Trinitapoli (BT) - 10^ Trinitapoli in Corsa
19 maggio - Positivamente colpito un anno fa, ho colto con molto piacere l’invito di Savino Nanula di tornare a Trinitapoli per festeggiare insieme il decimo compleanno della sua gara, la Trinitapoli in Corsa.
Davvero bravi tutti i soci della locale Atletica, che non sono tanti, ma sono apparsi tantissimi gestendo al meglio questa manifestazione, all’apparenza semplice, ma che non ha fatto mancare nulla ai partecipanti.
Ottima la location, il Palazzetto dello Sport “Sandro Pertini”, che permette di usufruire di larghi spazi per parcheggiare e cambiarsi in tutta tranquillità. A disposizione degli atleti la vicinissima struttura dei bagni pubblici che consente di risolvere le naturali esigenze.
Nella struttura dello stesso Palazzetto avviene in grande rapidità la consegna dei pettorali (il chip monouso lo ritira – con sopratassa di un euro - chi non dispone del chip annuale di colore giallo del gruppo Icron, che gestisce gli odierni rilevamenti e redige le classifiche, chiaramente sotto il controllo dei Giudici della sezione di Foggia) e dei pacchi gara, consistenti in una canotta tecnica celebrativa di colore rosso e un chilo di sale marino (6 euro il costo dell’iscrizione).
La giornata è ideale per correre, il sole è coperto dalle nuvole, la temperatura è primaverile e finalmente non piove e non tira vento, caratteristiche finora di questa falsa primavera 2019.
Presenta la manifestazione il professor Giuseppe Acquafredda, storico staffettista dell’Avis Barletta insieme al grandioso ed unico Pietro Mennea, che stabilisce il record di essere al microfono della Trinitapoli in corsa per la decima volta consecutiva: se l’anno scorso gli avevo assegnato la piena sufficienza, questa volta merita un bel sette, pronto com'è a sottolineare tutti gli aspetti e i protagonisti della gara e a dettare i tempi della cerimonia di premiazione.
Partenza prevista per le ore 9,30 sull’attigua e spaziosa Via Mandriglia: sotto l‘arco gonfiabile, gli addetti della segreteria, Onofrio e Rosa Quotadamo, provvedono a sistemare tappeti ed antenne per i rilievi chip.
Viceversa, gli atleti, indossati i completi sociali, cominciano le operazioni di preparazione dei muscoli, con corsette, allunghi ed esercizi di stretching.
E, davvero gradita, ecco spuntare Veronica Inglese, la barlettana della Nazionale Italiana, alla terza gara stagionale dopo il lungo stop per problemi fisici: grande davvero il piacere di rivedere Veronica, semplice e gentilissima con tutti, che non rifiuta mai il saluto ed un selfie con nessuno, senza seccarsi mai. E il suo sorriso pieno di vita lo mostra anche nella breve intervista prima della partenza, manifestando la sua soddisfazione per essere finalmente a Trinitapoli, dopo anni di impossibili concomitanze, pronta ad impegnarsi per un altro passo nel suo cammino di totale recupero.
E sorride anche il primo cittadino di Trinitapoli, Francesco Di Feo, che parteciperà da libero alla corsa, e ringrazia tutti i partecipanti.
A proposito: 511 sono gli iscritti Fidal, ai quali si sommano una cinquantina di liberi: non tantissimi i foggiani presenti, nonostante la manifestazione sia valevole come prova unica del campionato provinciale di Foggia (per la Fidal non esiste la provincia Barletta-Andria-Trani, di cui Trinitapoli fa politicamente parte…).
Sistemati al meglio gli atleti dietro la linea di via, ottenuto il permesso dal Comandante dei Vigili relativamente al percorso, ecco lo sparo del Giudice che libera gli atleti che invadono e colorano la strada.
Percorso veloce e pianeggiante, con iniziale giro di circa tre chilometri in Trinitapoli, nella zona più periferica della 167, con nuovo passaggio sul punto di partenza e via, con il passare dei chilometri a raggiungere ed attraversare la splendida e caratteristica zona umida, la cosiddetta Casa di Ramsar, il centro di educazione ambientale, che sorge in una antica masseria, fondamentale per la difesa, la conservazione e l’utilizzo “prudente” delle zone umide e delle loro risorse, per uno sviluppo sostenibile che non ne comprometta le caratteristiche ecologiche.
Bellissima zona (quest’anno un po’ fangosa dopo le tante piogge del periodo), dove è ancora possibile vedere i fenicotteri rosa e tutta una serie di uccelli introvabili in altre zone e la vegetazione unica, un paradiso da visitare, oltre la corsa.
