Altamura (BA) - 8^ Correndo tra le Mura
Una mattinata climaticamente perfetta per correre, con l’aria frizzante al punto giusto, ma riscaldata e aggraziata dai raggi del sole, ha ospitato la 5^ edizione del Trofeo “Correndo tra le Mura” ad… Altamura. Città operosa e produttiva, Altamura è oramai da anni teatro di più manifestazioni podistiche, sempre ben organizzate; notevole anche il lavoro che si svolge nel settore giovanile, con numerosi atleti di valore venuti fuori in questa realtà.
A tutt’oggi mancano ancora le strutture, manca una vera pista di atletica, occorre spostarsi nella vicina Matera: di promesse ne ho sentite tante, più volte all’anno, dai vari politici che si sono succeduti, senza però aggiungere i fatti alle parole.
Torniamo alla realtà e apprezziamo il lavoro svolto dalla Happy Runners Altamura, che anche per il 2017 si è dapprima guadagnata l’onore e l’onore di organizzare una tappa del Campionato regionale su strada “Corripuglia”, e poi ha svolto discretamente bene l’incarico, dando vita una positiva manifestazione. Quartier generale, partenza ed arrivo sono fissate in Piazza Zanardelli, come da consuetudine: tanti gli spazi per parcheggiare nelle zone limitrofe, non vi sono particolari problemi per “lasciare” l’auto.
Comincia addirittura in anticipo la consegna delle buste contenenti pettorali e chip; 6 euro il costo dell’iscrizione, con consegna di un buon pacco gara alimentare, al quale si aggiunge una profumata e calda “forma” di locale, prodotto dop famoso in tutto il mondo, che invoglia in tanti a consumarlo immediatamente, dato il gran profumo che emana.
Tenuto a freno l’impulso della fame, accontentandosi magari di un buon caffè o di un gel energetico, gli atleti si regalano una parola, un abbraccio, uno sfottò, un selfie, con i compagni di squadra e i tanti “rivali” delle altre società…
E’ il piacere delle domeniche di chi corre, che dopo aver rubato quotidianamente l’attimo fuggente per regalarsi un’oretta di corsa, può dedicarsi anche alle relazioni sociali.
Imperterrito, però, l’orologio ricorda che l’orario di via (le 9.30) si avvicina, e allora gli atleti spariscono per riapparire poco dopo tutti vestiti a festa, pronti per correre.
Spicca il pullman degli amici di Parabita, è un piacere vederli qui con il resto della Puglia, un applauso e una foto di squadra per invogliarli a stare più spesso con gli “altri”.
1088 gli iscritti della vigilia, non mancano neanche questa volte varie concomitanze, una mezza nel brindisino, diecichilometri nel leccese e nel foggiano, il calendario pugliese è sempre pieno. Da segnalare la presenza in corsa di oltre duecento liberi, nella speranza che al più presto vogliano anch’essi sancire… il matrimonio con la federazione di atletica!
Solo due i bagni chimici a disposizione degli atleti, realmente pochi, vi è in aggiunta l’atavica struttura della villa, oppure occorre far ricorso a quelli dei bar, con i gestori già sensibilizzati dagli organizzatori.
Solito via vai colorato per le strade attigue, gli atleti spuntano da ogni dove, per tentare di preparare al meglio i muscoli per la gara.
Percorso tecnico, con vari cambi di pendenza, mai banale, allenante, spesso maledetto dai meno preparati, che lascia un po’ di scorie nelle gambe nei giorni seguenti, anche a causa del salitone nel finale, che quassi inaspettato si presenta e rosicchia le ultime energie agli atleti, rivitalizzati solo dalla vista del traguardo.
Ben segnalato dai cartelli chilometrici, con ristoro con bottigliette a metà distanza, blindato al traffico avrei scritto, fin quando il signor Giovanni Bruno, atleta runcard, mi ha contattato e mi ha pregato di fare un appello alle società organizzatrici (quindi non solo Altamura) di aver rispetto e di tener chiuso il traffico fino al passaggio degli ultimi, stanco di dover ogni domenica correre tra le auto, producendosi in pericolose gimkane.
Ritorniamo però ai momenti della partenza, con la zona ottimamente blindata, con accesso permesso solo dalle retrovie; fanno eccezioni gli atleti più veloci, preventivamente selezionati dalla Commissione Master della Fidal, con il pettorale contrassegnato da uno speciale bollino, che vanno ad occupare la zona pole per una partenza più rapida, sicura e meritocratica.
Il sermone e la benedizione del locale parroco precedono lo sparo del Giudice, che avviene in perfetto orario e non appena gli atleti sono perfettamente dietro la linea id via.
“Pum”, il colpo è partito, il rumore riecheggia, ma già il corteo degli atleti si è notevolmente allungato. Chiude il buon Federico Lospinoso, oggi in gara da libero che completerà l’intero tracciato in retrorunning.
Due chilometri, solo due chilometri, e gli atleti sono di nuovo qui, il passaggio ci dice che è in testa Gaeta, tallonato da Laurieri, NInivaggi e Uva; a piede Cangiulli, con Bianco vicinissimo, poi Sardella e Patruno.
Al femminile già domina Mariangela Ceglia, segue Monfreda, poi Russo.
Vanno via i protagonisti, oramai li rivedremo solo sul lungo viale di arrivo, teatro da sempre di sprint, ci sarà senz’altro da divertirsi.
