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Set 10, 2024 978volte

Presentata sulla pista di Fiorano la "Mezza Maratona d’Italia"

Maranello/Fiorano Modenese, 10 settembre – Presentata questa mattina, nell’area Hospitality, ovvero salone di rappresentanza della Ferrari a ridosso della pista di Fiorano (esattamente nel punto di confine tra i comuni di Fiorano e Maranello), la “prima edizione” della Mezza Maratona d’Italia – Memorial Enzo Ferrari, di cui è stata ufficializzata la data del 30 marzo 2025 che Podisti.net aveva già anticipato esattamente un mese fa: http://podisti.net/index.php/notizie/item/12077-maranello-il-30-marzo-2025-si-correra-la-mezza-maratona-d-italia.html

A grandi linee, il percorso ricalcherà quello di quasi tutte le edizioni della maratona dal 1999 al 2016 (come è noto, la maratona era nata dal 1988 come Maratona di Carpi, portando solo dal 1999 la partenza a Maranello con percorso in linea che attraversava Modena). Almeno dal 2012 (l’anno del terremoto emiliano) le si era affiancata una mezza maratona, che si concluse una prima volta davanti al Museo Ferrari di Modena, e successivamente al Parco Ferrari, ex autodromo di Modena, nei pressi della sede della Fratellanza 1874.


Le novità concernono l’affiancamento di due percorsi non competitivi di 5 e 10 km, che partendo insieme alla gara maggiore davanti al Museo Ferrari di Maranello, percorreranno poco meno di un km all’interno della pista di collaudo, per poi attraversare i luoghi della storia della fabbrica automobilistica e ritornare al luogo di partenza-arrivo (i 10 km transiteranno anche dalla zona pedecollinare dove si trova il nuovo “Parco dello Sport”, al cui sviluppo contribuiranno i proventi delle iscrizioni e sponsorizzazioni: peccato che in questo parco non sia previsto almeno un pistino per podisti, mentre c’è già un “pump track” che suppongo riservato a mezzi su ruote).

La mezza maratona invece si dirigerà verso Modena, attraversando Formigine come da tradizione, e arriverà in piazza Roma davanti al Palazzo Ducale: ma non è ancora deciso da che parte ci arriverà, cioè se direttamente da sud passando di fianco al Duomo e a Piazza Grande per imboccare via Farini (cioè alla rovescio del percorso antico verso i km 19-20), oppure se ricalcherà il percorso voluto da Ivano Barbolini, che fin dalle prime edizioni raggiungeva il Palazzo Ducale da nord per corso Vittorio Emanuele, attraversava l’atrio del palazzo coi cadetti schierati, indi per via Farini e via San Carlo raggiungeva Piazza Grande da dove immettersi infine in via Emilia con direzione via Romana-Soliera-Carpi. Sotto l’assistenza tecnica della Fratellanza 1874, dipenderà dalle condizioni della viabilità locale e soprattutto dalla concessione dell’Accademia Militare di attraversare la propria area (chi scrive ricorda una confidenza di Ivano Barbolini: quando quel percorso fu misurato, i due portoni dell’Accademia erano chiusi, e si dovette introdurgli sotto un metro a nastro metallico, fino all’uscita dove aspettava la bicicletta del misuratore ufficiale).

Sono previsti pacer per i tempi di 1.20/1.30/1.40, navette per il rientro dopo l’arrivo a Maranello, dove si svolgerà la festa finale. La tassa d’iscrizione prevista fino a questo 31 ottobre è di 26 euro più spese di gestione Endu per tesserati Fidal o Runcard (no ai tesserati dei soli Eps); stessa cifra anche per gli stranieri non tesserati. Per la 10 km non comp ma cronometrata saranno 13 euro più spese, per la 5 km “family run” 9 euro (decisamente troppi, ci permettiamo di dire; come aggiungiamo che il tetto massimo di 2500 iscrizioni alla 21 km sembra alquanto chimerico, se pensiamo che la “prima” del 2012 fu finita da 822 atleti).


Tra i presenti alla manifestazione, oltre al padrone di casa Piero Ferrari e ai dirigenti di Master Group Sport che organizzano l’evento (incluso Giovanni Carnevali, anche general manager del Calcio Sassuolo), ed alle autorità politico-amministrative, il campione europeo Yeman Crippa e l’olimpionica di maratona a Parigi Rita Cuccuru, Gianni Demadonna e soprattutto Stefano Mei, riconfermato presidente della Fidal: che anche a seguito di domande dei giornalisti si è augurato di avere un quadriennio presidenziale più ‘tranquillo’ dato il consiglio ‘amico’, e nel quale si potranno prendere decisioni importanti, anche riguardanti il podismo (branca della quale Mei ha avanzato l’ipotesi di assumere personalmente la gestione) e la Runcard che si ha in animo di rendere a costi progressivi (senza escludere una sorta di Runcard-tagliando valida per un numero limitato di gare).

Smentendo la voce corrente secondo cui i podisti e gli organizzatori di gare sono tartassati dalla Fidal per mantenere chi fa la pista, Mei ha comunque auspicato che le società amatoriali e dei master si dedichino pure all’attività giovanile, in modo da contare di più anche a livello elettorale, e che ci sia una netta separazione tra lo sport amatoriale, gestibile dagli Eps, e quello agonistico di alto livello per il quale solo la Fidal – a suo dire – ha i titoli giusti dal lato organizzativo e regolamentare.

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