Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Giu 29, 2025
Vota questo articolo
(0 Voti)

Castelnovo Monti (RE): alla “Preda”, siate felici!

Paolino e Assunta sotto la Preda Paolino e Assunta sotto la Preda Roberto Mandelli

29 giugno 2025. Doverosamente premetto i risultati dei primi.  

Uomini:

1) Patrick Francia (Atletica Reggio), 55'37 2) Fabio Ciati (Atletica Reggio), 55'53 3) Simone Corsini ( MDS Panaria), 57'21  

Donne:

1) Vittoria Vandelli (La Fratellanza), 1:08.10 2) Eleonora Chiara Turrini (La Guglia Sassuolo), 1:12.33 3) Silvia Torricelli (Tricolore Sport Marathon), 1.12.36 

 -----------------------

Era l’8 luglio del 2000 quando a Castelnovo ne’ Monti, località reggiana a 700 metri sul mare, celebre perché addossata alla Pietra di Bismantova, ma anche beneficiata da un eccellente impianto sportivo con tanto di perfetta pista di atletica, si disputò il primo Gir dla preda (allora non ci si vergognava dei nomi in dialetto), in pratica la circumnavigazione allargata del nobile scoglio celebrato da Dante, su una distanza dichiarata di 16,5 km.

Chi scrive c’era, e ci tornò anche l’anno dopo, il 24 giugno del 2001, quando la corsa costituì una delle tre tappe del “Giro del Parmigiano-Reggiano”, officiato allora come ora da Roberto Brighenti. Se non fosse scritto nella mia agenda, stenterei a credere nel mio tempo di 1.21:26 che, sommato agli altri tempi del “Giro”, mi valse un premio di 50mila lire (un’inezia rispetto alle 240mila vinte da mia moglie, prima assoluta, che quei soldi li fece fotocopiare a colori e mettere in quadro). Oggi sarei arrivato nono assoluto, appena dietro il mio compaesano e compagno di squadra Giuseppe Castiello, e davanti all’altro collega MRC Filippo Capitani…

Ventiquattro anni dopo, è il caso di rinfoderare i sogni di gloria contentandosi di una partecipazione non competitiva: d’altronde, se non esistono premi di categoria ma solo per i primi 50 assoluti e 30 assolute, ci si chiede se valga la pena di spendere 20 euro per “vincere” alla fine un salame, premio destinato a 62 degli 80 premiati totali, che sì e no ripaga il costo del pettorale (cercando sul web, dalle parti di Roberto Mandelli si trovano anche prezzi inferiori ai 18 euro al chilo, https://www.ortofrutticolamonzese.it/product/salame-nostrano-int-1kg-meta-500g-al-kg/#:~:text=%E2%82%AC5.50%20a%20conf.).

È ovvio (non a Giangi, ma a tutti gli altri) che il valore di una gara non si misura dal premio, però il mio amico Ideo Fantini (oggi tra gli organizzatori, o perlomeno i collaboratori) ricorda bene che nella prima maratona del Ventasso, un anno dopo e a pochi km da qua, lui vinse tre salami e io due, semplicemente per i nostri piazzamenti da M 50.

Per la cronaca, oggi l’iscrizione non competitiva da 3 euro dava diritto a un kg di gramigna “paglia e fieno”: teoricamente, si sarebbero dovuti percorrere solo 5 km, ma chi fa 130/150 km a/r in auto (o in moto, nel caso di Rambo Benassi) per correrne solo 5?? Giusta, comunque, la “punizione” inflittami al traguardo (malgrado la tentata intercessione affettuosa di Paolo Giaroli), di non farmi transitare sotto lo striscione ma deviarmi a lato, passando sotto silenzio questo anonimo, anzi vergognevole, arrivo. Mentre Cecilia Gandolfi, competitiva che mi ha preceduto di un centinaio di metri, per tutto il suo giro di pista finale è stata giustamente celebrata da Roberto Brighenti, che per lei ha sciorinato raffinati giochi verbali degni di Bergonzoni al Festival Filosofia: “ha messo la freccia e non l’ha più tolta! Arriva coi suoi occhiali da sole, sola!”.

