Zocca (MO), 23^ Camminata del Monte della Riva
31 luglio – E così, noi podisti siamo arrivati alla fine del mese; le famiglie che invece non ci arrivano (secondo il ritornello politico-sindacale), potranno consolarsi con gli ultimi annunci di utilizzo del Pnrr: a Modena servirà per ristrutturare 16 cinemini di provincia dove non andava e non andrà più nessuno; a Bologna, per contribuire al calderone dello stadio da rifare (per fortuna che era stato rifatto nel 1990, sotto la oculata regia di Luca Cordero di Montezemolo), e di un altro stadio da 16mila posti da costruire per farci giocare “il Bolognina” (così il Corsera di oggi, cronaca di Bologna) nell’anno che l’altro stadio sarà inagibile. Il Cagliari, che per mezzo campionato non ebbe lo stadio, andò a giocare a Trieste; ma il Bologna che tremare il mondo fa non può abbassarsi a giocare a Modena o Ferrara o Cesena. Tanto, fin che l’Europa paga, c’è più pilu pettutti; a mercanteggiare sulla restituzione provvederà un governo ‘tecnico’ col cappello in mano e la minaccia di lasciare per sempre le spiagge ai bagnini attuali.
Ma insomma, la fine di luglio l’abbiamo vista anche nell’assolata mediopadània, e in particolare nel primo appennino modenese: che sabato 30 ha offerto il prologo con la ripresa della non competitiva “Grotta” di Montorso (Pavullo) gestita dall’eroe locale, l’ex presidente della provincia ed ex sindaco non riconfermato di Sassuolo Graziano Pattuzzi, ricandidatosi come sindaco di Pavullo senza arrivare nemmeno al ballottaggio, ma consolato con la presidenza dell’Autostrada Regionale Cispadana. Come diceva Enzo Biagi, per i politici non c’è mai cassaintegrazione, ma semmai una cassa di risparmio.
E domenica 31, fine mese col botto (bè, diciamo mezzo botto) a Zocca, sede di una delle primissime radio locali (Punto Radio) quasi mezzo secolo fa, dove un allora sconosciuto Vasco faceva il disc-jockey e ogni tanto metteva sul Geloso un nastro suo. Sede anche dell’arrivo della Bologna-Zocca, che ha avuto un po’ meno successo di Vasco: sunt lacrimae rerum.
E oggi sede della quarta prova del Circuito del Frignano; una bella iniziativa che mette insieme in modo competitivo sei gare nell’appennino modenese, ma che oggi ha risentito del clima ormai vacanziero: delle 123 persone (di cui 28 donne) nella classifica dopo tre prove, oggi la comp ha contato alla fine 77 uomini e 20 donne; aggiungi forse 150/200 non comp (ma non giurerei sulla cifra: basti dire che mancava il Cittanova, capace di portare da solo un centinaio di camminatori, e la società più numerosa è risultata la Madonnina con 28 presenze), e i conti sono fatti.
Peccato, perché questo percorso (benedetto come sempre dal Lupo al microfono, onorato non dagli abituali fotografi modenesi ma dal solo Paolo Diazzi, peraltro inchiodato alla zona partenza/arrivo), di 10 km un pelino scarsi, è uno dei più belli e vari, alternando tratti di asfalto, di strada bianca, di sentiero, con 150 metri verticali tra i 587 del km 4,7 e il Monte della Riva al 6,2, che domina la vallata dall’alto dei suoi 783 metri (sic dicit Gipiessis); col passaggio suggestivo dai due borghi, benissimo tenuti, di Montalbano e Serra, e una provvidenziale fontanella costruita dagli alpini sulla cima.
Ma, prescindendo dal fatto che i panorami li guardiamo solo noi non competitivi, perché gli altri guardano soprattutto il cronometro, ha fatto tris Matteo Pigoni, 48 anni, della società Mud and Snow con sede quasi ai piedi delle alture di Zocca, che delle 4 gare disputate ne ha vinte appunto tre ed è arrivato secondo una volta. Oggi 41:02 per lui, che significa un minuto e mezzo sul secondo, Alessandro Donati, che non aveva mai corso in questa serie, come il terzo, Lotfi Gribi. Solo sesto è arrivato oggi il secondo della classifica generale, Davide Camilli, mentre mancavano gli altri delle prime posizioni.
