Polignano a Mare (BA) - 11^ CorsAmare
23 febbraio - Vi sfido a trovare un percorso così suggestivo come quello di Polignano a Mare, autentico gioiello della nostra Puglia: panorami naturali indescrivibili, il profumo del mare, il centro storico, un qualcosa di unico… Se poi aggiungiamo la giornata primaverile, calda ma non troppo, soleggiata e senza vento, beh… c’è davvero da rimanere estasiati.
Aggiungete, poi, la solita cortesia ed ospitalità degli organizzatori, l’Atletica Polignano, presieduta da quell’ottimo signore di Eugenio Scagliusi, il mix è perfetto e da gustare interamente.
L’undicesima edizione della CorsAmare, gara regionale di circa dieci chilometri, è valida come seconda prova del Trofeo Provinciale “Terra di Bari”.
Appena entrati in paese, precise indicazioni indirizzano ai parcheggi per l’occasione gratuiti sino alle ore 12.00, orario previsto per la conclusione della manifestazione.
Il ritrovo è fissato, come oramai buona consuetudine, in Piazza Aldo Moro: già levato di buonora l’arco gonfiabile di arrivo e partenza, si ritirano in rapidità pettorali e chip presso il solito e visibilissimo locale (consegna peraltro già cominciata dalla sera prima).
Due le possibilità di iscrizione, 6 euro senza premio di partecipazione, 7 con il cosiddetto pacco gara, consistente in una buona riserva di prodotti di panificio, freschi e genuini (chiaramente tutti scelgono la seconda offerta!, con distribuzione che avviene poco distante, su una traversa della piazza.
Un buon numero di bagni chimici ben celati nei pressi del Ponte borbonico di Lama Monachile risolve ogni ulteriore problema mattutino dei podisti, che possono anche far colazione a prezzi agevolati presso il convenzionato Bar Laguna Blu, sempre in Piazza.
La voce sempre dolce e gentile di Paolo Liuzzi ha, intanto, già cominciato a dettare i tempi agli atleti, e il ricordare che la partenza è intelligentemente fissata per le ore 9.00 li sveglia dal torpore di sole, abbracci foto e selfie, e li manda a cambiarsi per indossare i completini da corsa, pronti per affrontare la gara.
Solite operazioni di riscaldamento, grande successo riscuote la presenza della miss CorsAmare, Francesca Lamanna, particolarmente richiesta per le foto, provocando le ire delle podiste che lamentano la mancanza di un mister CorsAmare.
Scorrono i minuti, i Giudici invitano gli atleti ad andarsi a schierare dietro la linea di via: molto ampio il punto di partenza per una partenza corretta e ordinata.
1040 gli iscritti Fidal della vigilia, ai quali si sommnao “ad occhio” almeno trecento liberi, che ci auguriamo di veder tesserati alla Federazione di Atletica Leggera per il prossimo anno, magari per la società organizzatrice.
Da segnalare anche oggi la presenza dei portatori di tempi, i pacer del gruppo Running Zen, che guideranno gli altri atleti, magari i meno esperti, al raggiungimento del crono desiderato, con le loro divise fosforescenti e i palloncini colorati. Oggi hanno un motivo in più per esserci: si ricorda, infatti, l’ottimo Diego Romagnolo, uno di loro ( di noi), scomparso circa un mese fa, lasciando un vuoto troppo grande!
Infatti, schierati gli atleti dietro la linea di via (manca anche oggi una qualsiasi forma di scrematura e di griglie per meriti, con il risultato di scorgere atleti “pesanti” dall’andatura lenta nelle prime file a disturbare chi parte e prosegue veloce per la vittoria assoluta o di categoria), ecco il primo sparo che dà il via al minuto di raccoglimento dedicato al suddetto Diego, al mitico podista-agricoltore Leonardo Palmisano e al caro Luigi Liuzzi , atleta locale deceduto alla Maratona di Parma a fine 2017: il secondo sparo rompe il silenzio sofferto e sentito e parte un lungo, spontaneo applauso, il terzo libera gli atleti che invadono la sede stradale. Lunghissimo il serpentone, partono per ultimissimi alcuni atleti di Castellana, notevolmente attardati.
Il tracciato è identico alle passate, ultime edizioni e allora copio-incollo quanto scritto lo scorso anno: ci si avvia in direzione sud, il primo giro di boa e l’imbocco sulla restaurata Via Roma, per attraversare Polignano vecchia e uscire dall’Arco Marchesale sul Ponte di Lama Monachile e proseguire in direzione nord, verso San Vito. Nuovo giro di boa, comincia ora il tratto più bello e caratteristico, si scende a livello del mare sul tratto di sterrato e sabbia, ecco la fantastica Cala Paura, si corre sul cordolo di roccia sul mare, autentico spettacolo. Una serie di gradini riporta in alto, riecco la strada, si costeggia la statua di Mimmo Modugno, la svolta e via verso il traguardo in leggera salita sul lungo rettilineo che permette unici sprint. Tracciato spettacolare, ma non facile, continui i cambi di pendenza, si fatica ma… con piacere. Percorso blindato al traffico, continuamente sorvegliato, con ristoro a metà distanza, distanza di circa, ma proprio circa, 10 chilometri.
Al rientro dopo alcuni mesi di assenza per vari problemi fisici, al comando della gara in solitaria sin dai primi metri, torna come aveva lasciato, con una vittoria: splendida prestazione di Giuliano Gaeta (Montedoro Noci) che bissa il successo del 2018, affermandosi meritamente in 34:02.
