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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Venerdì, 16 Novembre 2018 17:25

Survivor series: un nuovo modo di fare cross

Segnaliamo volentieri la manifestazione della Pro Patria ARC di Busto Arsizio che avrà luogo presso il campo sportivo Angelo Borri, nella mattinata di domenica prossima 25 Novembre. Letto frettolosamente il nome della gara, temevamo che le Survivor series fossero un’altra di quelle competizioni dove sei costretto a scalare alberi, passare indenne campi minati, nuotare nel fango e tanto altro ancora. Il tutto inframezzato da banali corsettine. Invece è cross vero, autentico. Solo running, ma con qualche novità. 

Si gareggia sulla distanza di 1200 metri, in quattro manches.

La prima sarà una cronometro con partenze individuali distanziate di 20 o 30 secondi (in funzione del totale dei partecipanti) un atleta dall’altro.

Ai quarti di finale si qualificheranno i migliori 32 atleti di sesso maschile e femminile, che saranno divisi in 4 batterie da 8 partecipanti ciascuna.

Alla terza fase, la semifinale, passeranno 16 atleti, i primi 3 classificati di ogni batteria più i migliori 4 tempi tra gli atleti non qualificati automaticamente.

In finale saranno ammessi 8 atleti seguendo lo stesso criterio, i migliori 3 di ogni semifinale, più i migliori 2 tempi tra gli atleti non qualificati direttamente.

Premesso che la gara è aperta a tutti, ma con un occhio di riguardo per gli “assoluti”, siamo curiosi di vedere la risposta in termini di partecipazione e se in futuro la stessa formula verrà copiata anche dai master. Di certo frazioni più corte rispetto ai 10 chilometri circa dei cross classici, strizzano l’occhio anche ai mezzofondisti, mentre i fondisti vorranno difendere il loro terreno di gara.

Il programma della manifestazione bustese comprenderà anche il Campionato Provinciale di Staffetta di Cross giovanile, con terzetti che gareggieranno con la formula 3x2x600m per la categoria ragazzi/e e 3x2x800m per la categoria cadetti/e.

C’è un detto veneto che recita più o meno così: “Xe pèso el tacòn del buso”, ovvero è peggio la toppa del buco. A Montebelluna lo conoscono molto bene e lo mettono anche in pratica. Per riparare la locale pista di atletica, ormai martoriata da moltissime buche, hanno utilizzato il linoleum. Si, avete capito bene. Linoleum o comunque un prodotto analogo. Vi ricordate? Quello che si usava decenni or sono nelle palestre scolastiche e che trasformava i locali in autentiche patinoire, dove l’unico sport praticabile era appunto il pattinaggio su ghiaccio.

Risultato, la pista che prima non era omologata ma comunque praticabile, ora è inaccessibile agli atleti dell’Atletica Montebelluna. Nemmeno quando non piove. Se poi è umido, allora si può pensare ad un nuovo sport, l’atletica-pattinaggio. Magari facciamo in tempo ad inserirlo nel programma olimpico dei giochi di Milano-Cortina, se mai ce li assegneranno.

Sempre grazie alle informazioni pubblicate da "La Tribuna di Treviso", apprendiamo che l’amministrazione correrà presto ai ripari. Da un lato c’è poco da essere ottimisti, visto le numerose situazioni provvisorie italiane che poi diventano provvisoriamente... definitive. Dall’altro, considerato come i veneti hanno prontamente reagito anche alle ultime, ben più gravi, catastrofi naturali, per una volta vogliamo essere ottimisti.

Si sono svolti ieri a Ravenna i campionati nazionali di maratona, nella totale assenza di atleti di vertice. Non vogliamo fare nomi, in quanto il nostro discorso è generale e non indirizzato a chi ieri ha vinto ed a cui facciamo i complimenti. Però non si può fare a meno di notare come il titolo italiano maschile sia stato assegnato con tempi pari a 2h19’. Per salire sul podio è stato sufficiente chiudere in 2h22’.

