Fasano (BR) - 9° Trofeo Città di Fasano, per smaltire il cenone
"Maledetto cenone”, “Quel pesce che non riesco ancora a digerire”, “Avrei potuto mangiare meno”, “I …tacci dei docetti”, queste alcune delle espressioni edulcorate che pronunciavano gli atleti salendo verso la Selva di Fasano.
In effetti, cor“rere il 26 dicembre ancora carichi della… maratona a tavola è piuttosto difficoltoso ed è capibile soprattutto se si conoscono le bontà della cucina e della tradizione pugliese, con portate natalizie particolarmente ricche e succulente.
Ma, d’altronde, quale occasione migliore per smaltire un po’ di calorie accumulate in questo primo scorcio di feste?
Peccato che non siano stati in molti a pensarla così e la nona edizione del Trofeo Città di Fasano ha registrato “solo” 285 iscrizioni di atleti Fidal, con tanti che hanno preferito continuare ad allenarsi a tavola o, più seriamente, preferendo non spostarsi, scegliendo magari un allenamento sotto casa, rinunciando alla competizione.
Peccato per gli assenti, perché l’organizzazione messa in piedi dell’associazione Polisport Ciclo Club Fasano è stato davvero ben curata, a cominciare dall’aver individuato una zona parcheggio quanto mai utile trovandoci in pieno centro cittadino.
Quartier generale fissato in Piazza Ciaia, con presenza dell’ampio palco per le premiazioni finali già montato; in una stradina laterale, la consegna dei pettorali (5 euro la tassa di iscrizione) e pacchi gara (sacca in tessuto contenente una barretta e un gel energetici, una borraccia in plastica e una bottiglietta d’acqua).
A disposizione degli atleti tre bagni chimici, posti nella piazzetta alle spalle dell’arco di partenza, in zona strategica, quasi nascosti alla vista del pubblico.
Giornata umida con il cielo nuvoloso, temperatura non troppo bassa, che permette di correre tranquillamente indossando il solo completino sociale.
A presentare la manifestazione la brave Milena Sibilio, attiva e simpatica, che a furia di presentare le manifestazioni in zona, comincia anche a conoscere i dettagli podistici, pronta comunque a cogliere i giusti suggerimenti per un commento ben fatto e gradito al pubblico.
A proposito di speaker, curioso che prima della partenza siano presenti in piazza Paolo Liuzzi, che correrà la gara, e Michele Cuoco, costretto quasi immediatamente ad andar via a causa del contemporaneo allenamento dei ragazzi da lui seguiti: la brava Milena non ci farà sentire troppo la loro mancanza al microfono.
Tanti gli auguri che i podisti si scambiano, non mancano le foto con il presepe allestito in pazza, una serena aria di fratellanza domina ovunque, gli unici che non possono rasserenarsi sono gli organizzatori, con in testa il presidenze Oronzo Bagorda, che non vogliono trascurare alcun dettaglio per la perfetta riuscita della manifestazione.
I minuti passano, gli atleti sono oramai già pronti per correre e cominciano le rituali operazioni di riscaldamento dei muscoli, interrotte solo dalle tradizionali foto di gruppo e dai selfie celebrativi da consegnare ai nipotini…
Alle 9.150 i giudici cominciano a richiamare gli atleti nella zona di via, partenza che avverrà dall’attiguo Corso Vittorio Emanuele, comodo e largo. I soci organizzatori, formando il cordone umano, garantiscono l’esatto rispetto delle linea bianca di via, l’inno d’Italia, sempre gradito, regala un senso patriottico alla giornata di Santo Stefano.
Il lasciapassare degli addetti sul percorso autorizza il Giudice a sparare il colpo di via che libera gli atleti, con il plotone che si dilunga immediatamente.
Da subito un uomo solo al comando, è Michele Tatone, non nuovo a queste accelerate folli in partenza che comanda il gruppo per circa centro metri fino a sparire esausto e giungere poi sestultimo nella graduatoria generale: cosa non si fa per un momento di gloria!
Passando alla “vera” gara, da subito si comprende che Gianpiero Bianco potrà avere un solo antagonista, Pietro Turroni, giovane atleta ostunese, emerso in quest’ultima stagione. Sempre arzillo il fasanese Angelo Pugliese…
Sembra che anche al femminile la gara possa andare in… Bianco, con la brava Valentina a guidare per alcuni chilometri, prima di essere ripresa dalla fattiva Maria Madaghiele, come ci segnala radio-corsa.
Il Trofeo Città di Fasano, valevole come 17^ e ultima tappa del circuito provinciale brindisino “Sulle vie del Brento”, costituisce anche il campionato provinciale di corsa in montagna individuale e di società.
Corsa in montagna perchè, dopo l’iniziale giro nel centro cittadino, come recita il regolamento della manifestazione, si affronta una salita che attraverso la macchia boschiva (su pietre e erbe piuttosto scivolose, con tratti stretti dove è quasi impossibile superare), porta i partecipanti a Selva di Fasano, che con i suoi 400 metri è il punto più alto del percorso. Segue la discesa (questa volta asfaltata, ma sui tornanti resi scivolosi dall’umidità della notte e quindi pericolosi, con numerose cadute, per fortuna senza alcuna conseguenza), che riporta a Fasano, per raggiungere il centro cittadino e concludere il tracciato in senso contrario rispetto alla partenza, con la possibilità di prodursi in lunghi, avvincenti sprint.