Ma tornando alla corsa, finito il tour della zona umida, gli atleti riprendono la strada per avviarsi man mano verso il Palazzetto, il traguardo, nello stesso punto di via, arrivando però in senso opposto; copio-incollo dalla cronaca dello scorso anno, anche perché il tracciato, blindato al traffico e continuamente sorvegliato, omologato e certificato Fidal di 10 km (anche se la maggior parte dei gps rileverà circa 400 metri in più), è lo stesso.
Diversi chiaramente i protagonisti rispetto a dodici mesi fa: Giuliano Gaeta, reduce dal successo nella Mezza maratona di Pescara della settimana prima, al termine di una gara condotta in testa sin dal primo metro, s’impone nettamente in 32:59, scrivendo il suo nome e quello della sua società, la Montedoro Noci, nell’albo d’oro della manifestazione. Ottima gara anche per Giuseppe Bonavita (Runners Cerignola Asd) che chiude in seconda posizione in 34:27, con il sempre più determinato Antonio Di Nunno (Atletica Pro Canosa), terzo in 34:51.
Il potente Giuseppe Rinaldi (Daunia Running San Severo) è quarto in 35:01, seguito dal caparbio Giuseppe Marinelli (Sporting Club Petrella), quinto in 35:26, e dal “padrone di casa” Raffaele Nanula, primo atleta della società organizzatrice, sesto in 35:37. Già più volte qui vincitore, Giuseppe Dedonato (Atletica Sprint Barletta) è settimo in 35:38, stesso tempo di Francesco Minischetti (Running People Noicattaro), in continua evoluzione, ottavo; bella prova anche di Cosimo Damiano Gemiti (Trani Marathon), nono in 36:20, un secondo prima del tenace Giuseppe Matarrese (Maratoneti Andriesi), decimo in 36:21.
In campo femminile, inutile dirlo, pur non ancora al meglio, domina Veronica Inglese (Esercito Italiano) che chiude in 36:30, tagliando il traguardo con il suo radioso sorriso che tanto bene fa a tutto il movimento; brilla anche Francesca Riti (Montedoro Noci), che chiude seconda in 40:03, davanti alla caparbia Raffaella Filannino (Atletica Disfida di Barletta), terza in 40:57.
Quarto posto per Teresa Landriscina (Trani Marathon), sempre generosa, in 44:38, seguita dalla brava Marilena Piccirilli (I Podisti di Capitanata), quinta in 44:56, e dalla decisa Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), sesta in 45:18. Settimo e ottavo posto per il valido duo de I Podisti di Capitanata, con Carmela Santoro, in 47:33, e Luisa Rinaldi, in 47:37; seguono le determinate Maria Pia Lastella (Atl. Amatori Corato), nona in 48:02, e Rosanna D’Ambra (Atletica Pro Canosa), decima in 48:13.
467 i finisher: tra i 395 uomini chiude la graduatoria Eligio Lomuscio (Barletta Sportiva) in 1:32:45; tra le donne, 72 al traguardo, chiude l’esemplare Antonietta Urbano (Atletica Padre Pio San Giovanni Rotondo) in 1h45:14.
Il ristoro finale che consegna agli affaticati atleti una bustina contenente un succo di frutta, mela ed acqua, consente di riprendere le forze in attesa di classifiche e premiazioni.
Ben presto affisse le classifiche, non è ancora arrivata l’ultima atleta mentre si parte con la cerimonia di premiazione, alla presenza del locale Sindaco (che ha regolarmente tagliato il traguardo) e di alcuni assessori, del Presidente della Fidal Foggia, Carmine Ricci, e del consigliere Raffaele Luciano.
Si comincia con il podio femminile, Inglese, Redi e Filannino, giovani, belle e brave, augurando a Veronica di darci subito quelle soddisfazioni che merita e meritiamo: ricchi premi per tutti, subissata chiaramente Veronica, ma soddisfazione per tutte.
Gloria chiaramente anche per i primi tre uomini, Gaeta, Bonavita e Di Nunno, magri e veloci, che ritirano a loro volta ricchi premi.
Una cassettina di carciofi si aggiunge al bottino per ciascun premiato, anche per i protagonisti delle varie categorie per fascia di età, i primi cinque, tutti soddisfatti per i premi ricevuti.
Ultimo atto, la premiazione riservata ai team, con la Barletta Sportiva a vincere con 43 arrivati, su I Podisti di Capitanata (31) e A.S. Culturale Santo Stefano Cerignola con 30.
I saluti del professore-speaker, Savino Nanula, e i soci organizzatori tornano a respirare, la decima edizione si conclude più che positivamente.
Gare piacevole e a misura di podista, davvero ben organizzata, la dimostrazione che volontà e competenza possono davvero tanto anche senza eccessivi fondi…
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