Maurizio Lorenzini
appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner
Valencia, 10 k, corri in 29’59? Arrivi 150esimo
12 gennaio 2025. Livello pazzesco oggi alla 10 chilometri Ibercaja di Valencia, ma come è possibile? Parliamone.
Diamo prima qualche doveroso cenno di cronaca, per poi passare all’analisi del fenomeno Valencia, ormai diventata la miglior location possibile per correre forte.
Vittoria allo svedese Andreas Almgren, che con 26’54 realizza il record europeo; al femminile vince la keniana Hellen Ekalale, 29’30.
Andiamo in casa Italia: primo è Luca Alfieri (Casone Noceto), realizza il suo nuovo primato con 28’22, precedente 29’06 (Parigi 2024). Podio italiano che prosegue col forte interprete della corsa in montagna, il valdostano Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche) che chiude col record personale in 28’36 (precedente 29’03 Bergamo 2022). Terzo gradino in 28’53 per Mattia Padovani (Atl. Alto Lario), personale anche per lui (precedente 20'21).
Ma è doveroso scorrere la classifica perché pochi secondi dopo troviamo il bellunese Nikolas Loss, (Sicilia Running), chiude in 28’53, che costituisce il record personale; a seguire il compagno di scuderia Mustafà Belghiti, tempo 28’56, altro primato personale migliorato. Poi è la volta di Alessio Crocciani (29’16-Fiamme Azzurre); Vincenzo Agnello, altro atleta di Sicilia Running (giornata di grandi soddisfazione per il team del presidente Leonardo Lunetto), si migliora col tempo di 29’32, “aggiusta” tanti atleti grazie alla sua professione di massaggiatore ma trova sempre il tempo per correre forte. Andrea Elia (29’39-La Recastello).
Il podio femminile: prima italiana è Valentina Gemetto (Caivano Runners), 34esima assoluta in 32'39,, batte il suo personale per 7 secondi; seconda Gaia Colli (CS Carabinieri), tempo 34'27. Terza in 34'59 (a una manciata di secondi dal suo pb di 34'52) la modenese Giulia Vettor, atleta che viene da un 2024 spettacolare: primati su 3.000 e 5.000 metri, 5 e 10 k, mezza maratona, proprio qui a Valencia.
Tornando per un attimo agli uomini Francesco Nardone (30’12-Alpi Apuane). Ecco, voglio soffermarmi proprio su Nardone per fare qualche considerazione: con questo tempo si è classificato 177esimo. Miracolo a Valencia? Macché.
Si chiama progettualità, investimenti, visione, coinvolgimento di sponsor ed enti locali, scelta di percorsi dove davvero si corre veloce, senza obblighi di passare davanti al comune perché il sindaco deve farsi fotografare, oppure davanti all’azienda sponsor, situazioni che spesso implicano scelte di percorsi non ottimali; men che meno non si vendono pettorali al doppio o al triplo del prezzo per permettere a paracarri da 6 o 7'/km di partire a fianco degli atleti elite. Così come accaduto alla recente Milano 21 e pare possa capitare anche alla prossima Stramilano.
Ma ancor più importante è la capacità di attrarre atleti elite così come quelli che corrono (relativamente) più piano, che di certo non sono sponsorizzati da nessuno (quindi si pagano tutto, o quasi). Passa un messaggio fondamentale: vuoi correre forte… vieni qui, trovi tutto ciò che serve per fare il tuo personale. Badate bene, sono considerazioni che valgono per questa 10 k ma anche per la mezza e la maratona, sempre qui a Valencia. E stanno facendo proseliti: la mezza di Siviglia, gara relativamente giovane, nel 2018 faceva 7.900 classificati, nel 2024 sono arrivati al traguardo in 12.100. Qualità che trascina qualità e quantità; nel 2018 Salvatore Gambino è arrivato decimo in 1h10’, nel 2024, con lo stesso tempo sarebbe arrivato 100esimo. Ma anche il mondo amatoriale finisce per venire da queste parti, cambia il livello ma non cambia il concetto, qui si corre forte, e i numeri crescono.
