San Marino (Carpi - MO) – 23^ Madona di Puntzee
27 agosto – In concomitanza con la sagra della Madonna dei Ponticelli (santuario mariano ai confini dei comuni di Carpi e Novi, ‘specialista’ nel ridare la parola ai muti tra cui – non scherzo – il mio prozio Remo), la vicina parrocchia di San Marino ha riproposto la camminata semicampestre che l’anno scorso era saltata per le note ragioni.
Anche quest’anno la prudenza non è stata mai troppa, si è dunque evitata la partenza di massa lasciando la finestra di un’ora (18-19) per mettersi in strada; all’iscrizione bisognava compilare l’ormai consueta e non ancora desueta autocertificazione, che in teoria servirà per il tracciamento; non esisteva il ristoro finale (un tempo celebre per le fette di anguria generosamente elargite), in cui vece è stato consegnato un sacchetto con cracker e acqua minerale (poi nei pressi si poteva acquistare il tradizionale gnocco fritto, senza però poter restare a cena come pareva dal volantino).
Abbastanza nuovo mi è parso il tracciato, che ancora una volta non passava dal santuario (che abbiamo avvicinato a non meno di 500 metri solo nella parte finale), ma si snodava addirittura in direzione opposta, a sud verso verso Carpi, seguendo l’argine del canale Lama di San Marino fino alla centrale e al ponte della Pratazzola, dove si passava il canale per ripercorrerlo nell’altro senso, verso nord, incluso un breve passaggio per un boschetto, riservato a quelli del percorso lungo (quantificato in 8 km, in realtà 7,200; gli altri percorsi erano dati di 4 e 6,8 km).
In questo timido segno di ripresa, quasi tre mesi dopo l’altro squillo lanciato, da queste parti, al Club Giardino, ci si è consolati rivedendo tanti amici che la lunga parentesi virale sembrava aver confinato ciascuno a casa propria: così alle iscrizioni Giorgio Diazzi (che ha riconfermato la promessa fattami vari anni fa, che “quando rifaremo la maratona di Carpi sarai il primo a saperlo” – se avrò ancora vita, aggiungo!) e Gamba ed legn Danilo Sala, grandissimo fondista ai tempi belli, e che rimane l’unico albergatore a San Marino in onore alla moglie Lina, che però la dasvin d'Alvree. Abbiamo rievocato quella cena a base di rane e pescegatto, sia in umido sia fritto, che sarebbe ora di ripetere, magari con la Marisella e con l’Ilva da Fossoli, che abbiamo ritrovato per strada, insieme a Sergio, a Salardi e agli altri carpigiani che sono accorsi in queste contrade, riportandovi una vita che mancava da tanto.
Presente anche il collega Giuliano Macchitelli, di Modenacorre, col “suo” fotografo Italo Spina, i cui scatti si sono aggiunti a quelli di Nerino Carri, che ha fatto tutto il giro in compagnia di Paolo Giaroli "il cugino". In tutti c’era la speranza che la fine estate porti un po’ più di regolarità in queste iniziative, come il calendario di settembre comincia a lasciar trasparire.
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1 commento
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Martedì, 31 Agosto 2021 09:32
inviato da Maurizio.maratoneta
Ciao Fabio, ho partecipato anch'io alla manifestazione e volevo solo fare una precisazione...si poteva fermare a mangiare il gnocco fritto sotto il tendone senza problemi e in massima sicurezza presentando il green pass.
Comunque al di là di questo speriamo veramente di poter ricominciare come ai "vecchi" tempi.
Un saluto
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