Cittanova (MO), 27^ Corri Cittanova
24 novembre – Dopo svariati anni di ‘dorato’ esilio in zona Coop, la camminata di Cittanova torna a Cittanova, ossia a sud della via Emilia, dietro la chiesa che nel profondo Medio Evo costituì il nucleo della ‘nuova città' di Modena, dopo le invasioni barbariche e l’abbandono dello storico centro romano. Chiesa che, in tempi molto più recenti, fu sportivamente rivitalizzata da Mauro Zavatta, che da qui faceva partire i suoi pullman della speranza, a notte fonda per risparmiare il pernottamento in hotel, verso maratone più o meno note, da Budapest a Plitvice, da Buhlertal a Fermignano (sic); e a riscuotere le quote in pullman delegava William Govi.
Infatti, il nome e l’immagine di Zavatta (vedi le foto 3 e 4 di Teida Seghedoni, 17-18 di Domenico Petti) sopravvivono nel sottotitolo “7° Memorial Mauro Zavatta”, appiccicato al nome generale della gara, sebbene non sia chiaro che differenza ci sia tra la “Camminata podistica non competitiva di km 16” e il Memorial Zavatta, “percorso di km 16” ugualmente non competitivo. Diciamo che è un residuo copia-incolla dai tempi in cui a Cittanova la gara era anche competitiva, a volte con soluzioni bizzarre come quella specie di challenge in cui i meglio classificati si sfidavano in una seconda gara, la stessa mattina.
Adesso, l’unica gara competitiva era quella, benemerita, riservata alle categorie giovanili, tra i 7 e i 14 anni, che hanno preso il via poco dopo le bande degli anziani non competitivi (s’intende, quella metà che aveva pazientato nel fango fino alle 9 di mattina, e vediamo nelle foto 60-61 di Petti, 23 e seguenti di Nerino Carri), eccettuati dunque gli anticipatori largamente documentati nelle foto di Teida dalla 36 alla 167. Alla santa innocenza dei bambini (iscritti gratuitamente e premiati riccamente, gelato compreso), e ai meriti di Cittanova e Uisp Modena sono dedicate invece le foto di Nerino 101-160.
Per gli ‘adulti’, diciamo così, i percorsi medio di 9,6 e lungo di 16 (in realtà 15,6) erano ricavati in una delle zone più battute dal podismo modenese in odor di reggianità, tra Cittanova, Cognento, Baggiovara, Marzaglia e quasi Magreta, con l’inevitabile passaggio dalla tenuta Hombre dei Panini, sempre sensibili allo sport modenese. Gara dichiarata, in parecchie pagine del libretto-volantino, non competitiva, oppure anche “a carattere ricreativo ludico-motoria”, con iscrizione per tutti a 2 euro (in cambio di un cartoccio di ciccioli o pancetta) ma in cui si è comunque stilato un ordine d’arrivo con chiamata sul palco dei primi/prime cinque: la foto di Petti n. 667 mostra il glorioso Lupo che premia.
Lo so che i puristi, le vestali, i legulei ecc. (quelli che a suo tempo intonarono epinici sui record di Andrei o di Evangelisti, tornato alla ribalta in queste ore per una intervista alla stampa nazionale) troveranno da ridire sul fatto che in una non competitiva si osi affermare che qualcuno è arrivato prima di qualcun altro; per me invece è un semplice ritorno al podismo eroico dei primi tempi, quando ci si trovava in qualche centinaio di praticanti, si riceveva un pettorale non nominativo, e alla fine c’era chi arrivava primo e veniva chiamato dallo speaker e magari vinceva tre cartocci di salume anziché uno; e i Massimo Bedini (ora nella foto 595 di Teida e 423 di Nerino), o la mamma che corre coi gemelli (Teida foto 356 ss., 727 ss.; Nerino 585 invece mostra il paparino) stavano sotto e partecipavano alla festa applaudendo. Ah sì, ma come la mettiamo con la tutela sanitaria e se ci scappa il morto…? Ah bè, ma aspettiamo un leguleio e un medico a spiegarci se il mio cuore fatica di più, sullo stesso percorso, quando so che sul traguardo c’è Brighenti oppure Lupo, Morselli col cronometro oppure Roncarati con la sveglia al collo.
E nel frattempo diamo il dovuto onore ai (chiamiamoli così) più lesti del percorso lungo: tra le donne 1^ Patrizia Martinelli (una signora dall’età sinodale, ma tuttora apprezzatissima sia come podista sia come signora), 2^ Nicoletta Venturelli, 3^ Anna Balboni; tra gli uomini 1° Fabio Poggi (abituale frequentatore dei podii modenesi), 2° Andrea Spadoni, 3° Miller Artioli (li si cominciano a vedere in azione dalla foto 168 di Teida).
Quasi 1800 gli iscritti, che hanno beneficiato dell’apporto, sia pur contenuto, dei reggiani il cui calendario oggi andava in bianco. Il citato libretto di gara recava scritto in due pagine diverse, che vedete alle foto 3 e 5 di Teida: “Partire tutti assieme è più bello… chi parte anticipatamente non è coperto da nessuna assicurazione” ecc. ecc. Beh, come diceva lo speaker Lupo alle 9 meno 5, “qualcuno è già andato via”.
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