Per la cronaca, oggi a Valencia ci sono stati 13.048 finisher, penso una delle 10 k più partecipate al mondo, certamente quella col livello tecnico più elevato. Investimenti e visione capaci di guardare lontano, alcuni bene informati mi dicono che a Valencia i prezzi per il soggiorno sono più che raddoppiati nell’ultimo triennio....
San Giorgio su Legnano (MI) - Vittorie al Campaccio per Nadia Battocletti e Telahun Bekele
6 gennaio 2025. 68 anni e non sentirli, anzi, un'edizione 2025 che ha fatto registrare il record di iscrizioni. Una manifestazione capace come poche di attrarre atleti di altissimo livello ma anche il mondo amatoriale.
Freddo, pioggia e fango sono stati il più classico dei contorni per una corsa campestre. Elementi che hanno certamente influenzato le prestazioni (in media un paio di minuti in più rispetto al 2023), tuttavia viene anche da pensare che il livello degli atleti non fosse allineato alle tradizioni del Campaccio.
Percorso sul quale ho avuto modo di correre anch’io, trovandolo modificato rispetto alla precedente edizione, con una salitina vigliacca in più ed un tracciato complessivamente meno filante (più curve); eppure per me migliore, perché aggiungeva qualche elemento tecnico in più a evidenziare le qualità degli atleti.
Gare elite precedute in mattinata da quelle riservate ai master, ma di questo ne ha già riferito il collega Rodolfo Lollini LEGGERE QUI IL SUO ARTICOLO.
Vince Nadia Battocletti (tempo 21’14), trent’anni dopo l’ultima vittoria italiana (Silvia Sommaggio) e questa è comunque una buona notizia, anche se già dopo il primo mille aveva preso il largo, ed è venuto così a mancare lo spettacolo in una gara che ha sempre visto duelli di alto livello, spesso risoltisi negli ultimi chilometri o addirittura metri. Secondo posto in 21’58 per Elisa Palmero (Esercito) e terzo per la finlandese Susanna Saapunki (US Malonno), forte interprete della corsa in montagna, per l’occasione in prestito in una corsa campestre. Sostanzialmente assenti le atlete africane, eccezion fatta per la burundiana Micheline Niyomahoro, classificatasi al quarto posto; questo elemento ha certamente contribuito a rendere la gara meno avvincente. Quinto, sesto e settimo posto rispettivamente per Michela Cesarò (22’20 – Carabinieri), Linda Palumbo (22’25 - U.S. Quercia), Adele Roatta (Bracco Atletica).
I VINCITORI DELLA GARA ELITE IN AZIONE : NADIA BATTOCLETTI E TELAHUN BEKELE
Gara maschile un po’ più combattuta, almeno sino a quando dopo il terzo giro l’etiope Tilahun Haile Bekele, vincitore una settimana prima della Boclassic, non ha deciso di aprire il gas e portarsi e guadagnare in breve un vantaggio rassicurante; vittoria in 31’32. Secondo posto per l’ugandese Oscar Chelimo (31’50) e terzo per il tunisino Mohamed Jhinaoui. Settimo posto e primo italiano Iliass Aouani (tempo 32’27 – Fiamme Azzurre) a seguire Luca Alfieri 32’24, Atletica Casone) e Pasquale Selvarolo (32’49 – Fiamme Azzurre).
UNA FASE DELLA GARA ELITE MASCHILE, PASSAGGIO PRIMO GIRO
Sempre entusiasmante il “contorno” alle gare internazionali, con il coinvolgimento di tutte le categorie giovanili, a cominciare dagli esordienti, per intenderci sono ragazzi e ragazze del 2014 e 2015.
Speakeraggio: a fianco del bravo ed esperto Paolo Mutton ottimo debutto in questa mansione per Lucilla Andreucci.
Ho avuto modo di conoscere Daisy Osakue, discobola italiana di livello internazionale (13esima nel ranking mondiale 2023), e la cosa mi ha fatto davvero tanto piacere; a prescindere dal suo grande valore come atleta è una bellissima persona, un sorriso ed un entusiasmo contagiosi, è il miglior spot certamente per l'atletica leggera ma più in generale per tutto lo sport. Complimenti Daisy!
