Milano annullata? A Venegono Paolo Brumana corre sul vialetto di casa...
Tanti, troppi i sacrifici per preparare la Milano Marathon e poi d’un tratto, causa epidemia per coronavirus, l’impossibilità di rifinire la preparazione, e l’annullamento della gara.
Paolo Brumana, 41enne bancario di Venegono Superiore (VA), con un recente, ottimo personale sulla distanza di 2h48:04 a novembre a Ravenna, che si prometteva di migliorare proprio a Milano, racconta: “La mia intenzione era proprio quella di gareggiare alla Milano Marathon per migliorare il personale: puntavo a limare qualche altro minuto e concludere intorno alle 2 ore e 45′; e così, dopo l’annullamento della gara, ho deciso che non potevo sprecare tutto l’allenamento fatto in questi mesi. Preparare una maratona per realizzare certi tempi non è facile, specie per chi come me deve incastrare gli allenamenti tra gli orari di lavoro. Ho iniziato il percorso ai primi di dicembre, ma ormai da tempo non uscivo a correre per via della quarantena, visto che ho smesso intorno al 12-13 di marzo, qualche giorno prima del blocco totale perché, pur correndo in zone riservate, senza di fatto rischi di contatto, per rispetto di chi si stava sacrificando ho preferito fermarmi. Però, appunto, mi sembrava brutto lasciare perdere del tutto e ho deciso di provare una maratona casalinga”.
E allora la grande intuizione di correre nel vialetto che porta dal garage al cancello della sua abitazione, proprio nella domenica in cui si sarebbe corsa la 20^ edizione della maratona meneghina.
Percorso di 35 metri da ripetere oltre 1205 volte, a sostegno l’intera famiglia: “Sono stati splendidi: hanno fatto i turni per assistermi con rifornimenti di acqua, gel energetici, banane e spugnaggi, in modo che io potessi bere, mangiare e rinfrescarmi. E negli ultimi chilometri hanno fatto il tifo, per aiutarmi a non mollare»
Paolo ha chiuso in 3h34’ la dodicesima maratona della sua vita, “un tempo che in gara mi avrebbe fatto sotterrare dalla vergogna, ma per la maratona nel giardino di casa è comunque un bel ritmo.”
D’accordo con lui, augurandogli di rivederlo presto libero sulla strada, magari a migliorare ancora il primato personale.
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