Roberto Annoscia
Mutai e Korio Oliotiptip, altri due keniani sospesi per doping
Altri due atleti keniani sospesi per positività al doping dalla AIU, Athletics Integrity Union: il maratoneta Mikel Kiprotich Mutai e il fondista Alex Korio Oliotiptip.
Mutai è stato sospeso per la positività al norandrosterone, senza che sia chiaro dove l’atleta sarebbe stato “beccato”. Mutai ha un primato personale di 2h09:18 sulla maratona e di 1h01:41 sulla mezza. La sua ultima apparizione risale alla Taipei Marathon del 15 dicembre 2019, quando giunse terzo in 2h17:14.
Alex Korio Oliotiptip, sospeso invece per irregolarità nel suo passaporto biologico, il cosiddetto Whereabouts, giunse undicesimo agli ultimi mondiali di Doha sui 10000.
“L’Italia torna a correre”, utopia iper-regolamentata e per piccoli numeri
Prevista la ripartenza dell’attività motoria dal 4 maggio, con corsa individuale senza limitazioni nell’ambito della propria regione di residenza, pur mantenendo la distanza di due metri dagli altri corridori (salvo restrizioni locali), preoccupa il ritorno alle gare, soprattutto quelle su strada, dove assembramenti e contatti avvengono di continuo.
La Federazione Italiana di Atletica Leggera, prima vittima insieme a tutti i suoi iscritti di questa drammatica situazione, sta cercando di studiare al meglio la situazione futura e ha elaborato una bozza di progetto definito “L’Italia torna a correre”, per tornare a correre e gareggiare in sicurezza, mediando tra esigenze di società ed organizzatori e obblighi dettati da Governo e Ministero.
Una volta definito, il progetto verrà inviato al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Importanti le parole di Fabio Pagliara, Segretario Generale della FIDAL, che dichiara: “La nostra priorità è gestire in sicurezza la ripresa dell’attività, tenendo conto che i nostri tesserati scalpitano per tornare ad allenarsi e a gareggiare, e questo vale per gli amatori come per gli atleti olimpici”.
“L’Italia torna a correre” è destinato a “tesserati Fidal, amatori in regola con l’idoneità medica, cittadini che svolgono attività per uno stile di vita sano e organizzatori di manifestazioni sportive sul territorio” e si divide sostanzialmente in tre parti.
La prima parte riguarda i punti cardine dei servizi gratuiti della nuova app Fidal: la verifica della validità del tesseramento, il corso di formazione obbligatorio sulle normative e sul contenimento del Covid con video quiz (il superamento del quiz permetterà̀ l’utilizzo completo dell’applicazione e l’attivazione della possibilità̀ di allenarsi all’aria aperta), le video lezioni con contenuti relativi all’allenamento e la mappatura dei parchi con possibilità di prenotare la corsa in specifiche fasce orarie per sensibilizzare il distanziamento sociale.
Complementarmente: Accesso gratuito a tutti i contenuti relativi all’allenamento, alle videolezioni e ad AtleticaViva a cura della Federazione. Accesso gratuito agli aggiornamenti normativi e alle disposizioni in merito alle misure di contenimento sensibilizzando che il principio del “metro di distanza” non è sufficiente durante un allenamento, in quanto, sotto sforzo, il respiro è maggiormente marcato e le particelle vengono espulse a distanze maggiori. Indicare tutte le buone pratiche da adottare durante la corsa per aumentare il senso civico e di responsabilità.
La seconda parte descrive i servizi per i soli tesserati: prevede l’autocertificazione tramite app Fidal previa verifica della validità del tesseramento, la geolocalizzazione su base volontaria per conoscere in tempo reale e in forma autonoma l’affollamento dei parchi e nella città; la pubblicizzazione dei percorsi misurati dalla Fidal e nei quali sono installate le paline; il crowdsourcing, dove i runners integreranno i dati inserendo nuove informazioni e valutazioni personali e mettendole a disposizione della community.
La terza affronta le linee guida per gli organizzatori sportivi non stadia (corsa e marcia su strada, corsa in montagna, trail, ultramaratona e nordic walking) definendo un modello organizzativo per continuare a svolgere le gare in totale sicurezza e nel frattempo salvaguardare tutti i partecipanti da ogni forma di contagio da Covid19. Gli aspetti generali: cautela sanitaria generale, una nuova procedura di iscrizioni; flussi: deposito borse, partenza/arrivo; durante la gara: condotta gara, ristori.