Pioltello (MI) – Quinta ed ultima prova Trofeo Monga 2024
22 dicembre 2024. Si è corso oggi in quel di Pioltello, come da tradizione ha rappresentato la prova conclusiva, organizzazione a cura Athletic Team.
Un percorso che si avvicina maggiormente alle corse campestri che normalmente si corrono in pianura padana, quindi sostanzialmente piatto anche se uno strappo di pochi metri, ma piuttosto duro, ha reso più varia la prova dal punto di vista tecnico; fondo erboso e un po’ cedevole, ma complessivamente asciutto.
La classifica finale per team vede la vittoria al femminile per l’Athletic Team di Pioltello, che la spunta di misura (106 e 104 punti) sulla Canottieri Milano, terza posizione per il Runners Bergamo.
Invece al maschile è ancora una volta il GS Zeloforamagno a comandare la classifica finale, team plurivittorioso nel corso degli anni, aveva ceduto il primo posto all’Atletica Paratico nell’ultima edizione. Anche qui secondo posto per il Canottieri Milano e terzo per l’Athletic Team.
Nella prova odierna maschile vincitore assoluto è risultato il giovane e promettente Luigi Alessio Turrin (Atletica Valle Brembana), atleta del 2006 che ha già personali interessanti sui 5.000 metri (15’36) e 10.000 metri (31’57). Vittoria in volata di un nonnulla su Federico Scabini (Accademiatletica), sono infatti accreditati dello stesso tempo finale; terza posizione per Alberto Cavagnini (U.S. San Rocchino).
Gara femminile appannaggio di Monica Vagni (Atletica Paratico), già prima nella prova di Torre de’ Roveri; seconda Giulia Katiuscia, terzo posto Katiuscia Nozza Bielli, abbonata a questa posizione, che aveva già conquistato nelle precedenti prove di Torre de’ Roveri e Casalzuigno.
Si è quindi conclusa l’edizione numero 43, come dice il numero stesso si tratta di una delle manifestazioni di maggior tradizione nel settore della corsa campestre; certo non erano questi i numeri degli anni passati, in media oggi siamo poco sotto i 200 partecipanti. Anche vero che si tratta di un numero stabile, come a dire che gli aficionados continuano a scegliere il Trofeo Monga, questa potrebbe essere una base per rilanciare questa manifestazione, ma ci vogliono volontà, capacità e risorse, dato che diviene sempre più complicato organizzare le gare.
PREMIAZIONI FINALI DEL CIRCUITO, UNO DEI TANTI PODI, CATEGORIA SM65 DOMINATA DAL TEAM GS ZELOFORAMAGNO , DA SINISTRA ALBERTO PULICI, MARCO TORRENTE, CALOGERO ANGELO
Casalzuigno (VA) – 4^ prova Trofeo Monga, successi per Comelli e Soffientini
15 dicembre 2024. Dal Cross del Vallone a quello della Valcuvia, poco cambia come qualità quando ad organizzare è l’Atletica Verbano; “sfrattati” da Cittiglio non ci hanno messo molto a trovare una splendida alternativa, un percorso che ricalca il precedente, poco a che vedere con i piattoni delle classiche corse campestri padane, qui si sale e si scende di continuo, dentro e fuori dal bosco, personalmente mi piacciono di più, ma è chiaramente una questione di gusti.
Temperatura sotto lo zero alla partenza della prima gara, quella femminile, ma poi il sole ha fatto bene la sua parte; fondo compatto, al punto da rendere quasi superflue le scarpe chiodate.
Gara maschile letteralmente dominata da Andrea Soffientini (Dinamo Running), forse voleva sfogare qui la delusione di due maratone (Firenze e Reggio Emilia) non all’altezza delle sue capacità. Secondo posto per Marco Broggi (Daunia Running), terzo per Dario Perri (Bumbasina Run).
Invece la vincitrice assoluta tra le donne è stata Silvia Comelli (Canottieri Milano), che ha avuto ragione, sia pure a fatica, della sempre forte Ilaria Bianchi (La Recastello), terza posizione per Katiuscia Bielli Nozza (Runners Bergamo).
