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Dic 09, 2023 Roberto Radice 811volte

Il Luna Park di Olgiate Olona

Ndr: quella che pubblichiamo oggi, riferita da Roberto Radice, istruttore dei Runners Legnano, non è certo una bella storia, perché descrive un clima poco ospitale per otto bambini che insieme a due istruttori (Radice ed il collega Fabio Caldiroli) si erano recati alla pista di Olgiate Olona (VA) per temporanea indisponibilità dell’impianto di casa. Pagando regolare, quanto economico, biglietto di entrata. Quello che segue è il resoconto di una delle parti coinvolte, ma come sempre noi siamo a disposizione per ospitare gli interventi di tutti. Con la speranza che si possa giungere ad un chiarimento amichevole, magari a sanare anche precedenti “incomprensioni” e soprattutto ad un modus vivendi per il futuro, in quanto il mondo dell’atletica è piccolo e gli incontri in futuro ad Olgiate, Legnano (MI) o altrove, non mancheranno (RL). 

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Il biglietto al luna park di Olgiate Olona costa 1,50 euro e assomiglia, assai, a quello che ti darebbero per tentare la fortuna alla pesca di beneficenza o di quando ti metti in coda alle sagre per mangiare la salamella. In effetti a questo luna park devi essere fortunato perché devi stare simpatico ai padroni delle giostre, il gatto e la volpe della Polisportiva Olonia, e devi metterti in coda, ma in doppia fila, se a questi due giostrai non vai a genio.

Il luna park è una pista verde di atletica, lunga 400 metri. Questo luna park però è speciale, diverso da tutti gli altri: paghi ma non puoi usare le giostre. Non puoi usare gli spogliatoi, non puoi fare salto in lungo, non puoi fare salto in alto perché il coprimaterasso ha persino i lucchetti che lo inchiodano alla struttura, non parliamo nemmeno della pedana del peso, del martello e del salto con l'asta. Non puoi nemmeno parcheggiare nel parcheggio del luna park perché l'accesso è consentito solo ai giostrai e ai loro protetti. Si perché come nella più classica delle vicende all'italiana, le giostre sono comandate dai due giostrai e dai loro rispettivi figli. Ma sicuramente saranno lì per meriti, per competenze non perché saranno figli del gatto e la volpe. Tenere i cancelli chiusi è la prima barriera per ostacolare l'accoglienza.

Ma la regola più speciale che i due giostrai hanno ideato è questa: non si può correre in prima e seconda corsia! Si possono usare solo la terza e la quarta corsia.

Questo luna park è unico nel suo genere e ieri sera il sottoscritto e Fabio Caldiroli siamo stati costretti a svolgere l'allenamento dei bimbi in questo impianto pubblico. La pista di Legnano era chiusa per il collaudo dell'impianto di illuminazione. Un luogo dove ci sentiamo accolti, valorizzati e dove si cerca di creare le condizioni affinché lo sport sia davvero per tutti.

Il gatto e la volpe hanno subito drizzato i baffoni e sgranato gli occhi non appena sulla soglia della LORO pista sono comparsi Caldiroli e Radice.

Nemmeno il tempo di iniziare l'allenamento con i bimbi ed ecco che il gattone Sangalli deve aver fatto una telefonata in Comune e si presenta l'Assessore allo sport in persona. Quale onore scomodare tale autorità per un gruppetto di 8 bimbi e i loro due allenatori. In passato per fermare quei discoli del Caldiroli e del Radice, che correvano sul prato, avevano addirittura chiamato la Polizia Municipale.

All'improvviso il luna park si trasforma in un cinema in notturna.

L'Assessore si definisce il "padrone della pista". Padrone? Padrone di nulla. Un assessore non è padrone di nulla: deve amministrare e gestire la cosa pubblica mettendo sempre al primo posto l'interesse dei cittadini. I politici non sono padroni di nulla ed è bene ricordarlo loro affinché non facciano voli pindarici di protagonismo e abusando di quello che deve essere un ruolo di servizio alla collettività.

Caldiroli e Radice, si sa, non piegano la testa davanti a nessuno.

Ci viene addirittura richiesto e consigliato dal gattone e dalla volpe di far saltare gli ostacoletti ai bimbi sul prato gelato. Se lo dicono questi due tecnici titolati ci sarà un motivo che però a noi risulta sconosciuto. Io e Fabio riteniamo che i bimbi con le scarpe di gomma ai piedi possano solo scivolare e magari farsi anche male sul prato ghiacciato.

Chiediamo all'Assessore di dirci da dove partono e dove finiscono i mille metri correndoli in quarta corsia! Insistiamo ma ahimè nessuna risposta. Assessore dove partono e dove finiscono i mille metri in quarta corsia? Ma il regolamento è stato redatto dal gatto e la volpe e i politici non sanno nemmeno che cosa comporta questa assurdità. Il regolamento non dovrebbe essere pensato e scritto dal Comune e il gestore dell'impianto non dovrebbe solo adeguarsi a quanto deciso da coloro che lo finanziano? Ma in questo luna park tutto gira alla rovescia. E poi un'altra domanda: ma un Assessore non aveva nulla di più importante e urgente che venire a discutere del divieto assoluto di utilizzo della prima e seconda corsia?

Il gattone poi, con gli occhi rossi di rabbia, afferma: "perché qui senza far pagare e senza un regolamento diventa un luna park, venivano persino mamme con i bambini che saltavano nella buca del salto in lungo!"

E no questa è una cosa gravissima: nel luna park si paga ma non si gioca! E poi si rovina la sabbia se dei bimbi ci saltano sopra.

La burocrazia fine a se stessa e l'esecuzione procedurale delle regole è il secondo passo per erigere muri e tenere fuori chi è indesiderato: lo hanno fatto anche con le ragazze del progetto Pink. Chissà se questa frase la capisce il gattone perché mi ha detto che con me non può parlare, non avendo io un cervello.

A un certo punto risuona questa frase: "tu Caldiroli dai fastidio". A pronunciarla è l'Assessore.

Un Assessore che proferisce tale squallida affermazione nei confronti di un suo concittadino, che ha nel suo palmares una carriera sportiva invidiabile e si sta spendendo per trasmettere questa sua passione alle generazioni più giovani merita più rispetto e forse l'Assessore, ancora una volta, ha confuso potere e servizio. Fabio è patrimonio di valore umano e sportivo inestimabile.

Bisogna dare fastidio, fare rumore, non abbassare lo sguardo, dissentire nei confronti di chi si arroga poteri che fanno di tutto per ostacolare, escludere e gestiscono un impianto pubblico come fosse un affare privato. Vi dà fastidio il dissenso? Fatevene una ragione. La democrazia funziona perché qualcuno ogni tanto dice anche no, io non ci sto! Certo troppo facile avere sempre chi vi asseconda, chi si adegua senza proferire parola alle regole insensate del vostro luna park.

Decidiamo di fare correre una prova di 600 metri ai bimbi che alleniamo. La corrono in prima corsia. Stiamo educando i bimbi che alleniamo all'utilizzo della pista e loro sanno bene che si corre in prima corsia solo quando si fanno le ripetute: tutto il resto si corre nelle corsie più esterne. I bimbi partono. Dopo pochi metri una figlia del gattone dice ai bambini che è vietato correre in prima corsia, mentre lei e altri tre giovani giostrai chiacchieravano amabilmente in terza corsia. Al passaggio successivo dei bimbi, i giovani giostrai si sono spostati in prima corsia per proseguire la loro chiacchierata ed essere da intralcio ai bimbi che stavano concludendo la loro ripetuta. Questo è il potere nascosto dell'educazione: formare e in questo caso specifico deformare giovani, che divengono ancora peggio degli adulti che li hanno diseducati. Questa scena mi rimarrà impressa a lungo: giovani ragazzi che cercando di mettere in difficoltà dei bimbi. Trovo che ci sia qualcosa di estremamente orribile e pericoloso.

È tempo di lasciare il luna park. Non siamo benvenuti. Le giostre sono inaccessibili.

Il gatto e la volpe ti illudono: paghi e puoi fare tutto.

Sarebbero molto più coerenti se avessero il coraggio di affiggere - sul cancello di ingresso del luna park - un cartello con la scritta:" tu dai fastidio, tu qui non puoi entrare".

Avrei molta più stima di loro, perché sarebbero in linea con la loro visione dello sport.

E un Assessore dovrebbe valutare bene a chi affida un impianto pubblico per il benessere e la crescita educativa dei cittadini più giovani.

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