Quest’ultima parte è quella che più interessa, con la premessa che: “Nel momento difficile che stiamo attraversando, appare più complessa (e soggetta a vincoli normativi più stringenti) la realizzazione di manifestazioni con numeri di partecipazione importanti (superiori a 1000 persone) e/o che prevedano tempi lunghi di percorrenza o di occupazione di strade e suolo pubblici. Tali manifestazioni dal punto di vista del modello organizzativo possono far riferimento alle presenti linee guida che in nessun modo tuttavia sostituiscono le normative generali (leggi e norme dello Stato Italiano o delle Istituzioni territoriali) che disciplinano i grandi eventi. Il tema organizzativo di manifestazioni podistiche non competitive di massa, le cosiddette “stracittadine”, esce dalla giurisdizione sportiva di FIDAL. Per la realizzazione di questi eventi – così come per la previsione di scenari che comportino partecipazioni con numeri alti (per semplicità collochiamo la soglia ai 1000 partecipanti) – l’indicazione generale è quella di coordinare le attività con gli Enti preposti (Governo, Prefetto, Comuni o altre istituzioni territoriali).
Le norme di cautela sanitaria generale indicano agli Atleti di non sputare e non starnutire/tossire all’aria aperta con obbligo dell’uso di fazzoletti monouso (anche durante la competizione portare fazzoletti o salviettine in un taschino o affine) e del loro appropriato smaltimento nella spazzatura; di circolare nel pre/post gara con mascherine o idonea protezione di naso/bocca; il personale organizzativo è tenuto all’uso di mascherine e guanti; spogliatoi e docce devono restare chiusi; i servizi igienici devono prevedere un accesso scaglionato e la pulizia/sanificazione con periodicità serrata; si devono disporre sufficienti cesti per spazzatura specifica (fazzoletti monouso, tovaglioli, salviettine umidificate) e deve essere predisposta sufficiente disponibilità di dispenser per l’igienizzazione delle mani
Le norme di cautela sanitaria generale indicano agli Atleti di non sputare e non starnutire/tossire all’aria aperta con obbligo dell’uso di fazzoletti monouso (anche durante la competizione portare fazzoletti o salviettine in un taschino o affine) e del loro appropriato smaltimento nella spazzatura); di circolare nel pre/post gara con mascherine o idonea protezione di naso/bocca; il personale organizzativo è tenuto all’uso di mascherine e guanti; spogliatoi e docce devono restare chiusi; i servizi igienici devono prevedere un accesso scaglionato e la pulizia/sanificazione con periodicità serrata; si devono disporre sufficienti cesti per spazzatura specifica (fazzoletti monouso, tovaglioli, salviettine umidificate) e deve essere predisposta sufficiente disponibilità di dispenser per l’igienizzazione delle mani.
Come indicazione generale di ogni evento è prioritario ripensare il modello organizzativo in direzione di una forte semplificazione, di azzeramento di tutto il non strettamente necessario. L’essenzialità dei servizi offerti – combinata alla loro certezza e controllabilità in sicurezza – è presupposto indispensabile per garantire la realizzabilità di un evento.
I flussi (movimento delle persone nelle aree adibite a gara e a servizi di gara) non devono essere promiscui tra atleti/staff (iscritti o addetti alla competizione) e altri (cittadinanza presente a qualsiasi titolo: dai tecnici degli atleti ai tifosi ai passanti etc…)
Gestione parcheggi dedicati ai soli partecipanti: auto parcheggiate a rastrelliera nella stessa direzione, discesa sempre e solo lato guidatore, sempre e comunque con mantenimento distanza sociale minima prescritta.
Occorre registrare e rendere riconoscibili tutti i presenti al servizio della competizione (staff organizzatore, giudici di gara, forze dell’ordine, staff sanitario, etc…); il personale addetto all’organizzazione di gara (inclusi giudici, cronometristi, etc…) deve essere dotato dei dispositivi previsti dalla normativa vigente al momento della competizione.
Area riscaldamento: delimitata e fruibile nel rispetto delle distanze sociali.
L’allestimento o posizionamento di gazebo o stand sociali non è permesso. L’allestimento di un “villaggio gara” che favorisca l’assembramento anche inintenzionale di persone non è consentito.