Ora manca solo l’ultima prova, quella che si correrà a Pioltello il prossimo 22 dicembre, organizzazione a cura dell’Athletic Team; alcune classifiche, sia individuali che di team, sono ancora incerte e comunque spesso il Monga ha fatto registrate sorprese.
UNA RAPPRESENTANZA DEL TEAM ZELOFORAMAGNO, IN TESTA ALLA CLASSIFICA ALLA PARTENZA DI QUESTA QUARTA PROVA
Antalya (TUR) - Grandi risultati degli azzurri agli europei di cross
8 dicembre 2024. Oro a Battocletti e anche a squadre, prima volta nella storia; oro nella staffetta mista con Arese, Zenoni, Parolini e Vissa. Argento per Yeman Crippa; prima ancora bronzo a squadre U20 femminile, con Arnoldo, Ribigini e Ferrari. Sono quindi tre ori, un argento e un bronzo.
I presupposti per fare bene a questi campionati europei c’erano tutti, e tutto è stato confermato sul campo: un bilancio entusiasmante, con tre ori, un argento e un bronzo.
Un cross un po’ anomalo rispetto alle consuetudini, sole e temperatura di 15 gradi. Percorso sostanzialmente piatto, salvo qualche breve salita e terreno piuttosto compatto, che ha ceduto leggermente solo nell’ultima prova, quella degli assoluti al maschile.
Torre de’ Roveri (BG) – 3^ prova di corsa campestre, Trofeo Emilio Monga
1 dicembre 2024. E’ andata in scena oggi la corsa campestre “Terre del Vescovado”, prova valida per il trofeo intitolato a Emilio Monga. Si è corso sul tradizionale percorso, su e giù per un vigneto gestito dall’azienda agricola che più volte in passato ha ospitato questa gara. Data l’assenza di pioggia che si protrae ormai da molti giorni, si è corso sostanzialmente sull’asciutto, al punto da rendere meno indispensabili le scarpe chiodate, forse un po’ più utili nella terza gara quando il terreno, complici sia il passaggio dei podisti che il sole, è diventato più scivoloso.
Un giro di poco più di 2 chilometri da ripetere due volte per le donne e le categorie over 60 e oltre, invece tre volte per quelle da SM35 a SM55. Un tracciato che presentava dolci salite e e discese.
Prossima tappa il 15 dicembre, a Casalzuigno (VA), prova che ha più che degnamente sostituito il Cross del Vallone (Cittiglio), un percorso che ha sempre ricevuto larghi apprezzamenti dai partecipanti, organizzazione a cura dell’Atletica Verbano.
Speaker della manifestazione Giampietro Boscani, chissà se avrebbe preferito correrla ... piuttosto che raccontarla.
Quinta ed ultima prova a Pioltello, 22 dicembre, organizzata dall’Athletic Team; nell’occasione ci saranno direttamente le premiazioni dell’intero circuito.
Classifica femminile, tutte le categorie, km 4
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1 |
279 |
VAGNI Monica |
1978 |
SF45 |
BS562 ATL. PARATICO |
17:51 |
|
2 |
224 |
RICCARDI Sveva Maria |
2003 |
PF |
BG135 G. ALPINISTICO VERTOVESE |
18:21 |
|
3 |
437 |
NOZZA BIELLI Katiuscia |
1975 |
SF45 |
BG472 RUNNERS BERGAMO |
18:53 |
Classifica categorie AM, SM60 e oltre, km 4
|
|||||||
1 |
445 |
MOTTINI Michele |
2008 |
AM |
BG747 ATLETICA DALMINE EDUCANDO |
16:07 |
|
2 |
274 |
MILESI Sebastiano |
2008 |
AM |
BG974 CUS BERGAMO ASD |
16:07 |
|
3 |
344 |
BOSIO Luciano |
1964 |
SM60 |
BS304 ATL. DI LUMEZZANE |
16:56 |
Classifica uomini, categorie SM35-SM55, km 6
|
|||||||
1 |
470 |
LAURIA Andrea |
1997 |
SM |
BG795 BERGAMO STARS ATLETICA |
21:34 |
|
2 |
247 |
PESENTI Cristiano |
2006 |
JM |
BG223 ATL. VALLE BREMBANA |
22:26 |
|
3 |
223 |
MARESCA Alessandro |
1989 |
SM35 |
BG135 G. ALPINISTICO VERTOVESE |
22:34 |
Maratona di Chicago: record del mondo donne per Ruth Chepngetich, 2h09'56!
