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Apr 26, 2019 2983volte

Conversano (BA) - 4° Castiglione Ecorun

Denis Greco, il vincitore Denis Greco, il vincitore Foto Antonia Annoscia

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 25 Aprile - Quarta edizione del Castiglione EcoRun ed ennesima differente masseria a fare da punto di ritrovo, partenza, arrivo e post gara, in una zona purtroppo sconosciuta ai più, ma rilevante dal punto di vista naturalistico e storico.

Siamo alla porte di Conversano, la Torre di Castiglione domina in tanto verde e sul lago carsico, qualcuno mi racconta che tanti segreti di natura storica nasconde questo posto, ad occhio è uno spettacolo naturale da vedere, attraversare, correre.

Ci ospita quest’anno la Masseria di Torre Castiglione, ottima l’idea di far parcheggiare le auto all’interno della struttura, certo se il terreno fosse stato meglio spianato e liberato dalle pietre, l’operazione sarebbe stata più facile e senza danni.

Nella stupenda masseria, presso i sempre caratteristici trulli, avviene il rapido disbrigo di definizione delle pratiche di iscrizione e la consegna dei premi di partecipazione. 12 euro il costo dell’iscrizione con ritiro di maglia tecnica, 8 quella senza: per chi è alla prima partecipazione ad una manifestazione del circuito regionale trail, occorre dotarsi del pettorale e chip unici per tutte le gare, al costo di 8 euro aggiuntivi.

10 euro viceversa il costo per la partecipazione alla camminata non agonistica.

Organizza la Avis in corsa Conversano, dove si fondono donazioni del sangue e sport, due ricette per vivere a lungo, come ci ricordano le simpatiche “Goccine” che cercano di sensibilizzare i più restii…

Tutti al lavoro gli organizzatori, con in testa il presidente Marino Daniele, per cercare di dare il meglio sul tracciato di 6 chilometri da ripetere due volte, con dislivello medio del 4% e dislivello positivo di 250m, tracciato che mi descriveranno davvero bello dal punto di vista paesaggistico, ma pieno di insidie, tanto che numerose sono state le cadute, con qualcuno che ha riportato contusioni e punti di sutura.

Solo due i bagni chimici posti nell’area parcheggio a fronte dei 403 iscritti Fidal, ai quali si aggiungono i tantissimi partecipanti alla non competitiva, almeno cinquecento.

Di gran livello il commento della manifestazione, affidato al sagace Paolo Liuzzi, che ha letteralmente accompagnato gli atleti per tutti i 12km del percorso.

Giornata più che primaverile, per fortuna spira un venticello che allevia questo caldo troppo improvviso ed afoso, con il corpo che ancora deve metabolizzarlo; si spera che, come da regolamento, ciascun atleta abbia provveduto alle riserve idriche, il trail si svolge in regime di autosufficienza.

Con il passare dei minuti, i partecipanti sono oramai già abbigliati per correre e provvedono al riscaldamento, in un mare di erba, papaveri e margheritine, in una sorta di stupenda tavolozza colorata. Alle 9.20 sono tutti invitati a schierarsi dietro l’arco di avvio, i giudici si prodigano per mandare gli atleti dietro la linea di via, affinché tutto avvenga nel rispetto delle regole.

Colpo di pistola di via affidato al Sindaco di Conversano, Pasquale Loiacono, qui presente in compagnia del Comandante della Polizia Urbana, Vincenzo Teofilo, e dell’assessore allo sport, Ciccio Magistà.

Il via e subito la curva a sinistra, per fortuna molto ampia, e gli atleti piano piano spariscono nel verde, riappariranno al termine del 1° giro, quando fa spavento la presenza di troppo imbucati sul percorso, come gli stessi non competitivi, con questi lenti camminatori che sfruttano la stesso tracciato e chiaramente danneggeranno e rallenteranno gli atleti più forti, già alle prese con il doppiaggio degli ultimi competitivi.

E, infatti, i più esperti di gare trail, lamenteranno innanzitutto il doppio giro, evento raro in una gara trail e per giunta nazionale e di livello trail bronze; poi, la suddetta presenza dei gruppi di camminatori sullo stesso percorso e, infine, il passaggio nella masseria, al termine del primo giro, con troppe curve pericolose, aggiungendo questo ulteriore stress a quello già tipico dei tracciati naturali.

Tracciato ottimamente segnato e segnalato, con la presenza di numerosi addetti ad indirizzare i meno lucidi; peccato per i suddetti infortuni, in una manifestazione da correre comunque sempre con gran piacere e sollievo fisico e spirituale, respirando i profumi della natura.