Ancora più eclatante la situazione al femminile, dove la campionessa si è laureata col tempo di 2h59’19”. Per carità, brava lei che si è anche migliorata di diversi minuti rispetto al suo personal best, ma stiamo parlando di un’atleta che fa altro nella vita. Insomma una semiprofessionista o meglio una dilettante. Nell’accezione positiva del termine, sia ben chiaro. Fra le donne, la terza classificata è arrivata dopo 3h04’.

Francamente ci domandiamo che senso abbia far svolgere una manifestazione valida per il titolo a Novembre e nella pressoché totale assenza di azzurri ed azzurre. Ora ci rendiamo conto anche noi che di maratone, in stagione non se ne possono fare troppe, che ci sono ingaggi e premi più interessanti altrove, ma allora forse è meglio gareggiare solo per i titoli master. Bastano quelli a far crescere di numero i partecipanti e rendere felici gli organizzatori.

Era inevitabile. Da una parte la FIDAL che cerca di rubare i tesserati alle povere società con la Runcard. Dall’altra chi salta la federazione e risparmia tutti i suoi balzelli con le corse “non competitive” che di non competitivo spesso hanno solo l’etichetta. In mezzo le povere società cercano di fare qualcosa, ma tra tasse, calendari con regolamenti cervellotici (ma nomi fashion, come bronze, silver e gold ;-), vigili urbani da pagare, decreto Gabrielli e relativi costi da soddisfare, non sanno più come fare.

Poi ci sarebbero i runner che per esempio a Bologna aspettano da tempo di avere una maratona che non arriva mai ed allora cosa fanno? Dicono ciao FIDAL, tirano una pernacchia a chi cerca solo di fare business a loro spese e si organizzano una maratona autogestita.

Senza rotture per i certificati medici (perché tanto alle non competitive non ci sono…). Si va bene, senza servizi, ma provate a pensare come vengono trattati i maratoneti in tante occasioni, seppure a fronte di costi d’iscrizione non a buon mercato. E dunque domani a Bologna partirà un giro alla buona tra amici. Leggendo il cartello/regolamento, pare che se vorrete viaggiare a sei al chilometro, starete sicuramente in compagnia.

GALLERIA FOTOGRAFICA PODISTI.NET 

Dopo un lungo filotto di edizioni caratterizzate dal bel tempo, una pioggia incessante ha contrassegnato la mattinata di domenica 28 Ottobre. Malgrado ciò, grazie alla perfetta organizzazione del GS Montestella, all’encomiabile sforzo dei volontari, alle ampie aree al coperto a disposizione presso il Centro Scolastico di via Natta, gli atleti hanno potuto prepararsi, gareggiare e cambiarsi lavarsi nelle migliori condizioni possibili, offrendo tutti i servizi che un runner desidera quando gareggia. Dagli ampi parcheggi al deposito borse, al cronometraggio automatico, ad un ristoro adeguato a fine gara e così via.

I risultati tecnici dei primi classificati sono stati di assoluto rilievo. René Cuneaz ha trionfato in 30’45” su un percorso bagnato e che prevedeva tanti cambi di direzione all’interno del Parco di Trenno e la cui lunghezza era anche leggermente superiore ai canonici 10km. Tanti complimenti al valdostano. Secondo posto per il compagno di squadra Zahir Zohair in 31’34”. Dopo la coppia del CUS Pro Patria Milano, a soli 4” dal secondo, è arrivato Alessandro Turroni dello Sport Project VCO. In campo femminile vittoria per Silvia Oggioni dell’Aeronautica Militare, in 35’42”. Ilaria Dal Magro (Atletica Lecco-Colombo), conferma il secondo posto dell’edizione 2017 col tempo di 36’45”, precedendo di soli 5” Claudia Gelsomino della Cardatletica.

Si è corso quasi sempre nel verde, all’interno del Parco di Trenno e nel parco del Centro Scolastico di via Natta, da dove è partita e si è conclusa la gara. Oltre che per questa connotazione, il Trofeo si è confermato essere un evento sostenibile anche per altri aspetti. La vicina stazione della Metropolitana MM1 ha consentito a molti partecipanti di recarsi sul luogo usando i mezzi pubblici ed i volontari hanno raccolto in maniera differenziata i rifiuti a fine gara.