13 ottobre 2024. Semplicemente incredibile ciò che ha fatto la keniana Ruth Chepngetich, un tempo davvero difficile da credere. Eppure è così.
Il precedente record, polverizzato di quasi due minuti, apparteneva all'etiope Tigist Assefa, che lo aveva realizzato a Berlino nel 2023 (2h11'53), un tempo che sembrava già stratosferico ed invece è durato decisamente poco.
Pazzeschi i passaggi, vedere sotto. Con 1h04'16 alla mezza, ha sfiorato il suo personale di 1h04'21 (anno 2021)... poi ha migliorato il suo primato in maratona (ottenuto nel 2022) di quasi 5 minuti.
Split | Time | Diff | min/km | km/h |
---|---|---|---|---|
05K | 00:15:00 | 15:00 | 03:00 | 20.00 |
10K | 00:30:14 | 15:14 | 03:03 | 19.71 |
15K | 00:45:32 | 15:18 | 03:04 | 19.60 |
20K | 01:00:51 | 15:19 | 03:04 | 19.59 |
HALF | 01:04:16 | 03:25 | 03:07 | 19.27 |
25K | 01:16:17 | 12:01 | 03:05 | 19.47 |
30K | 01:31:49 | 15:32 | 03:07 | 19.31 |
35K | 01:47:32 | 15:43 | 03:09 | 19.10 |
40K | 02:03:11 | 15:39 | 03:08 | 19.16 |
Finish | 02:09:56 | 06:45 | 03:05 | 19.51 |
https://podisti.net/index.php/commenti/item/12359-chicago-marathon-corsa-che-segna-la-storia.html
St.Moritz (SVI) – Si festeggiano gli anni … in corsa con la Pontresina Run
Quale miglior modo per sentire meno gli anni che passano, se non …correndoci sopra?
11 agosto 2024. Torno volentieri a correre la Pontresina Run, una gara forse meno popolare e nota della “Engadiner Sommerlauf “ (si corre lo stesso giorno, 25 chilometri da Sils a St.Moritz) ma certamente altrettanto bella. Sono 12 chilometri con dolci ondulazioni, ma anche qualche “tirone” niente male. Alla fine il dislivello è comunque trascurabile.
Insomma, un gran bel … mangia e bevi, così come lo ha definito l’amico Tommaso Ravà; a proposito, ottavo assoluto e primo di categoria, tempo 47’40, mica male.
Alla partenza ritrovi diversi amici: come già detto Tommaso Ravà, ma anche Gualtiero Falco, classe 1967, qui corre ancora poco sopra i 4’/km. C’è anche Luca Ferretti, direttore di gara di Stralugano (in calendario il 28 e 29 settembre). Doverosa la menzione per Giulia Vettor, forte atleta modenese, chiuderà con un ottimo secondo posto assoluto.
QUI CON LUCA FERRETTI
Il percorso: partenza dal centro di Pontresina e subito 5/600 metri di salita da affrontare con giudizio, seguiti da un bel tratto nel bosco. Fino al km 4 si corre bene, anche in leggera discesa, ma poi segue una prima salita, direi facile, di circa 800 metri. Successivamente si corre in falsopiano, un tratto anche aperto dove si avverte il caldo, ma è una splendida giornata, non è una cattiva idea guardarsi attorno, lo scenario è unico. E’ dal km 7 al km 8,5 che le cose si complicano un tantino: si sale quasi sempre, pochi tratti dove si riprende fiato, ma per il resto pendenze dal 10 al 15%. Non è vietato camminare.
UN BELLISSIMO TRATTO DEL PERCORSO, UNO DEI TANTI
Dopo diventa tutto più facile, certo se non ti sei giocato le gambe in precedenza. Quando esci dal bosco e vedi il lago di St.Moritz sai che non manca molto, anche se quel tratto in cui ci giri attorno sembra … non finire mai. Tuttavia bello , e poi vedi sempre l’arrivo sullo sfondo.
