Noci (BA) - 22^ Spaccanoci
7 Aprile - Tre i protagonisti della 22^ edizione della Spaccanoci: Francesco Quarato, vincitore assoluto; Viola Giustino, prima donna; la Montedoro Noci, società organizzatrice, per ospitalità e realizzazione della manifestazione.
Giunta alla 22^ edizione, questa manifestazione si dimostra davvero al top, garantendo ogni servizio agli atleti ospiti convenuti.
Vasta zona parcheggio predisposta per le vetture degli atleti con tanto di bagni chimici, altri bagni chimici in zona partenza, oltre alle tradizionali strutture fisse; nuovo punto di disbrigo pratiche di iscrizione e ritiro pacchi gara, inizialmente un po’ complicato da trovare, ma poi perfettamente agevole e riparato per definire al meglio le operazioni.
Costo di iscrizione fissato ad 8 euro (gara nazionale); decisamente ricco il pacco gara, con tanti prodotti alimentari (contenuti nella sacca della Stramilano 2018) e il classico uovo di cioccolato dal peso di 300 grammi.
1484 gli scritti, numeri decisamente positivi se si considera la concomitanza con le maratona di Roma e Milano, il duathlon a Barletta, una gara nel leccese: Noci mantiene tutto il suo fascino ed è sempre tra le primissime, pur non raggiungendo più gli storici primati di oltre duemila iscritti.
Giornata dal clima favorevole, non eccessivamente freddo; il cielo però minaccia pioggia e, alla fine, potremo dire che ci è andata quasi bene!
Presenta la manifestazione, oggi finalmente in casa, Paolo Liuzzi, la voce della “strada” pugliese, esempio di simpatia, bravura, ilarità, compostezza e competenza.
Già montato l’ampio palco in piazza, si predispone la zona partenza con alte reti laterali per evitare le classiche furbate in avvio; ben posizionato il gazebo dei giudici ed addetti Fidal per il rilievo dei tempi e successive classifiche; positiva anche l’idea del palchetto laterale per riprendere al meglio gli atleti in avvio.
E gli atleti provvedono a riscaldarsi, il paese è letteralmente invaso da questi “pazzi” in calzoncini che vanno su e giù, riempiono le stradine di voci e colori, ridono, scattano, scherzano, si fermano all’improvviso per una foto.
Interessante sarebbe anche sapere il numero dei fotografi: senza falsa modestia potrei dire in Puglia di aver fatto scuola, dispiace solo quando ci si ferma tutti nello stesso punto, offrendo sostanzialmente le stesse immagini agli atleti.
I Giudici cominciano intanto ad invitare gli atleti ad andarsi a schierare per la partenza nella propria zona di competenza, la zona pole anche oggi è riservata agli atleti più veloci, selezionati preventivamente dalla Commissione Master della Fidal Puglia e dotati di speciale bollino distintivo sul pettorale. Tanti i furbi che cercano di passare, tanti i furboni che comunque entrano: osservo e registro mentalmente, il giorno che mi stancherò di fotografare si rispetteranno senz’altro meglio le regole…
Progressivamente gli atleti sono ordinatamente schierati dietro la linea di via, ma occorre stare fermi e in religioso silenzio perché comincia il minuto di raccoglimento per Giampiero Silvestri, troppo presto andato via, atleta volitivo ma soprattutto uomo buono.
Lo sparo decisivo è affidato a Nicole Orlando, la campionessa paralimpica, per il secondo anno consecutivo alla Spaccanoci, a portare il suo messaggio di forza, di riscatto, di reazione.
E lo sparo proietta gli atleti sul percorso, occhio però a partire troppo forte, questo tracciato è “tosto”.
Illudono i primi chilometri in parziale discesa, ben presto subentrano una serie di saliscendi che comportano un buon lavoro muscolare, ma è la salita tra il 5° e il 6° chilometro a far avere le visioni, gli atleti annaspano, maledicono, faticano, ma salgono; segue una breve discesa e poi una serie interminabile di saliscendi fino all’arrivo, sullo stesso punto della partenza, chiaramente in senso opposto.
Ben presidiato il tracciato, bloccato il traffico veicolare, con ristoro con bottigliette d’acqua a metà percorso, buona anche la presenza di pubblico, ma troppo silenzioso per farsi notare dagli affaticati atleti.
I primi chilometri vedono in testa Giuliano Gaeta, atleta di Palo, forte ma ancora poco tattico, seguito da Susca e Quarato, a loro volta seguiti da Redi, Guastamacchia ed Uva. Al femminile è già in testa Giustino…
Vanno via gli atleti e non li vediamo più, la lotta si fa interessante, allunga Quarato, resiste in parte Susca, Gaeta arretra… Sempre Giustino al comando tra le donne.
La lunga Via Principe Umberto, sede di arrivo, sembra non finire mai, ma oramai ecco apparire la classica e decisamente bella casacca del Team Pianeta Sport, la indossa chiaramente Francesco Quarato che va a vincere, il suo lungo scambio di cinque a cominciare dal tecnico Antonio Petino, e poi quel gesto a togliersi di dosso la polvere, “le chiacchiere” spiegherà lui, che va a cogliere il terzo successo in tre gare di Corripuglia 2019; 32:32 il suo crono, persino un piccolo gesto di affetto verso chi scrive mentre oltrepassa soddisfatto il traguardo.