Con sufficiente anticipo, gli atleti e/o gli addetti (staff organizzativo o gestionale della competizione) entrano nell’area dedicata all’evento attraverso accessi controllati dove, nel rispetto delle distanze previste dalla normativa: si espleteranno eventuali controlli sanitari, come ad esempio la misurazione temperatura corporea; si effettuerà sanificazione delle mani e sarà disponibile dispenser per fornitura di dispositivi a protezione di bocca e naso (per casi eccezionali, agli iscritti alla competizione e allo staff organizzativo verrà fatto obbligo di presentarsi già premuniti di idonea protezione).
Le iscrizioni si effettueranno solo online con largo anticipo (entro 10 giorni pre-competizione), non sul posto. Possono iscriversi solo tesserati che al momento dell’iscrizione siano già in regola con idoneità agonistica per la pratica dell’atletica leggera alla data prevista per la competizione.
Il ritiro pettorali, che non permette la consegna sul posto nella giornata di gara, avverrà con spedizione a casa (obbligatoria per iscritti fuori provincia/regione); consegna per appuntamento (possibilmente a un rappresentante della società o anche individuale) nei giorni precedenti la competizione solo per soggetti della provincia/regione.
Il pacco gara sarà eventuale e virtuale, con buoni acquisto inviati a mezzo telematico o unitamente al pettorale via posta (consentita ma sconsigliata la consegna del pacco gara – minimizzato nell’ingombro – in apposita sacca chiusa a fine gara unitamente al ristoro post-gara).
Per la consegna borse si consiglia di non prevedere il servizio: se proprio necessario, servizio minimale con inserimento in busta/sacco chiuso (identificabile per numero di pettorale) in possesso degli addetti, a distanza (con braccetto tipo “prolunga da guardaroba” o posizionamento in area neutra).
La partenza, a seconda degli scenari numerici di partecipazione, si suggerisce di effettuarla come gara a cronometro (consigliata per gara con numero di partecipanti limitato, su percorrenze cronometriche fino a 2h circa: atleti in fila a 1,5m minimo l’uno dall’altro, partenza ogni 10-20-30” a seconda della distanza di gara complessiva. Soluzione raccomandata per corsa in montagna solo salita o distanze classic su giro unico), oppure con partenza roll-over (scenario per competizioni con numeri fino a 250 partenti, eventualmente applicabile fino a circa 500 partenti; nell’ordine: 1) Start élite donne max 30 atlete; 2) Start élite uomini max 30 atleti - ad almeno 1’ di distanza temporale;- 3) Start scaglionato in continuità per altri atleti - N persone ogni 30”, dove N dipende dalla larghezza della start line. Soluzione raccomandata per competizioni trail o corsa in montagna su lunghe distanze; o, ancora, con griglie di capienza limitata e spaziate: ottimale fino a 1000 partenti. Con sedi stradali e spazi ampi valido anche per numeri superiori, previo accordo e piano realizzativo condiviso con enti preposti: Comuni o istituzioni territoriali, Prefetto, etc… Indicativamente 40-100 pax cad. - la larghezza del fronte di partenza permette diverse possibilità; identificazione chiara dei presenti in griglia -dotati di protezione per bocca e naso; identificazione dei posizionamenti in griglia con apposizione di segnaletica a terra -numeri o punti; griglie ampie per permettere relativo distanziamento (quadrato da 1,5m intorno a ciascuna persona per persona -> area 100mq = 44 persone).
Il cronometraggio va effettuato con chip. Tecnicamente si raccomanda di non usare pacemaking.
Durante la gara si raccomanda agli atleti un distanziamento laterale di almeno 1m destra, 1m a sinistra e circa 5m frontali dal corridore che precede - regola della scia non permessa: nel regolamento si consiglia di inserire possibili penalità/squalifiche per chi non rispetti la c.d. “no draft rule”.
Controllo auto inizio gara, mezzo di chiusura gara e altri mezzi dell’organizzazione: automobili con un pilota più eventualmente una persona su sedile posteriore lato passeggero; su motocicli o bicicletta il solo conducente.
I ristori sul percorso dovranno prevedere il posizionamento di tavoli possibilmente da ambedue i lati stradali, ben spaziati (suggerimento: 10m lineari ogni 200 partecipanti) o bottigliette chiuse (no bicchieri) su tavoli lato strada o barrette sigillate (no cibi sfusi) su tavoli lato strada. Gli addetti per posizionare bottigliette/barrette saranno non a contatto con i partecipanti e dotati di dispositivi appropriati: mascherine, guanti, etc…; dopo i tavoli dei ristori dovranno essere posizionati numerosi e accessibili secchi per spazzatura.
