Massafra - 10^ Stracittadina Massafrese
3 Novembre - Edizione storica per la Stracittadina Massafrese giunta a festeggiare il decennale: ottimo il lavoro della Marathon Massafra, che ha visto tutte le sue unità impegnate per la riuscita della manifestazione, valida come 16^ prova del Campionato Corripuglia 2019, il massimo circuito regionale master a tappe su strada.
Persino il meteo ha smentito le previsioni di pioggia, c’era un fastidioso vento di scirocco, ma non ci si può davvero lamentare.
Tradizionale location nella dorsale est di Corso Roma: ampi gli spazi per parcheggiare, subito visibili i numerosi bagni chimici a disposizione degli atleti e rapida definizione delle operazioni burocratiche di iscrizione presso il bar Aurora. Poco distante, la distribuzione del ricco premio di partecipazione, contenuto in una sacca rossa in nylon, al costo di 8 euro, solita tariffa Corripuglia per gare di livello nazionale.
Già allestito l’ampio palco, coloratissimo ed arricchito dai Tricolori, proprio a ricordare la valenza nazionale della decima edizione (con percorso omologato di 10 km) e - perché no – anche per un po’ di sano orgoglio italiano.
Ottima l’accoglienza degli organizzatori per tutti i convenuti, con in testa lo splendente sorriso di Tundra Chiaradia, la presidentessa, sempre solare e disponibile.
927 gli iscritti Fidal, circa trecento i cosiddetti liberi (che speriamo di ritrovare iscritti alla federazione fra un anno), che hanno colorato ed animato le strade di questo produttivo centro del tarantino.
A presentare la manifestazione, big Paolo Liuzzi, che le congiunture astrali hanno finalmente permesso di avere a Massafra: Paolo non si è smentito, aggiungendo altra perfezione alla manifestazione.
Per non farsi mancare nulla, l’organizzazione ha dato vita a una serie di eventi collaterali come l’annullo filatelico ricordante la prima edizione, e i progetti sociali con la raccolta di scarpe da running usate per il riciclo nel progetto Esosport, e la presenza dell’associazione “Coalizzati per Matteo”, per la tutela dei bambini, con gli splendidi aquiloni che si sono levati al cielo e la dispensa solidale di marmellate, in collaborazione con Raffaella Dianora, responsabile della “solidarietà” per la Fidal Puglia.
E’ così davvero volato il tempo, subito ci siamo ritrovati con gli atleti a riscaldarsi e poi in zona partenza, più nel mezzo di Corso Roma, già blindato lateralmente, con la griglia iniziale riservata agli atleti più veloci, con il pettorale contraddistinto da uno speciale bollino distintivo, preventivamente selezionati dalla Commissione Master della Federazione Regionale.
Solite operazioni per “spingere” gli atleti dietro l’esatto punto di via, con i soci organizzatori a fare da cordone umano: finalmente raggiunta l’agognata linea, si può dare il via alla manifestazione.
Lo sparo del Giudice ed ecco gli atleti invadere il lungo Corso Roma, fino alla villa Comunale; la circumnavigazione della stessa, il ponte, una parte della città vecchia e poi il parallelo lungo Viale, per scendere ed avviarsi progressivamente nella parte più extraurbana, per poi man mano rientrare, ritrovarsi i circa 600 metri di salita che riportano sul Viale Roma, e via per la lunga passerella finale, conclusa – per chi ha ancora forza – anche con epici sprint.
Tracciato blindato al traffico e continuamente sorvegliato, con ristoro con bottigliette d’acqua a metà distanza, soprattutto tecnico, con numerosi e “sentiti” (nelle gambe) strappetti, fino alla suddetta salita finale, per un tracciato bello, difficile ma accattivante. Importante anche il fastidio del vento, che ha senz’altro aggiunto secondi ai crono degli atleti.
Due i favoriti in campo maschile: Giuliano Gaeta, uno dei massimi protagonisti di questa stagione, e il rientrante Mino Albanese, richiamato anche dal correre in casa. In campo femminile, favorita d’obbligo Francesca Labianca, ma occhio a due o tre aitanti signore…
Ben presto le previsioni si traducono in realtà: Gaeta conduce da subito, segue Albanese, più incerta la lotta delle posizioni a seguire, in uno sviluppo appassionante. Al femminile, conduce Labianca, dietro combattono Riti e Lavarra.
E dopo 33 minuti e 57 secondi, annunciato dalla sirena della macchina apripista e dalle biciclette dell’organizzazione che l’hanno guidato lungo il percorso, ecco il palese Giuliano Antonio Gaeta (Montedoro Noci) andare a cogliere il nono successo stagionale, in una gara condotta ottimamente, con giudizio, senza eccessi.
Secondo posto per il ritorno di Mino Albanese (Atletica Crispiano), in 34:16, che nella sua città deve “accontentarsi” della piazza d’onore, ma che rappresenta il punto di ripartenza verso la definitiva e meritata ripresa.
