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Ago 24, 2023 1318volte

Cartoline da Budapest - terza puntata

Josh Kerr posa con il promettente quindicenne Dario Ardoino della SAO Cornaredo- Duplantis in difficoltà solo al microfono Josh Kerr posa con il promettente quindicenne Dario Ardoino della SAO Cornaredo- Duplantis in difficoltà solo al microfono Foto: Giuliano Ardoino

RISULTATI E PROGRAMMA

Nuova puntata delle nostre impressioni a ruota libera dalla poltrona di casa, guardando i mondiali di Budapest, impreziosita da notizie ed immagini che alcuni lettori di Podisti.net ci stanno gentilmente inviando dalla capitale magiara. Grazie per le Vostre impressioni direttamente in calce a questo articolo o sulla pagina facebook di Podisti.net

Il terzo “bianchino” di Josh Kerr: beccato al bar dai nostri “inviati” mentre sta festeggiando la nuova vittoria britannica su Jakob Ingebrigtsen che se l’è un po’ tirata addosso con lo “show” in semifinale. La superbia partì a cavallo e tornò a piedi, chiosa perfettamente quanto avvenuto nei 1500 l’amico Michele Romanini.

Pokerissimo: Ha vinto tutto, ancora più di Cova, Gimbo Tamberi non soltanto infila il tris Olimpiadi, Mondiali ed Europei, ma anche le relative rassegne indoor (che non prevedono i 10000).

Sibilio numero 17: come 'A disggrazia, la sfortuna nella smorfia di un anno disgraziato che comincia con gli ambientalisti che vanificano una delle sue più belle gare piazzandosi sul traguardo di una tappa di Diamond League, prosegue con un infortunio e finisce con la mancata squalifica in semifinale del mostro Warholm, graziato da giudici che “interpretano” il regolamento invece di applicarlo. Zerbini.

Sala di attesa peggio del dentista: è quella dove stanno i possibili ripescati nelle batterie, ripensando come Desalu alle loro debolezze.

Duplantis marziano: dalla foto sembra in difficoltà, ma è solo nelle interviste, mentre nelle qualificazioni a 5,75 metri fa un salto abbondante di mezzo metro ;-)

Cosa servono le indicazioni dei distacchi fornite dalla regia: è quello che si domanda l’amico Matteo Preda e la risposta arriva solo dalla prima batteria dei 5000 donne dove la lettone Agate Kaune si prende mezzo giro di vantaggio, alla fine viene ripresa, ma riesce ad entrare in finale come quarta.

Chiudo con un doveroso grazie a coach Antonio Di Fazio che mi segnala puntualmente ogni mio strafalcione.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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