Nuova maglia, quella della Montedoro Noci, ma solito spirito di sacrificio e impegno per il miglior risultato: Domenico “Mimmo” Tedone è secondo in 35:09, precedendo il triatleta Michele insalata, terzo in 35:32, per un podio tutto bianco-verde, tutto Montedoro Noci per la massima soddisfazione del presidente Stefano Bianco.
Serietà e talento nel quarto posto di Giuseppe Mele (Dynamyk Fitness Palo del Colle), quarto in 35:37, un secondo prima del brillante Francesco Minischetti (Running People Noicattaro), quinto. Tra calcio a 5 e corsa, Giovanni Acquaviva (Atletica Pro Canosa), è sesto in 35:53, seguito dal bravo, ma non ancora al meglio, Pietro Torroni (Running Team D’Angela Sport Turi), settimo in 35:55, e dal sempre grintoso Sebastiano Di Masi (Atletica Castellana), ottavo in 35:57. Il capace Michele Bitetto (La Pietra Modugno) è nono in 35:58, a precedere il figlio d’arte, l’educatissimo e sportivissimo Stefano Fornarelli (Atletica Bitritto), decimo in 36.00
Le figlie a gareggiare a Grottaglie, la mamma a Polignano: Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), grinta, forza e reazione, si afferma in 41:57 precedendo la bravissima Francesca Riti (Montedoro Noci), che gestendosi meglio, coglie l’argento in 42:19, davanti alla tenace Maddalena Carella (La Fenice Casamassima), bronzo in 42:26.
La canotta arancio della Nadir on the road di Putignano, ottimamente portata da Rosa Di Tacchio, esempio vivente di quanto l’allenamento porti a migliorarsi in questo sport, è quarta in 42:38, seguita dalla mai arrendevole Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), quinta in 43,17, e dalla tattica Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), sesta in 43:45. Altra rilevante prestazione di Stefania Antonaci (Bio Ambra New Age Capurso), che chiude settima in 43:53, sull’energica Lucia Semerato (Ostuni Runner’s), ottava in 43:54, e sulla capace Francesca Pastore (Gioia Running), nona in 44:18. Adriana Dammicco (Atletica Bitritto), oramai dedita a insegnar atletica ai ragazzini, non molla ed è decima in 44:23.
Ben gestita la zona arrivi, con corridoio laterale per i liberi e solito trionfale spazio per sprint e combattimenti fino all’ultimo metro per i Fidal, con uscita posteriore, buon ristoro (acqua, frutta, latte, bevanda energetica), e deflusso laterale senza che alcun atleta ripassi sul punto di arrivo.
988 gli arrivati, chiudono il regolarissimo dottor Giovanni Rubino (Running Peole Noicattaro) in 1h29:47 e Doriana Mongelli (Amici del Cammino Barletta), lo spirito più libero del podismo pugliese, in 1h32:21.
La splendida giornata di sole rende piacevole il dopo gara, davvero si sta bene al sole, basta alleggerirsi di giubbotti e cappelli, viceversa utili nelle prime ore del mattino.
Ma è già ora di cerimonia di premiazioni, si parte però dal ricordo ufficiale di Diego Romagnolo, l’ultra-pacer buono, come mi piace definirlo, io che ho avuto la fortuna di conoscerlo un po’ meglio oltre la corsa. Sul palco tutti i pacer, la Signola Antonella, la moglie di Diego e le figliole, Claudia e Giulia, un ricordo espresso da Giovanni Gelsomino (attuale coordinatore dei pacer Runningzen), un ricordo del papà espresso dalle figlie e che strappa lacrime, la consegna della targa alla Signora, momenti che colpiscono e fanno male, anche se la forza di reazione della famiglia è pari all’amore per la vita e per la corsa che aveva il caro Diego, che non ci ha mai lasciato, che mai ci abbandonerà!
Si prosegue con la consegna della targa del terzo Memorial Luigi iuzzi, altro sfortunato interprete della corsa, per tanti ancora vivo: Eugenio Scagliusi premia il gruppo degli Scout di Conversano, da sempre collaboratori della manifestazione, un gruppo di giovani ancora con buoni principi nella mente.
Il saluto del vice sindaco, Salvatore Colella, e dell’assessore allo sport, Arianna Liotino, del locale Comune che ringraziano l’Atletica Polignano per la diffusione dei valori sportivi, gli ospiti per la partecipazione e la popolazione locale, che tranne rari casi, ha ancora una volta ben accolto la manifestazione. In rappresentanza della Fidal, i consiglieri regionali Bianco e Annoscia e il presidente provinciale di Bari, Francesco de Mattia.
Si comincia con i primi assoluti, Gaeta e Casaluce, ultra premiati, con più doni in natura, per passare ai primi cinque di ciascuna categoria che ricevono un ricco cesto alimentare (i/le primi/e tre), confezione di succhi e marmellate bio (il/la quarto/a) e duo di vini (il/la quinto/a), oltre la busta con un chilo di cozze nere (chi non le ha ricevute per un errore del fornitore nel conteggio, sarà accontentato successivamente).
Ultimo atto la premiazione delle prime cinque società per numero di arrivati: vince l’Avis in corsa Conversano con 46 finisher, su Dof Amatori Turi (43), Atletica Monopoli (39), Atletica Adelfia (37), Atletica Castellana (32).
La tradizionale foto di gruppo dell’Atletica Polignano e anche questa undicesima edizione è finita: solito, ottimo successo organizzativo per questa società che dimostra di saper valorizzare la città mettendo in piedi una manifestazione che esalta ed accontenta tutti i partecipanti. E, come sono solito dire, peggio per chi non c’era!
(PS: In più, Rino Piepoli ha consegnato le coppe per le prime tre società per numero di arrivati alla Running Heart di domenica scorsa: inutile dire che la cosa fa onore a Rino e tanto piacere al sottoscritto).
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