Doha: Crippa 8° con primato italiano sui 10000; vince Cheptegei
6 Ottobre - Grande, grandissima prestazione di Yeman Crippa che nei 10000 metri, nell'ultima giornata dei Campionati del Mondo di Doha, ottiene l’ottavo posto in 27:10.76 (primo europeo), realizzando il nuovo record italiano che cancella il vecchio primato, quel 27:16.50 stabilito da Salvatore Antibo a Helsinki il 29 giugno del 1989.
Per Crippa anche la terza posizione europea all time, dietro il britannico Mo Farah (26:46.57) e il belga Mohammed Mourhit (26:52.30).
L'ugandese Joshua Cheptegei (già iridato sul cross) è il nuovo campione del mondo in 26:48.36 (miglior prestazione stagionale mondiale); secondo posto per il favorito della vigilia, l'etiope Yomif Kejelcha in 26:49.34, terzo il keniano Rhonex Kipruto in 26:50.32. Quarto l’altro keniano Rodgers Kwemoi in 26:55.36.
La gara si sviluppa inizialmente su ritmi forti ma regolari; in testa gli africani con passaggi in 2.43.67 ai 1000, 5.27.24 ai 2000. 8.08.23 ai 3000.
Il passaggio ai 5000 avviene in 13:33.20, con Kipruto in testa, che si alterna con altri keniani. Crippa passa in 13:35.50. Al 6° km passaggio dei primi in 16.16.13, Crippa tiene in 16.17.79.
Passaggio al 7° in 18.56.85, i primi cominciano le prime schermaglie, Crippa passa in 18:59.52.
A sei giri dal traguardo, l'azione che riduce a otto il gruppo di testa; Crippa si stacca leggermente, passa all’ottavo km in 21:47.25, al nono in 24:33.31; all’inizio dell’ultimo giro è nono, ma riesce a rimontare l'etiope Gebrhiwet, piazzandosi ottavo.
Le parole di Crippa: “Sono felicissimo per il record italiano. Ho fatto una gara coraggiosa, mi sono messo anche a tirare quando sono rimasto da solo, e sono andato alla ricerca dei primi. Ne ho superati anche alcuni in volata, quindi sono super contento. Sapevo che stavo correndo forte, ho visto i primi passaggi al 3000 in 8:08, poi al 5000 intorno a 13:35, ma quando sono rimasto solo ho rischiato di rallentare. Invece alla campana dell’ultimo giro è uscito 26:10 e sapevo di dover chiudere sotto i sessanta secondi per fare il record italiano. Devo ringraziare tutte le persone che mi hanno portato qui in grande forma. Non entrare nella finale dei 5000 non era previsto, quindi l’attesa per questa gara è stata lunghissima, dal 27 settembre fino a oggi. Il riscatto dovevo prendermelo perché mi ero preparato un anno intero, un anno di lavoro con il mio allenatore Massimo Pegoretti, con i fisioterapisti Lorenzo Pilati e Alessandra Iacobucci, con la Federazione che mi appoggiava. Ringrazio anche le Fiamme Oro. Dovevo farlo anche per tutta la gente che si è permessa di criticare senza scendere in campo e mettersi in gioco. La strada è ancora lunga, perché sono ottavo al mondo ma a cento metri dai primi, e bisogna lavorare tanto per andare a prenderli. Voglio portare l’Europa e l’Italia il più vicino possibile a loro”.
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