Molto rapide sono state tutte le operazioni di consegna pettorali, borse e pacco gara. Le classifiche sono state esposte in bacheca pochi minuti dopo l’arrivo degli atleti. Stessa cosa dicasi per le premiazioni che si sono concluse già alle ore 11.25 malgrado l’alto numero di categorie coinvolte ed una giornata oggettivamente complicata dal meteo. Si è trattato di un momento molto toccante, in quanto alcuni riconoscimenti erano dedicati ad atleti gialloverdi che corrono in paradiso, come Cristina Lena a cui dal 2009, anno della sua prematura scomparsa a soli 44 anni, è intitolato alla sua memoria il trofeo.

A livello numerico, i finisher sono stati 777, di cui 188 non competitivi. Una cifra inferiore a quella di molte passate edizioni, complici un calendario ogni anno sempre più fitto di eventi ufficiali e non, assieme all’inclemenza del tempo che ha tenuto a casa anche diversi iscritti.

Ringraziamo vivamente tutti gli enti e le organizzazioni che ci hanno aiutato e con cui abbiamo collaborato, una lista lunga, ad ulteriore testimonianza della complessità organizzativa del nostro evento. Con l’augurio di non avere dimenticato nessuno, un grazie al Comune di Milano, al Municipio zona 8, al Comando dei Vigili Urbani zona 8, all'AMSA ed ai gestori del Centro Scolastico di via Natta tra cui la Polisportiva Garegnano per il supporto offerto, le strutture messe a disposizione, nonché il presidio del circuito stradale cittadino. Grazie alla FIDAL ed ai suoi Giudici di Gara; al servizio di soccorso sanitario, alla società per il rilevamento cronometrico, agli altri club di running del circuito Corrimilano, ma non solo, per la collaborazione. Grazie ai nostri sponsor, ai media per la copertura giornalistica; ai volontari, sia i membri del GS Montestella che gli altri collaboratori, perché senza il loro prezioso lavoro, la manifestazione non avrebbe potuto aver luogo.

Grazie infine a tutti gli atleti partecipanti per la preferenza accordata. L’appuntamento per la prossima edizione è già fissato per la stessa data, Domenica 28 Ottobre 2019.

Concludiamo segnalando l’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al quale è possibile inviare i Vostri suggerimenti di cui cercheremo di fare tesoro, con l’obiettivo di fornire un servizio sempre migliore.

Rodolfo Lollini - Ufficio Stampa GS Montestella

www.trofeomontestella.it  

Prendete un bel po’ di luoghi comuni, tipo la disciplina dei giapponesi, la loro assoluta abnegazione, lo spirito di appartenenza all’azienda dove si lavora oppure all’università per la quale si studia, una manifestazione agonistica ed un team a rappresentare l’organizzazione stessa, in gara con altre società. Mescolate bene ed ecco il risultato che ne è scaturito domenica scorsa.

Siamo nella prefettura di Fukuoka ed è in corso un Ekiden, ovvero una maratona a staffetta con sei componenti per squadra. Rei Iida, giovane universitaria, è nel gruppetto delle prime quando cade e si frattura una gamba. Ritiro? Nemmeno per sogno. La diciannovenne rifiuta gli aiuti offerti dai volontari e continua a carponi per circa 200 metri, fino alla zona del cambio. Ora le serviranno almeno quattro mesi per guarire, nel frattempo si è scusata con il coach e tutte le compagne per la sua “pessima prestazione”.

ECCO IL FILMATO CON LA CADUTA E GLI ULTIMI METRI DAL NYPOST.COM

 

Meno di una settimana alla 16^ edizione del Trofeo Montestella, quindi è il momento di chiedere a Paolo Nobili, il Direttore Gara, se tutto è pronto.

La risposta è affermativa, anche se come hai scritto nel Tuo libro “Gran Criterium Internazionale”, la paura che qualcosa vada storto è sempre presente nella testa dell’organizzatore, sebbene si cerchi di avere piani alternativi per ogni inconveniente. Di certo gli uomini sono pronti e la più bella dimostrazione di efficenza è stata quando un paio di anni fa mi sono ammalato la sera precedente la gara e malgrado la mia assenza all’ultimo momento, tutto è filato per il verso giusto.

