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Giu 25, 2019 3268volte

Palagianello (TA) - 13^ Corripalagianello

Giuliano Gaeta, il vincitore Giuliano Gaeta, il vincitore Foto Antonia Annoscia

22 Giugno – Anche di sera la Corripalagianello ha confermato tutte le positività emerse negli ultimi anni: organizzazione davvero al top, che ha curato al meglio gli ospiti podisti (e famiglie)… fino alla fine.

Solo i numeri non hanno dato il riscontro positivo che ci si aspettava: 660 iscritti per una prova del massimo circuito regionale su strada, il celeberrimo Corripuglia, sono davvero troppo pochi, siamo ai minimi storici degli ultimi anni.

Facile dire che ha perso chi non c’era, ma perde anche chi con tanto amore e passione ha messo in piedi un’ottima organizzazione e gira l’intera Puglia ogni domenica frequentando le altrui manifestazioni per vedere snobbata la propria.

Dispiace davvero per tutti i soci della Atletica San Giovanni Bosco, con in testa il presidente Claudio Notarangelo, che avrebbero meritato ben altra adesione per la 13^ edizione della Corripalagianello, valida appunto come 9^ tappa del Corripuglia.

Centro del paese bloccato con largo anticipo, con i vigili della Polizia locale intenti a indirizzare le auto verso le zone adibite a parcheggio. 

Rapide le operazioni di definizione iscrizioni (7 euro la tassa) e di ritiro dei pacchi gara contenenti tanti prodotti alimentari e soprattutto la confezione di buone ciliegie che piacciono a tutti.

Giornata fortemente calda, si è ridotta per fortuna l’afa mattutina, ma fa caldo, il sole domina ancora nel cielo azzurro.

Fresco e arzillo a ogni temperatura e latitudine, speaker Paolo Liuzzi comincia subito a riempire la piazza con la sua voce soave, le sue indicazioni, consigli e simpatiche battute che lo fanno così gradire in ogni dove.

La zona partenza-arrivo, dove sono posti anche i bagni chimici, ben nascosti alle spalle di quella che una volta era la locale stazione, vede già montato l’ampio palco per le premiazioni, già definita la zona ristoro, già attivo lo stand di integratori, che regala da subito forza ed energia ai già spremuti atleti.

Le operazioni di riscaldamento dei muscoli confermano, infatti, le prime sensazioni: si lotterà contro il caldo, il tracciato – pur cambiato – non promette niente di buono per fatica e sacrificio, occorrerà sudare, lottare e non mollare, sempre però nel rispetto dei propri limiti, evitando alla fine di star esausti per terra.

Prima però, spazio ai ragazzini, c’è la gara promozionale, che coinvolge tutti i giovani virgulti locali, uno spettacolo come sempre, ma soprattutto speriamo accenda la passione per la corsa, per l’atletica nei tanti piccoli atleti.

Frattanto, sul suddetto palco, miss energia Angela Azzone comincia la sua lezione fitness per guidare gli atleti a giungere al via già caldi e senza il timore di farsi male.

Ultime foto con alle spalle la mitica locomotiva; ultimi selfie di gruppo, e via a schierarsi nella propria zona di competenza, perché anche oggi la Commissione Master della Fidal regionale ha dotato i pettorali dei più prestativi di un speciale bollino distintivo che permette loro di partire in prima fascia, alle spalle dei soci della società organizzatrice che creano il cordone umano per tenere gli atleti sul punto esatto di via.

In un attimo, giunto il via libera dal tracciato, in perfetto orario, alle 19.00, parte il colpo di pistola che libera gli atleti che lasciano Piazza Giovanni Paolo II per invadere le via della città.

Tracciato duro e tecnico, con salite che seguono a salite e che aprono a salite, con due passaggi in zona centrale, fino a concludersi sul tradizionale punto di arrivo, spazioso e che permette l’arrivo laterale dei cosiddetti liberi (circa 200 i partenti).

Tracciato blindato alle auto, con due ristori di acqua, difficile ma mai banale e che riscontra il positivo riscontro dei partecipanti con la caratteristica dei gradini circa a metà distanza e il tratto finale sul polveroso (per fortuna era stato bagnato in precedenza) ponte dove una volta sfrecciavano i treni…

E a sfrecciare è ancora lui, Giuliano Gaeta, il rappresentante della Montedoro Noci ma nativo di Palo del Colle, che va a chiudere i circa 9500 metri del tracciato in 33:34, cogliendo il 5° successo stagionale, tra gli applausi convinti dell’interessato pubblico, a cominciare dal sindaco, Maria Rosaria Borracci, accompagnata dall’Assessore allo sport, Adelaide Galante.

