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Feb 05, 2019 3182volte

Gravina in Puglia (BA) - 19° Giro del Falco

Il vincitore della 1^ serie, Gervasi Il vincitore della 1^ serie, Gervasi Foto Antonia Annoscia

3 febbraio - Passano le edizioni, siamo alla diciannovesima, ma il Giro del Falco nel Bosco Comunale di Gravina in Puglia resta una grande festa. Terminata la corsa campestre, o più propriamente il breve trail, è così cominciato l’incredibile post gara, fatto di tante portate, gustate in compagnia, che rendono questo appuntamento indimenticabile.

Dopo il doloroso incendio del 2017, per il secondo anno consecutivo il ritrovo della manifestazione è spostato dalla zona Rifugio al Centro Visite San Nicola la Macchia, qualche chilometro più in fondo.

Il parcheggio delle auto è fissato su una stradina senza uscita, ad oltre un chilometro di distanza dal punto di ritrovo: alcuni volontari bloccano gli ospiti e invitano a lasciare le auto secondo le loro indicazioni, alcuni cartelli consigliano di prendere i borsoni, evitando di tornare poi indietro, percorrendo più volte la tanta strada.  

Eseguiamo tutto secondo le disposizioni e camminiamo fiduciosi, salvo accorgerci che più avanti c’è una vasta zona dove sarebbe stato possibile parcheggiare, come fanno i locali lasciati passare…

Molto bello ed accogliente il Centro Visite, non manca davvero nulla, dal bar ai bagni, alla zona spogliatoi e deposito borse. C’è persino la musica diffusa dagli altoparlanti, in zona partenza, non immagino cosa pensino gli animali del bosco. 

Come da tradizione, ottimo il benvenuto da parte di tutti i soci della Dorando Pietri, la società organizzatrice, a tutti gli arrivati; una citazione a parte merita il “baffo d’oro” di questa associazione, Vito Loglisci, attualmente anche presidente, sempre affettuoso e simpaticissimo.   

Iscrizione fissata a 5 euro, veloce la distribuzione di pettorali e di pacchi gara: un simpatico scaldacollo accompagna i soliti prodotti alimentari, in tutto in un utile sporta in tessuto.

Dopo la forte pioggia della notte, siamo quasi miracolati a trovare una giornata dal clima decisamente favorevole, non piove più, il vento è assente, la temperatura è persino troppo calda per i primi di febbraio nel bosco.

A presentare la manifestazione Giovanni Tucci, membro del direttivo della società organizzatrice, che per una volta all’anno si dedica a questa mansione, tutto compreso positivamente, pur con i limiti di chi lo fa occasionalmente.    

Due le partenze previste: alle ore 9.30 cominceranno tutti gli uomini, dai giovanissimi sino alla SM65, impegnati sul giro lungo da 6,5 km; a seguire, sarà la volta delle rimanenti categorie maschili e di tutte quelle femminili, impegnate sul tracciato di 4 km. Non numerosa la partecipazione, complessivamente sono 231 gli atleti iscritti.

Tutto è oramai pronto, i giudice richiamano al via i protagonisti del giro più lungo, sono 142 i partenti, tenuti agevolmente dietro la linea. Lo sparo del Giudice e via gli atleti si lanciano sul giro iniziale di circa 2,5 chilometri che li riporterà sul punto di via, da dove andare a percorrere i seguenti 4 chilometri.

E, solo dopo il loro passaggio, sarà dato il via alla seconda serie, con gli atleti che fremono per partire…

Non dura molto l’attesa, in un “attimo” ritroviamo i protagonisti di questa prima serie, conduce l’allievo Vittorio, segue Gervasi, poi Mele, Moliterni, Malo, Pepe, Nicassio, De Marinis e Di Lorenzo.  

Passano tutti i protagonisti, vanno via e finalmente tocca anche ai protagonisti della seconda serie, 89 complessivamente, 37 le donne.

Lo sparo e via, comincia anche la loro gara, peccato che dopo un chilometro, ad un bivio, forse per un nastro rotto e per l’assenza di addetti, diversi atleti sbagliano tracciato, arrivando fino ad un torrente da guadare, comprendendo allora l’errore e tornando indietro, per fortuna sembra senza troppi ribaltamenti nelle varie classifiche di categoria.

Tutto regolare, viceversa, per i protagonisti della prima serie e per i primi della seconda, su un tracciato già molto tecnico e difficile, con tanti tratti nel terreno fangoso e scivoloso a causa della pioggia della notte e con diversi passaggi tra i rovi, con le gambe degli atleti notevolmente segnate dalle foglie spinose.      

Per fortuna, le condizioni climatiche durante lo svolgimento della corsa sono state ottimali e allora, senza dover registrare alcun inconveniente per gli atleti se non qualche caduta e la pesantezza degli arti inferiori nel post gara, andiamo a celebrare i vincitori.

