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Lug 02, 2019 3579volte

Schia (PR) – 4° Monte Caio Trail Running & Short Trail

La visuale dalla Croce del km 13 La visuale dalla Croce del km 13 F. Marri - R. Mandelli

30 giugno - Un anno dopo Massimo Muratori (che ne scrisse su Podisti.net il 25 giugno 2018) ho pensato anch’io di andare a correre - ovvero a strascinarmi dopo due settimane in ciascuna delle quali avevo corso una maratona, e un mese dopo il Passatore - in una zona che non conoscevo per niente, malgrado l’ora e 45 di viaggio e la conseguente levataccia: ma saggiamente l’orario di partenza per la prima delle gare, il Trail Running nominalmente di 21 km e 1240 metri di dislivello, era prevista per le 9,30, e il termine ultimo per le iscrizioni sul campo, ufficialmente le 8,30, era ampiamente superato.
Prevista la penalità per chi non si era iscritto entro giovedì: gli euro passavano da 18 a 25 per la gara lunga, da 14 a 20 per lo “Short” di 12 km. Tariffe, come già rilevava Muratori, a un prezzo “tutt’altro che popolare, ben oltre il canonico €/ km ormai di prassi anche in gare ben più lunghe e impegnative dal punto di vista organizzativo)”: “di popolare il prezzo aveva ben poco ma era scritto chiaramente, e se decidi di venire sono fatti tuoi”.
Schia, a quanto appare e mi hanno riferito, è una località ‘inventata’ negli anni Cinquanta-Sessanta a beneficio del turismo sciatorio (chissà se il nome esisteva già prima o è stato creato a partire dalla designata vocazione turistica): una specie di Piane di Mocogno o di Marilleva, che era meta della Parma-bene ma oggi risente di una certa crisi (la società che gestiva gli impianti è fallita un paio d’anni fa, anche quest’inverno è andato così così): se non altro, ai suoi 1250 metri la temperatura in partenza della gara si aggirava sui 24 gradi, all’arrivo mio sui 27, insomma una decina di meno della pianura; dunque ci accontentiamo, sebbene l’unica zona viva del comprensorio sembri oggi il camping vicino al laghetto, in buona parte per merito di noi podisti, peraltro a ciò costretti dalla mancanza di alternative.
Ben vengano dunque queste iniziative che danno un senso anche all’estate, oltre che inserirsi in un calendario del trail parmense che risulta forse il più ricco, insieme a quello dell’appennino romagnolo, dell’intera regione. Le montagne parmensi sono più dolci di quelle del centro-Emilia: qui, il “canalone de la muerte”, così battezzato dagli organizzatori, cioè in pratica l’ultima salita sull’altura da cui poi si scenderà sul prato della pista da sci, più che difficile suona sadico per gente arrivata a 500 metri dal traguardo, che podisticamente diventano quasi 2 km in su e in giù; ma alternando il passo a poche decine di metri con entrambi i piedi sollevati da terra, sono affrontabili. Per il resto, la salita più impegnativa è quella alla cima del Monte Caio, di circa 1580 m, dove giungiamo dopo 8 km, ancora appaiati noi del percorso lungo e quelli dello short che scenderanno di lì a poco verso Schia: meno di 2 km il sentiero da fare, il resto sono carraie e prati, in gran parte gradevolmente all’ombra dei boschi.
Dopo il Caio, a noi ‘lunghisti’ vidimati dalla bella rilevatrice appostata sul cippo (che si presta anche a fare e ricevere foto) tocca un bel tratto di crinale, fino alla vetta della Croce che si raggiunge dopo un breve tratto di scivolosa ghiaietta, quasi verticale (qui un cordino da alpinista sarebbe utile: lo mettono persino per salire due metri sull’argine del Po!). Ecco altri rilevatori gentili e disposti a farti foto; bel panorama sul cui orizzonte troneggia la Pietra di Bismantova, e più avanti addirittura il Cimone. Sì, valeva la pena di arrivarci, fino a questo km 13. Segue una simpatica discesa nel bosco, un tratto di asfalto ai km 15-16 con passaggio dal paesino di Capriglio (qui, la scassatissima auto di un villico, che perde i pezzi, rischia di investirmi mentre punto sulla fontanella indicatami dagli addetti); poi, un altro paio di km in salita (su carraie sassose, non piacevolissime), fino alla discesa sul camping dove ci aspetta però la “muerte” sopra annunciata del tratto finale.
Può darsi che il mio Gps perda dei colpi, ma alla fine mi dà 20 km esatti (in concordanza con altre misurazioni semi-ufficiali) e solo 830 metri di dislivello in su e in giù, che sarebbero davvero pochi rispetto all’annunciato.
Percorso ben segnalato, con bandelle quasi sempre in vista l’una dell’altra, e segnalatori umani nei punti forse più delicati; la direzione giusta nei campi era indicata dallo sfalcio dell’erba; due ristori ufficiali molto ben forniti, più altri due con sola acqua, più un paio di fontane ‘stabili’ ci hanno protetto da crisi di fame e sete. Il pacco gara conteneva una maglietta, una busta di prosciutto e uno spicchio di parmigiano. Ma tutto il resto era a pagamento: il pasta party (cioè un primo, abbondante, e una bibita, da consumarsi nell’unico ristorante convenzionato, cioè quello del camping) costava come annunciato 10 euro; e persino le docce, disponibili nei sotterranei dello stesso ristorante del camping, funzionavano soltanto (e questo proprio non era detto) con l’immissione di uno o due euro, per avere un getto d’acqua che non durava moltissimo, e soprattutto era inesorabilmente freddo. Per fortuna, dato il clima, nessuno era infangato.

La classifica completa è qui allegata (oltre alle due competitive si è svolta anche una non competitiva da 6,5 km).
Per le prime tre posizioni:

Trail 21 km (classificati 96 uomini e 25 donne)

1 96 GAZZOTTI MASSIMO  1974 ASS-M 21 ATL CASTELNOVO MONTI 01:49:32

2 103 BOLDRINI DAVIDE   1989 ASS-M 21 GNARRO JET MATTEI 01:53:31

3 88 ROVERI GIORGIO 1980 ASS-M 21 JOY RUNNER 01:54:01

 

1 81 ADORNI ELISA 1981 ASS-F 21 SPIRITO TARSOGNO ASD 02:06:29

2 95 MAGNESA GIULIA 1972 ASS-F 21 CASONE NOCETO 02:27:01

3 70 MUSIARI RAFFAELLA 1970 ASS-F 21 + KUOTA 02:32:09

 

Trail 12 km (63 uomini e 29 donne)

1 212 PAU DAVIDE 1977 ASS-M 12 SINERGY 01:00:59

2 291 MARRANGONE EMANUEL 1972 ASS-M 12 MINERVA 01:01:47

3 273 BURATTI GIOVANNI PAOLO 1978 ASS-M 12 MODENA RUNNER 01:03:27

 

1 210 BERTOLINI FRANCESCA 1975 ASS-F 12 MINERVA 01:13:50

2 278 GHIRETTI GIULIA Donne 1982 ASS-F 12 CUS PARMA 01:17:18

3 292 POLETTI CHIARA Donne 1983 ASS-F 12 ECOMARATONA VENTASSO 01:26:48

 

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Daniela Gianaroli
Fonte Classifica: Uisp Parma

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