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Feb 18, 2020 4345volte

Bari - 4^ Running Heart, vincono Catalano e Monfreda

Damiana Monfreda, la prima donna Damiana Monfreda, la prima donna Foto Roberto Annoscia

16 febbraio - La Running Heart, o più italianicamente Corsa del Cuore, è andata in scena per la quarta volta a Bari: stupenda la giornata, di primavera inoltrata al sole, meno calda all’ombra, quasi senza vento, l’ideale per correre insomma.

Quarta edizione, ma per me la prima, da studiare ed analizzare, anche perché costituisce la prima prova del 2020 del Trofeo Provinciale di corsa su strada, il Terra di Bari.

Ad organizzare l’Associazione nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e la Fondazione per il tuo cuore - HFC Onlus, con la collaborazione tecnica dell’ASD Bari Road Runners, guidata dal presidente, l’eterno Rino Piepoli.  

Annunciata come gara dal percorso omologato di 10000 metri esatti, si deve fare un passo indietro, avendo dovuto cambiare tracciato a causa del montaggio della struttura su Corso Vittorio Emanuele II che domenica 23 ospiterà a Bari il Papa Francesco.
Prima cattiva notizia per chi confidava con l’occasione di stabilire il primato personale e di iscriverlo nelle pagine della Fidal, favorito anche dal tracciato pianeggiante e quindi veloce, in ottime condizioni climatiche.

Il ritrovo è fissato in Piazza Ferrarese, il salotto buono del capoluogo pugliese, dove sin dal sabato è stato possibile ritirare pettorali, chip e pacchi gara; si prosegue comunque anche stamattina.
Gli atleti Fidal correranno la 10 km, per i cosiddetti liberi la possibilità di partecipare alla 5 km o alla passeggiata di 3,5 km, il menu è vario, sperando che non si arrivi a sovrapposizioni, come spesso accade in queste situazioni.

6 Euro l’iscrizione base per i competitivi, 4 euro in più con il pacco gara (sacchetto in nylon contenente maglietta “base” tecnica, una barretta energetica e due bustine di integratori), 10 euro tassativi per le non competitive: per fortuna l’intero incasso è devoluto in beneficenza alla Fondazione per il tuo cuore - HFC Onlus, e ad altre associazioni operanti nel sociale (così recita il regolamento ufficiale).

802 gli iscritti alla competitiva, sicuramente altrettanti quelli alla manifestazioni libere, il colpo d’occhio della piazza interamente occupata è imponente. Fra loro anche Antonio De Caro, sindaco di Bari e numero uno dell’ANCI, oltre a Pietro Petruzzelli, l’assessore allo sport del Comune di Bari, presente in tutte le manifestazioni su strada (anche se personalmente mi piacerebbe vederlo più interessato a creare strutture, leggi piste, per la diffusione dell’atletica a bambini e ragazzi).
Chiaramente presente anche il cardiologo Massimo Grimaldi, presidente dell’ANMCO, il promotore della manifestazione, apparsomi persona oltre che medico di buoni sentimenti e di ottimi intendimenti.
A presentare la manifestazione Paolo Liuzzi, anche oggi non si smentisce, offrendo qualità e quantità a chi ascolta e sogghigna!

A disposizione degli atleti anche il servizio pacer, i palloncini di Running Zen, che guideranno gli atleti a raggiungere i tempi di percorrenza desiderati.
Partenza prevista per le ore 10.00, si partirà da Piazza Ferrarese, per proseguire - nel percorso modificato - su Corso Cavour, prendere poi Via Piccinni, avviarsi tramite Piazza Massari sul Lungomare zona porto, continuare tangendo il Teatro Margherita, avviarsi sul Lungomare Nazario Sauro e allungarsi fino in fondo, sino al giro di boa, per tornare sempre sul Lungomare di nuovo in Piazza Ferrarese, dov’è previsto l’arrivo.

La zona partenza si rivela subito non larga, tutti lottano per posizionarsi in testa, non è prevista alcuna forma di scrematura, con creazione di gabbie per merito, non si capisce chi debba andare dietro, inoltre diventa difficile anche mentalmente andare in fondo al gruppone, il risultato è che - come oramai accade in tutte le gare dove non c’è filtro - la partenza diventa caotica e pericolosa (secondo me, l’avvio sul Corso Vittorio Emanuele, ben più largo ed accogliente, faciliterebbe le operazioni di via).

La fanfara dei Bersaglieri allieta i cuori, toccante come sempre l’inno di Mameli, incomprensibile non aver dedicato un minuto di raccoglimento in ricordo di Diego Romagnolo (deceduto un mese fa e del quale ricorrerebbe oggi il 55° compleanno) e di Leonardo Palmisano, storico podista 92enne deceduto in settimana. “Ci si dimentica subito”, commenta qualcuno: fa male, ma è così.

Parte il colpo di via, al solito i podisti si trasformano in questi attimi, rischia anche il Sindaco di essere travolto e il plotone si allunga subito. Lungo, lunghissimo, in coda stanno i partecipanti alla non competitiva, il timore è che possano fare da tappo o impedimento a chi corre molto più velocemente.

I primi chilometri, e Luigi Catalano è subito in testa, segue il trio formato da Bonavita, Greco e Uva. In campo femminile è subito in testa Damiana Monfreda, segue la Riti, non è facile scorgere le atlete, confuse tra gli uomini.

