Doping 'olimpico': sospeso il maratoneta Hassan El-Abbassi
L'AIU, l’Agenzia mondiale antidoping, ha sospeso il maratoneta 37enne El Hassan El-Abbassi del Bahrain, in seguito alla positività per emotrasfusione omologa, catalogata come Prohibited Method, ovvero come manipolazione del sangue. Il controllo antidoping è avvenuto l’8 agosto (cioè in occasione della maratona di Sapporo), con risultato riportato il 15 agosto dal laboratorio WADA di Tokyo.
L’atleta, marocchino fino al 2013, è stato comprimario nella maratona olimpica di Sapporo, classificandosi 25° in 2h15:56.
El Abbassi aveva vinto l'oro nei 10.000 metri ai Giochi asiatici del 2014 a Incheon (28:11.20), in Corea del Sud, e una medaglia d'argento nella maratona nel 2018 a Giakarta (2h18:22), in Indonesia. Nel 2018 ha stabilito il record asiatico di maratona in 2h04:43 a Valencia e nel 2019 era giunto settimo ai campionati mondiali di Doha (2h11:14).
NdR. Per un salutare ripasso, riportiamo da https://www.my-personaltrainer.it/autoemotrasfusione.html buona parte di un illuminante articolo su questa pratica, inventata in casa nostra (e proibita solo dal 1985). Per saperne di più, si può vedere anche https://www.antidoping.ch/it/prevenzione/formazione/mobile-lesson/m1-manipolazione-del-sangue
Prima dell'avvento dell'eritropoietina (EPO), la tecnica dell'autoemotrasfusione era piuttosto diffusa nel mondo dello sport. Tramite questo procedimento era possibile incrementare il numero di globuli rossi, assicurando una maggiore disponibilità di ossigeno ai muscoli. Grazie a tale proprietà l'autoemotrasfusione era in grado di innalzare significativamente il livello prestativo dell'atleta.o su presupposti fisiologici simili a quelli dell'EPO, delle tende ipo-ossigenate e degli allenamenti in altura.
L'autoemotrasfusione rientra nel cosiddetto "doping ematico o emodoping", che comprende diverse tecniche dopanti. Nel mondo dello sport viene considerata pratica illecita, in quanto unicamente tesa ad aumentare artificiosamente la prestazione sportiva.