Arrivo che è sempre festoso, dentro il villaggio del St.Moritz Running Festival; lo speaker Christian Graf chiama tutti, uno per uno, una cosa che fa piacere e sentire importanti. Se poi parte un “happy birthday”, svanisce la fatica per fare posto all’emozione; non solo, dopo salgo sul palco delle premiazioni e ricevo un dolce tipico della zona, la Engadiner Nusstorte; la gente applaude, e non solo gli italiani.
Vielen dank Anne-Marie Flammersfeld (presidente del Comitato Organizzatore), arrivederci al 2025.
Curon Venosta (BZ) – Giro lago di Resia, corsa, spettacolo ed emozioni
ANTEPRIMA SERVIZIO FOTOGRAFICO - Chissà se si viene a questa manifestazione per la corsa o per tutto ciò che succede intorno ad essa? Già, perché ci sono tante cose per cui vale la pena esserci
13 luglio 2024. Mia prima volta ad una manifestazione nata nell’anno 2000 ed ora ho capito le ragioni della tanta notorietà e del notevole apprezzamento, eppure arrivare da queste parti non è certamente comodo per la maggior parte delle persone; quindi … ancor più merito a chi ha avuto l’idea di metterla in piedi (Gerald Burger), portarla avanti nel corso degli anni e farla crescere sempre di più.
Percorso bello e vario, ma vediamolo nel dettaglio: primi 3 chilometri in leggera discesa, ma non te ne accorgi per il vento contrario. Al km 4 giri sul ponte della diga, e qui non puoi non soffermarti un istante ad osservare il panorama: a nord tutto il lago di Resia sino all’omonima cittadina, a sud l’altro lago, San Valentino alla Muta (il giorno precedente ho fatto un giro intorno, altrettanto bello anche se meno famoso). Dal quinto al nono chilometro si susseguono numerosi saliscendi, sono brevi tratti con pendenze molto contenute, si digeriscono bene. Un po’ più indigesta la salita al km 9, sono circa 300 metri ma con una pendenza media che stimo intorno al 15%; beh, non è vietato e nemmeno poco dignitoso camminare per qualche tratto. Si corre sempre a fianco del lago e la sua vista, unita a quella delle montagne circostanti, aiuta non poco, anche se fai fatica. Si passa per la cittadina di Resia e da qui, di tanto in tanto, intravedi la torre del famoso campanile parzialmente immerso nell’acqua. Mancano ancora circa quattro chilometri ma la strada tende leggermente a scendere, anche questo aiuta. L’arrivo è davvero festoso, festosissimo, un sacco di gente che ti applaude, ti incita. A dire il vero lungo tutto il percorso i “bravo!” li ho sentiti tante volte.
Tutto molto bello.
I “dettagli”: addirittura cinque ristori, sono comunque serviti nonostante una giornata perfetta per correre, col sole spesso nascosto tra le nuvole. Davvero bello che la maggior dei volontari fossero ragazzi e ragazze, si prestavano con un entusiasmo infinito. Ristoro finale: un sacchetto con dentro un po’ di tutto (incluso un bicchiere per i liquidi, un bel risparmio di plastica) poi mele, banane e cocomeri in quantità industriale.
Bravi gli speaker Guenter e Tania, italiano, inglese e tedesco, giusto così, c’erano partecipanti di tante nazioni.
La bella, bellissima anteprima del giro del lago è stata la gara di bimbi/e ragazzi/e. E qui mi si apre il cuore, in quanto istruttore ed appassionato del settore giovanile. Ogni gara dovrebbe comprenderli, fossi nella federazione di atletica leggera lo imporrei … da regolamento.
Premiazioni rapide e poi … e poi via col terzo tempo, spettacolare, forse una delle principali ragioni del successo di questa manifestazione: si mangia, si beve, si balla, nel mentre si rivedono sul grande schermo tantissime immagini dei partecipanti in gara e gran chiusura coi fuochi artificiali, quest’ultima cosa mi mancava ad una gara podistica.
