Monteforte d’Alpone (VR) – La 45^ Montefortiana e il dramma della Montrone
19 Gennaio - La pioggia della vigilia, della notte e del primo mattino non ferma gli oltre 1600 partiti dei tre appuntamenti agonistici Montefortiani: la 9^Ecomaratona Clivus di 45 km, la 5^ Ecorun Collis di 26 km e la 26^ Maratonina Falconeri km 21,097; la pioggia ha solo rovinato in parte la Marcia del Sorriso dei bambini del sabato e una parte dell’affluenza del mattino per i partecipanti al 45° Trofeo S. Antonio Abate, il tutto organizzato del G.P. Valdalpone.
Per quanto riguarda la parte agonistica, partiamo dalle due prove più lunghe di caratteristica trail: nella Ecorun Collis successi di Simone Vigolo in 1.54.03 e di Melina Grosjean (Fra) in 2.15.30, nella Ecomaratona Clivus successi per Luca Carrara (Team Salomon) in 3.35.01 e di Giulia Vinco (G.P. Avis Pol. Malavicina) in 4.06.49.
Nella Maratonina Falconeri di km 21,097 netto successo per distacco (involandosi poco dopo il settimo chilometro) di Vasyl Matviychuk (G.S. Gabbi) in 1.11.40, l’atleta ucraino che vive a Domodossola ha lasciato il secondo arrivato Nicola Buffa (Vicenza marathon) a quasi tre minuti, e al terzo posto Fabio Ercoli (G.S. Gabbi).
La prova femminile ha lasciato qualche strascico di delusione per un errore di percorso della protagonista assoluta della gara, la pugliese Teresa Montrone, che già al decimo chilometro viaggiava con un vantaggio di due minuti su Maurizia Cunico ed oltre tre su Federica Moroni: è successo che, per un disguido, la Montrone ha sbagliato percorso proprio nell’ultimo tratto facendosi oltre 500 metri in più prima di rientrare sul rettilineo finale d’arrivo, cosi senza alcuna colpa e con pieno merito Maurizia Cunico si aggiudicava la gara; dopo meno di un minuto arrivava la Montrone disperata per questo errore non voluto: è successo, e nessuno avrebbe potuto inficiare la vittoria della vicentina Cunico. Poi al terzo posto la riminese Federica Moroni che si è confermata sul podio dopo il successo dello scorso anno.
Nel Trofeo Sante Ferroli riservato agli alpini in servizio e in congedo successo per Cristiano Consolati precedendo l’alpino-parà Giuseppe Cicciarella; a quest’ultimo assegnato anche il Trofeo alla memoria del Generale Davide Allio che ci ha lasciati nel novembre scorso, ed era un grande amico della Montefortiana.
Ordine d’arrivo Maratonina Falconeri Maschile: 1° Matviychuk (Ukr) 1.11.40, 2° Buffa 1.14.37, 3° Ercoli F. 1.15.02, 4° Mandelli 1.15.24 , 5° Leonardi 1.19.02.
Ordine d’arrivo Femminile: Cunico 1.25.34, 2^ Montrone 1.26.21, 3^ Moroni 1.27.52, 4^ Mognon 1.33.40, 5^ Bacci 1.34.26.
4 commenti
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Venerdì, 24 Gennaio 2020 12:17
inviato da Marescalchi Michele
Caro Lollini, sarebbe opportuno interpretare meglio quanto scrivo (in qualità di addetto stampa per la parte agonistica): non ho scritto che la colpa è della Montrone, anche se in 4 hanno sbagliato e altri 650 NO! il punto dell'errore è stato in uno svicolo verso sinistra da dove uscivano anche le auto dei concorrenti che rientravano a casa, o di cittadini che pure loro uscivano dall'abitato di Monteforte. L'addetto con bandierina probabilmente dava indicazioni alle auto ed è stato interpretato male da quel paio di concorrenti. Aggiungo che un concorrente si è presentato da noi in zona arrivo, dichiarando di essersi accorto dell'errore del gruppetto che comprendeva la Montrone e di aver urlato più volta che stavano sbagliando, ma non è stato sentito o ascoltato. Poi un arrivo non lo si può modificare cosi facilmente sul traguardo: è arrivata per prima la Cunico e niente, o nessun giudice, può modificare tale risultato; alla Montrone è stata chiesta scusa e pure per noi è stato un vero peccato dopo le fatiche per averla al via dell'evento sui 21 km. L'atleta non ha perso nulla, solo la mancata vittoria che era sua con pieno merito visto che già al 10° km correva con un vantaggio di due minuti sulla Cunico, e oltre tre al passaggio di Soave: Sul resto, concordo pienamente con Lollini, e vi è stata una mia strigliata all'organizzazione sulla mancanza di una bici o moto che accompagnasse la testa della gara femminile, ma è da anni che predico nel deserto sotto questo aspetto, sono tante le gare competitive dove ci si dimentica sempre delle donne, sebbene in molti casi la parte tecnica delle signore sia meglio di quella maschile. Abitualmente dove mi viene concesso o mi viene accordata la presenza di ciclisti autorizzati (non mogli, mariti o tecnici che sono di parte) che mi tengono informato sull'andamento della gara e hanno il preciso compito di dare indicazioni esatte del percorso da farsi; spesso dove possibile mi porto dietro una coppia di amici esperti di corsa che svolgono questo compito. Aggiungo che i ciclisti dovrebbero essere almeno quattro onde seguire anche in caso di frammentazione del gruppo di testa e di chi si trova dietro ai primi. Non aggiungo se non che il mio servizio voleva dare una giustificazione ad una Teresa Montrone che era affranta e disperata dopo l'arrivo, senza nulla togliere alla Cunico: non è certo colpa sua se davanti vi è stato un errore. Sperando di aver chiarito meglio quanto successo aggiungo che il mio servizio riguardava la parte agonistica degli eventi montefortiani con 1720 iscritti e 1495 classificati (647 nella 21 km, 483 Ecomaratona, 365 Ecorun). Per il totale degli eventi Montefortiani il comunicato stampa è a carico di Giulia Mamprin responsabile dell'Agenzia che cura tale aspetto e partner per conto del G.S. Valdalpone.
Michele Marescalchi ([email protected]) -
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Giovedì, 23 Gennaio 2020 22:18
inviato da Fabmarri
1600 si riferisce ai tre eventi agonistici. La cifra proviene dagli organizzatori.
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Martedì, 21 Gennaio 2020 07:39
inviato da Diego
1600??? Forse manca uno zero !
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Lunedì, 20 Gennaio 2020 23:43
inviato da Rodolfo Lollini
Anch'io ho partecipato una volta alla Mezza di Monteforte e non posso che fare i complimenti all'organizzazione per questa gara e tutte quelle che organizza in quel weekend con grande successo di pubblico.
Tutto ciò doverosamente premesso, non si può scrivere che la prima sbaglia il percorso... Semmai hanno sbagliato quelli che l'hanno lasciata andare nella direzione sbagliata ... Ma non c'era una staffetta che precedeva la prima al femminile? Ma dove stavano gli addetti al percorso? Ed anche avesse sbagliato come è possibile fargli fare 500 metri in più?
Onestà intellettuale avrebbe suggerito di prendersi le proprie responsabilità. Per carità, solo chi non fa nulla non sbaglia mai, ma scrivere che è colpa della prima, tra l'altro proprio nell'ultimo tratto...
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