Barletta (BT) - Barletta Half Marathon 2020
9 Febbraio - Oltre 2200 iscritti, 2051 finisher (343 donne), la Barletta Half Marathon mantiene alti, altissimi i suoi numeri confermandosi tra i più partecipati eventi del sud Italia. E, in uno sport libero come il podismo, se gli atleti tornano, significa che ne vale la pena.
Iscrizione conveniente fissata in prima istanza, fino al 15 novembre 2019, a 15 euro, per passare a 18 fino al 10 gennaio, per fermarsi a 20 fino all’ultimo giorno valido, il 6 febbraio: prezzo ottimo comunque, anche in rapporto ai prezzi delle altre mezze maratone, e al buon pacco gara, con consegna di utilissima felpa, oltre i soliti prodotti alimentari. In più, iscrivendosi entro il 31 dicembre, la possibilità di aver il pettorale personalizzato.
Raduno fissato in Piazza Castello, in zona centrale e facilmente raggiungibile uscendo a Barletta Sud; intelligente l’idea di far lasciare le vetture degli ospiti-atleti presso il parcheggio di un noto ipermercato non distante.
Ben gestita la distribuzione di pettorali e chip (peraltro già cominciata dalla sera prima), con suddivisione per zone di provenienza; per ritirare il pacco gara occorre tornare in prossimità del suddetto ipermercato, scelta felice per chi ha parcheggiato da quelle parti, meno per chi ha lasciato la vettura in zona più centrale ed è costretto a tornare indietro.
Giornata climaticamente perfetta, l’aria è fredda ma non troppo, il cielo è terso e soleggiato, si correrà decisamente bene; qualche sofferenza iniziale per chi sta fermo, meglio posizionarsi al sole, perché nelle zone d’ombra si soffre.
Partenza fissata alle ore 9.00, gli atleti spariscono per apparire già vestiti con i completini sociali; in tanti preferiscono lasciare una maglia sotto la canotta, o almeno usare i manicotti.
Aumentato il numero dei bagni chimici rispetto alla scorsa edizione, in tanti ne fanno ricorso, senza attendere a lungo; nella villa attigua è anche disponibile la struttura fissa, risolvendo così l’ostile problema mattutino dei podisti.
Presenta la manifestazione Paolo Liuzzi, lo speaker della strada pugliese: competenza, umorismo e amicizia ne fanno un valore aggiunto per ogni gara alla quale è presente.
Ottimo anche il lavoro degli addetti Icron, che gestiscono segreteria e rilevamento chip, il tutto in collaborazione con il Gruppo Giudici, sempre attenti e vitali.
Come vitalissimi sono tutti gli addetti dell’organizzazione: i soci della Barletta Sportiva sono oltre duecento, in tanti correranno, ma gli altri sapranno dedicarsi alle esigenze di chi è convenuto qui.
E, a proposito, la mezza di Barletta è valida quest’anno anche come campionato italiano UISP e FISPES sulla distanza: Enti da sempre molto vicini ai valori portati avanti da Enzo Cascella, il deus ex machina di questa società organizzatrice.
La sfilata del corteo in costumi storici, con tanto di tamburi, attrae le attenzioni dei presenti; ottimi anche i personaggi in costumi medioevali che rievocano l’antica storia di Barletta.
I pettorali con colore diverso differenziano gli atleti in base ai tempi di percorrenza: è però creata una sola gabbia iniziale per i più rapidi, ma la solita maleducazione e superbia fanno infilare tra i primi anche atleti meno capaci e meritevoli.
Come è da sottolineare la presenza di tantissimi portoghesi, non i connazionali di Cristiano Ronaldo, ma tanti atleti senza pettorale, che non hanno pagato la quota d’iscrizione e che hanno pure l’ardire di schierarsi al via e magari vorranno anche tagliare il traguardo nel finale, dimenticando il lavoro degli organizzatori, i rischi e il mancato rispetto delle regole federali.
Tutto pronto, partono per primi i cosiddetti spingitori; Barletta ha sempre un occhio speciale per le manifestazione solidali, non posso non citare i cari Spiry e Tommaso e Alessandro, protagonisti di tante imprese.
