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Nov 02, 2023 1230volte

Carta Etica FIDAL con l’aiutino per i dopati?

Fa ancora molto discutere la decisione di fine settembre del Consiglio Federale FIDAL relativa ad una deroga alla Carta Etica di cui alleghiamo qui il testo integrale.

Riassumendo la questione, la deroga riguarda il penultimo capoverso di questo documento che recita così: “Chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai due anni, sulla base delle attuali normative anti-doping, perde, da quel momento, il diritto a vestire la Maglia Azzurra, simbolo sportivo dell’Italia”. Deroga che sarà possibile: “...nel caso in cui vi sia un voto all’unanimità e laddove ricorrano i seguenti requisiti, o almeno due su tre: a) condotta commessa entro il compimento del ventitreesimo anno di età; b) valutazione delle modalità di realizzazione della condotta come accertata dagli organi di giustizia competenti; c) assenza di ulteriori condanne disciplinari e/o di procedimenti in corso”. 

Trovando la decisione incomprensibile, abbiamo provato a parlarne con Roberto De Benedittis, dal 2013 presidente dell'ACSI Italia Atletica, società femminile, vincitrice di 14 scudetti assoluti, Responsabile Nazionale Atletica Leggera ACSI e quel che più conta Coordinatore del gruppo di opposizione all’attuale presidenza FIDAL denominato L’atletica.

Buongiorno De Benedittis e grazie per la sua disponibilità. Leggendo la notizia in questione siamo restati molto stupiti per due aspetti. In Consiglio state facendo, giusta o sbagliata non sta a noi deciderlo, un’opposizione molto dura e poi votate all’unanimità questa deroga? Deroga che sembra un’istigazione a delinquere per i giovani in quanto se a) hai meno di 23 anni e c) è la prima volta, copri due punti su tre e potresti essere perdonato?!?

"Grazie a Voi per la possibilità di chiarire, partendo dal presupposto che io non sono un Consigliere Federale, ma coordino il gruppo di opposizione che avete menzionato dall’esterno. Cerco di spiegare come sono andate le cose. L’attuale maggioranza poteva tranquillamente cancellare quel divieto, appunto a colpi di maggioranza (Ndr: come ha fatto con tutte le altre decisioni che ha preso fino ad oggi ed è nel suo pieno diritto). Abbiamo fatto una opposizione molto dura ed alla fine siamo contenti che la Carta Etica (Ndr: promulgata nel 2013 da chi ora è all’opposizione) non è cambiata di una virgola. Ogni decisione dovrà passare per un voto all’unanimità, anche se è chiaro che in qualsiasi momento il Presidente Federale può anche promulgare un amnistia”.

Ringraziando il nostro interlocutore e passando alle nostre interpretazioni, è abbastanza chiaro che dietro queste discussioni astratte ci siano invece situazioni concrete. Almeno due. Preferiamo non fare nomi, ma solo allusioni al protagonista di un reality show in TV e ad un’atleta che va molto forte ma che è inciampata in un problema di droghe pesanti. Come il principe de Curtis in “Totò, Peppino e la malafemmina", anche noi siamo uomini di mondo, avendo fatto il militare in provincia di Cuneo e ci fermiamo qui. Ben lieti di dare la parola ad altre parti in causa, se ci contatteranno.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

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