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Ott 04, 2021 3172volte

Predappio-Forlì, in 500 alla nuova “mezza”

Predappio-Forlì, in 500 alla nuova “mezza” Roberto Mandelli

3 ottobre - In questa prima domenica ottobrina che, almeno per l’Emilia-Romagna, è stata ancora estiva (con temperature fino a 27 gradi e grandi code sull’autostrada all’ora del rientro), e che, quanto al podismo agonistico in Italia, ha segnato una ripresa in grande stile, da era-preCovid (almeno tre maratone, un’infinità di maratonine e di altre gare, più vari trail), anche la provincia di Forlì, che Dante chiamava città nuovissima eppure centro rappresentativo di tutta la Romagna, si è presentata con una nuova manifestazione: forse sostitutiva della maratonina che in anni ormai lontani si correva a Forlimpopoli affrontando una piccola parte del percorso della “Nove Colli”, e forse (come lasciano trapelare gli organizzatori) preambolo di quella 42 km che da queste parti non si è mai corsa (fatta eccezione per maratone in circuito, una delle quali è prevista domenica prossima).

Nuovo, per quanto ne so, il tracciato, apparentemente facile perché dalla partenza di Predappio all’arrivo nella magnifica piazza Saffi di Forlì intercorrono 140 metri di discesa; in realtà, la strada principale si è fatta solo nei primi 7 km, che già presentano qualche breve “mangiaebevi”, ma da San Lorenzo ha deviato di nuovo verso le colline, giungendo a Vecchiazzano dopo un paio di km (9-11) di salita a tratti impegnativa; e anche arrivando nel capoluogo, al km 15, si sono percorsi quasi 3 km all’interno del parco Pertini alias Urbano, bello e popolato di conigli, ma alquanto ondulato; restavano infine gli ultimi tre km tutti in città, con qualche curva secca e molti tratti acciottolati.

Ciò spiega il tempo non precisamente di livello mondiale del vincitore, il keniano Eric Muthomi Riungu, tesserato Atletica Saluzzo, primo in 1h07'28", oltretutto poco sollecitato dal netto divario coi concorrenti, dato che il secondo, il marocchino Ismail El Haissoufi (Rimini Nord) è arrivato dopo 3 minuti e mezzo (insomma, un chilometro), precedendo di 19 secondi il primo italiano, Marco Ercoli del Circolo Minerva.

Appena più combattuta la gara femminile, vinta dalla cesenate Martina Facciani in 1h16'29" davanti a due africane, un minuto e mezzo su Esther Wangui Waweru (1h17'58"), altri due minuti su Meseret Engidu Ayele (1h19'50").

Noi competitivi eravamo in 233 (di cui 40 donne); grosso modo altrettanti, se non di più, i non competitivi, partiti venti metri dietro, sullo stesso percorso (e senza misurazione della temperatura, cui invece i competitivi sono stati graziosamente costretti da una simpatica scannerizzatrice). Mi è poi capitato di superare, lungo il percorso, vari personaggi senza pettorale, forse inadeguati a correre tutti i 21 km (magari, non hanno rinnovato l’idoneità), o troppo ‘poveri’ per pagare i 15 euro dell’iscrizione competitiva o i 5 della non comp. Piatto ricco, mi ci ficco; ovvero, i Parasites non sono solo quelli del noioso film coreano.

Egregio il trasporto con bus appositi da Forlì a Predappio, sia prima sia dopo la corsa; rigorosa la chiusura al traffico, salvo poche interferenze verso Vecchiazzano. Due ristori, il primo di sola acqua un po’ tardivo, verso il km 8,5; il secondo circa 5 km dopo comprensivo anche di gel. Al traguardo, tra i generi di conforto consegnati c’era un piatto di maccheroni al sugo, da consumare su tavoli predisposti, in una sorta di pasta party dei vecchi tempi. Egregia la colonna sonora vocale gestita dalla storica speaker Veronica Bellandi Bulgari (foto 15-16).

La manifestazione podistica era organizzata dall'associazione Edera Atletica Forlì, cui apparteneva il compianto Maestro di maratone Sergio Tampieri, fondatore del Club Supermarathon, che ogni anno ci riuniva per una cena romagnola tra Predappio e Meldola, e ad inizio primavera ci aspettava per la maratonina della Cava di Forlì, giro bellissimo e purtroppo abbandonato come tante cose belle della vita: lo ricorderà una maratona a circuito domenica prossima, proprio nel parco Urbano, anche se escluderei che le maratone-trottola fossero le preferite di Sergio. Che forse avrebbe scelto i Diecimila dei Campionati Italiani assoluti su strada, ugualmente programmati a Forlì lo stesso giorno.

E mentre noi stagionati, duri e quasi-puri partivamo da Predappio, in piazza Saffi si svolgeva una corsa che ha coinvolto circa 150 scolari delle scuole primarie e secondarie, quattro giri in tondo per la gioia di tutti.  

E per aggiungere una valenza culturale a questa mattinata di sport, grazie all’anno dantesco sia la partenza sia l’arrivo offrivano spunti ottimi: a Forlì, le semisconosciute (ma assolutamente straordinarie) collezioni Verzocchi e Righini, a 400 metri da piazza Saffi e nei pressi di dove Dante soggiornò durante l’esilio, regalano una serie favolosa di pitture e sculture del Novecento, oltre alla collezione di manoscritti e antiche stampe dantesche; mentre a Predappio, la casa del quondam Duce, ottimamente adibita a museo, esibisce testimonianze del culto dantesco durante il ventennio (roba retrò? Ah bè, se preferite il culto odierno dei vari Maneskin, Fedez, Achille Lauro ecc., lasciamo pur grattar dov’è la rogna). Quasi sottobanco, le addette museali forlivesi e predappiesi ci suggeriscono un salto alla vicina “Madonna del fascio”, preziosa creazione in ceramica, il cui salvataggio dalle mani dei talebani anni ‘45 è raccontato da una poesia di Ada Negri, “un’azione vittoriosa / con l’aiuto del Signore”.

Vittoriosa è stata pure questa nuova Mezza di Romagna. Avrà un futuro? Mo Deuscì!, direbbe ancora quel gran camminatore di Dante.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Fabio Marri
Fonte Classifica: Endu.net

1 commento

  • Link al commento Davide R. Martedì, 05 Ottobre 2021 08:52 inviato da Davide R.

    Qualche non competitivo tipo io era senza pettorale perchè il sabato mattina alle 11.30 al momento dell'iscrizione di persona i pettorali non erano disponibili e non sono stati consegnati. Piccolo problema organizzativo, non per forza "portoghesi" che si erano infilati.

    Rapporto

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