Ora è davvero tutto pronto, si alza la mano del Sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, e parte il colpo di pistola, i corridori invadono la sede stradale, qualche centinaio di metri e la svolta a sinistra, qualche minuto e sono daccapo qui completando il giro iniziale di circa un chilometro e mezzo.
Il percorso, certificato e omologato, conduce ora gli atleti in città con passaggio sotto l‘imponente statua di Eraclio, con alcuni tratti sull’antica e difficile pavimentazione a ciottoli, per poi avviarsi sul Lungomare dedicato al grande e indimenticabile Pietro Mennea, percorrendolo inizialmente verso Levante, tornare indietro e, ritengo quasi al 13° km, entrare nel fossato del Castello, sul comodo sterrato, per poi uscire e riprendere il Lungomare, questa volta verso ponente. Giro di boa circa al 17°km e via verso il Castello, ritornando in città per l’ultimo tratto che apre al lungo viale che conduce a sua volta al vialetto d’arrivo, con tanto di tappeto rosso e poi tappeto di rilevazione chip.
Percorso solo in apparenza facile, con diversi cambi di direzione e curve che appesantiscono il ritmo; per fortuna quest’anno non c’è vento! Tracciato blindato al traffico veicolare, ristori come da regolamento, da gestire meglio gli ultimi chilometri per chi supera le due ore di percorrenza con troppa gente ad invadere la sede stradale negli ultimi chilometri.
Nettamente migliorata la gestione della zona arrivo, che ha evitato il fastidioso ritorno degli atleti sul già stretto vialetto, con arrivo in curva e presenza del fermo del cancello a terra, sul quale per fortuna non è caduto nessuno.
Il favorito della vigilia era per tutto il locale Mimmo Ricatti: ebbene il simpaticissimo Mimmo decide di correre in gruppo, effettua quasi un allenamento e chiaramente si autoesclude dal successo finale.
Sostanzialmente sono tre, già dai primi chilometri, i potenziali vincitori della manifestazione: Catalano, Bonavita e Strappato procedono a lungo vicini, lasciando la soluzione alle ultime fasi di gara.
Non è facile scorgere le donne, spesso nascoste tra un nugolo di maschietti: nelle prime fasi mi sembra in testa Monachese, seguita da Lelario, ma francamente non ci giurerei , aspetteremo le ultime fasi.
E il primo a venir fuori è l’ottimo ventenne Luigi Catalano, ancora categoria promesse, da quest’anno tesserato per il Running Team D’Angela Sport Turi, che sembra aver preferito la strada alla pista: sveglio e arguto, sa oramai di aver vinto, si abbandona a corrette scene di giubilo già sul vialone, il suo crono è di 1h12:08, forse il pb sulla distanza, ma secondo il mio modesto avviso può migliorarsi ancora.
Secondo posto per Giuseppe Bonavita, da quest’anno tornato alla Podistica Santo Stefano Cerignola, altro giovane di talento, forse ancora non del tutto espresso: 1h13:07 il suo crono, anche qui ritengo sia il personale, ma lavorando si può scendere.
Terzo posto per il bravo marchigiano Massimiliano Strappato (Atletica Amatori Osimo), protagonista di un’ottima prestazione, al traguardo in 1h13:27.
Inaugura la maglia della nuova società del suo paese di nascita, Pietro Antonio Tamborra (Terlizzi Sporting Club), con un onorevolissimo quarto posto in 1h13:43; quinto posto per il correttissimo Michele Uva (Free Runners Molfetta), che chiude in 1h14:15, precedendo il valido Fabio Pinto (Atletica Sprint Barletta), sesto in 1:15:54. Settimo il campano Felice Simone (Lions Valle Ufita), al traguardo in 1h16:25, a precedere il combattivo salentino Davide Spedicato (Action Running Monteroni), ottavo in 1h16:39, e il terribile duo della Correrepollino, Egidio La Vaglio e Daniele Di Ceglie, rispettivamente nono e decino in 1h16:48 e 1h17:19.
In campo femminile, grandi applausi per l’abruzzese Rosalba Monachese (Podistica San Salvo) che va a cogliere il successo in 1h29:01, precedendo di 32” la lucana Rossana Lo Vaglio (Podistica Amatori Potenza), seconda, e la mai doma Marilena Brudaglio (Tommaso Assi Trani), terza in 1h30:41.