Il nostro gruppetto di modenesi in trasferta senza pretese si era ricompattato intorno al km 12, dove stava il terzo ristoro e il “cancello” fissato in 1h30 (sulle 2h30 di tmax finale) sotto la sorveglianza di Paolo Giaroli, che però lo aveva già elevato di 10 minuti causa clima (stavamo tra i 26 e i 29,5 gradi). Ci rientravamo in abbondanza, e ci siamo persino fermati per le foto: Emilia Neviani in verde col suo scudiero Alberto Tollari della Guglia, Assunta Fava con Paolino Malavasi quale scudiero, Cecilia il cui scudiero Italo era al km 5 a fotografare, più un paio di non identificati (chi vuole, veda l’album messo insieme da Mandelli Podisti.Net Photo Gallery | 29.06.2025 Castelnuovo Monti (RE) - 24^ Giro della Pietra di Bismantova - Foto di Daniela Gianaroli e AA VV, alle foto 25-30, 33-35).

Mentre per tutti gli altri vanno viste e riviste le centinaia di foto trasmesse tempestivamente da Nerino Carri ( https://podistinet.zenfolio.com/p1015442473 )  e Domenico Petti (https://podistinet.zenfolio.com/p937529278), con un piccolo supplemento personale di Italo Spina e degli amici del MRC.

Si era partiti puntuali alle 9, con gli auguri a Pietro Boniburini che oggi compie 74 anni e prega di risparmiargli le ironie sulla Juve; ironie che invece vanno alla corsa reggiana di ieri, “da Reggio alla Reggia”, con ben 8 classificati (ovviamente ha vinto la Morlini, prevalendo su due rivali in tutto; mentre i maschi erano addirittura 5, regolati da Francesco Denaro che tre giorni prima aveva vinto la staffetta di Correggio). Devono essere delle teste quadre, anzi cubiche, all’ufficio sport del comune di Reggio, per programmare una corsa alle 16,30 del 28 giugno, con temperatura di 37 gradi: ma sembra che i politicanti si fossero riservata la serata per altri festeggiamenti, e la salute dei podisti può andarsene via, insieme al buon senso.

A Castelnovo, Brighenti ci invita a vestirci di bianco, catechizza debitamente i non competitivi a non intralciare, e finalmente saluta il via con “siate felici!”.

Dopo la salita dalla conca degli impianti sportivi, la strada ricalca alla rovescia il tracciato seguito dal Giro d’Italia nella tappa qui conclusa e propagandata dalla Rai come se si fosse saliti sulla Pietra (in realtà, alla base: in cima alla Pietra ci sono i luoghi descritti nelle foto 42-52, decisamente poco ciclabili).

Al km 5, dove è appostato Italo, si devia a sinistra (sud-est) verso il traguardo volante di Vologno, circa a metà gara; poi ci si riavvicina alla Pietra, sempre su strada chiusa alle auto, e stavolta dal lato soleggiato; ma i ristori sono belli freschi, e verso il finale un benemerito residente offrirà le deliziose minigoccioline della sua doccia artigianale.

Cecilia mette la freccia, per dirla alla Brighenti, e se ne va (vabbè, siamo sui 7’ a km, che diventeranno 6:30 nella discesa finale); Paolino e Assunta tengono un ritmo sufficiente per starmi cinquanta metri avanti, qualche altro dei non comp si ferma all’ingresso dello stadio oppure raggiunge direttamente, contromano, la zona ristoro e spogliatoi sotto la tribuna; mentre lo speaker Roberto da Rubiera si sposta in zona premiazioni per far salire sul palco i primi. Gli arrivati con cronometro sono 318 (87 donne), risultato lusinghiero e meritato (crepi l’avarizia).

Ce ne fossero, di gare come questa.

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: R. Mandelli, D. Gianaroli, I. Spina
Fonte Classifica: IRunning

Lascia un commento

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina