Annullata la sospensione: Caster Semenya non potrà correre gli 800 a Doha
31 Luglio - Caster Semenya non potrà partecipare ai Mondiali di Doha sulla sua distanza preferita, gli 800, perché il Tribunale federale svizzero ha annullato la sospensione temporanea ad personam (decisa dallo stesso tribunale lo scorso 3 giugno) della Regola 114 della Iaaf, introdotta l’8 maggio, che imponeva all’olimpionica e alle altre atlete intersex le cure ormonali per abbassare farmacologicamente il testosterone e poter gareggiare con le donne.
Per Semenya e tutte le altre atlete iperandrogeniche restano quindi solo le distanze più lunghe del miglio: lo ha annunciato Dorothee Schramm, l’avvocato tedesco che difende la 28enne mezzofondista sudafricana.
Semenya non potrà quindi difendere il titolo sugli 800 conquistato a Londra nel 2017. Da ricordare che approfittando della sospensione, il 30 giugno, a Palo Alto, in California, aveva vinto gli 800 nella tappa di Diamond League chiudendo in 1:55.70, 31^ vittoria consecutiva della carriera sulla distanza.
Ma la sudafricana ancora non si arrende: “Sono profondamente delusa per l’imposizione che mi impedisce di difendere un titolo così faticosamente conquistato, ma tutto ciò non mi scoraggia dal continuare la mia battaglia a favore dei diritti umani di tutte le atlete donne coinvolte”.
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