In campo femminile ha vinto un’altra esordiente nel trofeo, Gloria Venturelli (43enne della MDS) 12^ assoluta in 48:52, 5 minuti abbondanti su Silvia Cortesi (Mud & Snow) che di anni ne ha solo 25 e pure lei si presentava per la prima volta al via. Ennesimo piazzamento (3° posto, a oltre 6 minuti) per la capoclassifica, Francesca Venturelli della Formiginese, che non ha ancora vinto una gara del circuito, ma che dopo un altro terzo, un quarto e un sesto posto incrementa il suo vantaggio in graduatoria. Fanno passi avanti le due Simone, la Garavaldi della Scandianese, 5^, e la Malavasi della Madonnina, 16^; e ancor più Daniela Lepri (“con questo cognome si capisce che vai forte”, le dice Lupo premiandola), finora ottava con un’assenza e due sesti posti, e oggi quarta.
Assenti le grandi protagoniste di precedenti gare, la Morlini, la Ricci, la Donnini, e soprattutto la veloce quanto bella Elisa Ragazzi, che sabato era convolata a giuste nozze con un altro esponente di prima fila dei Modena Runners, Fabrizio Gentile (che guarda caso, dopo un quinto posto nella gara frignanese d’esordio, oggi pure lui mancava…).
Poi ci sono gli altri: tra i competitivi, dopo i lustri e i meno lustri della Val di Fassa, si rivede Maurizio Pivetti, che riesce a rifilarmi una trentina di secondi (ma io ero non competitivo), e la coppia del Pontelungo Bologna Alessandra Demaria e Giacomo Pantaleo, davanti qualche decina di metri pure loro. Onore ad altri due bolognesi, Umberto Margelli e Fernando Olezzi, entrambi del ’47 e capaci di lasciarsi dietro una ventina di avversari.
Poi, ci siamo noi non competitivi: Lucio perché ieri ha dato il meglio a Montorso, l’Emilia perché preferisce rilassarsi coi compagni di squadra dopo l’exploit di Castellarano, e questa volta si lascia battere da noi due. Che però dobbiamo cedere alla esuberanza fisica e al fascino della Luisa da Savigno, che ci contentiamo di ammirare da dietro. Il podismo è anche questo, e a volte fa bene allo spirito.
Premiazioni molto ampie, ai primi dieci uomini e donne, e ai meglio piazzati delle varie categorie (4 maschili e 3 femminili); per gli altri, un litro di latte e come ristoro una macedonia di anguria e pesca (dopo i 3 ristori per strada).
Rimane il tempo di visitare il bel museo del Castagno e del Borlengo, poco sopra il centro, ricco di testimonianze della vita di un tempo e della fauna tuttora presente in zona: un grazioso cinghialetto ci insegna che non tutti i suini sono come quelli che, squalificati dalla corsa, si titillano da soli defecando improperi sui social. Poi, scesi a valle, ascoltiamo le reboanti dichiarazioni del team Ferrari che intende fare doppietta per riguadagnare punti su Verstappen, che partirà decimo. Infatti vince Verstappen e le Ferrari si notano soprattutto per i sorpassi che 'Ciàrls' subisce.
Classifica delle prime posizioni (da Uisp Modena)
Uomini
1 121 41:02 PIGONI Matteo TEAM MUD & SNOW ASD M 1974 B
2 45 42:39 DONATI Alessandro ATLETICA MDS PANARIAGROUP ASD M 1985 A
3 126 43:27 GRIBI Lotfi MODENA RUNNERS CLUB ASD M 1989 A
4 10 43:35 SARGENTI Massimo MODENA RUNNERS CLUB ASD M 1971 C
5 103 44:03 DALL'OLIO Christian ATLETICA CASTENASO A.S.D. M 1979 B
Donne
1 107 48:52 VENTURELLI Gloria ATLETICA MDS PANARIAGROUP ASD F 1979 F
2 43 54:10 CORTESI Silvia TEAM MUD & SNOW ASD F 1997 E
3 59 56:14 VENTURELLI Francesca PODISTICA FORMIGINESE ASD F 1979 F
4 9 58:55 LEPRI Daniela RUNCARD F 1975 F
5 31 1:01:53 GARAVALDI Simona ASS. POL. SCANDIANESE F 1971 G
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