ripetute’, come quella curvilinea signorina bionda tutta fasciata  di calzamaglia nera che andava in su e giù non solo per ragioni di training ma anche per farsi ammirare (fosse solo per il training poteva scegliere luoghi più ameni della nebbiosa campagna tra Amola e Piolino dove la temperatura è rimasta fissa sugli 0 gradi).

Insomma, una S. Agata per tutti i gusti, al prezzo di 2 euro per i non competitivi, gratificati alla fine del tradizionale flacone di detersivo o di sgrassatore (foto 8). Quanto allo "smaltire", il mio cronometro dichiara che ho consumato 806 calorie. Mi sa che i due piatti di tortellini in brodo, e le quattro crescentine mangiate a pranzo abbiano pareggiato i conti.

Mentre noi caracollavamo attorno alla cittadina, nel suo interno si svolgeva il circuito competitivo, partito un quarto d’ora dopo noi: peccato, perché quando partiva un’ora dopo, anche noi miserabili lo stavamo ad ammirare applaudendo gli amici che vi si cimentavano: ben 336, di cui 58 donne (tra esse, la ‘nostra’ Valentina Gualandi, che Teida Seghedoni ci segnala nelle foto 103 e 480, scarpette azzurro pallido e ruota di scorta fissa del concittadino Andrea Pezzino): insomma, una cifra notevole di gente in gamba.
Sull’evento ha già detto tempestivamente Stefano Morselli, clicca qui.

On line le foto di Teida Seghedoni

Un assaggio...

Santagata2018


Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Teida Seghedoni
Fonte Classifica: Vincenzo Mandile (Uisp Modena)

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