Non ci saranno spugnaggi, ma saranno consentite docce (mist station / nebulizzatori).
La zona arrivo dovrà garantire: un deflusso rapido e ampio per garantire distanziamento (predisposizione area di defaticamento-deflusso continuando a correre o camminando…); la consegna mascherine/altro a protezione di naso e bocca e per garantire applicazione delle norme di cautela sanitaria generale; la consegna ristoro in sacchetto chiuso “take away” (contenente anche eventuale medaglia/riconoscimento di partecipazione e eventuale “pacco gara minimo”); nessuna area “hospitality”, no tende dedicate a atleti o altre figure; niente palchi/gradinate.
Le premiazioni vedranno il podio maschile e femminile in loco immediato post arrivo, con trofeo o tipo “flower ceremony”, nel rispetto delle distanze (podio molto ampio oppure atleti che salgano sul podio singolarmente), mentre eventuali premi di categoria o per società saranno spediti post gara, come l’espletamento pratiche per eventuali premi in denaro (individuali o di società) avverrà post gara a mezzo telematico.
I risultati saranno solo online, senza esposizione in loco.
L’omologazione, in caso di distanze certificate, avverrà per gli atleti élite (ove presenti) con il gun time; per gli altri sul real time.
Il piano sanitario e di sicurezza si svolgeranno con postazioni e procedure secondo indicazioni normative.
Il servizio antidoping, con procedure secondo indicazioni FMSI – AIU – WADA, vedrà la predisposizione di locali standard con spazi ampi adeguati/pre-spaziati alla situazione e disponibilità di DPI, guanti, dispenser di igienizzante mani (post-controllo), etc…
NdR: Organizzare una manifestazione comporterà quindi innumerevoli difficoltà e responsabilità in più, con innalzamento dei costi e dei tempi organizzativi. Inoltre, sarà difficile prevedere autorizzazioni per manifestazioni dai grandi numeri, con ovvio allontanamento anche degli sponsor. E, se proprio, ci sarà chi vorrà organizzare, quanto costerebbe l’iscrizione per ogni singolo podista? Podista che poi vedrebbe anche venir a mancare ogni momento conviviale e ludico della corsa, compresa la mancanza di rituali come la zona-expo, festeggiamenti dopo l’impresa, il riposo post-gara, ecc.
Ancora, come si potrà mai garantire distanziamento tra gli atleti e nessun "lancio di goccioline" quando scatta la competizione?
A questo punto, mi vien naturale pensare che se davvero non arriverà presto il vaccino, ci dimenticheremo a lungo le nostre belle gare, limitandoci agli allenamenti solitari, più o meno come quando ognuno di noi ha cominciato…
La Calabria apre per prima alla corsa libera: ma il governo non pare contento
La Calabria della governatrice Jole Santelli batte tutti e presenta un’ordinanza (la n. 37 del 29 aprile) che anticipa nettamente i tempi di ritorno alla normalità dettati dal governo Conte per la cosiddetta “fase Due”.
Infatti, oltre a riaprire bar, pizzerie e altre attività di ristorazione, si liberalizza l’attività motoria senza alcuna limitazione.
Nel punto 1 dell'ordinanza si legge che: "Sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali", a partire dalla data odierna.
Attenzione, però, perché questa ordinanza ha nettamente infastidito il ministro Boccia, che si è detto pronto a procedere con una diffida qualora non sia ritirata; al contempo numerosi sindaci locali hanno affermato di voler proseguire con le norme precedentemente emesse dal Governo.
Tokyo 2021, a rischio annullamento? Ma il CIO insiste con forza…
29 Aprile - I Giochi Olimpici di Tokyo 2020, già rinviati di un anno, esattamente dal 23 luglio all’8 agosto 2021, a seguito dell’epidemia per Covid19, rischiano addirittura di essere annullati.
Infatti, il presidente del comitato organizzatore dei Giochi giapponesi, Yoshiro Mori, ha così dichiarato al quotidiano sportivo “Nikkan Sports”: "Se non riusciremo a controllare il contagio e non riusciremo ad avere la situazione completamente sotto controllo nel 2021, è possibile che le Olimpiadi vengano annullate".