Purtroppo il punto dove dovrebbero girare i non competitivi della 5 km non è segnalato, tutti proseguono, salvo poi girare autonomamente, andando a creare il paventato ostacolo ai competitivi… Lo stesso sindaco confesserà di aver corso 10 km, pur essendo partito per i 5, a causa della mancata segnalazione.

Prosegue intanto la gara maschile, il tracciato è ridotto a meno di 9900 metri, Luigi Catalano (Running Team D’Angerla Sport), in ottimo stato di forma, va a cogliere il terzo successo stagionale tagliando il traguardo in 32:37. Contentissimo per Luigi, bravo anche caratterialmente, sempre gentile e sincero.

L’ottimo Mario Greco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello) è secondo in 33:31, seguito a soli 3 secondi dall’indomito Giuseppe Bonavita (Podistica Santo Stefano Cerignola), terzo.
Quarto Michele Uva (Free Runners Molfetta) in 33:52, il più felice perché accolto dalle sue bellissime bimbe, Carlotta e Matilda, che precede il combattivo Raffaele Nanula (Atletica Trinitapoli), quinto in 34:02, seguito a sua volta dall’esperto Mimmo Tedone (Montedoro Noci), sesto in 34:06. Settimo posto per il “pistaiolo” Roberto Rubino (Athletic Academy Bari), settimo in 34:22, seguito dal tenace Domenico Squicciarini (Atletica Adelfia), ottavo, in 34:46. Nono posto per il potente Pietro Torroni (Running Team D’Angela Sport) in 34:54, con il barese-salentino, il caro Massimiliano Bonadies (Tre Casali San Cesario), decimo in 35:25.

Tra le donne, dominio incontrastato di Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva) che taglia il traguardo vittoriosa in 38:06, 38^ assoluta; splendida gara anche della 17enne Rebecca Volpe (Enterprise Giovani Atleti Bari), seconda in 40:39, a precedere quella forza di volontà e di impegno che risponde al nome di Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), terza in 41:03.
Sempre in evidenza, Roberta Fiorentino (Atletica Fiamma Giovinazzo) è quarta in 41:31, a precedere un’altra emergente, la 18enne Angelica Coviello (Nuova Atletica Bitonto), quinta in 41:29, e la “generosa” Francesca Riti (Montedoro Noci), sesta in 41:39.  L’energica Maddalena Carella (La Fenice Casamassima) è settima in 41:53, davanti alla costante Adriana Dammicco (Atletica Bitritto), ottava in 42:17.  Mai arrendevole, Sandra Barbieri (Manzari Casamassima) è nona in 42:43, seguita dalla forte Tiziana Lamcchia (La Pietra Modugno), decima in 43:03. Undicesima - merita la citazione - la lombarda Barbara Ribolla (Atletica Paratico) in 43:11.

762 i finisher, con arrivi chiusi da Tonia Turitto (La Fenice Casamassima) in 1h25:59, e da Giovanni Ricci (Dream Team Bari) in 1h27:27, che l’hanno corsa al passo.

Da segnalare che anche l’arrivo si è rivelato stretto, con il traguardo suddiviso tra competitivi e non, con distinzione fatta a foce, creando anche discussioni tra il giudice addetto e chi non voleva essere confinato nell’anonimo corridoio secondario.

Ristoro finale con consegna di sola bottiglietta d’acqua; più tardi l’associazione sommelier offrirà del vino, ma a stomaco vuoto…

Pronte quasi immediatamente le classifiche, si procede con la cerimonia di premiazione condotta, tranne che per la parte più tecnica, dal locale comico Carlo Maretti.

Sul podio il dottor Grimaldi spiega la finalità della manifestazione e ricorda agli iscritti che nel premio di partecipazione c’è il bancomheart, la possibilità di effettuare un elettrocardiogramma gratuito presso le farmacie convenzionate.

E’ il turno del Sindaco, che oltre ad elogiare l’iniziativa e a celebrare Bari città sportiva, rimprovera a Piepoli... di avergli fatto correre 5 km in più per l’assenza di un segnale di deviazione.

Ma ecco i vincitori, Luigi Catalano e Damiana Monfreda, premiati con la sola coppa. A seguire i primi tre di ciascuna categoria: per tutti una coppa di differente dimensione secondo la posizione, al primo si aggiunge una bottiglia di olio.

L’ultima premiazione riguarda, infine, il gruppo più numeroso partecipante, inclusi liberi e bambini, con la coppa che va ad un circolo didattico di Casamassima.

Tra il disappunto della società Fidal più numerose per numero di arrivati (vince l’Atletica Adelfia con 44 su Dof Amatori Turi, 42, La Pietra Modugno, 41), che non ricevono alcun riconoscimento (seppur non previsto sul regolamento), termina la manifestazione, che rimanda sin da ora al prossimo anno.

Personalmente, vedrei la Running Heart come un’ottima non competitiva, una sorta di Deejay locale, con fini più alti di beneficenza; se, poi, proprio, si vuol mantenere l’aspetto agonistico, sposterei partenza e arrivo sul corso Vittorio Emanuele II, nettamente più ampio, differenzierei i percorsi tra competitiva e non evitando sovrapposizioni, curerei meglio pacco gara, ristori e premi finali, pur comprendendo la finalità benefica che personalmente vedo sempre bene come un fattore spontaneo e mai indotto.

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