Ultime raccomandazioni o consigli ai runner?

Per prima cosa rammento a tutti che è possibile ritirare il pettorale già da sabato pomeriggio, dalle 16 alle 18. In questa maniera si evita la fila domenica mattina, anche se come sempre faremo in maniera di limitare le attese in tutte le fasi.

Ricordo inoltre che la stazione Lampugnano della linea rossa MM1 è vicinissima. Per chi viene in auto, esaurito il posteggio gratuito del Centro Scolastico di via Natta 11, esiste sempre l’opzione del parcheggio della stazione che ho citato in precedenza.

Orari?

Domenica 28 Ottobre corrisponde col ritorno all’ora solare e dunque quella notte tutti potranno dormire un’ora in più e presentarsi riposati al via, alle ore 9. Per far le cose con calma, suggerisco di arrivare un’oretta prima, ovvero alle 8.

Ci si può ancora iscrivere?

Si. I competitivi fino alle ore 24 di mercoledì 24 Ottobre, mentre per la non competitiva fino a 30 minuti dalla partenza, in pratica domenica 28 alle ore 8.30

Per tutte le informazioni?

Sul sito dedicato al trofeo  www.trofeomontestella.it trovate tutto, ma in caso di dubbio potete scriverci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Vi aspettiamo tutti il domenica prossima!

Per i favoriti cediamo la parola a Giorgio Rondelli, che non ha bisogno di presentazioni. Chi non lo conosce vada a studiare e torni preparato ;-). Coach, chi saranno i favoriti del Trofeo Montestella?

Non conosco tutto il lotto dei top-runner che in questa occasioni si scopre sempre all’ultimo momento, di certo René Cuneaz, Edoardo Melloni e Luca Leone cercheranno di ripetere la tripletta targata CUS Pro Patria andata in scena domenica scorsa alla Corribicocca.

Altri nomi da tenere d’occhio?

Andrea Astolfi, Zahir Zohair e Matteo Geninazza, sempre del CUS.

Tra i più giovani?

Annotatevi sul taccuino gli junior Alexis Canal e Filippo Dallu', ma i pronostici li farò soltanto domenica, quando saranno tutti sulla linea di partenza, compresi quelli che non ho citato!

 

Va agli archivi la 29^ edizione del Club del miglio. Dieci appassionanti tappe in giro per sei province lombarde, ma con tanti atleti fuori regione che hanno dato una dimensione nazionale più che regionale a questo circuito.

Buon livello di partecipazione a livello numerico, oltre le duemilacinquecento presenze totali, ma anche un elevato tasso tecnico, con ben sette record nazionali anche se bisognerebbe chiamarli “MPI - migliori prestazioni italiane”.

Si è cominciati con la tappa di Voghera, grazie a Enzo Capuzzo (AVIS Pavia) nuova MPI SM75 con 6’48”96 ed Oscar Iacoboni (Euroatletica 2002) nuova MPI SM 80 con 7’51”56.

I due “ragazzi” ci hanno preso gusto ed al Miglio Ambrosiano a Milano hanno battuto loro stessi. Enzo Capuzzo scendendo a 6’41”42 ed Oscar Iacoboni, limando qualche centesimo a 7’51”32.

Dopo le tappe estive su strada, il ritorno in pista a Chiavenna (SO) ha visto Davide Raineri (CS San Rocchino) stabilire la MPI SM45 con 4’18”97. Gran finale a Carate Brianza, sempre con Raineri che stampa un 4’16”16 a soli 7 centesimi dal mondiale. L’ultima riunione regala anche il MPI SF50 ad opera di Cristina Galli, della Virtus Castenedolo, con 5’31”70.