Mori ha escluso la possibilità di un ulteriore rinvio: “Pensando sia agli atleti che ai problemi causati all'organizzazione, è tecnicamente difficile rinviare la competizione di due anni".
D’accordo con Mori si è mostrato il presidente dell'associazione medica giapponese, Yoshitake Yokokura, dichiarando che una buona riuscita dei Giochi sarebbe "eccessivamente difficile" se entro tale data non fosse disponibile il vaccino. "E' impossibile pensare di organizzare i Giochi in Giappone, accogliere decine di migliaia di atleti, tecnici, dirigenti e pubblico da tutto il mondo, senza che prima non ci sia stata una diffusa campagna di vaccinazione. Non sto dicendo che non dovrebbero aver luogo, ma sarebbe particolarmente arduo disputarli", le sue parole.
Del resto, alcune perplessità erano stato espresse qualche giorno fa da Kentaro Iwata, professore nel dipartimento di malattie infettive dell'Università di Kobe, che aveva sostenuto come per la disputa delle Olimpiadi di Tokyio “occorrono due condizioni: il controllo della Covid-19 in Giappone e ovunque, perché devi invitare atleti e spettatori di tutto il mondo".
Oggi, di contro, la lettera aperta del presidente del CIO, Thomas Bach, che invita a non arrendersi, a considerare Tokyo 2020 (ma '21) in una "opportunità unica" di rilancio, non solo dell'olimpismo. Ecco il testo:
"Proseguiamo a lavorare e a dialogare fruttuosamente con gli atleti e i Comitati olimpici nazionali. Basandoci sulle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ci regoliamo circa eventuali adattamenti dell'organizzazione e degli afflussi delle masse in momenti come questo. Ma abbiamo un'opportunità unica, fare in modo che Tokyo 2020 diventi il festival del genere umano, il simbolo della resilienza e del superamento del nuovo coronavirus. Immaginate che segnale potente di speranza per il mondo sarebbe questa Olimpiade: la fiamma olimpica può essere la luce in fondo all'oscurità di questo tunnel in cui ora si trova l'umanità".
"Di fronte a noi abbiamo una sfida senza precedenti: organizzare un'Olimpiade che è stata rinviata. Questa è una 'prima volta' nella lunga storia dell'olimpismo, e un compito enormemente impegnativo per il CIO, i nostri partner e amici giapponesi e per tutti i membri della comunità olimpica. E' una situazione nuova in cui dovremo mostrare solidarietà, creatività, determinazione e flessibilità. Tutti dovremo fare dei sacrifici e dei compromessi: circostanze straordinarie richiedono misure altrettanto straordinarie. E ognuno dovrà fare la propria parte, compresi noi membri del CIO. Abbiamo chiarito che continueremo a fare la nostra parte e a essere responsabili per ciò che ci compete, a livello operazionale e di costi, nei termini degli accordi presi per il 2020 con i partner e amici giapponesi. E' troppo presto per quantificare, ma sappiamo già che ci accolleremo diverse centinaia di milioni di dollari come conseguenza di questo rinvio. Ecco perché abbiamo bisogno di revisionare tutti i servizi che forniremo per questi Giochi rimandati. La task force con il simbolico nome di 'Here we Go' sta già lavorando, velocemente e con alta professionalità, e sono state stabilite delle priorità per rendere questi Giochi un successo. Fra queste priorità c'è, al primo posto, la creazione di ambienti sani con la massima tutela della salute e delle sicurezza di tutti i partecipanti”.
Trento: corsa libera, 2 metri e mascherina solo incrociando altri
28 Aprile - La Provincia autonoma di Trento apre da domani alla corsa senza limitazioni nel territorio, per ogni atleta, del proprio Comune, mantenendo la distanza di almeno due metri da altre persone. Obbligatorio portare con sé una mascherina, da indossare però solo in prossimità di altre persone.