Tracciato blindato al traffico veicolare, continuamente sorvegliato, con moto apripista, atleta organizzatore (Francesco Rotondo) nelle vesti di fine corsa accompagnando il gli ultimissimi), ristoro al termine della salita con bicchierini d’acqua.
L’aveva promesso lo scorso 17, in occasione del trail a Casalini, che sarebbe venuto e che avrebbe cercato di (ri)vincere: Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi) completa la sua lunga e intensa stagione, cogliendo il successo in 37:06. Applausi per questo bravo ragazzo, sempre concreto e che non si nasconde mai!
Gran bel fisico, ottimo passo (pur disponendo - secondo me - di notevoli margini di miglioramento), Pietro Torroni (Ostuni Runner’s) è secondo in 37:55, seguito dall’eccellente Angelo Pugliese (Nadir on the road Putignano), che chiude in 38:01, davanti ai suoi numerosi supporter.
In crescente risalita, Marco Calò (Montedoro Noci) è quarto in 38:54, davanti al primo atleta della società ospitante, il capace Paolo Napoletano, quinto ed acclamato in 39:07. Ritorna alla gare e conclude positivamente in sesta posizione il caro Angelo Baldini (Montedoro Noci) in 40:17, seguito dall’arrembante Savio Scattarelli (Quelli della Pineta Bari), settimo in 40:34, e dall’elegante Alessandro Belotti (Purosangue Athletics Club Roma), ottavo in 40:40. Il tenace Luca Carbotta (Atletica Avis Mesagne) è nono in 40:44, a precedere il combattivo Valerio Vinci (Amatori Cisternino), decimo in 40:55.
Al femminile, è Maria Madaghiele (Olimpo Latiano) ad imporsi in 49:31, un bel successo per questa signora sempre schiva, poche parole, ma molti risultati. Bravissima anche la seconda calssificata, Valentina Bianco (Laboratorio del Benessere Ostuni), seconda in 50:16, con la caparbia Maria Giovanna Turco (Atletica Carovigno), terza in 50:58.
La grintosa Filomena D’Adamo (Bitonto Runners) è quarta in 50:59, davanti alla bravissima Florinda Rosaria Mastro (Atletica Città Bianca Ostuni), quinta in 51:05, all’energica Angela Azzone (Marathon Massafra), sesta in 51:52, e alla regolarissima Angela Vinciguerra (Atletica Monopoli), settima in 52:02. Di rilievo l’ottavo posto di Daniela Minetti (Atletica Città Bianca Ostuni), in 52:20, seguita dall’efficiente Zanet Buslyeta (Martina Franca Running), nona in 52.58, e dall’altrettanto abile Eufemia Quaranta (Podistica Grottaglie), decima in 54:42. Undicesima la prima rappresentante di casa, la grintosa col sorriso gentile, Annamaria Patronelli, in 54.47.
260 i finisher al traguardo: Gemma Elena Leo (Team Francavilla) è l’ultima donna in 1:23:15; al maschile, Vincenzo Mirizzi (Amatori Putignano), all’ultima gara da sm80, è costretto a lasciare l’ultimo gradino della graduatoria al duo Piero De Pascalis (Club Correre Galatina) e Leonardo Carrozzo (Tre Casali San Cesario), accompagnati da Francesco Rotondo, nella vesti ufficiali di scopa della gara.
Da segnalare la presenza in gara di Leandro Fanfani (Quelli della Pineta Bari), che ha chiuso 19° in 41:49, un tempo grande protagonista da calciatore dell’epoca d’oro del Fasano Calcio, festeggiato dai suoi vecchi tifosi.
Un ricco ristoro finale attende i protagonisti: cornetto, dolci vari, frutta, e pasta-party con cavatelli e ceci, giusto per non dimenticare… le mangiate natalizie.
Classifiche subito pronte grazie all’efficiente lavoro svolto dai Giudici e da Felice Prudentino, delegato provinciale Fidal alla redazione delle graduatorie.
E, mentre un timido sole cerca di affacciarsi tra le nuvole, si comincia con la cerimonia di premiazione, partendo chiaramente dai due vincitori assoluti, Bianco e Madaghiele, premiti dal consigliere della Regione Puglia, Fabio Amati. Per loro splendido trofeo e un ricco cesto di prodotti alimentari.
A seguire, il riconoscimento per tutti i meritevoli delle varie categorie, i primi tre, premiati con coppe di varia grandezza secondo la posizione; medaglia, viceversa per i primi tre classificati nella graduatoria provinciale di corsa in montagna (con consegna di maglia ai campioni).
Ultimo atto, la premiazione delle società: per numero di atleti arrivati al traguardo, vince l’Atletica Carovigno su Ostuni Runner’s e Montedoro Noci; si laurea Campione Provinciale di corsa in Montagna proprio il Ciclosport Club Fasano in campo maschile, mentre al femminile s’impone il Team Francavilla.
Prima dei saluti finali, la classica foto di gruppo del team organizzatore, bravo sulla strada e ad organizzare la manifestazione.
Concludendo, ribadendo i complimenti al presidente Bagorda e soci per quanto realizzato, l’invito a continuare: una voce mi ha confessato che potrebbe essere stata l’ultima edizione di questa manifestazione, mi dispiacerebbe davvero, particolare e oramai classica com’è!
1 commento
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Lunedì, 01 Gennaio 2018 19:00
inviato da Andrea Franco
Anche se lontano, sempre emozionante leggere i tuoi articoli!!! Abbraccio e tanti auguri
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