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Apr 07, 2020 2381volte

L'argentino Nieto corre 100km nel cortile contro chi viola la quarantena

Mariano Nieto nella sua impresa Mariano Nieto nella sua impresa Foto Olé

Il 33enne ultramaratoneta argentino Mariano Nieto ha deciso di correre, sabato 28 marzo, una 100 chilometri nel cortile interno della propria abitazione a Chacabuco (Buenos Aires), per “dare l’esempio a chi non rispetta la quarantena ed esce per allenarsi. Dopo aver visto il numero di persone che escono di casa senza rispettare la quarantena, mi sono ripromesso di dimostrare che a casa possiamo fare tutto, anche correre per 100 chilometri”. 

Mariano è un ultramaratoneta amante delle gare  lunghe di montagna, tanto che l’ultima sua impresa è stata la durissima Aconcagua Ultra Trail, di 100 chilometri (con un altimetria pazzesca!), chiusa in 14 ore e 51 minuti, e che aveva già in programma una 110k in Patagonia.

“Il tempo lo hai, lo si trova, se uno lo vuole davvero. Ho 33 anni e  lavoro. Il mio tempo da dedicare agli allenamenti è uguale a quello di tanti  altri, la differenza sta nel decidere di sfruttarlo”, le sue parole.

E così, individuato un percorso di oltre... 65 metri, Nieto, partito alle ore 8.00 ha effettuato più di 1500 giri, concludendo la sua 100km in 7h04:21, con una media di 4:15 al chilometro, favorito anche dal tracciato pianeggiante, senza vento, poco sole e il supporto della famiglia che ha provveduto a fornirgli bevande e gel energetici.

Correre per cento chilometri è massacrante, ma correre questa distanza al chiuso di un giardino, senza distrazioni e applausi, ripetendo di continuo il medesimo giro porta ad un notevole consumo di energie mentali, oltre che chiaramente fisiche.

E Nieto ribadisce: “Sapevo che avrei dovuto affrontare una sfida contro la mia mente e non contro il mio fisico… Se ti piace correre, puoi farlo ovunque. Ho visto persone che hanno corso cinque chilometri attorno al tavolo a casa. Quando corri su una montagna per 14 ore, la grande sfida è battere la testa. Ci sono molte tattiche per distrarsi. Nel mio caso ne ho due: invento storie e non guardo l’orologio”.

La sua impresa è stata trasmessa in diretta su Instagram con l’invito a tutti gli spettatori ad unirsi da casa per fare l'accompagnamento virtuale, come è stato fatto da tante persone che hanno contemporaneamente corso nei loro salotti, terrazze o nei soggiorni intorno al tavolo

 

 
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