L’ottimo Paolo Liuzzi, attivissimo speaker della manifestazione, in contatto continuo con radiocorsa, ci descrive la risalita di Ninivaggi che affianca Gaeta e, man mano, si staccano dagli altri, riducendo la vittoria della gara ad un duello; vari cambi in testa, poi l’incedere sempre più forte di Ninivaggi, che allunga…
Niente da dire, Roberto Ninivaggi (Amatori Atletica Acquaviva), atleta altamurano di ventidue anni che per anni ci aveva fatto sperare di aver scovato un futuro olimpionico, ritrovata la voglia di correre e di sacrificarsi, si afferma in 32:12, ritornando al successo in casa dopo quella del 2013. Il buon Roberto, giunto al traguardo con le braccia alzate, dedicherà il successo al suo (… e nostro) caro amico Leo Di Leo, altro atleta promettente, incredibilmente scomparso qualche anno fa…
Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), al termine di un’ottima prova, ma forse anche oggi dai ritmi iniziali troppo sostenuti, conclude in seconda posizione in 32:20, lasciando a Michele Uva (Free Runners Molfetta), reduce dai “Santi” di Roma in settimana, la terza piazza in 33:01.
Altro storico protagonista dell’atletica pugliese, Vito Sardella (Montedoro Noci), si piazza quarto in 33:09, relegando Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), altro interprete mercoledì scorso a Roma, al quinto posto in 33:016. E’ sesto il bravo Michele Laurieri (Amatori Atletica Acquaviva) in 33:23, a precedere Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), piedi e mani d’oro, in 33:31, e lo schivo Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), ottavo in 33:41. Una carriera di fatti, Pino Miglietti (Montedoro Noci), classe 1967, non si smentisce nemmeno oggi ed è nono in 33:43, davanti al ben più giovane (ventidue anni in meno) Gabriele Cangiulli (Atletica Don Milani Mottola), decimo in 33:44, forse appesantito dai carichi di lavoro.
Una passerella lunga tutto il percorso, l’altamurana – ma tesserata per il Running Team D’Angela Sport di Turi – Mariangela Ceglia va ad affermarsi – 66^ assoluta, senza neanche spingere al massimo – in 37:17. Ottima prestazione anche di Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), seconda in 39:16, a precedere la tenace Marisa Russo (Marathon Massafra), bronzo in 39:26.
Reattiva e convinta, Marie Francesca Zaccheo (Atletica Amatori Corato), è quarta in 39:47, davanti a Mara Lavarra (Amatori Putignano), che interrompe la serie di vittorie e deve “accontentarsi” della quinta posizione in 40:00. Generosa come sempre, Raffaella Filannino (Atletica Disfida di Barletta), chiude sesta in 40:34; ecco Antonia Chiochia (Taranto Sportiva), tanta grinta nel motore, settima in 40:48, davanti ad Antonella Capitanio (Atletica Monopoli), oramai tornata stabilmente tra le prime, ottava in 40:56, a Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), che non sbaglia un colpo, nona in 41:09, e a Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), sempre agguerrita, decima in 41:23.
1013 sono i finisher Fidal: chiudono gli arrivi Antonella Montanaro (Correre è salute Mottola), tra le donne, in 1:11:38, e Mario Buonsante (Amatori Putignano), un esempio di dedizione e amore per la corsa, in 1:16:05.
Zona arrivi ben allestita per l’incanalamento dei liberi, con preventiva uscita laterale, anche se qualcuno riesce a “scappare”, invadendo la zona dei competitivi; da migliorare la gestione della zona in prossimità dell’arrivo, evitando la presenza eccessiva di pubblico, curiosi, fotografi di un momento e non autorizzati, che creano noie ai giudici e ai fotografi ufficiali e sono pericolosi per sé stessi e per gli atleti che giungono in piena velocità.
Acqua, crostatina artigianale, yogurt e gelato (anche se gli ultimi resteranno senza) costituiscono il ristoro finale, con gli atleti che vanno a rivestirsi e ad indossare la tuta sociale per gli ultimi momenti della manifestazione.
Affisse le classifiche, ci si cerca per verificare la propria posizione, qualcuno lamenta l’assenza dei crono sulle stampe: lo tranquillizzo, comunicandogli che la mancanza a tratti di energia elettrica durante gli arrivi ha creato qualche problema, ma che già nel pomeriggio le troverà complete sul sito della Fidal Puglia.
Tutto pronto, ecco i vincitori, Ninivaggi e Ceglia, profeti in patria, che lodati dalla folla, ricevono il trofeo e un ricchissimo cesto di frutta e funghi; seguono i meritevoli della varie categorie per fascia di età, tutti premiati con busta contenete prodotti alimentari locali… che non fanno mai male.
E’ la volta delle prime cinque società per numero cumulativo di atleti giunti al traguardo: è prima la Montedoro Noci con 62 arrivati, su Amatori Putignano (61), Atletica Tommaso Assi Trani (58), Gioia Running (41) e Atletica Pro Canosa (40). Tra le fuori regione, vince la Athlos Matera con 8 arrivati.
Un riconoscimento ai primi tre liberi e alle prime tre libere, come incentivo a proseguire, precede l’ultimo atto della giornata: la foto di gruppo degli organizzatori che celebra lo “sciogliete le fila”.
E’ finita anche questa, restano solo due tappe, Palagianello il prossimo 19, e la mezza di Monopoli, il 3 dicembre, prima della conclusione del Campionato Corripuglia.
Per quanto riguarda la prova odierna, aldilà di quanto evidenziato in precedenza, mi sento di lodare l’organizzazione della Happy Runners che, oltre alle solite difficoltà organizzative, ha dovuto lottare con cavilli burocratici per far svolgere comunque l’evento, realizzando una manifestazione apprezzata dai più, confermando la tradizione di Altamura, città del pane e dell’atletica.
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