Fattaccio a meno di un chilometro dalla fine: Nuccio Busto in piena lotta per il terzo posto aggancia una transenna e cade malamente, nell’enfasi della gara i “rivali” proseguono e Nuccio conclude quasi camminando…
La lotta per il terzo posto nello scontro fratricida, tra i due giovani rappresentanti dell’Atletica Pro Canosa, vede primeggiare Antonio Di Giulio in 35:05 che precede di tre secondi Antonio Di Nunno; quinto l’altro compagno di team, Andrea Dettole in 35:43. Splendido SM50, Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro Bari) è sesto in 35:55, a precedere un altro massafrese, Mino Demito (Atletica Amatori Cisternino Ecolservizi), settimo in 36:09; ecco finalmente giungere Nuccio Busto (Dof Amatori Turi), ottavo in 36:17, stesso tempo dello sportivissimo Stefano Todisco (Dynamyk Palo del Colle), che si ferma e segue l’amico dolorante fino a tagliare il traguardo in successione; decimo l’instancabile Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle) in 36:25.
Tra le donne, Francesca Labianca (Bitonto Sportiva), pur evidentemente non ancora al meglio, si afferma in 41:27; prova la clamorosa rimonta Mara Lavarra (Amatori Putignano), giungendo seconda in notevole progressione in 41:45; completa il podio la sempre agguerrita Francesca Riti (Montedoro Noci) in 42:05.
Festosamente forte, Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano) è quarta in 42:25, a precedere quell’Erica Delfine (Amatori Putignano), che messe da parte le lunghe distanze e ritrovata un po’ di velocità, è quinta in 43:53, seguita dalla mai doma Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), sesta in 44:05, e dalla superdeterminata Sandra Barbieri (Manzari Casamassima), settima in 44:14. Maledetto raffreddore per Nicoletta Ferrante (Atletica Tommaso Assi Trani), ottava in 44:27, a precedere la prima atleta della società organizzatrice, Marisa Russo, che speriamo di rivedere presto al meglio e in tempi a lei più consoni, nona in 44:43. Decima, davvero brava, Marica De Pinto (Assi Trani) in 45:00 tondi tondi.
Prima dell’arrivo degli esemplari ultimissimi, ecco il via alla gara-esibizione di circa duecento metri per gli alunni delle scuole dell’obbligo (come si diceva una volta!): un fiume impetuoso, colorato e festante invade Corso Roma, felici i bimbi, genitori ed accompagnatori, nella speranza che qualcuno di quei piccoli partecipanti voglia presto fare atletica in maniera più seria, seguendo magari il settore promozionale avviato dalla Marathon Massafra.
Ritornando alla gare dei grandi, 880 atleti tagliano regolarmente il traguardo: chiudono la locale Maria Scala Marangi, al femminile, in 1h23h22 e nonno Vincenzo Mirizzi (Atletica Bitritto), classe 1933, in 1h42:16.
Piccola cartolina di giornata dedicata a Mimino De Carlo (Polisport Ciclo Club Fasano), classe 1934, che puntualmente ogni domenica, dopo aver ballato fino alle 2 di notte, è pronto per partecipare alla gara del mattino successivo, chiudendo anche in ottimi tempi (1h07:27, oggi) in rapporto all’età; altra cartolina per celebrare il primo posto di categoria di Cosimo Montemurro, dopo giorni, mesi, anni di sofferenze, lui che era solito primeggiare, al traguardo in 37:22, visibilmente emozionato.
Buona la gestione della zona arrivi, con uscita laterale dei liberi, magari da transennare meglio la parte finale, con il pubblico che ha sempre più invaso e quindi ristretto la sede stradale, costringendo giudici e fotografi agli straordinari.
Da evidenziare l’ottimo ristoro finale, soprattutto con il classico panino con la mortadella, cosi profumata da rimettere subito tutti in sesto, prontamente pronti per consultare le classifiche subito redatte dai Giudici ed affisse dagli organizzatori.
E, così, comincia la cerimonia di premiazione, partendo logicamente dai due vincitori assoluti, Gaeta e Labianca. Per loro la firma sull’albo d’oro della manifestazione e poi il ritiro del trofeo, di un cesto di prodotti alimentari, di un prosciutto e di un capo tecnico.
A seguire salgono sul palco i primi cinque di tutte le categorie per fascia di età, con cesto di prodotti alimentari per i primi tre e confezione mega di lattine di birra per i quarti e quinti, per la soddisfazione generale.
Premi anche per i donatori Avis, prima di passare alle società con il maggior numero di atleti giunti al traguardo: sportivamente eliminatasi la organizzatrice Marathon (seconda con 48), la vittoria è per la Amatori Putignano con 67 finisher, su Atletica San Giovanni Bosco Palagianello (46), Nadir on the road Putignano (44), Assi Trani (43) e Montedoro Noci (42).
I saluti e i ringraziamenti della presidentessa chiudono la manifestazione, manca la foto di gruppo per non danneggiare chi è al lavoro sul percorso, segno del grande rispetto reciproco che vige in questo gruppo.
Ottima manifestazione davvero organizzata al meglio, difficile questa volta trovare spunti critici da sottoporre all’attenzione del direttivo della Marathon… per migliorare ulteriormente: la sola promessa di voler tornare presto nella Tebaide per una nuova, sana mattinata di sport e socializzazione insieme.
1 commento
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Giovedì, 07 Novembre 2019 14:43
inviato da Tundra
Il mio infinito grazie sempre, per il tuo sguardo sempre attento anche oltre il "visibile".
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