Ecco il testo dell’ordinanza firmata dal presidente Maurizio Fugatti:
a) che, dal giorno 29 aprile 2020 e fino al giorno 3 maggio 2020 compreso, sia consentito lo svolgimento di attività motoria, limitatamente a passeggiate e corse a piedi, nel territorio del proprio Comune, mantenendo comunque la distanza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
b) che l’attività prevista dalla lettera a) possa essere svolta con accompagnatore nel caso di persone non completamente autosufficienti e per i minori;
c) che nello svolgimento dell’attività motoria prevista dalla lettera a), i minori possano essere accompagnati anche da entrambi i genitori, come disposto dall'ordinanza del presidente del 25 aprile 2020, o da congiunti facenti parte dello stesso nucleo familiare, sempre nel rispetto della distanza di un metro da ogni altra persona non facente parte del nucleo familiare o di due metri, nel caso di svolgimento di attività sportiva
d) che nello svolgimento dell'attività motoria, sia necessario portare con sé una mascherina, da indossare nel caso in cui ci si trovi in prossimità di altre persone, sempre comunque assicurando il rispetto delle distanze individuate dalla lettera a). Tale obbligo non vige per i bambini di età inferiore ai sei anni e per le persone che non tollerino l'utilizzo della mascherina a causa di particolari condizioni psicofisiche, attestate da certificazione medica, come disposto con ordinanza del presidente del 25 aprile 2020.
Restano altresì impregiudicate le ulteriori disposizioni recate dalle pregresse ordinanze del presidente della Provincia adottate in tema di emergenza epidemiologica da covid-19.
Dietrofront della Regione Campania: di nuovo vietata la corsa!
28 Aprile - L’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva dato la possibilità da ieri, lunedì 27 aprile, di “svolgere individualmente attività motoria all'aperto, ove compatibile con l'uso obbligatorio della mascherina, in prossimità della propria abitazione, e comunque con obbligo di distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona - salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente - nelle seguenti fasce orarie: ore 6,30-8,30; - ore 19,00-22,00".
Ma le immagini che ritraevano un’invasione di runner per le vie di Napoli, soprattutto sul Lungomare, e in tutta la Regione, avevano infastidito il Governatore che aveva fatto pubblicare una nota ufficiale sul sito della Regione:
"Oggi, lunedì 27 aprile, dopo molte settimane si è consentita la mobilità in due fasce orarie, dalle 6,30 alle 8,30 e dalle 19 alle 22. E' stata una misura presa per dare respiro soprattutto alle famiglie con bambini.
Abbiamo verificato per strada un eccesso di persone senza mascherine, senza distanziamento sociale, con assembramenti pericolosi. E' indispensabile ribadire che l'ordinanza vigente rende obbligatorio:
1) uso delle mascherine
2) distanziamento sociale
3) mobilità solo nelle vicinanze della propria abitazione
Non è assolutamente consentita una mobilità senza limiti, non protetta, disordinata.
Le Forze dell'Ordine, le Polizie Municipali, sono invitate a garantire il rispetto rigoroso dell'ordinanza.
Il diffondersi di comportamenti irresponsabili, produrrebbe una ripresa forte del contagio e renderebbe inevitabile il ripristino immediato del divieto di mobilità.
E' evidente a tutti che se non c'è da parte di ogni singolo cittadino senso di responsabilità, si rischia di prolungare all'infinito l'emergenza e la sofferenza di tutti, soprattutto dei bambini".
Evidentemente, l’invasione è continuata, e il risultato finale è stato il dietrofront della Regione che, sfruttando l’impossibilità di svolgere attività motoria con le mascherine, ha nuovamente bloccato la corsa. Ecco il "chiarimento" apparso oggi sul sito della Regione Campania:
“L'Unità di Crisi attraverso il chiarimento n.21 all’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 (Attività motoria) precisa ulteriormente quanto espresso nella stessa ordinanza: si può passeggiare, ma è vietato fare jogging. In particolare: "...non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri".
Ricordiamo, infine, che le misure previste dal Governo dal prossimo 4 maggio prevedono la possibilità di restrizioni da parte delle Amministrazioni Regionali e Comunali.
Anche il Veneto anticipa e toglie i limiti, ma resta la mascherina
27 Aprile - La nuova ordinanza della Regione Veneto, la numero 56 del 27 aprile 2020, è stata resa nota dal presidente della Regione, Luca Zaia, che permette a tutti i cittadini veneti di uscire di casa per passeggiate e attività fisica all'aperto senza limiti nel territorio del proprio comune, ma obbliga all’uso della mascherina. Il tutto è entrato in vigore alle 18 del 27 aprile ed è valido fino alle 24 del 3 maggio.
Ecco il testo ufficiale: “È consentito lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta o altro mezzo, in tutto il territorio comunale di residenza o dimora, con divieto di assembramenti e con obbligo di rispetto della distanza di m. 1 tra le persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori e non autosufficienti, utilizzando mascherina e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante”.