E un boato accoglie il secondo arrivato, la star locale Mario Greco, tesserato per la società organizzatrice, atleta in metto miglioramento, atleta concreto e di poche parole, secondo in 34:20; terzo posto per il simpaticissimo Antonio Di Giulio (Atletica Pro Canosa) che continua a conquistare i primi gradini della classifica.

Giuseppe Mele (Dynamyk Fitness Palo del Colle), intramontabile, è quarto in 34:45, davanti al rapidissimo Francesco Minischetti (Running People Noicattaro), quinto in 34:47, e al potente Domenico Squicciarini (Atletica Adelfia), sesto in 35:53. Settimo in 35:55 Francesco Marotti (Giovani Atleti Bari), in crisi fisica che lo pota in ambulanza appena tagliato il traguardo ma forte nel non mollare; ottavo il regolare Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro Bari), in 35:56, davanti al capace Domenico Rotolo (Nadir On the road Putignano), nono in 35:58, e al determinato Andrea Dettole (Atletica Pro Canosa), decimo in 36:01.

Tra le donne si afferma Viola Giustino (Giovani Atleti Bari), da sempre ai vertici del podismo pugliese, più pistaiola che stradista, oramai anche impegnata quotidianamente nel ruolo di brillante tecnico, che va a vincere in 37:13, in una gara dominata sin dall’inizio. E Viola, in un confronto tra persone semplici ed umili, va a rompere l’egemonia di Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), che accoglie con lo stesso sorriso di quando vince il secondo posto in 38:07. In terza posizione troviamo l’ottima Luana Piscopo (Dream Team Bari), che continua la sua positivissima stagione, al traguardo in 41:23.

Quarto posto per Damiana Monfreda (Amatori Atl. Acquaviva), apparsami un po’ affaticata, in 41:48; quinto per l’energica Marilena Brudaglio (Assi Trani) in 43:14, davanti alla sempre capace Teresa Landriscina (Trani Marathon), sesta in 44:22, alla grintosa Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), settima in 44:23, e alla tenace Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), ottava in 44:55. Sandra Barbieri (Manzari Casamassima), generosissima, è nona in 45:12, davanti al ritorno nella top ten di Erica Delfine (Amatori Putignano), decima in 45:19.

610 i finisher, chiudono le rispettive graduatorie Mario Buonsante (Amatori Putignano) in 1:20:48, imitato – in campo femminile - da Antonella Stani (Ikkos Atleti Taranto), in 1:23:57.

Ottimo il ristoro finale con gelato, albicocche banane, integratore, mozzarella, acqua: il tutto consegnato in grande abbondanza, sino ad esaurimento.

E, mentre sul palco si esibiscono ballerini del futuro, sono già pronte le classifiche e si può procedere alla cerimonia di premiazione. Alla presenza del suddetto Sindaco e dell’Assessore allo Sport, si celebra il successo di Giuliano Gaeta e di Viola Giustino, premiati con trofeo, tris di vini e paio di scarpe tecniche offerte da Top Running di Giambattista Colangelo a Castellaneta.

A seguire, salgono sul palco, i meritevoli delle varie categorie per fascia di età, premiati con confezioni di bottiglie di vino, dal tris al duo, secondo la posizione con qualche lamentela di chi è stanco di ricevere sempre vino… ogni maledetta domenica!

Dopo lo spazio ai liberi, l’ultima premiazione celebra le prime cinque società per numero cumulativo di arrivati: eliminatasi, sportivamente, la società organizzatrice, prima con 42 arrivati, vince la Nadir On the road Putignano con 41, su Amatori Putignano 37, Montedoro Noci 29, Assi Trani 28 e Atletica Monopoli 28.

La foto di Gruppo degli Organizzatori, la consegna della meritata targa al Presidente e anche la tredicesima edizione passa alla storia…

Manifestazione da elogiare in toto, gli amici di Palagianello si sono dimostrati ancora una volta attenti ad organizzare al meglio, ben sapendo cosa richiede e cosa cerca il podista. Se cambiassero i premi (bottiglie di vino) in altro, cadrebbe anche l’ultimo tabù… e allora, tranne spianare la città, non ci sarebbero altre scuse. Da parte mia felice di esserci stato ancora una volta, invitando anche gli assenti a provare questa splendida manifestazione.        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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