E i profumi e sapori sono nel gran ristoro finale: panino con salsiccia cotta alla brace, spiedino con ”bombette” cotte alla griglia, mortadella e formaggio a pezzi, vino, dolci di varia fattura; insomma, si recupera più di                 quanto si sia speso nei dodici chilometri di fatica. Ma il bello è lo stare con gli altri, mangiare in compagnia, socializzare e conoscersi di persona, quello che rende piacevolissime le domeniche dei runner.

Ma dobbiamo tornare indietro e riportare la cronaca della gara che ha visto in testa da subito Denis Greco (Atletica Tommaso Assi Trani), un atleta sempre di poche parole ma di grandi fatti, bloccato a lungo da diversi infortuni che finalmente sembrano essere alle spalle. Denis va ad imporsi nel crono finale di 43:37, precedendo il determinato Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), secondo in 44:32, e il capace, dalla pista al trail, Antonio “Toni” Esposito (Amatori Atletica Acquaviva), terzo in 45:09.

Quarta posizione per il combattivo Giuseppe Matarrese (Maratoneti Andriesi) in 46:49, seguito dal deciso Domenico Squicciarini (Atletica Adelfia), che festeggia il compleanno di tre giorni primi con il quinto posto in 47:53. Bravissimo, Francesco Uva (Pedone Riccardi Bisceglie) è sesto in 48:17, seguito dal primo atleta della società organizzatrice, Vito Locaputo, settino in 48:18, e dal “pirata” Gianni Gratton (Montedoro Noci), ottavo in 48:29. Nonostante la caduta, Francesco Massari (Fiamma Olimpia Palo) è nono in 48:57, con il distinto Pierpaolo Volza (La Fenice Casamassima), decimo in 49:06.

In campo femminile, splendida gara di Marilena Brudaglio, per una doppietta tutto Tommaso Assi Trani, vittoriosa in 56:23. Da sottolineare che Greco è il tecnico di Marilena, penso non ci sia cosa più bella dell’imporsi nella stessa gara.  

Inarrestabile, partita piano, ma poi progressivamente in rimonta, Emma Delfine (Nadir on the road Putignano) è seconda in 58:28, con la risoluta Vittoria Elicio (Atletica Amatori Corato), terza in 58:33. Sempre generosa, Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva) è quarta in 1:00:08, davanti all’ottima Stefania Antonaci (Bio Ambra New Age Capurso), quinta in 1:01:31, e alla decisa Claudia Cherubini (Atletica Corriferrara), sesta in 1:02:18. Sempre grintosa, Lorenza Verdura (Gravina festina lente!), è settima in 1:03:02, seguita dalla  tenace Anna Gigante (Atletica Adelfia), ottava in 1:03:48, dall’ultramaratoneta Erica Delfine (Amatori Putignano), nona in 1:03:51, e dalla aitante Carmen Albani (Atletica Polignano), decima in 1:04:01.

338 gli arrivati, 309 gli uomini (chiude Vito Cimarrusti – Runners del Levante), 79 le donne (chiude Anna Colacicco – Atletica Polignano).

E, per una volta, mentre continuano ad arrivare i non competitivi, cominciano troppo presto le premiazioni, troppo presto perché si sta benissimo in compagnia, la giornata è fin troppo calda e da mangiare non manca!

La solita maestria di Paolo Liuzzi nel gestirle e si comincia: il palco naturale ricavato sul balconcino della masseria vede salire per primi… i due vincitori, Greco e Brudaglio, stessa società, premiati con trofeo e la canotta celebrativa (sicuramente si sarebbero aspettati anche il tradizionale cesto!)

A seguire, ecco il premio per i primi tre di ciascuna categoria: un cesto con tre vasetti di marmellate e miele e quattro succi di frutta, tutti prodotti biologici, al primo; confezione con tre vasetti di marmellate agli altri due protagonisti.

Tra le società, trionfa la Fenice Casamasima con 20 finisher, su Dof Amatori Turi (18) e Amici Strada del Tesoro Bari (17), premiati con trofeo.

Ultimo atto ufficiabile, la speciale classifica per donatori vede premiare Francesco Uva e Alessandra Ferrucci, che ritirano la coppa.

Mentre hanno luogo le estrazioni della abbinata lotteria, saluto e decido di rientrare, abbandonando un po’ a malincuore questa bella location.

Giudizio finale, tutto sommato positivo, fantastico il posto, organizzazione curata, vanno solo da definire i dettagli esposti nella narrazione, per ottimizzare il tutto.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Antonia e Roberto Annoscia

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