Terminiamo con i vincitori del Club, per tutte le categorie:

ALLIEVE Chiara Rossetti
ELITE Licia Bombelli
SF40 Sabrina Leombruno
SF45 Eva Volpari
SF50 Maria Lorusso
SF55 Paola Cagliani
SF60 Rosanna Rossi
ALLIEVI Dario Brambilla
ELITE Jonathan Roggeband
SM35 Lorenzo Bonemazzi
SM40 Ivan Doniselli
SM45 Fabio Andreoli
SM50 Francesco Merisio
SM55 Nini Santo Bombelli
SM60 Carlo Zanetta
SM65 Luigi Campini
SM70 Rodolfo Rencurosi
SM75 Enzo Capuzzo
SM80 Oscar Jacoboni

Società Master: Athletic Team Pioltello
Società Giovanili: Milano Atletica
Supercoppa: AthleticCrals2 Teatro alla Scala

Complimentandoci con i vincitori e con chi è arrivato a podio (clicca qui per le classifiche complete) V’informiamo che le premiazioni avranno luogo, come tradizione, in occasione della prima tappa 2019. Non appena verrà comunicata la data, sarà nostra premura comunicarla, insieme a tutte le giornate del nuovo calendario e le novità regolamentari che il vulcanico Fulvio Frazzei e tutto il suo staff, avranno deciso per rendere ancora più simpatico ed avvincente il circuito.

Siamo oggi con Davide Coluzzi della SAO Cornaredo a cui chiediamo subito quale sia il suo ruolo in società.

Sono un istruttore, testimone dell’impegno che ogni giorno questa società si prende nei confronti dei ragazzi, augurando alla SAO Cornaredo tanti auguri e lunga vita dopo aver compiuto 50 anni!

 

Raccontaci la storia del club.

La Società Atletica Oratorio Cornaredo, la SAO per molti, è una società sportiva che da ben 50 anni promuove la pratica dello sport, in particolare dell’atletica leggera nel settore giovanile. E’ presente da decenni nel territorio dell’hinterland nord-ovest di Milano, facendosi promotrice e guida di tante manifestazioni e iniziative sportive, crescendo intere generazioni di atleti amatoriali, molti dei quali hanno imparato ad apprezzare e amare l’atletica grazie alle tante iniziative e impegni che dal 1968 ad oggi ha reso protagonista i colori biancorossi di questa società.

Guidata da tanti anni da un presidente Adolfo Viola, per gli amici il grande DODO, dal direttore Tecnico Gussoni Enrico, da un saldo e efficiente consiglio e da istruttori volenterosi, si è da sempre impegnata nella crescita e sviluppo di atleti, avendo tra i propri tesserati principalmente giovani, dalle categorie più piccole, gli Esordienti, fino alle più grandi delle Promesse, impegnandosi non solo a portarli a partecipare alle maggiori competizioni atletiche del panorama FIDAL lombardo, ma facendosi spesso e volentieri promotrice e organizzatrice di gare soprattutto nelle categorie dei più piccoli, grazie anche alla pista e al campo, dove si allenano e vengono guidati gli atleti, in gestione alla società presso il centro sportivo Comunale Sandro Pertini di Cornaredo.

 

Come avete festeggiato il Vostro compleanno?

Quest’anno per festeggiare degnamente i 50 anni di attività, tra le iniziative previste, è stata organizzata una fiaccolata, con passaggio di testimone lungo un percorso di ben 97 km  tra Piemonte e Lombardia:  partendo di corsa dal Monastero di SS Pietro e Paolo di San Germagno (VB), dove la fiaccola è stata simbolicamente benedetta da un monaco ex atleta e appartenente alla società, passando lungo una delle sponde dell’Lago D’Orta, fino al ponte sul fiume Ticino tra Pozzolo e Oleggio, punto di confine tra le due regioni, passando da Inveruno fino ad arrivare in Piazza Liberta a Cornaredo, per essere consegnata e ricevere la benedizione finale dal Parroco della chiesa.

Il percorso è stato diviso in tante piccole frazioni, in cui a turno ogni atleta appartenente alla società, correva portando la fiaccola, dai più piccolini passando per i grandi fino ad arrivare agli ex atleti e ai master, con passaggio di testimone tra le varie generazioni, a simbolo della continuità e dell’impegno che la SAO Cornaredo si fa onere ogni giorno, con grande entusiasmo e grande volontà, grazie ai suoi collaboratori, veri amanti e promotori dell’Atletica Leggera giovanile, vera linfa e carburante di questo sport!