A getto continuo gli arrivi della bravissima quarta, Sabrina Gioberti (Cosenza K42) in 1h30:48, della decisa runcard Alessia Rotondo, quinta in 1h30:48, e della grintosa Teresa Lelario (Barletta Sportiva), che perde qualcosa nel finale, comunque sesta in 1h31:03, davanti alla capace salentina Alessandra Scatigna (Salento Is Running), settima in 1h31:20. Con la nuova maglia della Runners del Levante, la brava Luana Piscopo è ottava in 1h31:56, seguita dalla fiorentinissima Giulia Ciolli (GS Il Fiorino), nona in 1h34:26, e dalla mai doma Francesca Riti (Montedoro Noci), decima in 1h34:58.
Arrivi chiusi da Eligio Lomuscio (Barletta Sportiva) in 2h23:06, da Doriana Mongelli (Amici del Cammino Barletta) in 3h23:48 e dall’indistruttibile Giuseppe Caragnano (Correre è salute Mottola), ultimissimo in 3h23:51.
Per tutti gli arrivati, il ritiro della bellissima medaglia raffigurante Eraclio, e il buon ristoro finale, per ritrovare forze ed energie.
Prima dell’arrivo degli ultimissimi, comincia la cerimonia di premiazione per permettere un rientro intelligente a tutti e anche per favorire chi deve prendere treni ed aerei per tornare a casa.
Bellissimo il palco abbellito dalla presenza di alcune figure della storia di Barletta, in abiti del tempo: si parte dal podio maschile, seguito da quello femminile, per loro la consegna dell’originale trofeo, un Eraclio in piccolo, e vari beni di consumo, dal vino ad articoli tecnici.
Si prosegue con le premiazioni del Campionato FISPES: grandi applausi, oltre alle medaglie, confortano lo sforzo di questi ottimi atleti.
Si torna alla premiazione generale della manifestazione, è il turno dei meritevoli della varie categorie, con i primi otto di ciascuna ad invadere il palco e a ritirare ottimi premi, dagli zaini ripieni a tris di vini, oltre alla medaglia.
Per quanto riguarda la classifica di società, riguardante il numero complessivo di arrivati, nonostante sia quella organizzatrice, la Barletta Sportiva è prima con 122 finisher: molto sportivamente cede il premio a chi segue e così diventa prima la Maratoneti Andriesi (46) su, nell’ordine, Happy Runners Altamura (41), Bitonto Sportiva (36), Runners del Levante Bari (35) e Gioia Running (35).
E’ il momento delle premiazioni UISP: primo arrivato e campione italiano SM40 è Michele Uva (Free Runners Molfetta), come tra le donne è prima Teresa Lelario (Barletta Sportiva), campionessa italiana SM45.
Altri campioni italiani sono: SM Egidio Lovaglio (Atletoica Correrepollino), SM35 Gianni Sozio (Amatori Running Sele), SM45 Domenico Randelli (Atletica Correrepollino), SM50 Michele Cassano (Barletta Sportiva), SM55 Francesco Dibenedetto (Barletta Sportiva), SM60 Stefano Rascioni (Uisp Ascoli Piceno), SM65 Luciano Balzani (SP Seven), SM70 Salvatore Tupputi (Disfida Barletta), SM75 Eligio Lomuscio (Barletta Sportiva), SM80 Giovanni Buzzotta (Atletica Polignano), SF35 Giulia Ciolli (Il Fiorino), SF40 Alessandra Bomba (Tribù Frentana Lanciano), SF45 Viviana Verri (Atletica Leverano), SF50 Rosanna Sarno (Barletta Sportiva), SF55 Luciana Carabotta (Podistica Torino), SF60 Anna Lattanzio (Barletta Sportiva).
Vincono il titolo italiano di società: Atletica Correrepollino al maschile, Barletta Sportiva al femminile.
E’ il momento dei saluti: Paolo Liuzzi, ancora fresco come fossimo all’inizio, saluta i pochi astanti e rimanda al 2021, mentre gli addetti lavorano per riportare la città alla stato abituale.
Già, il 2021: per la mezza di Barletta sarà l’ennesimo successo, noi cercheremo di essere ancora una volta presenti, affezionati a questo evento e, perché no agli organizzatori, veri promotori di sport in questa città e nell’intera regione.
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