Podista ucciso in Sud Sudan perché cattolico
Immagini dell'ucciso
R. Mandelli, da Facebook
Ucciso mentre correva. Anthony Surur Mbolo, 62 anni, è stato eliminato il 1° marzo a Juba in Sud Sudan. Un posto orribile, dove la libertà di espressione e i diritti umani sono calpestati da anni.
Surur era ingegnere e architetto (si era laureato all’università di Khartoum), padre di nove figli, progettista di numerose chiese in un Paese dove è imposta una vera e propria dittatura religiosa. In preparazione alla visita di papa Francesco di inizio febbraio 2023 aveva disegnato una statua, usata poi alla messa papale. Era solito frequentare con la famiglia la cattedrale della città intitolata a Santa Teresa di Lisieux, nel quartiere Kator, e faceva parte della Legio Mariae. Questa la sua pagina Facebook, aperta da un’immagine della Madonna col cuore trapassato: https://www.facebook.com/sururu/
Il sicario (di cui difficilmente si saprà il nome) ha studiato le abitudini sportive dell’architetto, lo ha atteso all’uscita di corsa mattutina e lo ha freddato con tre colpi d'arma da fuoco. Surur era solito lasciare casa attorno alle 5 del mattino. Il suo corpo è stato ritrovato a poche centinaia di metri dalla sua abitazione nel quartiere Hai Majo, situato nel quadrante sud-est della città di 400mila abitanti, capitale del Sud Sudan. In tasca una corona del rosario e un po’ di denaro.
La polizia locale sta investigando per ricostruire l’accaduto. Mons. Santo Laku Pio Dogale, vescovo ausiliare di Juba, ha detto che Anthony Surur era “un'icona della pace", un uomo capace di costruire ponti tra le persone. Il presule ha condannato le “barbare uccisioni” di civili innocenti da parte di uomini armati che spesso rimangono impuniti.
Di questo atto, che definire “arrogante” è il minimo, non troviamo notizia nei nostri mezzi di comunicazione nazionali, ma lo riferiamo noi perché estimatori delle libertà e dello sport.
(Fa eccezione la testata https://agenpress.it/sud-sudan-ucciso-lartista-che-ha-disegnato-la-statua-per-la-messa-di-papa-francesco/ ).
Il Sud Sudan, secondo vari rapporti passati e recenti delle Nazioni Unite, è un luogo dove non c’è sicurezza, anche a causa degli interessi delle forze che dovrebbero garantirla. Il direttore della Polizia nazionale ha dichiarato che 110 poliziotti, compresi alcuni ufficiali, sono stati arrestati tra il 2020 e il 2022 per crimini sessuali. In un’informativa resa pubblica il 2 aprile, esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno affermato che diversi funzionari del Sud Sudan, tra cui un governatore, hanno perpetrato gravi violazioni dei diritti umani e dovrebbero essere giudicati in tribunale.
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