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Giu 30, 2024 Ufficio Stampa Evento 453volte

Saint Jacques (AO) – 3^ SkyClimb Mezzalama, vincono Pivk/Boffelli e Fatton/Perrier

Tadei Pivk e William Boffelli Tadei Pivk e William Boffelli ph Stefano Morselli/Racephoto.it

ANTEPRIMA GALLERY FOTOGRAFICA - 30 Giugno - li italiani Tadei Pivk e William Boffelli vincono la terza edizione dell’iconica gara valdostana. Al femminile tutte dietro alla coppia svizzera Marianne Fatton e Gaelle Perrier.  Quest’anno niente Castore, il comitato organizzatore, visto la perturbazione di ieri e il meteo di questa mattina ha optato per il “piano b” che prevedeva comunque un itinerario spettacolare e alpinistico in vero Mezzalama Style che ha portato gli atleti ai 3585m del Quintino Sella. Tutto come da programma, invece, per la prima vertical andata in scena sull’itinerario di sola salita con arrivo al Rifugio Guide di Ayas (3.400 mslm).


Passaggio sotto al rifugio "Quintino Sella al Felik" - ph Emanuele Caleffi/www.racephoto.it

Alle 7:00 di questa mattina fuoco alle polveri per la terza edizione di SkyClimb Mezzalama con una variazione del percorso che è stata fatta per garantire il regolare svolgimento della manifestazione e soprattutto non far correre rischi inutili sia alle 90 squadre iscritte, sia ai numerosi volontari dislocati lungo il percorso.

A tagliare il traguardo per primo è stato il team composto dagli azzurri Tadei Pivk e William Boffelli con il tempo di 2h39’20’’, in seconda posizione con un distacco di 13’ dai vincitori sono arrivati gli italiani Paolo Bert e Lorenzo Rostagno mentre al terzo posto, ancora azzurri, con Andrea Prandi e Iacopo Leonesio che hanno chiuso in 2h53’44’’.


Tadei Pivk e William Boffelli - ph Martino Zucchini/www.racephoto.it

In campo femminile il successo è andato alle svizzere Marianne Fatton e Gaelle Perrier che in 3h41’48’’ hanno completato la gara. Dietro di loro, in 3h56’46’’, il team francoitaliano di Noémie Grandjean e Camilla Calosso, terzo posto con il tempo di 4h02’53’’ per le francesi Mélanie Nobs e Lucile Ochs.


Marianne Fatton e Gaelle Perrier - ph Martino Zucchini/www.racephoto.it

La scelta di spostare la gara da sabato a domenica era già stata fatta mercoledì nell’ottica di evitare una perturbazione importante. Nella serata di sabato, visto il perdurare dell’instabilità metereologica si è giustamente deciso di evitare la salita al Castore: «L’incertezza meteo ci ha fatto decidere di non salire in quota – commenta la Guida Alpina Adriano Favre – ma optare per un percorso comunque tecnico. Le squadre sono partite regolarmente da Saint Jacques ma invece di arrivare fino al Rifugio Guide di Ayas poco dopo il Pian di Verra Superiore hanno deviato verso la Bettolina percorrendo in parte la traccia normale che va verso il Quintino Sella e poi, piegando verso sinistra, sono sbucati all’inizio dell’itinerario classico attrezzato che porta al rifugio a quota 3585 metri. Dal Sella sono scesi verso Gressoney la Trinité abbassandosi di quota di circa 300 metri su una traccia creata appositamente per l’evento e possibile solo per una primavera ricca di precipitazioni. Qui, infatti, normalmente d’estate c’è una pietraia, ma ora con la neve è stato possibile disegnare un percorso molto interessante. Dopo questa prima parte di discesa le squadre sono risalite verso il colletto sopra la Bettolina, poi giù verso il Colle della Bettaforca, Resy e infine Saint Jacques».

Ph Stefano Morselli/www.racephoto.it

La modifica dell’itinerario ha ridotto i metri di dislivello che sono diventati così 1900 invece che 2500 in salita, ma la fatica e il livello tecnico della gara non hanno certo subito variazioni di rilievo. Senza il transito sugli oltre 4000 metri del Castore i partecipanti hanno potuto gestire lo sforzo in modo diverso forzando il ritmo lungo quasi tutto il tracciato. 


Ph Stefano Morselli/www.racephoto.it

Tutto come da programma, invece, per la Vertical che è partita mezz’ora più tardi, sempre da Saint Jacques con l’arrivo al Rifugio Guide di Ayas a quota 3.400 metri.
In campo maschile la vittoria è andata a Andrea Gorret che è arrivato al Rifugio Guide di Ayas fermando il cronometro dopo 1h33’38’’ di gara. In seconda posizione, con un ritardo di 3 minuti dal vincitore, il bergamasco Giovanni Zamboni. Terzo Matteo Rodigari in 1h37’46’’.


Al femminile successo per la lecchese Barbara Sangalli in 1h53’22’’, seconda la serba Sladjana Zagorac con il tempo di 1h54’, terza la valdostana Elisa Arvat che ha tagliato il traguardo dopo 1h56’26’’.

ANTEPRIMA GALLERY FOTOGRAFICA 

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