Conte conferma: corsa libera (individuale) dal 4 maggio
26 Aprile - Alle 20,20 è cominciata la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha annunciato le novità che saranno incluse nel nuovo Dpcm, contenente le misure relative alla "fase 2" dell’emergenza coronavirus, che saranno valide dal 4 al 17 maggio 2020.
“Avete dimostrato forza, ora inizia una nuova fase. Dobbiamo affrontarla con metodo e rigore. Dobbiamo evitare il rischio che il contagio torni a diffondersi, bisogna rispettare le precauzioni, anche nelle relazioni con i propri parenti: l’unico modo per convivere con il virus è mantenere la distanza sociale di almeno un metro. La curva del contagio potrà risalire, il rischio c’è, dobbiamo assumercelo e se vuoi bene all’Italia devi evitare la diffusione del contagio”, l’introduzione del Premier.
Per quanto riguarda ciò che più ci interessa, Conte ha confermato le indiscrezioni, affermando che “sin qui era possibile svolgere un’attività motoria e sportiva nei pressi o nelle immediate vicinanze della propria abitazione, invece adesso ci si potrà anche allontanare, ma attenzione, se l’attività sportiva sarà quella più dinamica, bisognerà rispettare la distanza di almeno 2 metri l’uno dall’altro, mentre se è semplice attività motoria basterà un metro”.
Ha proseguito: “Proprio per consentire una graduale ripresa delle attività sportive nel rispetto anche delle esigenze di tutelare principalmente la salute, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti, e non professionisti ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive federazioni. Però attenzione, saranno consentite solo rispettando le norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline individuali”.
Per gli sport di squadra la ripresa potrebbe essere prevista per il 18 maggio.
Inoltre, potranno essere riaperti i parchi, purché “nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza e con ingressi contingentati”.
Da evidenziare, infine, che Conte ha ricordato che ciascuna Regione o Comune potrà emanare norme più restrittive sia per l’attività motoria che per le aperture dei parchi.
Aspettiamo di leggere il decreto, anche per capire se, ed in quale misura, saranno obbligatorie le mascherine; mentre nel frattempo le regioni stanno emanando le proprie ordinanze, come informiamo nelle altre pagine.
Anche la Liguria "libera" la corsa individuale, ma non di notte
26 aprile – Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha firmato oggi una nuova ordinanza, la 22/2020, che allenta già da lunedì 27 aprile (e fino al 3 maggio) le restrizioni in materia di attività motoria eliminando la prossimità dall’abitazione, con la fascia oraria compresa tre le 6.00 del mattino fino alle 22.00.
Ecco il testo: "Il Presidente della Giunta Regionale della Regione Liguria ordina che è consentito svolgere le seguenti attività motorie e attività all’aria aperta: corsa e utilizzo della bicicletta, dalle ore 6.00 alle ore 22.00 ed esclusivamente in modalità individuale, nell’ambito del comune di residenza (o abituale domicilio) o del municipio di residenza (o abituale domicilio) per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova; passeggiate all’aria aperta in modo individuale o coinvolgendo residenti nella stessa abitazione, nell’ambito del comune di residenza (o abituale domicilio) o del municipio di residenza (o abituale domicilio) per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova dalle ore 6.00 alle ore 22.00”.
Il Friuli apre dal 27 alla corsa senza limitazioni (ma con 'protezione' a naso e bocca)
26 Aprile - Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha firmato oggi la nuova ordinanza, la numero 11, che, a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 3 maggio prossimo, allenta alcune delle restrizioni precedentemente in essere, come quella relativa all’attività motoria individuale nel comune di residenza, senza l'obbligo di mantenersi entro i 500 metri dal proprio domicilio, mantenendo l'obbligo a usare la mascherina (o comunque una protezione a copertura di naso e bocca) e la distanza interpersonale di almeno un metro.
Ecco il testo ufficiale: "Il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ordina che sia consentito svolgere individualmente attività motoria, limitatamente a passeggiate, corse a piedi e in bicicletta, nel territorio del proprio comune, indossando la mascherina o comunque una protezione a copertura di naso e bocca, mantenendo comunque la distanza interpersonale di almeno un metro, ad eccezione delle persone conviventi o che richiedano assistenza".