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Mar 09, 2022 2902volte

Cividale-Aquileia, una o due maratone? La parola all’accusa

Il presidente Gemo Il presidente Gemo R. Mandelli (da Sito Unesco cities M.)

9 marzo - Chi scrive era presente come corridore alla prima Unesco Cities Marathon, da Aquileia a Cividale, il lunedì di Pasqua del 2013: gara di cui l’anno dopo si decise di invertire il percorso, rendendolo più agevole nella parte finale e mantenendo il suggestivo passaggio della “mezza” attraverso la città stellata di Palmanova.

La gara andò avanti fino al 2019, quando, dopo la conclusione della 7^ edizione, si decise di istituzionalizzare una partenza a rotazione, alternando le tre città, con prima esecuzione del progetto il 29 marzo 2020.

Sappiamo come è andata a finire, con l’annullamento causa Covid delle edizioni primaverili del 2020 e 2021. Però nell’ottobre 2021 la maratona ricomparve a Cividale, sia pure con nome mutato e dicitura “1^ edizione”; ne rendemmo puntualmente conto

http://podisti.net/index.php/cronache/item/7938-cividale-del-friuli-ud-1-mytho-marathon-vincono-njeri-e-getahun.html

come avevamo, prima, informato del programma, che trasformava l’antica gara in linea in un anello di 21 km da ripetere due volte per chi si cimentava nella gara più lunga, che negli anni successivi avrebbe spostato le tende prima a Palmanova poi ad Aquileia.

http://podisti.net/index.php/notizie/item/7442-mytho-marathon-svela-i-suoi-42195-metri.html

L’edizione 2021 di Cividale andò così così: i 275 arrivati del 2019 quasi si dimezzarono, a 175; i 418 della mezza scesero a 260: a uno sguardo superficiale, poteva sembrare l’usuale tributo alla pandemia e allo spostamento di data, sia pure nell’unitarietà delle due realizzazioni.

Così non era. Ci è pervenuta oggi in redazione una lunghissima lettera aperta, indirizzata alle autorità politiche e amministrative della regione, oltre che a numerosi altri enti, da parte degli organizzatori della “vecchia” Unesco, che prendono decisamente le distanze dalla “nuova” Mytho, la quale si sarebbe semplicemente appropriata dell’idea innovativa, con risultati molto inferiori ai contributi pubblici ricevuti.

Senza prendere posizione per l’uno o l’altro partito, e segnalando nel frattempo che il 10 marzo è giunta la prima notizia dagli "altri" organizzatori, che programmano la propria gara il 2 ottobre dall'inedita sede di Sacile (PN), portiamo a conoscenza dei lettori l’intero contenuto della missiva (peraltro, pubblica), che era accompagnata da questo messaggio introduttivo:

 

Gentilissimi

L'8^ edizione dell'Unesco Cities Marathon del 29 marzo 2020 è stata sospesa per il Covid. Stiamo riprendendo l'organizzazione per la prossima edizione che pensiamo di programmare per i primi mesi del 2023 senza rischi conseguenti all'attuale periodo pandemico.
Nella storia dell'Unesco Cities Marathon voi tutti, collaboratori e  partners,  siete stati importanti e determinanti per il successo dell'evento.
Per questo riteniamo informarvi e rendervi partecipi di una Lettera Aperta inviata alle Istituzioni pubbliche per quanto successo recentemente.

Cordialmente

UNESCO CITY MARATHON

Il Segretario Generale

Giuseppe Donno

 

2 commenti

  • Link al commento Andrea Martedì, 15 Marzo 2022 14:08 inviato da Andrea

    Ma io ho una super domanda: come avete fatto a farvi dare l’autorizzazione a chiamarvi Unesco Cities Marathon? La parola Unesco è protetta e non può essere usata in nessuna attività/manifestazione, sia a scopo di lucro che non a scopo di lucro, a meno che non sia autorizzata dall’Unesco.. Io sono di Padova e l’anno scorso con Padova Urbana Picta siamo diventati patrimonio dell’umanità ma non è che possiamo chiamare la Padova Marathon - Padova Unesco Marathon! Detto questo, secondo me più manifestazioni podistiche ci sono, meglio è... tra remote working e distanziamento sociale, provare ad allenarsi per raggiungere un obiettivo, lavorare in gruppo o da soli, cercare di farcela a Cividale, a Padova, a Treviso, a Pordenone o dove volete non fa differenza. L’importante è che ci sia partecipazione, agonistica e dilettantistica, perchè non siamo tutti atleti professionisti, ma non per questo il nostro impegno (o la nostra tassa d’iscrizione) valgono meno ;)

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  • Link al commento Maurizio Podisti.Net Venerdì, 11 Marzo 2022 15:46 inviato da Maurizio Podisti.Net

    È sempre difficile capire, dall'esterno, queste diatribe, men che meno impegnarsi nel difficile esercizio di definire torti e ragioni. Però ci sono degli elementi determinati dai fatti: UNESCO City Marathon è partita nel 2013 con grande entusiasmo e potenziali prospettive, godendo di importanti contributi, e supporti; addirittura alla sua prima edizione è stato assegnato il campionato italiano di specialità (a memoria credo non fosse mai successo in passato, intendo per una prima edizione). Dopo diversi anni i numeri dicono che le cose non sono andate come si sperava (nonostante l'inserimento di gare "atipiche" quali Roller, nordic walking, staffette, etc). Sostenere che Mytho abbia fatto peggio con 140 classificati, quando l'ultima edizione di UNESCO nel 2019 (quindi dopo 7 anni di storia) ne aveva fatti 277...beh, mi pare un'affermazione discutibile. Comunque, dal punto di vista di un potenziale partecipante credo che due maratone nella stessa regione, che si tengono a distanza di tempo, possono tranquillamente coesistere. Se poi, come credo si possa intuire dalla comunicazione, ci sono dietro battaglie a colpi di carta bollata e avvocati, non è un problema di chi vuole solo correre

    Rapporto

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