Antonino Lollo guida il gruppo al 1° km - ph Simone Marani/Racephoto.it
Per il resto la cronaca della gara LA POTETE LEGGERE QUI, mi limito a rilevare le ottime prestazioni di Sara Bottarelli e Antonino Lollo, secondi in classifica, ma anche il sesto ed ottavo posto rispettivamente per Matteo Bradanini e per l’eterno Markus Ploner, e il quarto di Giulia Sommi.
Sara Bottarelli al 14° km - ph Martino Zucchini/Racephoto.it
ANTEPRIMA SERVIZIO FOTOGRAFICO
Neustift (AT) – La mia Stubai Ultratrail … dalla parte del sole
Una bella corsa per aprire il ricco menù di gare Stubai Ultra Trail.
28 giugno 2024. Per la mia prima SUT (Stubai Ultra Trail) ho scelto questa distanza, la più facile all’interno del programma, sono comunque 15 chilometri e 700 metri di dislivello, che se poi ti alleni solo nella pianura padana possono diventare davvero tanti.
Il termine Sunnenseit’n deriva dal dialetto locale e si traduce più o meno “dalla parte del sole”, oppure “dal lato soleggiato” (solatìo) della valle Stubai; in effetti batte sempre il sole, e la giornata è piuttosto calda, meno male che si corre ( e cammina!) spesso all’interno dei boschi.
Partenza alle 16.00 di venerdì 28 giugno, dalla bella cittadina di Neustift (985 metri di altitudine), siamo a pochi chilometri dal confine italiano, passo del Brennero; anche per questo un po’ stupisce la scarsa presenza di partecipanti italiani. Accesso all'area partenza previa punzonatura e controllo del contenitore di liquidi, ai ristori mancheranno i bicchieri, un bel risparmio di plastica.
Il percorso e la mia personale esperienza.
Il primo chilometro è un po’ cattivello, perché superi 100 metri di dislivello per poi perderli nella successiva discesa, ma poi segue un bel tratto di circa 3 chilometri che tende sempre a scendere su sentieri di montagna in ottime condizioni, poco prima si è passati dal “lato soleggiato” della valle, dopo aver attraversato la strada statale. Una curiosità: nessuno spiegamento di forze particolari a fermare il traffico, solo qualche volontario; le persone scendono dalle macchine in diligente attesa e applaudono chi corre…chissà perché questa cosa mi colpisce.
E’ dal km 4 al km 6 che le cose si complicano parecchio, sono quasi 300 metri di dislivello, quindi una pendenza media del 15%; alla fine risulterà la parte più faticosa di tutto il percorso. Tanti gradini, benedetti o maledetti secondo i punti di vista. Da qui si susseguono salite e discese mai troppo impegnative, sempre tra 1200 e 1300 metri di altezza, sino a raggiungere il punto più spettacolare del percorso; il ponte sospeso, lungo 105 metri e alto 50. Impossibile non fermarsi ed ammirare gran parte della valle Stubai e le cime che la dominano.
Una discesa, a tratti molto ripida, riporta verso il fondo valle; ad un certo punto vedi la torre della chiesa di Neustift, saranno 500 metri in linea d’aria, pensi che ormai è fatta, ma il GPS dice che sei al km 12…invece la distanza della gara è di 15; ed infatti si torna a salire. Un bel giro panoramico dove hai sempre la cittadina poco sotto. Arrivo oltre un’ora dopo il primo, ma applausi e incitamenti non mancano, ne’ qui, ne’ lungo tutto il percorso.
Bella corsa (e camminata), davvero una bella esperienza.
PARTENZA E ARRIVO, SUNNENSEIT'N TRAIL
Ho scritto che questa Sunnenseit’n era solo un antipasto, infatti nella notte (da Innsbruck) e la mattina successiva (da vari punti della valle Stubai) sono partite tutte le altre gare: K67 (67 km, dislivello +/- 5110/2810); K31 (31 k, dislivello +/- 2630/720); K 18 (18 km, dislivello +/-1796/75); K8 (8 km, dislivello +/- 1210/35).
Tutte queste gare arrivano al ghiacciaio Eisgrat, 2900 metri di altezza; non potevo mancare ed infatti ci sono arrivato anch’io. In funivia, si intende!
Arrivederci al 2025, magari mi preparo meglio e … allungo