Modena: lezioni universitarie di corsa
20 giugno - Chi ha detto che all’università ci sono solo professori del calibro del rettore di Unistrasi, più bravo nei talkshow che a parlare dell’unica cosa che sarebbe abilitato a conoscere? Almeno fa eccezione Modena (con la tardiva appendice di Reggio), dove i piani superiori dello sport sono affidati a Isabella Morlini, e la parte pratica è gestita nell’egregio impianto del CUS di via Campi, a metà strada tra l’ospedale, il centro Ferrari per le indagini diagnostiche più sofisticate, la medicina rigenerativa e le facoltà scientifiche tra cui la rinomata Ingegneria meccanica.
Bene, adesso nell’ “offerta formativa” c’è anche il podismo, presentato alla cittadinanza nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno di primavera (astronomicamente parlando), con un raduno e corsetta gratuita (strano che Giangi non sia venuto), sulle piste ciclabili della periferia est di Modena (evitando la ciclopedonale di via Gottardi, da un decennio ridotta in stato indecente e pericoloso; ma è importante la manutenzione delle ciclabili che portano alla Coop, di quelle per podisti chissene*?).
Le nostre guide sono stati due giovani sposini che esibivano il loro piccolo Leonardo nato da 26 giorni, con le sue gambine ancora delle dimensioni di stecchi, e talmente buono che per due ore non l’abbiamo mai sentito (peccato, perché non vedevamo l’ora di prenderlo in braccio tutti noi!). Quanto ai genitori, si tratta di Katia e Andrea Baruffaldi, quest’ultimo atleta di valore, classe 87 con 33:30 sui 10 km, 1.13:25 nella maratonina, e adesso responsabile della squadra di atletica dell’Unimore (insomma, il DT che deciderà se selezionare la Morlini o … Minerva ai prossimi meeting).
Intanto, prima del via per una corsa o per il tracciato dei camminatori di 5 km dichiarati (un po’ scarsini) ci è stata fatta fare tutta la ginnastica o lo stretching che si dovrebbero ma non facciamo mai. E dopo la corsa, lezioni di tecnica: lunghezza del passo, appoggio del piede, posizione della testa (che abbiamo imparato costituire il 17% del peso corporeo, dunque va inclinata al modo giusto), movimento delle braccia, equilibrio su un piede solo ecc., e fare passi corti perché si va più forte, e non rullare perché significa che vai troppo piano… Tutte cose che sui manuali forse ci sono, ma è ben altro praticarle sul prato col Baruffaldi che ci corregge e fa vedere come andiamo più forte e fatichiamo meno se il nostro piede atterra sulla verticale del ginocchio e non più avanti…
E le signore principianti, come una top new entry, Simona Malagoli la ceramista, che corre da un anno e pensa già a dove esordire in maratona, hanno imparato, come ha imparato la gloriosa Roberta Mantovi che corre, non dirò da otto lustri ma quasi. E perfino il feldmaresciallo Di Prinzio che sta andando al Fassa running, e Mastrolia che esibiva la sua maglia sexy e vantava trascorsi amatorii (la mia prima figlia è nata perché faceva troppo freddo a Ferrette…), si sono disciplinatamente messi agli ordini eseguendo le flessioni e il sollevamento su un piede e le respirazioni giuste. E speriamo di ricordarcelo la prossima volta che correremo, oppure Andrea & Katia riprenderanno a insegnarlo dopo la pausa estiva con dei corsi continuativi.
Lascia un commento
I commenti sono a totale responsabilità di chi li invia o inserisce, del quale restano tracciati l'IP e l'indirizzo e-mail.
Podisti.Net non effettua alcun controllo preventivo né assume alcuna responsabilità sul contenuto, ma può agire, su richiesta, alla rimozione di commenti ritenuti offensivi.
Ogni abuso verrà segnalato alle autorità competenti.
Per poter inserire un commento non è necessario registrarsi ma è sufficiente un indirizzo e-mail valido.
Consigliamo, tuttavia, di registrarsi e accedere con le proprie credenziali (trovi i link in fondo alla pagina).
In questo modo potrai ritrovare tutti i tuoi commenti, inserire un tuo profilo e una foto rendere riconoscibili i tuoi interventi.