La gara più lunga, la prima serie, vede il successo del trentunenne siciliano, ma di stanza a Reggio Emilia, in Puglia per lavoro, Fabio Gervasi (Atletica Castelnovo Monti): bravo e simpatico, riesce ad avere la meglio sul giovanissimo Giovanni Vittorio, altamurano tesserato per l’Aden Exprivia Molfetta, secondo; terzo posto per il sempre brillante, Giuseppe Mele (Dynamyk Fitness Palo del Colle). Al quarto posto, Giuseppe Moliterni, il presidente dell’altra società di Gravina, la “festina Lente!”, grande amante delle corse in natura ed organizzatore dell’oramai famoso Trail delle 5 Querce in calendario a maggio. A seguire, il duo della Futurathletic Team Apulia, il giovane (SM) Albano Malo, quarto, e il consolidato Luca Pepe, quinto. Sesto il gravinese, ma tesserato per la Podistica Carosino, Vittorio Braico, a precedere il primo Runcard, Angelo D’Onghia, settimo; ottavo il positivo Fabio Portesani (Nadir on the road Putignano), sull’attivo Maroc De Marinis (Club Runner 87 Castellaneta), nono, e il capace Vito Detoma (Amici Strada del Tesoro Bari), decimo. 128 i finisher.

Nella seconda serie, cominciamo con le donne, con il successo della sempre tenace Silvana Iania (Free Runners Molfetta) che va ad imporsi sull’impetuosa Lorenza Verdura (Gravina festina lente!), seconda, e sulla febbricitante e bravissima Marilena Brudaglio (Atletica Tommaso Assi Trani), terza. Quarta la mai doma Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano) davanti alla mitica Anna Francione (Runners Ginosa), quinta, e alla compagna di squadra, la valida Rita Simone, sesta. Bravissima Annamaria Porfido (Amatori Atl. Acquaviva), settima, a precedere la sempre combattiva Antonella Colasanto (Free Runners Molfetta), ottava; l’irriducibile Samanta Cirillo, tesserata per l’altra società (ancora) di Gravina, la Smart Runners, nona; la decisa Apollonia Valerio (Amici Strada del tesoro Bari), decima. 33 le arrivate.

Tra gli uomini s’impone il coriaceo Cosimo Papapietro (Top Runners Laterza) sui terribili Giovanni D’Aprile (Atletic Club Altamura), secondo, e Matteo Triggiani (Dynamyk Palo del Colle), terzo. Quarto l’onnipresente Vincenzo Palumbo (Tommaso Assi Trani), davanti all’abile Pietro Leone (Gravina festina lente!), quinto, e al gradito “ospite” Luciano Balzani, tesserato per la SP Seven di Forlì, sesto. A seguire il duo dinamico della Dynamyk, Riccardo Spione, settimo, e Donato Calamita, ottavo, davanti al “volante” Francesco Cariello (3^ Regione Aerea Bari) e al fantastico Marino Valerio (Avis in corsa Conversano), SM70, decimo, primo di categoria nonostante l’errore di percorso. 47 gli arrivati.

Da segnalare l’elevato numero di partecipanti senza pettorale, ben accolti dagli organizzatori, ma davvero poco rispettosi di chi fa innumerevoli sacrifici per organizzare, per giunta quasi tutti con la pretesa di voler per forza tagliare il traguardo, nonostante gli inviti dei Giudici Fidal. 

All’arrivo vasetti di yogurt e frutta permettono di riprendere le forze immediatamente; dopo essersi cambiati, tolti i panni madidi di sudore e fango, comincia la festa.

Fumanti patti di pasta e ceci, mozzarelle, fettine di mortadella, salsiccia cotta alla brace, focaccia, dolcetti, vino, acqua, il tutto in rapida e continua ripetizione: davvero pochi saranno stati gli atleti che poi a casa hanno pranzato. Il bello è che tutto avviene in comunione con gli amici corridori, prestazioni, tempi, crono, rivalità vanno tutte dietro le spalle, in quei momenti si mangia, si ride, si beve ci si diverte, come in un’unica allargata famiglia.

Ma, come per tutte le cose belle, c’è un termine, bisogna concludere la manifestazione con le doverose premiazioni che cominciano con le categorie femminili, per passare successivamente a quelle maschili, sino ad esaurimento. Per tutti, un classico e originale trofeo, fette di tronco riportanti logo e sede della manifestazione, oltre a differenti premi. Onestamente, più di un atleta si è lamentato per il criterio di distribuzione dei premi: ad esempio, Giuseppe Mele, terzo assoluto e primo SM35, ha ricevuto una borsa in tessuto contenete soli cinque pacchi di gara, dal valore davvero esiguo, rispetto, a premi molto più consistenti per i vincitori di altre categorie e giunti, magari, in fondo…   

Premiazioni svolte alla presenza, nelle ultime fasi del Vice Sindaco di Gravina, con delega allo sport, Maria Nicola Matera, che ha simpaticamente premiato i bravi atleti delle categorie più “grandi”. 

Tra le società, vittoria della Gravina festina lente! con 25 finisher, su Amici Strada del Tesoro Bari ( 19) e Happy Runners Altamura (13).

I premi ai primi atleti gravinesi giunti al traguardo, il ricordo di amici che non ci sono più e di alcuni altri momentaneamente assenti e, infine, la foto di gruppo degli organizzatori, a chiudere definitivamente la manifestazione.

Intanto, percorrendo il chilometro e passa per raggiungere l’auto, questa volta per giunta in salita e sotto il sole oramai padrone, il piacere di aver assistito ad una manifestazione densa di festa ed amicizia, per l’agonismo puro c’è spazio da… domenica prossima!

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