Bravissimo, ancora sofferente ad un piede, ma Giovanni Susca (Atletica Amatori Cisternino) dimostra che talento e carattere ci sono, e sotto lo sguardo di mister Petino (un bravo anche ad Antonio, anche oggi due su due!) e di papà Francesco, coglie un ottimo secondo posto in 32:47.
Rimonta anche Antonio Redi, il bravo francavillese tesserato per la Dynamyk Palo, che conclude terzo in 33:07, un secondo prima del generoso Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), prima atleta della società organizzatrice, che se gestisse meglio le forze andrebbe senz’altro oltre l’odierno quarto posto in 33:08.
Classe 1986 e già una vita di atletica, successi e insegnamenti, Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno) è quinto in 33:29, davanti al volto buono e gentile di Michele Uva (Free Runners Molfetta), sesto in 33:36, e al secondo atleta tesserato per la società organizzatrice, il salentino Luca Quarta, sempre combattivo, settimo in 33:44. Ottavo posto per il “vecchio lupo di mare”, il giovinazzese Rino Bonvino (Dynamyk Palo), in 34:07, davanti a due grandi, entrambi ancora alle prese con noie fisiche ma capaci di terminare nono e decimo, Denis Greco (Tommaso Assi Trani), in 34:27, e Francesco Minerva (Montedoro Noci), in 34:31.
Tra le donne, al termine di una lunga gara solitaria, chiude vittoriosa Viola Giustino (Giovani Atleti Bari), sempre concretamente di poche parole, reduce dal successo al Vivicittà di Bari, in 37:50; secondo posto per la brillante Miriana Parisi (Amatori Atletica Acquaviva), in 39:45, che precede la concreta Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), in ripresa dopo tante mezze maratone, terza in 40:00.
Quarta la bravissima Loredana Di Grazia (Giovani Atleti Bari), che avevo avuto modo di apprezzare sempre su distanze più brevi, in 40:15 su Damiana Monfreda (Amatori Atl. Acquaviva), apparsa un po’ stanca, quinta in 40:32, e su Francesca Riti (Montedoro Noci), mai doma, sesta in 41:20. Segnali di miglioramento per Ornella Donghia (Nadir Putignano) settima in 41:52, mentre, senza eccessi – Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) è ottava in 41:54; troppi pensieri e dolore dopo la perdita improvvisa del giovanissimo nipote per Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), comunque nona in 42:07, davanti a Mara Lavarra (Amatori Putignano), sempre attiva, decima in 42:08.
1382 i finisher, con Anna Colacicco (Atletica Polignano) in 1:20:08, e l’86enne Vincenzo Mirizzi (Atletica Bitritto) in 1:30:43 a chiudere le rispettive graduatorie.
Ristoro finale un po’ troppo essenziale, con consegna di un’arancia e di una bottiglietta d’acqua; solo più tardi, in piazza, uno sponsor provvede a cuocere le “birbe” di pollo, ma tanti sono già andati via o non se ne accorgono nemmeno!
Già disputata la gara dimostrativa per i diversamente abili, già svolta la gara promozionale per i bambini delle scuole elementari e relative premiazioni, alla presenza di numerose autorità, come il locale sindaco e il presidente del Coni Puglia, Angelo Giliberto, si comincia con la cerimonia relativa alla vera e propria Spaccanoci.
Il conduttore televisivo Mauro Pulpito affianca Paolo Liuzzi: ottimo il duo che va a premiare i vincitori assoluti: Viola Giustino e Francesco Quarato, dopo una breve dichiarazione dove riportano le difficoltà del tracciato e la soddisfazione per il successo, ricevono un mega uovo di cioccolato del peso di 12kg, una cassetta di arance, un tris di vini e altri prodotti, con la seria difficoltà di doverli trasportare da qui fino a casa.
A seguire, in piena velocità, anche perché il cielo minaccia pioggia da un secondo all’altro, ecco salire sul podio i primi cinque uomini e le prime cinque donne di ciascuna categoria, tutti premiati con uova di cioccolata di varia grandezza secondo la posizione, arance, vino e/o portascarpe, e il libro di Nicole Orlando.
Proprio sul finire, quando mancano le ultime categorie e le società (premiate le prime cinque per numero cumulativo di atleti giunti al traguardo: vince la Montedoro Noci su Nadir on the road Putignano, Amatori Putignano, Tommaso Assi Trani e Atletica Monopoli), scende una copiosa pioggia…
Abile Paolo Liuzzi a fare in fretta, far salutare il buon Stefano Bianco, il presidente della Montedoro Noci, e dichiarare chiusa la manifestazione.
La Spaccanoci si conferma anche quest’anno: tanto lavoro, tanto impegno, ma la soddisfazione di aver organizzato al meglio e di conseguenza il ricevimento di complimenti e applausi da parte di tutti i presenti.
Anche organizzare è un allenamento, occorre lavorare per migliorarsi, occorre sempre cogliere i giusti suggerimenti, aver il coraggio di saper cambiare.
E i podisti apprezzano, se a Noci si torna sempre in massa non è – credetemi - soltanto per l’uovo di cioccolato nel pacco gara…
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