Domenica, 14 Ottobre 2018 15:54

32633 arrivati per la 14^ Deejay Ten - Milano

Una grande festa della corsa, altro aumento degl’iscritti. Ennesimo successo per la Deejay Ten milanese, che ha portato al traguardo 23088 partecipanti nella gara principale e 9545 per la Deejay Five. Un esercizio organizzativo molto difficile, specialmente da quando il Decreto Gabrielli ha elencato e ricordato a tutti la lunga sequenza di pratiche da seguire per garantire la sicurezza alle manifestazioni in luoghi pubblici. E quindi via con la stazione della metropolitana di Piazza Duomo bloccata e varchi controllati con tornelli per l’accesso.

Percorso per la dieci e la cinque chilometri che si sviluppava in centro e dunque con un impatto limitato nelle zone più periferiche, anche se a livello di trasporti pubblici, il numero delle linee interessate era molto alto. E ci piacerebbe conoscere il conto presentato a Linus dall’azienda dei trasporti pubblici e dal comune per i vigili urbani.

Come da tradizione, i comunicati parlano di 40 mila persone, con la “solita” generosissima aggiunta che col passare degli anni continua ad aumentare come per i finisher. L’anno scorso il delta era di circa 5500 unità (si parlava di 35000), ora siamo arrivati a quasi 7500 di differenza tra quanto registrato dalla società di cronometraggio e gli annunci degli uffici stampa. In ogni caso ciò che conta è che anche stavolta si registra l’ennesimo incremento degli arrivati. Dai 25.500 del 2016 ed i 29.500 del 2017, questa volta sono 32633. Quindi mentre quasi tutte le gare registrano una contrazione la Deejay non sente nessuna crisi.

Abbiamo domandato le impressioni ad alcuni partecipanti. Diamo la parola a Federica Franceschetti, piè veloce che oggi si è concessa una giornata di festa: “Ieri sono andata a ritirare il pettorale verso l’ora di pranzo e non ho trovato nessuna coda. C’erano delle file per prendere i gadget che peraltro si ritrovavano oggi nel pacco gara. Stamattina siamo arrivati presto e visto il sole e la temperatura gradevole, abbiamo rinunciato a portare la borsa da lasciare al deposito per non ripetere l’esperienza della mega coda dell’anno passato. Alle 9.15 eravamo già ad uno dei sei varchi per entrare in piazza Duomo e ci siamo riusciti abbastanza velocemente. La gara è partita un po’ in anticipo. I primi chilometri traffico podistico abbastanza congestionato come sempre, ma non abbiamo assistito a scene d’impazienza da parte dei runner. C’era un bel clima, con tanta voglia solo di divertirsi e godersi la giornata. C’è da dire che tra un mio infortunio e la presenza di amici non “professionisti” abbiamo passeggiato a 6’30”/km. Sul percorso tanta musica, tanti incoraggiamenti. All’arrivo bel pacco gara con omaggi alimentari, sconti vari e soprattutto la medaglia. Giudizio finale positivo! Bella non competitiva per farsi una corsetta chiacchierando. Mi è sembrata meglio organizzata degli altri anni ed ormai la gente è abituata e più paziente e disciplinata”.

Ecco il parere di Renato Cannillo, altro runner amatore: “Sono tredici anni che partecipo alle varie Deejay Ten. Non è certo un’agonistica ma ormai è diventata un evento pari alla Stramilano. Onore e merito a Radio Deejay ed al mitico Linus. Stamattina alle 9 la prima wave era già colma, ma con uno stratagemma sono riuscito ad imbucarmi. Dopo un po’ di confusione in partenza si correva bene. Buon rifornimento di acqua e sali a metà gara. Ecco, l’arrivo, quest’anno lato Arena, ha evidenziato il solito imbuto. Io ho fatto abbastanza alla svelta ma non oso immaginare quelli delle wave successive. Forse arrivare in Foro Bonaparte sarebbe meglio. Però è stata una bella mattinata di sport. A l’anno prossimo. Io adesso mi godrò il Trofeo Montestella, il prossimo 28 Ottobre.”

Essendo la gara non competitiva, leggi non si pagano le tasse alla FIDAL, anche a nome di coloro che organizziamo gare competitive federali, ben ci guardiamo bene da citare vincitori o primi arrivati, chiamateli come volete ;-)

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