Zerbinate di Bondeno (FE), 1° Trofeo Generalkoll
16 aprile – In un’epoca nella quale sono più le gare morte di quelle sopravvissute, e molte di quelle che rinascono lo fanno nello stile di gioioso ritrovo a partenza libera, una delle società giovani del territorio modenese, i Modena Runners fondati nel 2015, esporta il suo modo di vedere la corsa in un lembo estremo della Padania, “in c* al mondo” come ci ha confessato un partecipante riuscito ad arrivarci a forza di gps/google maps: eppure un “mondo piccolo” che vale la pena di scoprire.
La ragione iniziale è il gemellaggio tra le due fabbriche Generalkoll (collanti e mastici ad uso soprattutto edilizio), collocate una a Modena capoluogo e l’altra in questa frazione (Ponti Spagna) di una frazione (Zerbinate) di Bondeno, dove il Po e gli immensi canali della bonifica Burana separano tre regioni (Emilia, Lombardia, Veneto); dove ti aspetteresti soprattutto fumana e zanzare, e invece trovi un paesaggio affascinante tra acque pescose, argini e percorsi ciclabili, scoperto dai tedeschi che infatti affollano un agriturismo dal nome di “Lucciole nella nebbia”, meta pure di un raduno motociclistico che riempie i prati e sparge nell’aria il profumo delle grigliate.
Qui (a 22 km da Ferrara, 44 da Bologna, 62 da Modena) si è svolta, il Sabato santo, questa gara che ha attirato alcune decine di giovanissimi per le gare preliminari in un rettifilo del quartiere industriale, e 140 iscritti competitivi (di cui 32 donne) alla gara-clou delle 16, di 9.3 km un terzo dei quali su sterrato, in un anello su e giù per gli argini, con vista sul Grande Fiume e passaggio dalla storica Rocca Possente ed la Stlà (italianamente Stellata, cl’an gh’entra gnint cun i stracch mort stlaa ma è dalla forma a stella del maniero estense).
Ad aggiungere un pizzico di eroismo alla vicenda ha provveduto il clima, che in un revival fantozziano ha collocato un nuvolone esattamente sull’area di gara e, allo sparo del via, ha cominciato a scaricare acqua e un po’ di quella che qui chiamano timpesta, salvo smettere esattamente quando Giuseppe Cuoghi (qui in vantaggio sullo storico rivale Daniele Vassalli presidente della Quadrilatero di Ferrara) è disceso dall’argine per imboccare lo stradone dell’arrivo.
A quel momento erano già arrivati i vincitori, che la bici e l’obiettivo di Teida Seghedoni hanno ripreso lungo l’anello, anche in un raro tratto dove – alla faccia di Fantozzi – non pioveva: il 29enne modenese Riccardo Tamassia, che con 29:40 ha avuto la meglio per soli 11 secondi sul veronese Daniel Turco; e la reggiana Fiorenza Pierli, 42enne indiscussa primattrice del podismo emiliano, che con 34:54 ha distanziato la rivale abituale Rosa Alfieri, altra reggiana sebbene tesserata Minerva Parma, di 44 secondi.
Ma c’è stata gloria per tanti altri, con premi fino al cinquantesimo classificato (la mamma del 51° ha chiesto perché non premiavano anche lui), mentre i concorrenti continuavano a tagliare l’arco gonfiabile di Lupo Sport, inventariati con diligenza dal plenipotenziario Uisp/Fidal Vincenzo Mandile, e tosto invitati a salire sul podio dove li incoronavano l’assessora allo sport di Bondeno e Silvia, direttrice dello stabilimento di Zerbinate.
La classifica per società, calcolata non solo sul numero dei partecipanti ma anche sui piazzamenti, incorona un’altra associazione titolare di una gloriosa gara popolare e agonistica, i mantovani di Malavicina, che hanno brandito il lambrusco vinto come se fosse un Barolo vinificato dal conte Cavour, nettamente superando la Salcus rovigotta di Occhiobello, i Modena Runners e i Corriferrara. Ma vorrei segnalare la Podistica Finale Emilia di Ottavio e Antonella (nel ricordo dello scomparso Giuliano, al sgnor Guldoon protagonista di tante maratone; una la dovette saltare perché al gh’iva da dar l’aqua ai perseg), una società non prettamente agonistica ma che non ha paura di acquistare i pettorali competitivi anche se sa che la spesa non le ritornerà sotto forma di premi in natura (tre degli ultimi quattro classificati indossavano la sua maglia gialla): come ha sintetizzato lo Spin Doctor della società organizzatrice, “grazie a chi ha vinto e a chi è arrivato un’ora dopo i primi: alla fine vince solo chi sta bene”.
Un tramonto rosseggiante, “al pio colono augurio di un più sereno dì”, ha scaldato i reduci dalla gara e asciugato le loro scarpette umide; poi, la luna piena di Pasqua ha illuminato i campi e salutato il ritorno a casa da quest’angolo di mondo oggi giustamente valorizzato. E' Pasqua ogni volta che canti in macchina e che ti piaci ancora; è Pasqua quando pensavi di non farcela e invece vivi, malgrado tutto.
CLASSIFICA MASCHILE
1 501 29:40 TAMASSIA Riccardo M 1993 MODENA RUNNERS CLUB ASD
2 560 29:51 TURCO Daniel M 1998 FONDAZIONE M. BENTEGODI
3 559 31:04 GARAVASO Edoardo M 2002 FONDAZIONE M. BENTEGODI
4 502 31:20 GINOSA Arturo M 1986 LOLLIAUTO ASD
5 509 31:44 ANTONIOLLI Federico M 1985 A .S.D. ATLETICA BONDENO
CLASSIFICA FEMMINILE
1 505 34:54 PIERLI Fiorenza F 1980 POL. SCANDIANESE
2 506 35:38 ALFIERI Rosa F 1970 CIRCOLO MINERVA ASD
3 540 36:04 ARDIZZONI Silvia F 1984 ATLETICA CORRIFERRARA
4 538 40:19 BELLI Lorena F 1980 ATL. REGGIO ASD
5 614 41:22 DEL CARLO Sonia F 1974 PODISTICA FORMIGINESE ASD
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