Bondeno (FE), 29^ Na spadzada par Bunden
1° novembre – Ai confini tra le province di Ferrara, Modena e Mantova, a pochi km da quella Vigarano sede di tante gloriose maratone, attraversata da fiumi e canali di bonifica (ma il ponte principale sul Panaro, in centro, è ridotto al solo passaggio pedonale come in foto 7, costringendo le auto a deviazioni chilometriche), Bondeno ha messo in piedi quest’anno due competitive di buon livello: la prima, al suo esordio in aprile nella vicina frazione di Zerbinate (http://podisti.net/index.php/cronache/item/8575-zerbinate-di-bondeno-fe-1-trofeo-generalkoll.html ), questa invece una classica, dal nome in dialetto (“passeggiata”) come usava nel podismo dei tempi eroici, aperta anche ai non competitivi e preceduta da una lunga serie di competizioni giovanili su distanze variabili dai 300 ai 2500 metri: il tutto, regolato dalla voce di Michele Marescalchi (foto 10 e 13), quasi un enfant du pays sebbene residente da decenni a Bologna.
Alla competitiva sui 9,2 km, piuttosto nervosi con curve secche all’interno della cittadina, due km sull’argine sinistro del Panaro e prevalenza di piste ciclabili, talora un po’ accidentate, hanno preso parte 140 atleti di cui 28 donne (esattamente il 20%, quantità abbastanza bassa).
Il gentil sesso ha visto una gara a due risolta a favore della 38enne plurititolata Giulia Bellini (Corriferrara), che con 37:39 si è piazzata 43^ assoluta (a testimonianza di una qualità dei concorrenti maschi nettamente superiore), e prima donna con 43 secondi su Eleonora Grieco, 31enne della Polisportiva Nonantola, cullata a distanza dal suo talent-scout e allenatore Lorenzo Calza, in gara pure lui (37:20).
Più staccate le altre, regolate da una delle più anziane in gara (ma non dimostra affatto l’età, tanto meno in corsa), la dottoressa dietologa Chiara Mezzetti, tesserata Modena Runners e poco avanti alla compagna di squadra Simona Bedeschi, quarta (42:01 contro 42:42; entrambe in foto 29).
Tempi ‘lussuosi’ tra gli uomini, dove ha primeggiato Rachid Draoua, 28enne marocchino in forza alla Salcus di Occhiobello (RO), per la quale ha vinto poche settimane fa le prime due tappe della campestre Città di Ferrara: il suo 29:24 gli ha dato però un margine di soli 6” sul secondo, Luca De Francesco, quarantenne dei Modena Runners, che anche in questo caso ha preceduto un compagno di squadra, Giuseppe Castiello (30:02; foto 28).
Modena Runners, dunque, primi in una ideale classifica a punti che tenesse conto dei piazzamenti: sugli scudi anche il presidente Alberto Cattini, del 77, terzo dei suoi in 36:01 (foto 26). Curiosando tra le classifiche, noto che il più anziano in gara, il 75enne Gianni Felloni (Faro), è 85° con 44:44, dunque sotto i 5’/km; meglio di lui il 68enne Gianni Albertini (Centese) con 41:49. Se questi rientrano nelle categorie dei “fragili”, siamo a posto.
Tra le donne, la più “fragile”, Rossella Carletti da Vigarano, pure 68enne, mi è arrivata dietro per una manciata di secondi, mentre ero impegnato al massimo nello sprint da una Cristina di Calderara che ha l’età di mia figlia.
A fronte di 10 € d’iscrizione per i competitivi, ci è toccata una bottiglia di Sangiovese, mezzo kg di pasta e una zucca (sic), cui i meglio piazzati delle 8 categorie maschili e 7 femminili (categorie un po’ tirchie per gli anziani, intruppando in un solo gruppo le signore over 40 e i signori over 52) hanno aggiunto notevoli ceste alimentari.
C’è tempo per uno scambio di opinioni con Claudio Morselli dei Pico Runners, sul destino della classica Sgambada, prototipo delle “maratone popolari” come le si chiamavano nel secolo scorso, e su talune vicende più o meno edificanti del podismo fighetto del nostro tempo. Tiriamo avanti alla giornata, Bondeno è stato un piccolo ma bel momento.
Informazioni aggiuntive
- Da Giudici Uisp Modena (379 Scaricamenti)
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